"Tutti i nomi e le forme non sono altro che la manifestazione dell'Essere Supremo, che è Esistenza, Coscienza e Beatitudine Assolute e non duali. Egli è l'incarnazione della Verità, della Bontà e della Bellezza (Sathyam, Sivam, Sundaram)".
Incarnazioni dell'Amore!
"Tutto ciò che vediamo con gli occhi fisici è destinato a perire (Yad Drishyam Thannashyam). L'uomo non è l'unico ad avere gli occhi fisici; anche gli animali ne sono dotati. Persino i vermi e gli insetti hanno occhi. Ma a che cosa servono gli occhi, se non ci consentono di vedere ciò che è eterno ed immutabile? I nostri occhi percepiscono solo le cose effimere, transitorie ed illusorie.
Nel mondo troviamo gente che passa la vita intera ad impegnarsi in attività mondane, a percepire solo le cose effimere. La saggezza è vera ed eterna. Solo coloro che hanno l'occhio della saggezza meritano di trovarsi in questo villaggio desolato. Non c'è nessuno qui in grado di curare un semplice raffreddore, la tosse o un po' di febbre. Molti devoti vengono da Te, ma non pensare che tutti siano veri devoti. Solo coloro che partecipano al dolore altrui e cercano di aiutarli sono veri devoti. La ricchezza, i titoli di studio o l'autorità hanno poca importanza. Partecipare all'altrui sofferenza e cercare di alleviarla è il vero segno della devozione. Si deve condividere il dolore del prossimo. Purtroppo oggi la compassione scarseggia. C'è gente che chiacchiera profusamente dei progressi dei propri figli, ma non ha alcun interesse per le sofferenze dei bambini altrui. Migliaia di devoti vengono qui ma non ce n'è uno a cui sia venuto in mente di far qualcosa per risolvere i problemi che esistono qui. Adesso tocca a Te.
Tu devi costruire un piccolo ospedale per i bambini poveri di questo villaggio".
"Perchè ti preoccupi tanto di una cosa così piccola? Sarà fatto. Ma per
ogni cosa si deve aspettare il momento giusto. Un neonato non diventa un ragazzo in un attimo; c'è bisogno di un po' di tempo.
Non ti preoccupare: al tempo dovuto, Swami esaudirà il tuo desiderio.
Cerca di confortare coloro che soffrono e prega per il loro benessere".
Îshvarâmmâ era un po' irritata, perché pensava che Swami non si sentisse coinvolto, che non fosse interessato. Ma Io l'ospedale lo avevo in programma da sempre. Il suo desiderio doveva essere esaudito, grande o piccolo che fosse. Il compito di aiutare il prossimo è sempre una Mia responsabilità; pertanto avrei portato a termine il progetto.
La società ha bisogno di medici altruisti
Subito il giorno dopo, mi occupai a che le fondamenta venissero gettate, ed entro un mese l'ospedale cominciò a funzionare. C'era un medico di nome Brahmam. Era un gran devoto. Agiva in conformità al suo nome. Dopo di lui, venne il dottor B. Sitharamiah.
Anche lui era un grande devoto di Swami. Mi pregò di affidargli la responsabilità dell'ospedale. Da quel giorno, fino a quando esalò l'ultimo respiro, lavorò per l'ospedale. Oggi non si trovano più medici con una simile dedicazione ed un coinvolgimento di questo genere. Dal momento della laurea, l'unica preoccupazione dei medici moderni è quella di guadagnare più soldi possibile: sono pronti a sacrificare la loro stessa vita per i soldi. Rinnegano il loro primo
dovere, che è quello di curare i malati. Non vogliono lavorare nei villaggi; vogliono vivere in città, per godersi gli agi della vita cittadina. Vogliono solo guadagnare sempre di più. Che cosa è il denaro? Che cosa può darci?
Non sta con voi in eterno: esso è transitorio, non è permanente. I soldi sono necessari, ma se sono troppi diventano dannosi. Oggi la gente è disposta a fare di tutto pur di guadagnare denaro. Come dice il proverbio: "l'uomo d'oggi è disposto persino a brucare l'erba pur di guadagnare una rupia".
Ma un uomo avido guadagnerà l'erba, ma non la Grazia.
Oggi nel mondo c'è bisogno di uomini disposti a sacrificarsi. Ciò che
io voglio non è la vostra devozione. Dovete applicare la vostra mente alla soluzione dei problemi sociali e trovare il modo di risolverli. Si deve aspirare al benessere della società. La società oggi ha bisogno del servizio di medici disposti a sacrificarsi. I medici, di questi tempi, guadagnano molte migliaia di rupie al mese. Ma non vogliono fare neppure il lavoro corrispondente ad una
rupia. Vogliono guadagnare senza lavorare. La società ha bisogno di servi. Solo coloro che servono realmente possono diventare veri leader. Quando un leader guarda a se stesso come a un servo, allora rende un vero servizio alla società.
