Essere con Lui

"Non c'era alcuno che sapesse chi Sono, finché non creai il mondo a Mio piacere.
Il cielo in alto e la terra in basso, le galassie e le stelle, acque e montagne sorsero al Mio comando. Poi vennero le piante, gli animali e le bestie di ogni tipo ed infine venne l'uomo.
Ed Io scelsi l'uomo perché fosse Mio messaggero e misi in lui tutta la Mia Conoscenza.
Io sono Colui che controlla tutto.
Posso cambiare la terra in cielo ed il cielo in terra."

Queste sono le parole pronunciate da Bhagavan Baba in uno dei Suoi primi Discorsi.
A Colui che controlla l'intero cosmo, offro umilmente i miei saluti.
Le parole sopra descritte servono per farci realizzare quanto siamo insignificanti nell'Universo e dovremmo di conseguenza essere grati al Bhagavan per averci dato la più grande delle opportunità: essere testimoni della Sua Gloria e dei Suoi Leelas (giochi divini).

Il Creatore del Cosmo è sceso tra noi e ci ha garantito il più grande dei doni: poter vedere la Sua forma. Di cos'altro abbiamo bisogno? Potremmo desiderare qualcos'altro oltre questo? Bhagavan Baba spesso ci dice che tutti noi abbiamo avuto tre dei più grandi doni, che, fin dall'inizio della creazione, sono stati concessi a veramente pochi fortunati:

il primo è essere nati in forma umana;
il secondo è essere nati nella più grande tra le terre, l'India;
il terzo, e più importante, è essere nati come contemporanei dell'Avatar.

Il Bhagavan una volta ci ha detto che uno solo dei Suoi Darshan ci ricompensa per l'ardente desiderio che abbiamo avuto per Lui durante le nostre vite passate, e che tutti gli altri darshan*, sambashans * e sparshans* sono dovuti solamente alla Sua compassione ed al Suo amore nei nostri confronti.

Ma ciò che maggiormente dobbiamo comprendere è che ciascun Dharsan è un dono concesso per il quale abbiamo intensamente pregato e dobbiamo farne il miglior uso possibile.

Desidero ora parlarvi degli aspetti dell'Avatar.
Il Bhagavan è l'Avatar dell'Amore, un oceano di compassione.
Si dice che esistono 16 aspetti più importanti che riguardano un Avatar, essi sono:
il controllo dei 5 sensi del corpo, il controllo dei 5 tipi della creazione elementare (di base) ed il controllo delle 5 cattive qualità. Questi 15 aspetti si possono ottenere tutti con discipline e varie pratiche spirituali ma solo il 16.mo è caratteristica assolutamente unica dell'Avatar :
l'Onnipresenza, l'Onnipotenza e l'Onniscenza.

Questo è l'aspetto grandioso del Bhagavan.
Egli conosce ogni cosa dalla testa ai piedi, non esiste nulla che Egli non sappia. Infatti Egli ci conosce molto meglio di quanto conosciamo noi stessi!

Desidero raccontarvi un fatto bellissimo che è accaduto in Brindavan molto tempo fa.
A Brindavan erano appena iniziati i corsi Universitari. Qualche ragazzo piccolo di statura desiderava essere più alto, ma nessuno di loro aveva mai espresso questo desiderio ad alcuno.

Un giorno Colui che tutto sa, creò un tipo di frutto e lo diede ai "ragazzi piccoli"; dopo una o due settimane ogni ragazzo a cui era stato dato il frutto, ebbe una crescita da mezzo fino a due pollici! ( ntd: pollice =cm. 2,54). Questo è il nostro amato Signore!

Lui ci conosce, sa quali sono i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre ambizioni, poiché Lui è la nostra spinta interiore. Lui è l'Antaryami (la forza motrice interna). Questa è la ragione per cui Bhagavan ci dice sempre di seguire la nostra coscienza poiché lui è la Coscienza e l'innata scintilla dentro di noi.

Un altro grande aspetto dell'Avatar è la sua imprevedibilità e forse questa è la ragione per cui è tanto amato. Egli non concede le cose quando noi ci aspettiamo che accadano ma lo fa solamente quando è il momento giusto.

Quando ci sediamo in prima fila e ci aspettiamo che Lui ci benedica o ci dia un buffetto affettuoso, può essere che Lui invece ci eviti del tutto, non ci guardi nemmeno, mentre invece quando non ci pensiamo minimamente, ecco che Lui sbuca da non so dove e ti benedice a profusione.

