Dobbiamo servire gli amici, come le palpebre servono l'occhio.
L' 'amico' dev'essere un altro 'me'.
Si devono sperimentare con profondità uguale a quella provata per noi
stessi sia la gioia che il dolore dell'altro.
Gli amici devono essere come latte ed acqua, che quando vengono
mescolati insieme e riscaldati, l'acqua evapora sotto forma di vapore
ed il latte si lamenta della separazione e bolle, uscendo fuori dalla
pentola.
Di fatto, l'unico modo di calmare il latte è quello di spruzzare su
di esso un cucchiaio o due di acqua.
Sai Baba