20/08/2009

Nato dal senso di possesso, l'attaccamento

alla proprietà o alla posizione è la causa del

dolore e dell'infelicità dell'uomo; al fine di

sperimentare la felicità duratura, egli deve

sforzarsi di abbandonare questo sentimento

di "io" e "mio". Quando tutto sembra andar

bene, l'uomo dimentica tutto, incluso se

stesso, e l'ego si gonfia come risultato di

quanto egli acquisisce e raggiunge mentre

dovrebbe rendersi conto del fatto di essere

solamente un beneficiario temporaneo di

ciò che possiede e di non averne titolo

permanente. Il potere e la posizione

dovrebbero essere considerati come

responsabilità morali che comportano

l'obbligo di assolverne i doveri inerenti.

Soltanto quando tutte le azioni sono fatte

con questo spirito di imperativo morale

l'uomo può sperimentare felicità e

soddisfazione genuine.

Sai Baba