Cari Amici voglio che voi diate la massima attenzione a quanto sto per dirvi che giudico della massima importanza. Nella Bhagavad Gita, nel quarto capitolo intitolato Jnana-Yoga c'è l'unico riferimento alla necessità della presenza di un Avatar. Jnana Yoga è il quarto capitolo della Bhagavad Gita. E in esso Krishna parla della necessità di una incarnazione.
Dio spiega perché ha preso una forma umana. Egli ci offre una spiegazione della 'necessità' di una Incarnazione. Di questo non si parla in nessuna altra parte de libro. Solo nel quarto capitolo c'è questa dichiarazione e una spiegazione del perché è necessario un Avatar.
Che cosa si dice? In relazione a questo argomento il primo punto è questo:
L'incarnazione o Avatar è necessaria per proteggere la gente pia, e allontanare, uccidere o annientare i malvagi. Il primo scopo di una Incarnazione è quello di offrire protezione alla gente pia, alla gente nobile, alla gente buona e annientare o distruggere e uccidere la gente malvagia. Questo è il primo punto, il primo obbiettivo di una Incarnazione.
Ma Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, l'Avatar dell'era moderna, ha rivisto questa cosa. Amici miei: Vorrei richiamare la vostra attenzione su come il presente Avatar sia un perfezionamento rispetto al passato. Non solo è una continuazione, ma un miglioramento. Tutto è cambiato, i tempi sono cambiati, la gente è cambiata, la psicologia è cambiata per il fatto che siamo nell'era dell'elettronica e dello spazio. Dio non può continuare con il suo modo di funzionare, antiquato e fuori moda. Anche Lui ha bisogno di essere moderno, anzi ultra-moderno. Che cosa dice Baba allora per essere più aggiornato ai tempi?
Egli ha detto : "OK! come prima cosa io proteggerò la gente pia, esattamente come hanno fatto gli altri Avatar, esattamente come ha fatto Krishna nei tempi passati. Io posso sicuramente impegnare la mia parola su questo. Ma per quanto riguarda il secondo punto, e cioè annientare o uccidere i malvagi, penso che non sia più fattibile, perché altrimenti, eccetto Me, in questo mondo non resterebbe nessuno".
Eccetto Swami, non resterebbe nessuno e Swami ne è pienamente consapevole.
Dopo tutto egli vuole fare un grande lavoro, per cui ha bisogno che tutti noi si sia qui. Se uccidesse o annientasse tutti i malvagi poi, essendo rimasto solo, non avrebbe altro lavoro da fare. Per cui ha deciso di fare una sorta di modifica.
Molti di voi sanno che nella Costituzione Indiana sono state fatte molte modifiche. Per cui non c'è da stupirsi se anche la Costituzione Divina debba essere modificata per adattarsi alla necessità dei tempi e per lasciare a Lui molto lavoro da fare. Trasformarci tutti!!
Egli ha detto: "OK! è vero che voglio proteggere le persone pie come ha fatto in passato Krishna e come è dichiarato nei sacri testi come la Bhagavad Gita. Ma come seconda cosa, invece di eliminare totalmente la gente, invece di uccidere tutti, invece di distruggere i malvagi, ciò che voglio fare è trasformarli!"
Posso fornirvi un numero illimitato di esempi su come la trasformazione è avvenuta in moltissimi dei devoti che conosciamo. L'altro giorno Egli diceva: "Io non chiedo nulla, ma la gente liberamente si fa avanti e contribuisce spontaneamente."
Swami non ha mai steso le Sue mani verso nessuno per compiere la Sua missione. Egli non chiede a nessuno, ma la gente viene spontaneamente e fa questo e quello.
Oggi voglio parlarvi di un fatto del quale potrei anche avere già parlato.
Un devoto Londinese venne a Kodaikanal portando con sé 50 bellissime penne d'oro, oro a 24 carati. Egli avrebbe voluto dare queste penne a Swami ma non osava farlo. A quel tempo io ero molto più ingenuo di oggi. Egli venne da me e mi chiese: "Mister Anil Kumar, per favore, perché non dice a Swami che ho portato queste penne affinché Lui le distribuisca agli studenti?"
Aspettai un pò di tempo e non agii immediatamente perché non volevo correre rischi divini. Poi finalmente mi feci coraggio e un giorno, immediatamente dopo la colazione, mi avvicinai al Suo tavolo e Gli rivolsi la parola.
"Bhagavanino! " Dissi molto lentamente e dolcemente per attirare la Sua attenzione.
Subito egli disse: "Che cosa c'è! Cosa vuoi dirmi? Perché sei qui?"
(Anil) "Swami, un fratello in Sai proveniente da Londra ha portato delle penne d'oro"
Immediatamente egli rispose: "Io non le voglio. Io non scrivo, quindi non le voglio."
(Anil) "No Swami, egli vuole che le distribuiate agli studenti"
(Swami) "Oh! Ora capisco. Sei tu che le vuoi. Prendile. Ora capisco.
Stai allungando la discussione, ampliando un punto dietro l'altro con l'idea di avere le penne. Allora prendile per te stesso."
Adesso avevo fatto una bella frittata!!
In qualche modo dissi:" No, no, no Swami. Io volevo solo dirti che egli è qui."
Al che egli sorrise e disse: "Tu sai perché ha portato le penne d'oro?
Egli pensava con questa cosa di allettarmi. Pensava che io mi facessi corrompere dalle penne d'oro. Egli pensava, con questo gesto, che gli avrei concesso una intervista. Cerca di comprendere che queste cose con me non funzionano.
Niente da fare. E se me lo torni a chiedere una seconda volta ti mando fuori di qui." Allora compresi come fosse seria la situazione.
In questo modo voglio dirvi che non si può richiamare l'attenzione di Swami con questi mezzi. No, no, no. Al contrario egli ci incita dall'interno.
Come abbiamo tutti visto il giorno del Gurupurnima il signor Puri è venuto dall'Indonesia e all'improvviso ha annunciato che: "Io sono qui per donare liberamente 10 crores per la costruzione in nome di Sri Sathya Sai di un college dedicato alle arti ed alla musica."
Baba non glielo aveva mai chiesto. Baba non gli aveva mai detto nulla sulle Sue reali intenzioni di costruire un college dedicato alla musica. Egli non aveva mai detto niente a nessuno. Se Swami lo avesse detto allora chiunque avrebbe avuto la sua possibilità, ma Egli non lo aveva mai annunciato.
Come ha potuto quel signore improvvisamente alzarsi e iniziare a parlare e dire:
"Io voglio dare tutte queste rupie per la costruzione del College Musicale di Baba ". Chi gli ha detto che c'era nei piani un collegio musicale.
Questo è solo un esempio di come Swami lavora dal di dentro. Swami lavora internamente senza tanto chiasso e pubblicità. Nessun programma dichiarato.
Niente di niente.
"Esistono programmi ufficiali ai quali chiunque può partecipare . Non c'è nulla di pubblicato come gli orari dei treni o delle linee aeree.
