23/02/2003

Si deve osservare che, dalla nascita alla morte, l'uomo è
schiavo delle sue passioni e delle sue indecisioni.

Egli deve esaminarle, e far affidamento sempre di più sulle
cose che lo conducono alla gioia soggettiva, piuttosto che
ai piaceri oggettivi.

L'uomo non deve credere che la felicità consista nell'avere
una casa piena di bambini, corredata di tutti gli oggetti
necessari per vivere comodamente.

Né la pace può venir realizzata attraverso la ricchezza, il
potere o la posizione.

La gioia soggettiva si può acquisire con l'armonia in casa
e la mutua cooperazione fra i membri della famiglia e della
comunità.

Sai Baba