06/01/2011

Coloro che sono immersi nell’egoismo, nell’ammirazione di sé, nell’avidità, nel vizio, nella violenza e nella disonestà saranno assaliti dai desideri malvagi durante gli ultimi giorni e distruggeranno se stessi. Il virtuoso giunge alla manifestazione della Divinità interiore (Kaivalya), o auto-realizzazione, mentre il malvagio ottiene soltanto l’inferno (Naraka). L’occhio dello spettatore vede la stessa conclusione, la morte, ma i fini raggiunti dai due sono differenti; invisibile a coloro che sono all’intorno, la meta è determinata dai pensieri che sorgono nella mente durante gli ultimi momenti. La fine della vita è normale, la visione di Dio (Darshan) è qualcosa da ottenere e meritare. Questo è unico. Da qui il proverbio 'Quando il disastro è imminente, l’intelletto si corrompe! (Vinasa Kale, viparitha buddhi)'. Soltanto in quelli che stanno per essere distrutti nasceranno e saranno accolte le intenzioni malvagie; gli ultimi pensieri di quelli che devono essere benedetti con la visione di Dio consisteranno di ciò che è puro ed eleva.

Sai Baba