In un villaggio viveva un semplice mandriano che aveva una grande fede in Dio. Ogni volta che aveva un po' di tempo andava al tempio ad ascoltare i discorsi di un Pundit (erudito).
Un giorno il Pandit stava descrivendo la bellissima forma del Signore Vishnu:
"Il Signore Visnhu è di carnagione scura. Ha un bellissimo segno bianco sulla fronte. Cavalca un'aquila bianca. Egli è pieno di compassione, correrebbe subito a garantire la Sua apparizione al devoto e dividerebbe con lui perfino l'offerta del cibo, se soltanto la sua preghiera fosse sincera.
Egli ama molto la musica ed i canti devozionali, e voi potete guadagnarvi la Sua grazia cantando i bhajans e pregando."
Il ragazzo ascoltò con molta attenzione ogni parola sulla descrizione del Signore e questa figura rimase stampata in modo indelebile nel suo cuore.
"Devo vedere il Signore" pensava.
Egli era solito far colazione con riso cotto inzuppato nel siero di latte, decise così di offrirlo al Signore e ricordando la descrizione del Pundit cantò:
"Oh Signore dalla carnagione scura! Che porti sulla fronte un segno bianco!
Che cavalchi un'aquila bianca, vieni e prendi una porzione di questo riso."
Cantò questo ritornello molte volte, ma non ebbe alcuna risposta.
Decise allora che non avrebbe toccato cibo finché questo non fosse stato prima accettato da Dio. Continuò ad offrire il cibo ed a cantare in questo modo per circa una settimana. Alla fine era stremato poiché non aveva mangiato né bevuto per tutto quel tempo. Egli pensò che Dio non aveva risposto a causa delle sue mancanze, e che forse la sua canzone non era abbastanza melodiosa da sciogliere il cuore del Signore.
Un giorno mentre cantava e pregava nel solito modo, gli apparve un vecchio bramino, il mandriano lo guardò e gli chiese:
"Chi siete signore? Da dove venite?" il bramino replicò: "Io sono Narayana e sono venuto in risposta alla tua preghiera."
Il ragazzo lo guardò bene e poi disse: "Voi non avete l'aspetto della bellissima figura che mi ha descritto il Pundit! Voi non potete essere Narayana!"
Ad ogni modo il ragazzo voleva chiarire i suoi dubbi e chiese al bramino di ritornare il giorno dopo nello stesso posto alle 7 in punto. Corse allora dal Pundit e dopo avergli narrato l'accaduto, gli chiese di venire con lui il giorno dopo alle 7 sulla riva del fiume ma il Pundit seccato gli gridò in faccia:
"Non ho davvero perso il senno per seguire te, domani mattina, a vedere un uomo che dice di essere Narayana!"
Il povero mandriano si inginocchiò allora ai suoi piedi e piangendo gli disse che sarebbe morto se il giorno dopo lui non l'avesse accompagnato. Il Pundit infine, dette il suo consenso e la notizia in un batter d'occhio fece il giro del villaggio.
Il giorno dopo alle 7 in punto il Pundit, il mandriano e l'intero villaggio raggiunsero la riva del fiume. Improvvisamente il ragazzo puntò il dito su una figura e disse: "Ecco il bramino che venne ieri." Ma il Pundit e gli altri abitanti del villaggio non vedevano nulla e si arrabbiarono con lui:
"Con chi stai parlando? Non c'è nessuno qui! Tu sei un pazzo che ci ha dato un sacco di fastidi inutili! Sarai punito per questo!"
Qualcuno cominciò a picchiarlo, il ragazzo allora si arrabbiò con il vecchio bramino e gli disse: "Tu sei responsabile di tutta la mia infelicità adesso ti darò una lezione .." e, senza indugio, schiaffeggiò il vecchio bramino!
Immediatamente la figura del vecchio scomparve ed al suo posto splendeva in tutta la sua magnificenza il Signore Visnhu dalla pelle scura. Egli indossava un abito di seta gialla, gioielli meravigliosi e sedeva su di un'aquila bianca sorridendo in modo incantevole.
Il ragazzo incominciò a ballare ed a cantare impazzito di gioia:
" Oh Signore dalla pelle scura! Che cavalchi l'aquila bianca! Oh Padre!
Tu sei venuto perché hai avuto compassione di me!"
In quel momento un carro scese dal cielo, il Signore chiese al ragazzo di salirvi ed entrambi scomparvero.
L'erudito Pandit e gli abitanti del villaggio compresero allora che solamente lo sforzo costante e sincero può guadagnarsi la Grazia Divina.
La storia illustra i tre stadi del sentiero che conduce alla realizzazione.
Il mandriano aveva una grande fede in Dio, ma questa non è sufficiente, deve esservi anche un desiderio intenso di conoscere Dio.
Egli ascoltò la descrizione che il Pundit fece del Signore e seppe del Suo amore per i devoti; questo è il primo passo: 'Jnathum' ossia conoscere, attraverso le Scritture o le parole di un guru , il Signore.
Il secondo passo è l'intenso desiderio di vedere Dio, questo desiderio
intenso verrà ricompensato con la visione 'Dhrashttum', il vedere.
Vedere una qualsiasi forma di Dio però non è abbastanza, si deve vedere la forma che si ha il desiderio di vedere, ma anche questo non è l'ultimo stadio;
il grande finale è garantito dal 'Praveshtum', la fusione, il divenire uno con il Signore.
da: "Chinna Katha II" - Sri Sathya Sai Books and Publication Trust (A.P.) - India