"Un devoto del Signore Rama andava regolarmente al tempio, offriva la sua devozione e cantava fervidamente il Nome di Dio.
Un giorno stava portando un carretto pieno di viveri dalla città al villaggio quando improvvisamente il carretto si ribaltò.
Il poveretto si sedette allora accanto al carro rovesciato lamentandosi per la sua cattiva sorte. Ad un certo punto pensò che se avesse pregato intensamente il Signore Rama, Egli sarebbe certamente apparso e gli avrebbe rimesso in sesto il carretto.
Allora chiuse gli occhi e cominciò a cantare il nome di Rama fino ad arrivare a 1008 volte. Ma il Signore Rama non apparve. A questo punto rimproverò se stesso per la sua cieca fede, concludendo che le storie narrate nelle epiche, sulla compassione del Signore, dovevano essere assolutamente false.
Ad un tratto udì una voce che disse: "Sciocco che sei! Ti ho dato forza fisica ed intelligenza, perché non le usi? Adopera la tua schiena e le tue braccia per quest'impresa. Fai almeno un tentativo di aggiustare le cose quando vanno storte! Solo quando il problema andrà oltre le tue capacità, solo allora, Io verrò e ti aiuterò."
da: "Chinna Katha II" - Sri Sathya Sai Books and Publication Trust (A.P.) - India