Un fruttivendolo decise di abbellire il suo negozio e di attirare i clienti appendendo un cartellone variopinto.
Assunse un esperto in materia, gli chiese di usare un buon materiale e di dipingere a regola d'arte la scritta: "QUI SI VENDE FRUTTA".
Il cartello riuscì molto bene e il venditore, molto soddisfatto, lo appese in un giorno di buon auspicio.
Qualche tempo dopo un cliente gli disse: "Scusatemi ma avrei qualche cosa da dirvi riguardo la vostra targa."
Il fruttivendolo lo interrogò: " Dite, dite pure signore!"
"Vedete, io penso che la parola "QUI" sia inutile, mi sembra che sia evidente che è qui che vendete la vostra merce, non vi pare?"
Il venditore lo ringraziò per la sua osservazione, chiamò il pittore e fece cancellare la parola "QUI".
Dopo qualche giorno, un avventore del negozio guardando la scritta gli disse:
"Amico mio, tutti possono vedere che vendete frutta, che bisogno avete di scrivere la parola "FRUTTA" sul cartello? Chiunque abbia buoni occhi vede tutte le cassette ben disposte e piene di frutti colorati!"
Il fruttivendolo si chiese come mai non ci aveva pensato lui stesso, chiamò di nuovo il pittore e fece cancellare la parola "FRUTTA".
Passò ancora un po' di tempo e il fruttivendolo si rese conto che le sole parole "SI VENDE" non avevano più alcun senso e disse al pittore di cancellare anche quelle.
Questa fu la fine del suo bellissimo cartello per il quale aveva speso tempo e denaro, sia per crearlo, che per cancellarlo.
Ma quale fu la ragione che lo portò a questo?
Il fruttivendolo subì quelle perdite solamente perché egli ha voluto agire secondo gli stravaganti suggerimenti di altre persone, senza minimamente riflettere e senza esercitare la sua facoltà di giudizio.