05/01/2012

Il Pranayama è l’esercizio spirituale (sadhana) che si pratica ritenendo il respiro (prana). Il suo significato può essere compreso se si riconosce l’esistenza dei cinque soffi vitali: il prana, l’apana, il vyana, l’udana e il samana. Il processo con cui si possono controllare questi soffi vitali è chiamato Pranayama e porta alla visione interiore; in esso, i tre stadi diversi sono l’esalazione (Rechaka), l’inalazione (Puraka) e il ritegno del respiro (Kumbhaka). Tramite Rechaka e Puraka si ottiene il controllo dei vari soffi vitali e li si introduce in sé; trattenere il respiro durante il processo è il Kumbhaka. Per ottenere la beatitudine, insieme a questo si dovrebbe seguire il Prathyahara. Gli organi e la mente desiderano sempre guardare e interessarsi agli oggetti esteriori; osservandoli, la mente genera desideri sensuali e, come risultato, diventa impura. Il Prathyahara consiste nel volgere la mente all’interno e lontano dagli oggetti esteriori.

Sai Baba