08/04/2007

Oggi si studiano i Veda ed altre scritture come un rituale senza mettere in pratica nessuna delle loro ingiunzioni. A che cosa serve semplicemente sapere come i Veda e le Upanishad descrivono il Divino se questa conoscenza non si riflette nella vita? Una persona simile è come un cieco che sente parlare dell’esistenza del mondo ma non lo può vedere. Non c’è differenza tra un uomo fisicamente cieco ed una persona che, cieca allo spirito, meramente apprende le scritture; esse sono intese per fornire una guida nella vita pratica e non per essere soltanto imparate a memoria.

Sai Baba