Durante la seconda guerra mondiale un vaporetto, carico di soldati anglo-indiani, fu bombardato dai giapponesi ed affondato.
Quasi tutti persero la vita, si salvarono solamente cinque membri
dell'equipaggio che erano riusciti a calarsi in un battello di salvataggio.
Ma il cielo si oscurò e ben presto scoppiò una tempesta, le onde erano
altissime, e la piccola imbarcazione era sbattuta qua e là senza controllo.
Le possibilità di sopravvivenza erano poche e gli uomini nella barca erano stretti nella morsa della paura.
Uno di loro disperatamente urlò : "Moriremo tutti, gli squali ci mangeranno, non c'è scampo!" e preso dal panico si lasciò trascinare via dalla furia delle onde.
Un altro soldato, piangeva disperato pensando alla sua famiglia: "Cosa faranno senza di me, che stupido sono stato a non pensare al loro futuro! Li lascio senza sostentamento!" E perduta la fede in qualsiasi possibilità di salvezza, morì di crepacuore.
Il terzo soldato, in preda alla confusione totale ed allo stordimento, pensò: "Morirò di sicuro, non c'è più niente da fare, non serve a niente lottare..." si tuffò nel mare e venne in un attimo inghiottito dalle onde giganti.
I due giovani rimasti, avevano una grande fede in Dio, si tennero strettamente saldi alla barca, ed uno di loro disse all'altro: "Non avere paura, controlla le tue
emozioni e mantieni i nervi saldi!
Per quanto disperata sia la situazione, Dio non abbandona mai l'uomo che ha fede in Lui!."
Non aveva ancora terminato di pronunciare queste parole, quando dall'alto si udì il rumore sordo di un elicottero.
Li stavano cercando da molte ore ed infine erano stati avvistati, in poco tempo furono issati a bordo e portati felicemente in salvo.
Quando furono al sicuro sulla terra ferma, il più giovane dei due disse: "Ci sono solo cinque minuti tra la vittoria e la sconfitta. Con la fede si ottiene la vittoria, la mancanza di fede porta alla sconfitta ed alla morte."