Niente del tutto. La gente si sente incitata dal di dentro. Vengono e lo fanno liberamente. Questo dovrebbe essere sufficiente per dire che una sorta di trasformazione avviene internamente. Niente viene richiesto. Niente viene ordinato. Egli ottiene che vengano fatte le cose, operando all'interno delle persone .
Voglio aggiungere un'altra cosa. Una volta che Swami era a Kodaikanal, voleva che i ragazzi avessero una specie di... non so come si chiama quella cosa che si mette sulle labbra... no, non il rossetto! (Anil scherza)
Per i ragazzi non va bene il rossetto. Non ancora almeno. Non abbiamo ancora iniziato ad usarlo. Egli voleva che essi avessero una di quelle cose che si usano nei posti freddi, con il clima freddo e voleva che se lo mettesserosulle labbra. Allora guardò i ragazzi e disse: "Vi serve una crema per il freddo. La vostra pelle è molto secca." o disse qualcosa di molto simile.
Credetemi amici, mentre ancora stavamo parlando ai ragazzi, improvvisamente un uomo si alzò e consegnò 50 tubi di crema per il freddo, da dare a ciascuno. Swami mi lanciò una occhiata. Io non avevo avuto ancora modo di spiegare a quel signore quali erano le regole qui. Io dissi:" Swami, io non gli ho detto nulla. Sei tu che glielo hai suggerito dal di dentro. Sei tu che hai fatto in modo che venisse con le creme da distribuire ai ragazzi."
Questo è un altro esempio per mostrarvi come Swami lavori dal di dentro.
Certo è semplicemente fantastico. Egli non dice mai nulla a nessuno.
E' sempre l'inizio della estate quando Swami va a Kodaikanal. Un giorno dopo essere arrivato, egli stava sottolineando proprio questo fatto dicendo:" E' la stagione dei mango." Molti di noi amano moltissimo i mango. Io ho pensato: "Voglio proprio vedere cosa succede. Dove possiamo trovare dei mango qui in questa stagione? Se fossimo stati al nostro paese natio avremmo potuto avere kilogrammi di mango, moltissimi mango".
Credetemi amici, immediatamente il giorno successivo, sono arrivati 4 bellissimi cesti pieni di mango! Immediatamente Egli venne da me e mi disse:" Da dove vengono questi mango?" Io risposi: "Essi vengono da te!"
Bhagavan sorridendo ha allora concluso: "Volevate mangiare mango? Ecco il motivo per cui li ho fatti arrivare qui." Vedete come accadono le cose.
Nel momento in cui avete un desiderio, immediatamente lo vedete esaudire.
Lo scorso anno in qualche modo circa 80 devoti hanno accompagnato Swami a Kodaikanal. Molti studenti sono venuti con i loro familiari. I ragazzi erano delusi perché non erano riusciti a fare una foto con Swami. Una foto individuale con Swami per uno studente é' un bene prezioso. Non è una cosa da nulla. Per loro é quasi più importante del diploma e non è molto facile riuscire ad averne una. I ragazzi mi dissero: "Non abbiamo potuto fare una foto con Lui. Cosa possiamo fare?"
Un giorno dissi loro di essere pronti e ben vestiti. Essi mi chiesero:
"Che vestito dobbiamo indossare?" "Swami vi ha regalato belle camice con lo stemma di Prashanti e la scritta OM SAI RAM; OK! voi presentatevi a Swami vestiti così e al resto penso io. Vedrete che riusciremo ad inventare qualche cosa."
Tutti si vestirono con la camicia e i pantaloni donati da Swami.
Stavano veramente molto bene. Ognuno di loro era elegantissimo. Essi si sedettero e Swami arrivò: "Che succede? C'è forse in programma una sfilata? Come mai siete tutti vestititi allo stesso modo con le T-shirt che vi ho regalato?"
Poi si rivolse a me e disse: "Anche Tu sei in T-shirt!" Io risposi:" Oh si Swami! Perché no? Sei tu che me la hai regalata. Perché non dovrei indossarla?" (Swami) " Sono certo che tramate qualche cosa....ehmmm!"
(Anil)"Si Swami" Questo anno non abbiamo fatto neanche una foto personale con Te per tutto questo periodo. Nessuna foto durante tutto il viaggio.
Allora io ho suggerito che tutti si vestissero così per poter fare una foto individuale con te."
Egli ci aveva spiritualmente spinto, aveva religiosamente forzato ognuno di noi ad avere una foto individuale con Lui! I ragazzi erano molto, molto felici. Il desiderio di avere un foto con Lui li aveva riempiti in modo straordinario e meraviglioso quel giorno a Kodaikanal!! Questo è Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
Un altro giorno stava parlando un pò con tutti, quando improvvisamente disse: "Tra 10 minuti arriverà un devoto. La sua macchina si è rotta per strada. Poveretto! E' in ritardo. Tenete del cibo pronto per lui."
Questo è Bhagavan. Amici miei, egli potrebbe dare infinite dimostrazioni per convincerci che Baba è dentro, che Swami lavora dall'interno di ciascuno di noi. Non c'è bisogno che ce lo dica o qualcosa di simile. Pertanto la prima versione delle Bhagavad Gita è stata migliorata, resa più attuale da Bhagavan Baba che ha dichiarato: "Io proteggo i buoni. Io trasformo i malvagi. Io determino un cambiamento nei cattivi."
Non so se ve l'ho già raccontato, ma questa storia potrebbe essere ascoltata infinite volte.L'ho appresa da un piccolo libro con la copertina viola che riporta alcune esperienze di devoti dell'Africa Orientale. E' un piccolo libro e chiunque può leggerlo. E' un bel libro, ed è disponibile al bookshop. (per vostra informazione e tranquillità io non sono un venditore e non prendo alcuna commissione. Questo solo per vostra informazione e per dare affidabilità e credibilità a quanto sto per raccontarvi.) Vi ho dato questi riferimenti nel caso non credeste al mio racconto.
Facendo l'insegnante da circa 35 anni, mi sono dovuto preparare con libri di questo genere. In questo libricino si parla di un miracolo. Due devoti dell'Africa Orientale sono venuti qui per avere il Darshan di Baba.
Queste persone avevano speciali abitudini tipiche del loro paese: erano soliti andare a letto solo dopo alcuni sorsi di Whiskey, perché solo così riuscivano a dormire. La loro filosofia era "Il whiskey non è un rischio" e ancora "Il liquore agisce più in fretta" . Essi la pensavano così.
Poveretti!
Venendo qui avevano comprato e si erano portati una grossa bottiglia di Scotch whiskey. Essi non conoscevano le regole del posto..Poveretti!
Non l'hanno fatto volutamente ma solo non lo sapevano. Molta gente ama bere acqua, ma questa però non era la loro abitudine. Credo che siano stati gli unici devoti venuti qui portando con loro una bottiglia di whiskey, senza sapere che era proibito. Erano al loro primo viaggio, la loro prima visita qui. Essi non erano colpevoli, non voglio chiamarli peccatori. Essi non sapevano le regole, e questo è tutto.
