La Bhagavad Gita non vi suggerisce di cogliere una foglia, un fiore o un frutto da qualche pianta e metterlo davanti a Dio né vi chiede di portare acqua da un pozzo, un fiume o una fontanella sulla strada. La foglia che dovete offrire è il vostro stesso corpo che, come la foglia, germoglia verde, declina ed infine cade dal ramo. Il fiore è il cuore liberato dai parassiti della lussuria, della rabbia, dell'avidità, dell'attaccamento, dell'orgoglio, dell'odio ecc. Il frutto è la mente, la successione dei suoi desideri, che deve essere dedicata a Dio. L'acqua è il ruscello di lagrime che sgorga dagli occhi quando si è in beatitudine estatica nella contemplazione della Sua gloria. L'offerta di queste quattro è il vero atto di affidamento totale (Sharanagathi).
Sai Baba