30/09/2009

Nel fare servizio, non si dovrebbe pensare a se stessi ma considerare soltanto quanto bene riusciamo a farlo come offerta al Divino. Bisogna rendersi conto della differenza tra l'azione usuale (karma) e l'azione intesa quale disciplina spirituale (Karma Yoga): l'attività ordinaria è motivata dall'interesse proprio o dal desiderio di raggiungere qualche obiettivo mentre, nel Karma Yoga, l'azione è priva di desiderio. Il karma ordinario è la causa della nascita, della morte e della rinascita laddove il Karma Yoga porta alla liberazione dall'incarnazione. Voi dovreste considerare tutto il servizio come una forma di Karma Yoga e quindi farlo senza alcuna aspettativa di compenso e senza neppure pensare che state "servendo" gli altri perché qualunque servizio fatto a chiunque è servizio al Divino.

Sai Baba