21/09/2014

Una volta, i santi Namadeva e Gyanadeva viaggiavano nella foresta; a un certo punto ebbero sete, cercarono dell’acqua e trovarono un vecchio pozzo quasi del tutto asciutto al che Gyanadeva, che seguiva la via della saggezza, prese la forma di un uccello, ci volò dentro, bevve e tornò fuori. Namadeva assistette al fatto e non fu d’accordo con quel modo di procedere; egli pensava che l’essere umano debba elevarsi dalla condizione umana al Divino e non al contrario per cui si sedette e prese a recitare il Nome del Signore. Ad ogni volta che Lo pronunciava con intensità, il livello dell’acqua saliva un po’ finché strabordò dal pozzo; egli bevve comodamente e fu pieno di beatitudine dimostrando chiaramente che la saggezza è utile ma non è più grande della Divinità. Egli insegnò una lezione preziosa sul fatto che il Nome del Signore dona tutto ciò di cui si ha bisogno nella vita compreso, infine, il Divino Stesso.

Sai Baba