28/06/2006

Il cibo è un fattore importante che determina la vigilanza e l’inerzia, l’agitazione e la calma, la brillantezza e l’ottusità dell’uomo. Quando si nutre la mente con cibo rajasico, che induce passioni, emozioni, attività e speculazione, essa galoppa nel mondo con lo slancio del desiderio portando l’uomo più in profondità nella palude della sofferenza. Quando vine nutrita con cibo tamasico, che ottenebra ed induce indolenza, la mente diviene insensibile, inerte ed inservibile per l’elevazione dell’uomo. Ogni attività di quest’ultimo dipende dall’energia che egli ricava dall’assunzione del cibo. Il successo della Sadhana (disciplina spirituale) che si intraprende dipende dalla quantità e qualità del cibo assunto dal Sadhaka (aspirante spirituale).

Sai Baba