Se sperate nei frutti delle azioni che fate, siete soggetti alla preoccupazione, all’ansia e all’agitazione. Voi potreste chiedere: “Com’è possibile organizzarsi per vivere se i frutti devono essere ignorati?”. Lasciate che Io vi chieda: “Qual è la causa di questa debolezza interiore, di questo nervosismo? Colui che ha promesso “Io provvederò a tutti i vostri bisogni materiali e spirituali” lo farà con certezza; Egli darà il necessario e i mezzi. Il ricercatore che ha imparato il segreto dell’azione combinata con il sacrificio deve avere equanimità (Sama buddhi) più che attaccamento al mondo (Sanga buddhi); quest’ultimo porta a pensare “Questa azione è mia e i suoi risultati sono dovuti ai miei sforzi; io ne ho diritto” e pensieri simili legano colui che agisce. Nella Gita, Krishna dichiara: “Il risultato finale di tutte le pratiche spirituali è il raggiungimento dell’equanimità”. Bisogna elevarsi sopra questo attaccamento al mondo e cercar di ottenere l’equanimità, l’imperturbabilità.
Sai Baba