Indice paragrafi:
La gioventù deve percorrere il Sentiero Sacro
Considerate tutti Figli di Dio
Fraternità degli uomini e paternità di Dio
Amate e sarete amati
Un amore esemplare fra una madre ed il suo bambino
Senza l'amore le relazioni mondane sono inutili
Amate tutti, aiutate tutti
Sviluppate l'Amore e sperimentate l'unione con Dio
Incarnazioni dell'Amore!
L'uomo è nato nell'azione, viene sostenuto dall'azione ed infine si fonde nell'azione. L'azione è la causa del piacere e del dolore. In verità, per l'uomo l'azione è Dio.
[Poesia Telugu]
La gioventù deve percorrere il Sentiero Sacro
L'uomo non ha bisogno di cercare Dio da nessuna parte: Dio è presente in ciascuno di voi. Nella Bhagavad Gita il Signore Krishna dichiara: : Mamaivamsho Jivaloke Jivabhuta Sanathana (l'eterno Atma in tutti gli esseri è una parte del Mio Essere)."Tutti sono un aspetto della Mia Divinità", Egli ha detto. Allora, dove dovreste cercare Dio se Egli è in voi e con voi? Qualsiasi lavoro compiate, consideratelo un lavoro di Dio. Dio ha benedetto l'uomo con il corpo, con la mente, con l'intelletto e con la sostanza mentale (Chitta). I giovani sono dotati di un corpo sano, una mente forte ed un intelletto acuto capace di pensare in modo profondo ma essi ne fanno un uso errato. Invece di pensare a Dio e usare i propri organi in modo appropriato, essi utilizzano i loro sensi in modo improprio. Questo è un grosso errore; a questa età dovreste usare bene le capacità del corpo, della mente e dell'intelletto. Che cosa si intende per 'usare bene'? Si intende 'percorrere il Sentiero Sacro'. Solo perché siamo dotati di occhi, questo non significa che ci sia bisogno di vedere tutto. Cercate di guardare solo ciò che è buono. Né dovete usare le orecchie per ascoltare le critiche degli altri e vedere tutto ciò che è malvagio o tutto ciò che non è necessario. Ascoltare le critiche degli altri e guardare le cose cattive è un grande peccato. Noi acquisiamo il male solo quando lo vediamo. Invece di usare le orecchie per ascoltare parole buone, ascoltiamo i discorsi cattivi. Surdas era cieco ma ripeteva continuamente il Nome di Krishna. Per questo Krishna gli concesse il Darshan e la realizzazione delle sue aspirazioni nella vita. Perché Dio vi ha dato la lingua? Per godere il gusto di ogni cosa e per parlare male degli altri? No, no: la lingua è intesa per cantare le glorie di Dio. Sravanam (ascolto), Kirtanam (canto), Vishnusmaranam (contemplazione di Vishnu), Padasevanam (servizio ai Suoi piedi di loto), Vandanam (salutazioni) , Archanam (adorazione) , Dasyam (servizio), Sneham (amicizia) e Atmanivedanam (abbandono): l'uomo può ottenere la realizzazione di Dio mettendo in pratica queste modalità di adorazione.
Considerate tutti Figli di Dio
Ripetete il Nome di Dio. Fate sì che anche gli altri possano udirlo e redimere le loro vite. Noi facciamo il Kirtan (canto devozionale) ; per cosa lo facciamo? Per goderci la melodia (Raga)? No, no. Lo facciamo per liberarci della nostra malattia (Roga). 'Rama! Salvami!': questo può essere recitato come una poesia ma non ci conferisce la felicità che ci deriva dal cantarlo in forma di canzone. Se ripetiamo con tutto il cuore il Nome di Rama, questo è sufficiente. Anche il Nome di Krishna è potente e supremo. Molta gente descrive e loda Krishna in vari modi ma ciò che dobbiamo fare ora non è solo ripetere i Nomi di Rama, Krishna o Sai, bensì aiutare tutti coloro che hanno dei problemi, dicendo: 'Oh caro, che cosa vuoi? Hai fame? Prendi questo cibo!" Dovete offrirgli del cibo ed aiutarlo, per quanto potete. Molti bambini piccoli vagano per le strade quando entrambi i loro genitori vanno a lavorare e si trovano esposti a molti incidenti e pericoli. Dobbiamo aiutare questi bambini e proteggerli dai pericoli e dagli infortuni. Alcune persone vengono ferite in un incidente; esse vanno portate all'ospedale e si devono prestare loro le cure appropriate, si deve dar loro ogni tipo di aiuto necessario. Siate gentili con i poveri ed aiutateli. Date aiuto a coloro che soffrono di qualche malattia e fate sí che abbiano cure adeguate. Tendete la mano per aiutare coloro che sono deboli e non riescono a camminare.