Allora, arrivarono con la loro bella bottiglia. Furono sistemati in modo confortevole nel Blocco 3. La mattina ricevettero il Dharshan, poi parteciparono ai Bhajans. Fecero un buon pasto nella cantina occidentale con focaccia o pizza o qualunque altra cosa desiderassero. Nel pomeriggio di nuovo il Darshan e poi ancora i Bhajans. Alla fine consumarono la loro cena e finalmente tornarono nella stanza per ritirarsi, per riposarsi, per andare a dormire.
Ma non avrebbero potuto dormire se non avessero preso il loro solito drink.
Cosa fecero allora? Aprirono la loro valigia e tirarono fuori la bottiglia di Whiskey e iniziarono a bere. Cosa è accaduto allora? Invece di gustare whiskey essi si accorsero che la bottiglia conteneva solo acqua. Solo acqua! Essi volevano Whiskey, essi avevano comprato una costosissima bottiglia di Whiskey. Se il whiskey si fosse trasformato in acqua sarebbe stata una delusione inimmaginabile.
Uno dei due devoti disse:" No, no, no Forse l'acqua era già nei bicchieri.
Vuotiamo i bicchieri e laviamoli ben bene". Vuotarono i bicchieri e li lavarono accuratamente. Questa volta erano sicuri che i bicchieri erano vuoti. Li riempirono nuovamente di whiskey e iniziarono a bere. Ancora acqua! Essi erano decisamente seccati, e disgustati. Che cosa significa questo? Cosa sta succedendo? Essi non conoscevano assolutamente le regole del posto.
Erano sorpresi e perplessi :" Qui il whiskey diventa acqua, o è l'acqua che diventa whiskey? Sarebbe molto bello se questo avvenisse, non è vero?"
Essi pensarono così perché stavano succedendo molte cose strane. Uno dei due uomini immediatamente pensò: "Perché non beviamo direttamente dalla bottiglia invece di usare i bicchieri? Attacchiamoci direttamente alla bottiglia!" Così provarono ancora a bere prendendo direttamente dalla bottiglia. Ma niente da fare, ancora acqua. A questo punto si imbestialirono e dissero: " Ma che cosa succede qui???!!!"
Ok ! In qualche modo la notte passò e la mattina successiva si alzarono di buon ora per recarsi al Darshan. Con loro grande paura si trovarono in prima fila. Perché questa paura? Ve lo spiego io: perché quando di solito abbiamo bisogno di vedere Swami da vicino prendiamo l'ultima fila. Quando invece abbiamo timore di Lui, prendiamo sempre la prima fila, è vero o no?
Allora essi presero la prima fila.
Molto bene, essi si sedettero e il nostro ineffabile Baba inizia a camminare verso di loro, si ferma di fronte e dice: "Come state?" "Noi stiamo bene Swami" essi rispondono. "Che mi dite della notte scorsa? Chin ! Chin!
Salute! Salute! Salute!" Essi rimasero di stucco, completamente esterrefatti e riuscirono solo a dire, "Oh Swami, Swami!" Allora Egli disse:" Attenti, non potete bere in quella maniera. E' una usanza veramente sbagliata. Per questo ho trasformato in acqua il vostro Whiskey. Adesso capite cosa è successo?"
Ricapitolando Bhagavan è qui per trasformare la gente, per portare un cambiamento nello stile di vita, nel nostro modello di vita, non per annientare o uccidere tutti quanti. Questa cosa, come vi ho detto, è riportata nel 4° capitolo della Bhagavad Gita.
C'è un'altra cosa che viene spiegata nel quarto capitolo della Bhagavad Gita ed è perché il Signore si incarna in forma umana. Perché? La ragione è che quando la giusta condotta e il modo corretto di vivere sono completamente spariti, allora, allo scopo di restaurare la giustizia e riportare il Dharma, Dio prende una forma umana come incarnazione Divina. Egli scende in forma umana allo scopo di ripristinare il Dharma che è stato scordato e che non viene più seguito. "Quando il Dharma declina, e non c'è più Giustizia, quando c'è una breccia nel codice di condotta, io mi incarno" Questo è ciò che dice il Signore nella Bhagavad Gita.
Cosa dice Swami a questo proposito? Baba dice la stessa cosa. Questo è un passo molto importante. Sul primo punto Egli ha dichiarato la medesima cosa.
Amici miei, la mia opinione è che se leggiamo la Bhagavad Gita conoscendo il pensiero di Swami, possiamo apprezzarla molto di più. Se la leggiamo invece in modo diretto può sembrare un libro veramente noioso e pesante. Non vedete l'ora di finirlo. Invece, conoscendo appieno il messaggio di Sai, se leggete la Bagavad Gita avrete molta più soddisfazione e la apprezzerete molto di più. Quindi Swami ha detto le stesse cose. Che cosa ha detto esattamente?
Come vi ho detto prima, Egli è una estensione della Bhagavad Gita. Non è una ripetizione. Cosa ha dunque detto?
Prima strofa: come tutti sapete in estate i serbatoi dell'acqua e le fontane si seccano. E' una calda estate e non c'è rifornimento di acqua.
All'improvviso c'è un acquazzone. Quando comincia a piovere dopo un lungo periodo di siccità come siamo tutti felici! Sì, siamo tutti felici perché c'era veramente bisogno di acqua.
Seconda strofa: immaginate una persona che sta digiunando. Non sta prendendo alcun cibo. Improvvisamente gli fornite noci, dolci calde e focacce. E anche un frappé ed un gelato! Secondo voi sarà contento? La persona non sta mangiando nulla da un paio di giorni non per sua scelta ma perché non c'era nulla da mangiare. Per qualche motivo il cibo era finito.
Improvvisamente si trova di fronte cibi deliziosi. Provate ad immaginare la situazione.
Chiunque al sua posto avrebbe fatto salti di gioia!
Infine la terza situazione: c 'è una coppia sposata che non ha figli.
Essi sono molto ricchi e influenti. Essi hanno proprietà sufficienti a 4 generazioni. Improvvisamente Dio li benedice con un figlio, un vero figlio.
Avrebbero potuto avere un figlio terribile, capace di distruggere tutta la proprietà sotto i loro occhi. Invece no, il fanciullo è un figlio molto bravo. Come pensate che si sentano? La coppia ovviamente sarà estremamente felice.
In questo stesso modo, su questa terra dove i Veda e il Dharma sono in declino, Baba ha deciso di incarnarsi. Dovunque il Dharma è in declino, Bhagavan Baba nasce di tempo in tempo con questa forma umana. Prima a Shirdi ed ora a Puttaparthi.
Questo slokas è abbastanza simile a quanto viene detto nel quarto capitolo della Bhagavad Gita. Egli lo ha solo spiegato un pò più in dettaglio, in modo più esteso e più convincente con begli esempi e aggiunte. Questa è la bellezza di tutto questo!
