18/07/2006

Nella cavità del cuore dell'uomo, in quell'Akasha (spazio) sublime, Dio risiede unitamente al Principio del Sé come la luce del sole esiste insieme all'ombra. Le ombre sono molte e varie anche se la luce è Una. Quando l'Uno è riflesso nei molti, nella moltitudine dei Jivi (individui), appare in ognuno come il Sé che osserva imperturbato quale Testimone. L'Atma (il Sé Divino) è Eterno, il Sé è Verità ma l'uomo, essendo rinchiuso nella carne, nelle ossa e nella pelle, si inganna col credere che il rivestimento esterno, e non il nocciolo interiore, sia la sorgente della Beatitudine. Il più importante dovere dell'uomo verso se stesso è quindi quello di attraversare questi involucri ed assorbire la più alta Beatitudine che soltanto questo nucleo Atmico può dare; ognuno, nel migliore dei suoi interessi, deve sforzarsi di raggiungere quel Principio Divino che è il suo tesoro interiore. Di tutte le Sadhana (Discipline spirituali) questa è la più pertinente: il processo dell'ottenere questa unità con questo Principio.

Sai Baba