27/11/2011

Procedendo nell’abbandono dallo stadio di “Io sono Tuo” a quello di “Tu sei mio” e poi a “Tu ed io siamo Uno”, il devoto acquisisce progressivamente la devozione, chiamata Avibhakta-bhakti, che lo rende inseparabile dal Signore; in questa fase, egli non può più trattenersi dall’offrire se stesso e quindi offre tutto a Dio il che completa il suo abbandono. Questo stato di “Tu Sei Io” è basato sulla comprensione del fatto che tutto è il Signore Stesso, niente di meno. Fino a che la convinzione di essere il corpo persiste, il devoto è il servitore e il Signore è il Padrone e questa convinzione c’è anche fino a quando l’individuo si sente separato dai suoi simili. Quando si progredisce oltre i limiti del corpo, oltre il “io” e “mio”, non c’è più distinzione, il devoto e Bhagavan sono Uno. Nel Ramayana, Hanumantha raggiunse questo terzo stadio per mezzo della devozione.

Sai Baba