05/05/2009

E' soltanto coltivando il distacco, negando ai sensi l'eccitazione di cui sono assetati e immergendosi nelle profondità del proprio essere, con fede certa che che lì ci sia un immenso regno interiore che ne premia l'esplorazione, che si può ottenere la beatitudine della tranquillità suprema. Questa è la moralità più alta perché, quando questo è fatto, l'uomo è saturo d'amore e non ha in sé traccia di malizia, odio, avidità o concupiscenza. La visione dell'essere umano è purificata dall'ideale dell'unità di tutti nell'Uno e della proliferazione dell'Uno come tutti.

Sai Baba