13/01/2006

Nel fare Seva (servizio disinteressato) non si dovrebbe pensare che
questo sia da limitare ai poveri ed ai bisognosi; nell'ambito del servizio
non c'è alcuna necessità di fare una distinzione artificiosa tra il
ricco ed il povero. Ciò che conta è il servizio dato a persona che ne
necessiti. Voi dovreste badare solo a quale tipo di servizio sia richiesto,
a quando e dove e non allo status o alla posizione della persona
coinvolta. Il requisito primario è un genuino spirito d'amore e di
cameratismo; se non c'è sentimento di gentilezza e compassione, qualunque
servizio venga fatto diventa un esercizio artefatto, compiuto per ottenere
pubblicità o riconoscimenti. L'ostantazione nel fare servizio è dannosa in
quanto non fa che gonfiare l'ego.

Sai Baba