16/11/2011

Considerate il luogo e la situazione in cui la Gita fù rivelata: lì si trova il significato di questo discorso. Da un lato c’erano le forze del bene (Dharma) e dall’altro quelle del male (adharma); preso in mezzo e incapace di decidere cosa fare, Arjuna piangeva disperato e questo non è solamente il suo dilemma, è il problema umano universale. Arjuna non chiedeva a Krishna la gloria piacevole e terrena del potere, dello stato sociale e della ricchezza(Preya), egli cercava la gloria eterna della Gioia totale (Sreya). Egli disse a Gopala: “Preya si può ottenere con l’attività umana del Karma; perché dovrei desiderare da Te ciò che posso ottenere con il mio sforzo personale? Concedimi Sreya perché non è il frutto dell’azione ma della Grazia!” Allora il Signore dette la Gita per tutti coloro che, come Arjuna, si elevano all’altezza dell’abbandono totale di se stessi al Signore (Prapaththi or Saranagathi).

Sai Baba