Una altra volta Bhagavan ha spiegato in un suo discorso qualche cosa che è riportato anche nella Bhagavad Gita. Perché siamo infelici, A cosa è dovuta la infelicità?
Anche questo è spiegato molto bene nell'Jnana Yoga. L'infelicità è dovuta a questo corpo, a questa nascita in forma umana. Perché abbiamo questo corpo?
E' a causa delle passate azioni e del karma. Il corpo, la nascita umana o jnma, è dovuto al karma, alle passate azioni. Molto bene, perché ci sono state azioni passate o karma? Perché questa è la conseguenza dei nostri attaccamenti, o piaceri e dispiaceri, raga e dwesha, attaccamento e odio, unione o separazione e attaccamento al mondo. Allora abbiamo fatto molta azioni nel passato. Ma perché c'è raga e dwesha? E' a causa di ajnana o della ignoranza che c'è stata per tanto tempo. Per moltissimo tempo.
Sapete dirmi da quanto tempo? No.
La Bhagavad Gita lo spiega molto semplicemente. Ve lo dirò di nuovo.
Essendo un insegnante non mi preoccupo di ripeterlo perché ogni volta che lo ripeto io divento sempre più convinto di ciò che Krishna ha detto.
Primo punto: perché questa sofferenza? La risposta è il corpo o janma.
Seconda domanda: Perché questo corpo o janma? La risposta è: a causa delle precedenti azioni o karma.
Terza domanda: perché queste azioni o karma? Questo è dovuto all'attaccamento al mondo, raga o dwesha. Piaceri o dolori ....
Quarta domanda: perché esistono questi raga e dwesha? E' dovuto alla mancanza di discriminazione o aviveka. Non c'è discriminazione. Ma allora perché manca questa discriminazione? Questo è una conseguenza della ignoranza o ajnana.
Altra domanda: perché esiste questa ignoranza o ajnana? La risposta è:
c'è da tanto tempo. Da quando? Dall'infinito dei tempi.
Che straordinaria spiegazione, passo passo. Amici miei questa ajnana o ignoranza esiste da sempre.
Adesso però sentiamo cosa dice Baba. La Bhagavad Gita termina con quella affermazione che la ignoranza esiste da sempre. Ma Swami da una risposta precisa e dice: "Ok ragazzi miei, perché volete sapere in che momento è nata l'ignoranza? Sia ben chiaro. L'ignoranza è molto vecchia, ma invece di preoccuparvi dell'età della ignoranza, provate di venirne a capo.
Provate a uscire da questa ignoranza o ajnana. "
Bhagavan come sempre ricorre ad un esempio: Io vado in una caverna, totalmente immersa nel buoi e chiedo a qualcuno che si trova là: "Hey è molto buio la nella caverna?" "Si signore è buoi pesto" è la risposta.
Allora chiedo: "da quando è così buio?" e la risposta: "Non lo so" Allora grido: "Chiama tuo nonno e chiediglielo"
La persona chiama il nonno e io chiedo: "Hey sai dirmi da quando è buio pesto nella caverna?" la risposta è: "Non lo so, ma per certo da quando sono nato. Per cui il buio esiste da anni ed anni. Nessuno può saperlo" A questo punto un piccolo bambino dice: "Signore perché questo buio vi da' tanto fastidio? Non avete un fiammifero e una candela con voi? Avanti dunque accendete questa candela!!! Il buio può esistere da 20 o 30 o anche 1000 anni, ma se accendete la candela tutto il buio sparirà in un attimo."
Questa è una estensione di Bhagavan Baba sulla interpretazione della Bhagavad Gita. Laddove la Bhagavad Gita termina dicendo che non si può dire da quando esiste al ignoranza, Swami fa una proposta ben precisa.
CONTINUITA'. E' un lavoro di continuità fino all'eternità. La storia di un'Incarnazione è continua fino all'eternità. Questo è il modo con cui Baba ci spiega. Pertanto non siate mai infastiditi da qualche cosa che riguarda il passato. Molti di noi soffrono quando qualcuno dice "Oh Signore, io non sono un uomo buono. Sono molto cattivo. Ho fatto tante cose cattive nei tempi passati. Io sono un peccatore." Nessuno è un peccatore e questo è tutto. State dicendo che è un peccatore basandovi sulle azioni o karma. Le azioni dipendono dalle circostanze e dal tempo. Pertanto voi non siete realmente i responsabili. Anche questo è detto chiaramente nella Bhagavad Gita.
Sono veramente fortunato questo anno perché nella Università Sri Sathya Sai è appena iniziato un nuovo corso, un corso di diploma post-universitario in Filosofia e Cultura Indiana. Ci sono otto studenti che partecipano a questo corso. Due hanno terminato il loro M.Tech. Altri due il loro M.Sc. , due il loro M.Ba e gli ultimi due il loro M.A in Inglese (si tratta di sigle di corsi di studio della Università Indiana).
Tutti e otto sono ragazzi veramente bravi. Una volta Baba ha fatto in modo che qualcuno di loro mi chiedesse : "Signore perché non ci fa qualche lezione?" Senza alcun secondo fine di getto ho risposto:" Perché no, posso molto semplicemente provare. " (fondamentalmente sono un botanico o uno studente in Botanica. Ma essi me lo chiesero ed io risposi - posso provare-)
Tutto quello che io ho fatto è stato di raccogliere tutti i libri di commento alla Bhagavad-Gita, scritti da autori diversi. Poi ho portato tutti questi libri e molte casette audio ed ho tenuto sempre a disposizione ciò che Baba dice sulla Gita. Ho preparato fogli trasparenti, diapositive e cartelloni perché il corso doveva essere ad un livello, di post-laurea.
Io non so se i ragazzi hanno apprezzato le lezioni, ma sono sicuro che io ho apprezzato la Bhagavad-Gita molto più che tutti ragazzi. Infatti io ero molto dispiaciuto di non averla letta bene fino a quel momento. Mi sentivo umiliato e frustrato. Nel momento in cui l'ho letta, mi sono molto meravigliato per non averlo fatto fino a quel momento. Perché mai non l'ho studiata per così tanto tempo prima! Allo scopo di insegnarla a tutti gli studenti ho dovuto prepararmi perché non posso andare in classe allo stesso modo con cui vado nella cantina! Devo prepararmi prima e quindi ho approfondito ogni singolo versetto.
Credetemi amici miei ho visto Swami in questi versetti e ho sentito che Swami mi parlava. Ho sentito che Swami spiegava gli intrecci di ogni versetto e mi sono ricordato di tutto ciò che Baba aveva detto prima. E in questo contesto che voglio portare alcune frasi alla vostra attenzione.
La Bhagavad-Gita: quale è stata l'opera di Swami? Semplicemente egli l'ha ampliata e migliorata, dando alcuni bellissimi esempi. La Bhagavad-Gita dice che quando vi sentite 'colui che fa' (come quando per esempio pensate 'io sto facendo questo o quello') oppure che siete i responsabili di qualche cosa, questo ego o sentimento di 'essere colui che fa' è la causa di ogni peccato. Quando riuscite a comprendere che non siete voi "colui che fa" allora non esiste il peccato.
