29/07/2004

La gioia ed il piacere conseguiti tramite le azioni sono solo temporanei. Comunque, non si deve rinunciare all'azione ('karma'). Ma come si deve agire? Si deve praticare il distacco e stabilirsi in uno stato privo di desideri nei riguardi dei risultati delle proprie azioni. Questo significa che le azioni vanno considerate alla stregua di riti sacrificali ('yagna') officiati per la Gloria del Signore e non per fini egoistici, non per guadagnare benefici temporanei, ma per assicurarsi meriti durevoli. L'azione compiuta con questo spirito non causerà né avidità né dolore, ma solo un senso di appagamento per aver compiuto il proprio dovere.

Sai Baba