19/05/2008

Budda seguì varie pratiche spirituali al fine di realizzare il suo Sé vero ma nessuna di esse fu in grado di mostrargli la via della liberazione (Nirvana). Finalmente, Egli comprese che la liberazione consiste nell’usare i cinque sensi in modo sacro. Egli capì che la ripetizione del Nome di Dio (Japa), la meditazione (Dhyana), i rituali sacrificali (Yajna), lo Yoga, etc. erano semplici attività fisiche. Queste pratiche spirituali sono necessarie soltanto a coloro che sono attaccati al corpo; colui che è stabilito nel Sé non ha bisogno di nessuna di esse. Buddha pensava che la liberazione possa ottenuta soltanto coltivando la visione sacra (Samyak Drishti), la parola sacra (Samyak Vaak), l’ascolto sacro (Samyak Shravanam), i sentimenti sacri (Samyak Bhavam) e le azioni sacre (Samyak Kriya).

Sai Baba