Nessuno può sfuggire all’illusione indipendentemente da quanto erudito possa essere. Come risultato di questa, l’uomo va soggetto al dolore il quale agisce come un freno all’attività. Arjuna, il grande eroe capace di rinuncia e saggezza immense, era ingannato dalle esigenze terribili della guerra e il dolore causato da queste intralciava la sua attività. Egli confondeva il corpo e il Sé, sovrapponeva all’Atma, mai sfiorata dalle caratteristiche del mondo instabile e cangiante, la natura irreale e passeggera del mondo credendo che tale illusione fosse verità. Questa tragedia non è solamente di Arjuna ma di tutta l’umanità! E’ per questo che la Bhagavad Gita ha un valore universale ed eterno; studiarla significa apprendere l’arte di nuotare attraverso il mare dell’illusione. Il fatto che la Gita abbia dato consolazione e liberazione a milioni di individui costituisce l’evidenza della sua origine Divina.
Sai Baba