22/01/2011

La ripetizione del Nome di Dio e la meditazione non dovrebbero mai venir giudicate secondo criteri esteriori ma considerando i loro effetti interiori. Se qualcuno oscilla tra l’impazienza e l’indolenza e se si preoccupa di continuo 'Perché non è ancora arrivato? Perché è ancora lontano?', tutto si aggiusta semplicemente con la ripetizione del Nome e la meditazione fatte con un occhio ai loro frutti. Il risultato della ripetizione del Nome Divino e della meditazione è lo spostamento della focalizzazione dall’esterno all’interno vedendo la realtà della Beatitudine Atmica. Per questa trasformazione, bisogna essere sempre attivi e fiduciosi, indipendentemente dal tempo che necessita e dalle difficoltà che si incontrano, senza calcolare il costo, il tempo o la seccatura. Bisogna aspettare la discesa della Grazia del Signore; questa attesa è di per sé una parte dell’austerità della meditazione. Attenersi infallibilmente ad un voto è austerità.

Sai Baba