La gioia è una trappola fallace; il vero precettore è la sofferenza,
che insegna ad essere cauti,
circospetti, non attaccati, consapevoli e vigili.
La morte non è così impietosa come viene descritta: essa è l'amico ed
il compagno, l'insegnante, il
parente gentile che vi avvolge nel suo manto e vi veste dell'aureola
del ricordo.
Il cuore dell'uomo dev'essere reso più forte, ma non più duro, e deve
diventare morbido, ma non
sdrucciolevole.
Questa è una cosa che si può acquisire soltanto se si è toccati dai
soffi della perdita, del
dolore e delle afflizioni: questo è il modo in cui Dio ci modella e ci
dà forma con il fango
Divino.
Sai Baba