E' questo sentimento di essere "colui che fa" che vi fa sentire un peccatore e che vi fa essere arrogante ed egoista. Una volta che abbiate eliminato questa idea , allora, solo allora, potrete diventare grandi! In quel momento non c'è più nessuna idea di Ego e vi trovate in quella situazione che si chiama Sannyasa-Yoga. Sannayasa-Yoga è il processo necessario per eliminare questo sentimento di essere "colui che fa". Quindi rinunciate e dite "io non sono colui che fa".
Il secondo punto è il senso di 'meritare una ricompensa' che nasce dall'avere certi pensieri e sentimenti del tipo - io ho costruito questa casa e quindi lasciami vivere qui - oppure - io ho fatto tanto lavoro per servire Te. Concedimi quindi di fare padnamascar -. Oppure - Io sono importante, lasciami stare nella prima fila in modo che Swami possa....-
(Swami potrebbe molto opportunamente evitarvi!!)
Il senso di 'meritare qualcosa' è il secondo punto. Io ho fatto questo e quindi devo goderne il frutto. Questo senso di 'meritarsi qualche cosa' deve assolutamente essere eliminato. Questo processo di eliminazione si chiama karma -yoga. L'eliminazione del senso di essere "colui che fa" si chiama invece sanyasa-yoga. L'insieme degli due si chiama karma-sanyasa-yoga.
Di tutto questo parla il sesto capitolo della Bhagavad-gita. Il karma-yoga significa quindi eliminare il senso di meritare qualche cosa, "io non desidero i frutti del mio lavoro. Io non lavoro per una ricompensa. Io non lavoro attendendomi i certi risultati.
Ecco alcuni esempi: un uomo disse mentre si trovava al Darshan: "Swami mio figlio ha ottenuto un lavoro" molto innocentemente il nostro Dio chiede:
"Oh! Ha ottenuto un lavoro! Dove?" (Il devoto) "Swami, mio figlio ha ottenuto un lavoro a Bangalore" di nuovo Swami: "molto bene"
Egli proseguì ma quasi subito tornò in dietro guardando profondamente negli occhi l'uomo. "Sei tu che hai ottenuto il lavoro per lui. Hai detto mio figlio ha ottenuto il lavoro. Sei tu che glielo hai trovato? Chi glielo ha dato?" (il devoto) "Swami .....". E Swami insiste: "Io gli lo ho dato il lavoro, lo capisci? Quell'uomo non è meritevole del lavoro. Sono solo Io che gli ho dato il lavoro qui in Bangalore. Non perché gli era dovuto...
Tu mi capisci?!" Con questo egli voleva solo dire di non reclamare la proprietà e di non essere attaccato ai frutti del lavoro o karma. Non reclamiamo ricompense, questo è ciò che Bhagavan ci dice.
Eccovi un altro esempio. Alcune persone, venute da lontano hanno chiesto:
"Swami stiamo tutti aspettando il tuo arrivo non pensi di venire da noi?"
Swami ha risposto "Oh! Voi state aspettando me mentre io non sento il bisogno di venire!? "Oh, vedo." Poi Swami aggiunse: "Vi dirò io che preparativi avete già fatto! Ogni giorno circa 50 seva sono venuti per pulire l'intera zona. Io lo so. Un giorno essi hanno rimosso tutti i rami spinosi che c'erano dintorno ripetendo. Egli viene, Egli viene!."
Come potete dire di essere 'coloro che fanno'! Come potete dire che siete 'coloro che godranno i frutti!" Potete forse dire "io l'ho fatto"!
Sapendo molto bene che Swami fa ogni cosa, posso forse dire che
C'è un'altra storia molto semplice e affascinante. Una signorina di nome Rangaswamy è venuta qui per il Darshan di Swami. Dal momento che doveva venire qui alcune persone in Kenia le chiesero "per favore prendi alcune degli ultimi libri e portali qui da Puttaparti, almeno una quindicina."
Essa disse: "Ok, dopo tutto mi fa piacere ritornare portando dei libri di Swami. Sarò molto contenta di portarlo indietro per voi. Perché no?"
Essa si recò nella libreria dell'Ashram e raccolse i quindici libri facendo un bellissimo pacco Quando fu di ritorno in Kenia dovendo consegnare i libri ai suoi amici decide di aprire il pacco. Vi prego, credetemi! Quando essa aprì il pacchetto, in ogni libro c'era della vibhuti! In ogni libro, in tutti e quindici i libri, vibhuti! In alcuni di libri, c'era polvere di sandalo. In altri libri c'era anche tumeric. Tutti e quindici i libri erano così. Essa saltò per la gioia.
Adesso: <è questa donna che ha portato i libri!> Lei può dire:
Ok, lei li ha portati. Ma allora da dove viene tutta questa vibhuti?
Lei li ha portati senza vibhuti. Lei può solo dire: "Io sono totalmente responsabile del trasporto di libri, ma non per la vibhuti."
Allora, sapendo molto bene come vanno le cose qui intorno, conoscendo che Baba fa ogni cosa per noi, posso io dire "l'ho fatto io!". Se dico "l'ho fatto io" sono molto sciocco! Chi può farlo attraverso a me?
Allora, miei cari amici, è molto, molto chiaro che io non sono "colui che fa". Dal momento che io non sono "colui che fa", io non posso essere "colui che gode i frutti". Questo è ciò che si chiama jnana o saggezza. La vera saggezza o jnana è la realizzazione che siamo uno strumento nelle mani divine. Per questo motivo Baba dice "voi siete solo uno strumento."
Quando vi sentirete uno strumento nelle Sue mani, allora sarete umili e semplici.
Voglio ora raccontarvi un'altra cosa. Come avete visto abbiamo chiesto a Swami un mucchio di cose. Ma cerchiamo sempre di essere molto attenti a ciò che chiediamo inconsapevolmente perché siamo esseri umani. Poiché abbiamo intelligenza e intelletto, cerchiamo di essere consapevoli di cosa chiediamo.
C'è una famiglia che viene da Hyderabad. Essi vengono qui regolarmente.
Sono devoti di Baba da almeno 50 anni. Essi hanno due figlie. Voi lo sapete, Swami dà spesso ai propri devoti dei graziosi nomignoli Per esempio se arriva un devoto molto grosso, Egli gli dice: "Hey! Pakora! " Il nome dell'uomo non è Pakora, ma per il fatto che è tanto grasso, Swami ama chiamarlo 'Pakora' che è un piatto di pesce gonfiato tipico dell'India.
Se arriva un devoto molto alto egli lo chiamerà: "Hey, albero di cocco, vieni qui, albero di cocco!" Questo è il soprannome che gli da' ma lo fa con molto garbo per cui essere chiamati da Lui in queste maniere è molto piacevole.
