Nato dal senso di possesso, l'attaccamento
alla proprietà o alla posizione è la causa del
dolore e dell'infelicità dell'uomo; al fine di
sperimentare la felicità duratura, egli deve
sforzarsi di abbandonare questo sentimento
di "io" e "mio". Quando tutto sembra andar
bene, l'uomo dimentica tutto, incluso se
stesso, e l'ego si gonfia come risultato di
quanto egli acquisisce e raggiunge mentre
dovrebbe rendersi conto del fatto di essere
solamente un beneficiario temporaneo di
ciò che possiede e di non averne titolo
permanente. Il potere e la posizione
dovrebbero essere considerati come
responsabilità morali che comportano
l'obbligo di assolverne i doveri inerenti.
Soltanto quando tutte le azioni sono fatte
con questo spirito di imperativo morale
l'uomo può sperimentare felicità e
soddisfazione genuine.
Sai Baba