15/12/2004

Una volta che l'uomo si libera del suo improprio attaccamento al
corpo, si libera anche dalle dualità della gioia e della sofferenza,
del bene e del male, del piacere e del dolore, etc., e si stabilisce
fermamente nell'equanimità, nella fortezza d'animo e nella pace
imperturbata. Là l'uomo scopre che il mondo è uno con Dio e che tutto
è Gioia, Amore e Beatitudine; realizza di essere egli stesso tutto
questo mondo apparente e che le multiformi manifestazioni sono
proiezioni della Volontà Divina, che è la sua stessa Realtà. Questa
espansione della sua individualità è la meta più alta dell'uomo. Essa
conferisce la Beatitudine Suprema ('Ananda'), un' esperienza per
raggiungere la quale i Saggi ed i Santi trascorrono anni pregando e
facendo penitenze.

Sai Baba