Per vostra informazione, Egli non mi chiama mai con il mio vero nome, in nessuna occasione. Mai Anil Kumar. No. Molto spesso mi chiama qualcosa come Vaidenti Mala o Draupadi o Jnani Krishnamoorthy; molte volte con nomi di danzatori o nomi di donne. Egli è solito chiamarmi così. Io non so perché lo fa ma molto spesso mi chiama: " Ehy Danzatore, vieni qui. Come stai?"
Oppure: " Hey Vaidenti Mala, vieni qui" o "Chandranayi come stai?"
Oppure "Draupadi come va?"
Come sono femminili tutti questi nomi!!! Allora tutti si mettono a ridere.
Ma io non penso male a questo proposito. Forse in una precedente nascita, io sono stato una donna? O lo sarò nella prossima vita? O in questa stessa vita, egli ha trovato in me una donna? Io non riesco a comprenderlo Ma è cosi piacevole sentirsi chiamare da Swami con dei soprannomi!!!
Allora tornando alla nostra storia, Swami vide le due ragazze figlie della coppia che proveniva da Hyederabad e disse: "La ragazza più vecchia è Godavari." Egli le diede il nome Godavari. Rivolgendo poi il suo sguardo alla più giovane disse: "Essa è Chitravati." Egli diede questi due nomi. Da allora ogni volta che vengono Swami è solito domandare: "Hey dov'è Godavari? E dov'è Chitravati? Ah! Chitravati è qui, ma non vedo Godavari."
Un giorno queste due ragazze erano molto vicine a Swami e tentavano di offrirGli qualche cosa. "Swami, Swami ti prego, ti prego, per favore."
Esse gli offrivano dei vestiti o qualcosa del genere dicendo: "Swami, Swami!" Ad un certo momento Swami vide la seconda sorella, Chitravati, e disse:
"Oh che cosa vuoi?" ed essa. "Voglio la Mukti, la liberazione."
Swami la guardò dicendo: "Liberazione. Ma sai che cos'è? Hai idea di cosa sia la liberazione? Vuoi la liberazione, moksha? Perché? Sei certa di sapere di che si tratta? Chi te ne ha parlato? E' salda, dolce, o fredda come un gelato? Chi ti ha detto cos'è la Liberazione? Cosa è la Mukti?"
"Bene" essa disse " Mukti è il posto dove stai tu "
(Swami) "Ah, vedo. Ah ah! Se io ti do la Mukti come farai poi a vedere sempre tua madre? Come potrai parlare con tuo padre?" chiese Swami innocentemente.
"Swami nessun problema sarai tu a farmi parlare con loro e a farmeli vedere.
Per cui dammi la Mukti , ti prego." Essa disse.
"Mmmm........." borbottò Swami allontanandosi. La famiglia restò a Prashanti Nilayam per altri 15 giorni. Quando la famiglia stava per partire Swami rivolse il Suo sguardo alla madre delle due fanciulle. Il suo nome era Rajamma.
Swami le disse: "Che peccato Rajamma, che peccato! Che cosa brutta!"
Non molto tempo dopo essi tornarono a casa loro e Chitravati ebbe una improvvisa caduta. Essa cadde all'improvviso per colpa del buio. Fu subito chiamato un dottore Il dottore venne e diagnosticò un attacco di meningite.
Poco dopo la ragazza morì. La famiglia rimase allibita perché fino a quel momento era sempre stata benissimo. E così all'improvviso era mancata.
Dopo un po' di tempo tornarono a Puttaparthi e Swami concesse subito loro un'intervista. Consolò la madre e disse: "La tua seconda figlia desiderava la Mukti. Cosa potevo fare? Essa voleva la liberazione. Ed io l'ho accontentata. Perché piangete? Essa ha voluto immergersi in me. Perché piangete? Essa ora può vedervi. Perché piangete cosi?"
Quando chiediamo a Swami qualche cosa che desideriamo, dobbiamo essere ben coscienti di ciò che chiediamo. Perché Egli ce lo concederà. Ce lo concederà immediatamente. Siamo preparati a ricevere queste cose? Siamo in grado di gestirle? Questo è ciò che dobbiamo chiedere a noi stessi.
Negli Stati Uniti un devoto assistette ad un concerto di musica. Il caso volle che l'artista che si esibiva fosse Furgison, famoso suonatore di cornetta. E' un tipo gioviale, un compagno molto simpatico. Egli dava un concerto e il nostro devoto di Baba si recò per assistere a quel programma.
Il devoto era seduto in un angolo. Essendo devoto di Sai, si era portato una foto di Swami ed un pacchetto di Vibuthi da offrire a Furgison. La foto di Swami era davvero molto bella.
"Come farò a darla a Furgison? Egli è la sul palcoscenico tutto intento a suonare." (Dovete sapere che quando Furgison suona, non solo suona, ma tutto il suo corpo segue ritmicamente la musica). Non sapeva proprio come fare per dargliela, ma improvvisamente mentre suonava, Furgison scese dal palcoscenico e iniziò a muoversi tra il pubblico. Si fermò proprio davanti alla coppia di devoti e prese la foto che loro gli stavano offrendo. La mostrò a tutto il pubblico dicendo: "Ora suonerò un pezzo dedicato a questi devoti di Sai"
Essi hanno scritto: "La mia preghiera è stata esaudita, Baba. Come ti prendi cura di noi! Come sei sempre attento! Come mi hai aiutato nel dargli la fotografia! Una cosa tanto semplice. Ma è una ulteriore prova che Tu sei sempre con me, Swami. Tu sei in me. Tu sei con Me Non c'è nulla che io possa tenerTi nascosto. Tu sai sempre come rispondere alle mie preghiere!"
Esiste un bellissimo articolo scritto da questo devoto.
Voglio ora raccontarvi un'altra importante storia. C'è un signore di nome Narayan, Shankara Narayan, ufficiale dell'esercito, il cui carattere è stato trasformato da Swami. Egli ha servito in un angolo del nord di questa terra nello stato di Tripura. Come ufficiale era stato assegnato in un posto di nome Ajantha.
Quest'uomo, Shankara Narayan era un devoto di Sai e si trovava in quel campo durante il periodo della guerra con il Pakistan. Ovunque c'erano bombardamenti e la gente, per paura delle bombe, cercava riparo ovunque. Ma Shankara rivolgendosi a tutti i presenti gridò: "Non abbiate paura.
Swami ci proteggerà. Non dobbiamo scappare da questo posto. Swami si prenderà cura di noi. Non preoccupatevi!"
I suoi amici gli risposero: "Ci sono bombe dappertutto. Tu dici di non avere paura ma noi udiamo il rumore delle bombe e tutti stanno cercando di ripararsi!"
Allora cosa fecero? Cominciarono a cantare i Bhajans. Amici miei, é riportato su tutti i rapporti governativi: "Le bombe sono cadute in ogni posto, eccetto il posto dove venivano cantati i Bhajans!" Tutti gli altri posti furono fortemente danneggiati, ma il posto dove venivano cantati i Bhajans restò completamente indenne, essi erano salvi nelle Mani di Swami.