Fraternità degli uomini e paternità di Dio
L'insegnare agli altri il valore del Seva (servizio altruistico disinteressato, N.d.T.), dopo averlo messo in pratica nelle nostre vite, creerà in loro la consapevolezza. La gente penserà: "Questi ragazzi stanno insegnando tante buone cose"; quindi, estendiamo a loro il nostro aiuto. Dobbiamo farlo amorevolmente, dicendo: "Caro bambino, ti prego, vieni" ed evitare di chiamarli con espressioni del tipo "Ehi!" o "Vieni qui" detto con rabbia. Parlate con amore, dolcemente, senza ferirli; non lanciate loro sguardi arrabbiati. Mentre parliamo con loro dobbiamo esprimere amore. L'Amore è un potere supremo. Perciò chiamate tutti con amore, dicendo: "Vieni, fratello, vieni". Informatevi sulle loro difficoltà: "Hai qualche problema di salute o di denaro?" Dopo aver capito bene i loro problemi date loro l'aiuto necessario. Alcuni conducono una vita solitaria, non avendo padre, madre, né parenti od amici. Ad essi dobbiamo dare il nostro affetto fraterno ed incoraggiarli, dicendo "Io sono come un tuo fratello" e parlare con loro amorevolmente dicendo "Mio caro! Non hai sorelle più grandi o più piccole? Io sono la tua sorella maggiore (o minore)." Parlando con essi in modo così sentito li incoraggiamo e diamo loro soccorso. In verità siete tutti figli di una stessa madre e questa madre è Dio. Seguite la massima: Fraternità degli uomini e paternità di Dio. Dato che tutti sono figli di Dio, dovete considerare tutti fratelli e sorelle. Non è necessario, comunque, che dividiate con loro le vostre proprietà. Dovete parlare dolcemente con tutte le persone che incontrate ed amarle con tutto il cuore.
Amate e sarete amati
Dio è l'incarnazione dell'Amore. Egli protegge l'intera umanità con il Suo Amore. Basta che in noi ci sia l'amore e saremo tutti uniti. Non dobbiamo creare distanza fra noi mediante le nostre parole o la nostra condotta. Attirate tutti a voi mediante l'amore ed otterrete di essere vicini a Dio. Se guardate gli altri con amore anche Dio guarderà voi con amore. In qualsiasi situazione possiate trovarvi non dovete mai dar segno di rabbia, gelosia, ipocrisia od ostentazione. Non trattate gli altri con rabbia o odio. Quando gli altri sperimenteranno il vostro amore, anche in essi l'amore aumenterà. Se trattate gli altri con amore, anch'essi vi mostreranno amore. Invece, se vi esprimerete con rabbia, anche loro si comporteranno rabbiosamente con voi. Quando un mendicante si presenta alla porta di casa vostra e vi chiede del cibo, dicendo "madre, ti prego, dammi un'elemosina (Bhavati, Bhiksham Dehi), dovete chiedergli di attendere qualche istante, portargli del cibo da dentro la casa ed offrirglielo rendendolo felice.