Vi racconto un fatto che è successo per provare quanto vi ho detto.
Una volta uno studente era seduto nella sala dei bhajans a Parthi, in attesa che arrivasse il Bhagavan e lo benedicesse. In quei giorni i bhajans cominciavano alle 5:30, il Bhagavan arrivava quasi ogni giorno alle 5:00, il ragazzo, quindi, aspettava.

Il Bhagavan arrivò verso le 5:15 sbirciò dentro la sala dei bhajans poi bruscamente se ne andò. Subito dopo è iniziata la musica che precede i bhajans ed il ragazzo perse la speranza di vedere il Bhagavan avvicinarsi a lui e vi rinunciò.

Era molto deluso perché il Bhagavan non prendeva la sua lettera da una settimana o due. Verso le 5:26 il Bhagavan improvvisamente arrivò, il ragazzo ormai non sperava più che Egli andasse verso di lui anche perché mancavano solo 4 minuti all'inizio dei canti.
Ma il Bhagavan, contro ogni aspettativa,andò direttamente verso di lui sorridendogli e poi si andò a sedere sulla sedia senza uscire.

Questo è il Signore! Lui fa in modo che noi lo desideriamo intensamente. Più grande è il desiderio che abbiamo di Lui, maggiori saranno i test ai quali ci sottopone, e quando sarà soddisfatto, esaudirà i nostri desideri.

Ma noi dobbiamo comprendere un aspetto molto importante: ogni qualvolta il Bhagavan ci benedice è un segno che anch'Egli si aspetta molto da noi.
Possiamo renderlo felice in modo molto semplice, ogni volta che adempiamo alle sue richieste e ci comportiamo come Lui si aspetta da noi. L'unica cosa che ci chiede è Amore, Amore e solo Amore.

Molti sono i devoti che si avvicinano al Bhagavan, ma dopo poco vengono bruscamente spazzati via; questo capita perché non obbediscono a Lui.
La Sua è una disciplina molto particolare, qualsiasi piccola mancanza si può dimostrare un grande errore. Essendo vicini al Bhagavan, abbiamo le più grandi opportunità e dobbiamo riuscire a farne buon uso.

Molti si sentono infelici perché il Bhagavan non parla e non si avvicina a loro, ma Lui ci dice che coloro che sono fisicamente vicini a Lui posso essere spiritualmente lontani, mentre coloro che sono fisicamente lontani possono essere spiritualmente molto vicini.

Il Bhagavan è la nostra guida, il nostro faro, ed è sempre con noi sebbene non lo sia fisicamente. Egli è presente nei nostri cuori, ci guida e ci conduce verso la meta, questa è la ragione per cui non dobbiamo sentirci tristi per la lontananza fisica da Lui. Egli sa bene quando ci deve dare ciò di cui abbiamo bisogno, non dobbiamo chiedergli nulla.

Una volta, a Brindavan, il Bhagavan ci disse che tutti noi dovremmo congiungere le nostre mani a forma di coppa e pregare Dio che le riempia di ciò che Lui pensa sia meglio per noi. Dovremmo mantenere i nostri cuori vuoti da ogni desiderio materiale e solo allora Egli ce li riempirà con qualsiasi cosa.

Desidero concludere con una poesia ed una preghiera:

Egli è nostro, è nostro non dimenticarlo mai,
nessuno ha una angolino tanto confortevole
per ciascuno di noi.
Il tempo guarisce, i suoi ritardi non sono negazioni
il bene che facciamo può essere dimenticato da tutti
ma non da Lui.
Ogni cosa si deve pagare, ciò che conta è fare il bene
Egli è con noi, dentro di noi, per proteggerci, darci riparo,
condividere le nostre gioie; il solo che divide con noi ogni
dispiacere.
Egli è con noi Madre Divina che ci aiuta e ci guida.
Prediamo la stretta della Sua soffice man,
e tratteniamola finché non ci fonderemo
ai Suoi Dolci Piedi di Loto.



Note:

* Dharsan = La Visione del Signore. Distrugge le conseguenze delle cattive azioni, ossia vederLo significa liberarsi dal peccato.

* Sparshans = Contatto fisico attraverso il tocco del Divino in forma umana ( Padnamaskar o Tocco dei Piedi). Toccare il Signore libera dalle conseguenze delle azioni passate (Karma).

* Sambashans= Conversare con il Signore. Annienta le sofferenze e le preoccupazioni.