Swami in un recente discorso ha detto che Narada una volta chiese a Vishnu:
"Vishnu, dove sei? Io so che tu hai molte filiali. Ma non sei stato visto in nessuna di queste. Io voglio sapere dove è la tua sede principale.
Per favore dammi una copia del tuo biglietto da visita." E Dio gli diede il Suo biglietto da visita. "Io sono ovunque i miei devoti cantino le mie glorie!
Oh Narada, prendi il mio indirizzo! Puoi trovarmi ovunque si cantino le mie glorie" Questa è stata l'esperienza di Shankara Narayan e dei suoi amici che poterono verificare la presenza di Swami quando iniziarono a cantare le lodi di Sri Sathya Sai Baba.
In un posto chiamato Agathara, in una piccola casa viveva una famiglia composta da una donna e da una figlia. Il marito si nascondeva in un armadio perché i soldati Pakistani stavano colpendo proprio lì. La donna con la figlia erano sole. Cercate di comprendere la situazione. Cosa fare?
Esse iniziarono a piangere e a cantare la gloria di Swami. La mattina dopo la guerra terminò e i soldati indiani dichiararono di avere vinto in quella zona vicino al confine. La guerra terminò ed i soldati si ritirarono.
Allora essa disse: "Swami ha salvato me, il mio caro marito, e il mio paese"
Questo è come Bhagavan risponde alle nostre preghiere ogni volta che ci rivolgiamo a Lui.
Voglio ora raccontarvi un'altra storia. C'è un signore di nome Karunyananada, vestito di rosso che è stato qui per tanto tempo. Molti di voi lo avranno certamente visto. Egli abitava nel blocco Sud 1. Ha passato molto tempo qui in compagnia di Swami. Qualcuno un giorno gli ha chiesto:
"Signore, siete mai stato testimone oculare di qualche miracolo?"
Karunyananada disse. "Si, perché no?" E poi narrò la sua storia.
Un giorno Swami stava andando a Whitefield . Nella macchiana erano seduti davanti il dr. Bhagavatam e sul sedile posteriore Swami e Karunyananada.
All'improvviso Swami si accasciò pieno di affanno. Karunyananada subito fece fermare la macchina e distese Swami sul sedile posteriore. Lui si sedette sul sedile anteriore accanto al dr. Bhagavatm. Dopo una quindicina di minuti Baba si riebbe e disse: "Karunyananada, hai preso paura per questa situazione? Non preoccuparti. Niente può accadermi. Io sono destinato a vivere per altri 50 o 60 anni. Niente mi accadrà."
Poi rivolgendosi al dr. Bhagavatam: "Non preoccupatevi. Vostra moglie ha appena avuto un attacco di paralisi ma io sono stato da lei e l'ho salvata.
Adesso Sta bene."
Ditemi amici, chi altro divide con noi tutte le vostre difficoltà? Chi prende su di se le vostre malattie? Chi si preoccupa per noi senza aspettarsi alcuna gratitudine? Mostratemi qualcuno in questo mondo!
Swami disse ancora: "Guarda Bhagavatam. Tua moglie ha avuto un attacco di paralisi. Io sono andato da lei e l'ho salvata. Questo è il motivo per cui mi sono accasciato, ma adesso va tutto bene." Chi altro potrebbe dire una cosa simile?
A Brindavan è successo alcuni anni fa che Swami non ha dato il Darshan per tre o quattro giorni consecutivamente. Swami era seriamente malato. I dottori dicevano che nel battito del suo cuore e del polso c'era qualcosa che non funzionava. Noi avevamo le nostre informazioni riservate. Il quarto giorno finalmente Swami venne e disse: "A Numital vive una insegnante di Balvikas. Essa ha 4 figli. Ha avuto un attacco molto serio e potrebbe morire in ogni momento. Essa è separata dal marito. Povera donna! Essa deve prendersi cura dei bambini Chi può salvarla? Per questo motivo sono stato là. Tutti questi quattro giorni sono stata dalla mia devota a Numital!"
Questo è un esempio per mostrare che Swami è sempre con noi, guardandoci e prendendosi cura di noi. Questo è quanto dice anche la Bhagavad Gita.
"Chiunque pianga, chiunque mi preghi, io sarò con lì."
Molti di voi sapranno che Shirdi Baba ha detto: "Perché avete paura se io sono con voi!" Shirdi Baba ha anche detto: "Io vi guarderò se voi mi guarderete", ma Sathya Sai Baba aggiunge: "Io vi guardo, anche se voi non mi guardate!" che è una estensione del messaggio di Shirdi Baba.
Io ricordo molto bene di un devoto che mi disse di essere tornato in questo posto dopo venti anni di assenza. Provate ad immaginare. Swami, mentre da' il Suo Darshan gli si avvicina e lo benedice dicendo: "Sei tornato dopo 20 anni. Pensavo ti fossi scordato di Me, mentre io non mi ero certo scordato di te! Il tuo primo figlio deve essere già Direttore adesso. Il tuo secondo figlio è ingegnere e non ha ancora avuto figli."
Così gli disse tutti i dettagli. Immaginate cosa è successo al devoto.
E' rimasto completamente shoccato ed ha iniziato a piangere fragorosamente.
Così "Io ti ho guardato anche se tu non mi guardavi" questa è stata la dichiarazione di Bhagavan. "Io sono presente ovunque la Mia gloria viene cantata" Queste sono state le dichiarazioni di Sri Sathya Sai Baba.
Questi sono gli insegnamenti che da a tutti.
Conosco anche un signore che voleva diventare Ministro. Ma non aveva nessuna possibilità perché non aveva denaro (se non avete denaro non potete partecipare alle elezioni. Ma credetemi quello che vi racconto è un fatto vero. Egli proveniva dal mio paese. Io non posso darvi tutti i dettagli e poiché non conoscete la persona, io non vi darò il nome del personaggio).
Questo signore, che non poteva permettersi neanche di pagare l'affitto di casa, partecipò alle elezioni e divenne un membro della Assemblea.
Successivamente è diventato portavoce della Assemblea. Comunque divenne membro dell'Assemblea e VIP. Prima di questo era stato un povero uomo.
Ma in Sai possiamo avere ogni gloria. Ogni protezione, ogni rifugio. In Sai troviamo lo scudo. Con Sai troviamo ogni felicità e conforto. E quando diventiamo Sai le cose cominciano a marciare molto in fretta, anche le cose mondane, le cose materiali, le cose professionali, insomma tutto.
Io non so quanti di voi hanno sentito parlare del Presidente Shnakar Dayal Sharma, presidente di questo Paese. Suo genero era membro del Parlamento, Lalit Markam. Quando Sharma era governatore dell'Andhra Pradesh suo genero venne assassinato. Per questo fatto Sharma era in totale depressione e completamente frustrato. Subito venne a Puttaparthi e disse: "Swami, ho perso mio genero. Mio genero è stato assassinato perché era membro del Parlamento. Io voglio lasciare la politica."
