29/03/2012

Voi potete ripetere come pappagalli certe frasi come “Tutto è Dio” “Io sono solamente una marionetta: Egli tira i fili e io ballo come Lui vuole” “Niente è mio; io faccio solamente la Sua Volontà” e così via; di solito però cosa fate? Quando vien fatta un’azione meritevole, dite che è vostra, gridate dal palco fino a farvi seccare la gola che, grazie al vostro sforzo, avete ottenuto l’onore, la fama, la condizione, il livello, l’autorità, la posizione, le proprietà e i risultati ma quando un'azione riprovevole si concreta o quando siete costretti ad ammettere di aver giuocato la vostra parte ottenendo una cattiva fama, una sconfitta, una malvagità o un errore, trasferite convenientemente la responsabilità al Signore dicendo “Io sono soltanto uno strumento nelle Sue mani, Egli è il padrone, io sono nient’altro che un utensile”. Le persone vanno dal “io” a “Lui” come il pendolo di un orologio; questa usanza molto comune, che oggi è di moda, è inganno puro, una vana mistificazione spirituale. La mente, la parola e l’azione devono essere tutte e tre colme della certezza che tutto è il Suo gioco; questa è la via sincera.

Sai Baba