La felicità fa dimenticare i doveri verso se stessi come esseri umani, trascina all’egoismo portando a commettere dei misfatti; essa getta un velo sulle esperienze che fanno riflettere, dilapida la riserva di merito e risveglia le passioni primitive. La sofferenza rende invece l’uomo vigile e pronto, fa pensare e spinge al miglioramento di sé, fornisce esperienze nuove e preziose ed evidenzia il valore della felicità. Siate coscienti del fatto che la felicità e la contrizione sono inseparabili e che voi non potete scegliere una sola di esse. Trattate le difficoltà e le sofferenze come amici o, almeno, non giudicatele dei nemici! La cosa migliore è ritenere ambedue come doni di Dio; questa è la via più semplice verso la liberazione.
Sai Baba