Swami ha detto: "Tu non puoi. Devi fare ancora una lunga strada. Tu diventerai Presidente dell'India. "Sharma rimase Governatore per qualche tempo poi divenne Vice-Presidente del paese e recentemente è stato nominato Presidente dell'India cosi come Swami aveva predetto 10 anni prima."
Avrete anche sentito parlare di Sivaraj Patel, il portavoce di Lok Sabha in questo Paese. Egli venne per il Darshan di Baba e Swami gli disse:
"Aspetta, aspetta. Diventerai il portavoce di Lak Sobha." Egli disse: "Swami io non penso che questo possa avvenire. Il partito del Congresso in questo momento non è al potere ed il mio nome non è in evidenza. Io non posso diventare portavoce. Ti prego Swami non dirlo neanche per scherzo! Non sciupare le Tue parole invano."
Swami rispose:" Stai zitto! Tu diventerai il portavoce, ok?"
Appena tornò a Delhi la lista dei nomi presentata per quell'incarico era stata respinta e tutti, anche all'opposizione, veramente tutti, furono unanimi nello scegliere Sivaraj Patel come portavoce del Lok Sabha. Voi sapete cosa fece? Egli volò immediatamente a Bangalore. Non prese subito il suo incarico, non occupò subito la sua sedia. Egli volò direttamente a Puttaparthi e si gettò ai piedi di Swami piangendo: "Swami. Tu mi hai portato in questa posizione. Prima di avere l'Investitura ho voluto avere il tuo Darshan e per questo sono tornato indietro oggi." Questo è Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
Con Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ognuno è destinato a diventare un eroe.
Sarete rispettati dovunque andiate. Riceverete tutte le attenzioni e la stima di tutti dovunque andiate. Sarete riconosciuti ovunque. La gente avrà per voi il massimo rispetto. E questo è tutto!
Un giorno mi trovavo a Hyderabad per un lavoro ufficiale. Mi sono recato al Segretariato. C'era una lunga fila di persone che aspettava al cancello, alcune anche anziane e anche persone importanti, che stavano tutte aspettando per incontrare il capo della Segreteria del Governo dell'Andhra Pradesh. Con molta perplessità ho fatto avere il mio biglietto da visita al Segretario: "Anil Kumar, Prashanty Nilayam" Questo è tutto.
Credetemi amici, immediatamente mi ha chiamato prima della altra gente che stava aspettando fuori, e che era arrivata prima di me. C'era anche gente molto importante. Il Segretario appena mi vide mi chiese: "Da dove venite?"
(Anil) "da Puttaparthi"
( Segretario) "Come sta Sai Baba? Per favore parlatemi di qualcuno dei suoi miracoli." (Anil) "Va bene" Se qualcuno chiede ad un uomo come me di parlare, io parto, vado avanti e nulla può fermarmi. Ma cosa sarebbe successo con le persone che erano fuori? Esse mi avrebbero ucciso molto volentieri. Così cercai di fare in fretta e gli raccontai alcune cosette.
Egli fu molto felice. E cominciò a lacrimare. Un suo impiegato portò un registratore per registrare ciò che raccontavo. Poi disse che aveva molto lavoro da fare ma che comunque aveva voluto sentire parlare di Swami.
Io mi ero scordato il motivo della mia visita. Quando ebbi terminato il mio racconto e stavo per lasciare la stanza, egli mi chiese: "Perché sei venuto qui?"
(Anil) "Ok signore questi sono i miei documenti"
(Segretario) "OK Fatto. Non preoccupatevi più e considerate come tutto fatto."
Con Swami dietro le mostre spalle, possiamo fare tutto. C'era molta gente importante. Sono stato fatto entrare nella sua stanza direttamente, cosa altrimenti impossibile. Questo è Bhagavan. Swami è sempre al vostro fianco.
Egli vi fa diventare importanti. Egli vi fa avere decoro in modo che chiunque vi tratterà correttamente. Non c'è mai motivo di tornare indietro.
Una volta sono andato in un posto, un centro chiamato Kakipet vicino a Hyederabad. Il soprintendente della ferrovia mi ha convocato e mi ha chiesto: "Anil Kumar, io non posso partecipare alla vostra conferenza questa sera. Potete, per favore, intrattenervi qualche momento con me adesso?"
Era un ufficio piacevole, con aria condizionata. Mancava un'ora prima dell'arrivo del mio treno. Invece di stare ad oziare fuori potevo starmene comodamente lì. Entrai e cominciai a parlare di Swami. Egli era molto felice. Erano le nove in punto. E il mio treno stava per arrivare.
Allora dissi: "Signore il mio treno dovrebbe essere già qui. Lasciate che io vada."
Egli disse:" Oh si! Prego andate pure". Ma appena uscimmo dall'ufficio vedemmo il treno che stava lasciando la piattaforma!
Mi sentii come uno sciocco sprovveduto. "Oh! Baba perché mi hai fatto questo?" Perché hai lascito che parlassi tutto questo tempo con quell'uomo?
Ho sbagliato a parlare per tanto tempo di te? Swami cosa posso fare ora?"
Il treno era partito e si era avvicinato al segnale ferroviario. Io mi sentivo molto male. Credetemi amici, potete anche verificarlo cosa è accaduto subito dopo. Il treno ha cominciato a muoversi all'indietro!
Si è fermato proprio davanti a Me!!! Così io sono potuto salire. Potevate mai aspettarvi che il treno tornasse indietro? Se quando vanno aventi succedono tanti incidenti , immaginatevi cosa potrebbe succedere quando vanno all'indietro. Comunque il treno è tornato indietro evitando gli altri treni, e questo la dice lunga sull'aiuto di Swami. Quando sono tornato qui Swami mi ha detto:" Perché ti sei perso di coraggio. Io ho fatto in modo che il treno tornasse da te, ok? Non hai avuto bisogno di andare al treno!" E' stato meraviglioso!
Allora amici miei, il viaggio della vita con Swami è molto piacevole.
Aprite la porta alla dolcezza di Baba, che è il più dolce, il più dolce nella vita.
Se in questa vita dobbiamo amare qualcuno, che questi sia Baba. Tutti gli altri non vale la pena, non serve. Fino al momento della dipartita, il tempo del paradiso, la gente danza qua e là. Dopo veniamo lasciati soli.
Ma Non dite mai di essere soli, perché Baba è con voi, al vostro fianco.
Egli è qui nell'ospedale, vicino al vostro letto. E' qui per confortarvi, incoraggiarvi, e consolarvi in ogni momento, dandovi la pace della mente.
Bagnatevi nella luce della Beatitudine. Crescete ogni giorno di più nella devozione per Swami, ascoltando i suoi Bhajans, ascoltando le sue storie, leggendo i suoi discorsi. Il Leela più grande è stata l'Incarnazione che è al di la di tutto ciò che è noto e al di la di ogni considerazione.
Possiate trascorrere tutta la vostra vita fino all'ultimo respiro ai Suoi Piedi di Loto.
Jai SAI RAM