06/03/2012

Il pentimento sincero è sufficiente a trasformare il peccato in santità; il Signore accetta volentieri la contrizione e concede le Sue benedizioni. Per mezzo del pentimento, non divenne un santo quel delinquente di Ratnakara che commise atti nefandi finché non spuntò la saggezza? Egli divenne il Saggio Valmiki autore del Ramayana, non è così? La sua storia è la prova del valore del pentimento. Voi potreste chiedere: E’ sufficiente essere liberi solamente dagli effetti del peccato? Non si dovrebbero abbandonare anche i risultati del merito? Si, dovete farlo. Come il fuoco ruggente riduce in cenere tutto ciò che trova nella foresta, così la possente esplosione della Saggezza consuma e distrugge tutti i peccati e tutti i meriti.

Sai Baba