04/05/2007

Nessuno che indossi un corpo fisico può evitare le vicende alterne della vita; in questo mondo nessuno può sottrarsi alla sofferenza. La morte segue la nascita e, con la stessa certezza, il tormento segue la felicità. Nella Bhagavad Gita, il Signore Krishna dice: “Si deve rimanere equanimi nella felicità e nel dolore, nel guadagno e nella perdità, nella vittoria e nella sconfitta” (Sukhadukhe Samekruthva Labhalabhau Jayajayau). Il piacere è un intervallo tra due dolori. La vita umana è data per investigare la Realtà Suprema e non semplicemente per mangiare, bere e procreare per cui ogni essere umano deve fare uno sforzo per conoscere la sua natura interiore e comprendere la sua identità effettiva.

Sai Baba