Un amore esemplare fra una madre ed il suo bambino
Durante la guerra per la liberazione di Rangoon, una donna e suo figlio fuggirono in qualche modo dalla zona di guerra, riuscendo a raggiungere Kolkata. Non avevano rifugio né nutrimento; la madre andava di casa in casa ad elemosinare del cibo dandone la massima parte al figlio e consumando il poco che rimaneva. Quando non ce n'era abbastanza, ella dava tutto al figlio e rimaneva a digiuno. In conseguenza a ciò, diventava sempre più debole. Un giorno il figlio, non riuscendo a sopportare la sua sofferenza, le disse: "Mamma, da oggi in poi tu riposerai; andrò io a cercare del cibo per entrambi." Da quel giorno si recò lui a chiedere l'elemosina per le case dando la maggior parte del ricavato alla madre e tenendo per sé il poco che restava. A volte si sdraiava accanto alla madre dicendole di aver già mangiato. Così anche lui diventò molto debole senza aver più la forza di prendersi cura di lei, né lei aveva la forza di proteggere il figlio. Un giorno il bambino si trovò a chiedere l'elemosina davanti alla porta di un ufficiale. Questi, che si stava rilassando in una comoda sedia sulla veranda leggendo un giornale, ebbe pietà del bambino per cui entrò in casa e gli portò del cibo su una foglia di banano, dicendogli di sedersi lì a mangiare. Il bambino rispose che voleva portare il cibo a sua madre. L'ufficiale gli disse: "Ma se hai fame, perché non ti siedi qui e mangi? Dopo puoi portare del cibo a tua madre." Il ragazzo replicò: "Signore, per tanto tempo mia madre ha portato il cibo a me, a costo di molto dolore, e la sua salute si è deteriorata. Perciò io devo dar da mangiare a lei per prima." Mentre pronunciava queste parole, si sentì girare la testa, cadde per terra e le ultime parole sulle sue labbra furono: "Prima mia madre, prima mia madre!" L'ufficiale si sentì molto triste. Era rimasto toccato enormemente dall'amore che quel bambino nutriva per sua madre; si mise quindi alla ricerca di questa e la trovò sdraiata sotto un albero. Aveva il dilemma di come comunicarle la tragica fine del figlio. Con l'aiuto di un servo, ne trasportò il cadavere [fino a lei] e glielo mise accanto. Ella si svegliò tutto d'un tratto e lo chiamò "Oh, mio caro!" ma non ebbe risposta. L'ufficiale allora le disse: "Tuo figlio ha esalato l'ultimo respiro portandoti il cibo" ed ella, prostrata dal dolore, gli rispose: "A che cosa mi serve il cibo, ora che ho perso mio figlio?"
Senza l'amore, le relazioni mondane sono inutili
Una madre nutre i propri bambini fino a quando ne ha la forza; anche loro devono nutrire la propria madre allo stesso modo. Dio ci ha dato una nascita umana per nutrirci e prenderci cura gli uni degli altri. A che cosa servono le relazioni fra fratelli e sorelle? Non solo per dividersi le proprietà e le ricchezze; queste relazioni servono a sviluppare l'amore e a dividerlo gli uni con gli altri. Le vere relazioni sono quelle in cui viene condiviso l'amore; le relazioni terrene prive di amore sono inutili. Coloro che sono potenti e forti devono proteggere chi è debole e disperato. Se vedete qualcuno che ha dei problemi, siate gentili con lui e cercate di asciugare le sue lacrime. Questa è vera compassione, è rettitudine ed amore. Se espandiamo il nostro amore possiamo dare felicità al mondo intero. Perciò, sviluppate l'amore. Se incontrate un povero, un malato o qualcuno che si trova nei guai, date loro tutto l'aiuto che potete. Se offrite il vostro aiuto a questa gente, Dio riverserà il Suo Amore su di voi. In tutti gli esseri umani Dio è presente nella forma dell'Amore. Non dobbiamo sciupare questo amore o usarlo in modo improprio. Oggi esprimiamo il nostro amore in modo arbitrario per qualsiasi cosa. Se amiamo le cose indesiderabili stiamo percorrendo il sentiero sbagliato e arriviamo ad uno stato di dolore.
Amate tutti, aiutate tutti
Alcune persone mostrano un grande amore per gli estranei ma non fanno altrettanto verso la loro madre ed il loro padre in casa. Innanzitutto dobbiamo amare i nostri genitori e poi l'altra gente. Non dobbiamo comunque limitare il nostro amore ad amici e parenti, dobbiamo amare tutti; solo allora Dio riverserà il Suo Amore su di noi. Se vediamo qualcuno che si trova nei guai o una persona ferita sulla strada, non dobbiamo mostrarci indifferenti nei loro confronti. Per quanto urgente possa essere un lavoro che dobbiamo fare, dobbiamo cercare di rimuovere la loro sofferenza. Allora Dio si manifesterà a noi e ci riempirà di Energia. In questo mondo non c'è nessuno che possa darci più amore di Dio. Noi cantiamo i Bhajan e facciamo le attività di servizio solo per ottenere l'Amore di Dio; il Suo Amore ci riempie di grande Energia e soltanto Lui ci dà questa Energia. Perciò amateLo, ed amate tutti, perché tutti sono realmente figli di Dio. Alcuni bambini restano orfani. Dovete alleviare le loro pene ed allora la vostra nascita come esseri umani avrà un senso. Vedete una persona nei guai e ve ne andate senza manifestarle neppure un po' di gentilezza: non esiste peccato più grande di questo. Domani potete essere voi ad avere dei problemi ed allora anche i vostri amici vi derideranno e vi ignoreranno. Quindi, dovete amare gli altri e ricevere il loro amore. La carità e la gentilezza sono parti molto importanti del Dharma (rettitudine) .
Non c'è carità più grande del dar da mangiare agli affamati,
non ci sono Dei più grandi dei genitori,
non c'è Dharma maggiore della compassione,
non c'è guadagno più grande di quello che si ottiene frequentando i buoni,
non c'è peggior nemico della rabbia.
[Poesia Telugu]
In nessuna condizione dobbiamo permettere alla rabbia di sopraffarci. Dobbiamo obbedire ai genitori, dobbiamo amare persino coloro che ci odiano. Si deve sacrificare persino la propria vita per l'Amore. La vita diventa degna di essere vissuta solo se si ha l'Amore.
Sviluppate l'Amore e sperimentate l'unione con Dio
Seva Dal!
Innanzitutto impregnate i vostri cuori di amore. Chiunque incontriate, parlategli con amore ed attirate a voi tutti coloro che hanno dei problemi. Allora Dio riverserà il Suo Amore su di voi. Come potete ricevere l'Amore di Dio se non amate i vostri fratelli esseri umani? Se volete diventare meritevoli di essere amati da Dio dovete innanzitutto meritarvi l'Amore dei vostri fratelli. Dio vi aiuterà se voi aiutate gli altri. Help Ever, Hurt Never (Aiutate sempre, non fate mai del male). Non mettete nessuno nei guai, amate tutti, conducete la vostra vita con bontà di cuore. Il vostro cuore deve sciogliersi per amore e l'amore deve scorrere in esso.
Quindi, incarnazioni dell'Amore!
Tutti voi incarnate l'Amore; sviluppate l'amore in voi sempre di più. Questo è un aspetto della Divinità. È riferendosi a questo che il Signore Krishna dichiara che tutti gli esseri sono solo un aspetto della Sua Divinità. Miei cari! Voi non siete diversi da Me; Io sono in voi e voi siete in Me. Come Io amo voi, anche voi dovete amare tutti. Allora il vostro amore ed il Mio Amore si uniranno. Se aggiungete amore all'amore, esso aumenterà immensamente. Potete acquisire la grandezza solo se sviluppate l'amore in voi: questo è il servizio che dovete fare. Solo se sviluppate l'amore diventate meritevoli di ricevere l'Amore e la Grazia di Dio.
(A conclusione del Discorso Swami ha cantato il Bhajan Prema Mudita Manasa Kaho Rama Rama Ram)
Estratto dal Discorso di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba a Thiruvanmiyur, Chennai il 27 Gennaio 2007 in occasione dell'Athi Rudra Maha Yajna.