La maternità ideale rappresentata da Madre Îshvarâmmâ
Ogni dono di Dio dà all'uomo l'opportunità di andare dal guadagno materiale (Preyas) al merito spirituale (Sreyas). La gente è impegnata in ogni sorta di attività mondane. Coltivate il frumento, lo raccogliete, mangiate il cibo, studiate ed acquisite svariate forme di conoscenza mondana, e così via. Se tutte queste attività secolari venissero perseguite con una prospettiva spirituale,
potreste sperimentare la Beatitudine. Compiere le azioni con un intento spirituale è l' essenza della ricerca del Sé (Âtmadharma). Se compite una profonda indagine, realizzerete che tutto accade non solo a causa dei vostri sforzi, ma per volontà di Dio. Dall'atomo al cosmo, tutto nell'universo è guidato dalla volontà di Dio.
Îshvarâmmâ esalò il suo ultimo respiro in questo tempio (il Mandir di Brindavan: la Sai Ramesh Krishan Hall). Nel mese di maggio del 1972 si svolgevano i corsi
estivi. Lei aveva l'abitudine di venire a sedersi ad ascoltare le lezioni. Swami era divertito dalla sua presenza, e le chiedeva che cosa le interessasse di quelle lezioni. Lei rispondeva: "Non sono interessata alle lezioni. Vengo a vedere come si comportano gli studenti di Swami, se obbediscono ai Suoi comandi e come reagiscono ai Suoi consigli ed insegnamenti". I genitori fanno molti sacrifici per
allevare i loro figli, e si aspettano che conducano una vita rispettabile. Ma il comportamento dei ragazzi è in linea con le aspettative dei genitori? Essi indossano vestiti nuovi dati loro dai genitori, ma si chiedono quali siano state le difficoltà che questi hanno dovuto affrontare per procuraglieli?
Incarnazioni dell'Amore!
Oggi siete ragazzi, domani sarete uomini. Se i vostri figli vi daranno preoccupazioni, come vi sentirete? Ne sarete felici? No, per niente!
Tutto ciò che vi accadrà in futuro è in relazione alla vostra condotta odierna. Tutto è reazione, riflesso e risonanza. Le buone azioni di oggi fioriranno in buoni risultati nel tempo a venire. Se oggi vi comportate male, non potete aspettarvi di venir premiati con dei buoni risultati in futuro!
Se fate del male oggi, non potrete sfuggire alle conseguenze. Potete diventare un funzionario importante o un impiegato, ma i risultati delle vostre azioni passate continueranno sempre a darvi la caccia. Tenete queste cose in mente, rendete felici i vostri genitori e serviteli al massimo delle vostre capacità. Solo in questo modo nella vita avrete soddisfazione. Per quale motivo l'uomo si trova a questo mondo? Dovete capire che i piaceri mondani non sono permanenti. Un vero figlio si premurerà di non far versare ai genitori lacrime di dolore.
La nascita di un figlio in una famiglia non è motivo di gran festa.
Solo quando questo si conquisterà un buon nome in società la sua nascita diverrà motivo di festa. Molti genitori, nell'entusiasmo e nella gioia del momento, alla nascita del loro figlio indulgono in ogni sorta di festeggiamenti senza senso. Tali genitori viziano i loro figli. Le madri devono sorvegliare
attentamente la condotta dei figli. Sono sul sentiero giusto? Lavorano per il benessere della società? La società approva la loro condotta? Guadagnano il rispetto della società? Le madri devono essere vigili ed indagare su queste cose. Îshvarâmmâ era estremamente cosciente di questi fatti:
era una madre ideale. Quando a casa arrivavano degli ospiti, mandava
fuori i suoi figli a riceverli appropriatamente. Essi dovevano occuparsi del loro benessere e delle loro necessitá, ed offrir loro rispettosamente da sedersi.
Oggi nelle famiglie non trovate spesso questo modo di comportarsi. I bambini vengono istruiti, le loro qualitá vengono assecondate ed incoraggiate a svilupparsi, ma con quale scopo? Per guadagnare denaro? Anche un mendicante guadagna denaro. Il denaro non è la meta della vita.
Se avete un ospite a casa vostra, voi ragazzi dovete salutarlo con rispetto ed amore. Di questi tempi non c'é più cortesia. È per questo che vi dico spesso: "Non potete sempre fare delle cortesie, ma potete sempre parlare cortesemente". L'educazione di oggi rende i ragazzi veri dèmoni; non hanno un'ombra di umiltà, e non sono amichevoli. Imparano a memoria le nozioni scritte
sui libri, vanno a fare gli esami, svuotano ciò che hanno immagazzinato
nelle loro teste sui fogli con le domande d'esame e tornano a casa con le teste vuote. E questa sarebbe istruzione?
Assolutamente NO. La vera educazione è quella che viene impressa nei cuori di chi impara. Deve restare invariata negli anni. Negli studenti d'oggi i sentimenti sacri non esistono. Tutti pretendono di essere dei devoti, senza avere alcuna traccia di devozione. Che cos'è tutto questo recitare? La gente impara tutti questi falsi valori dal cinema, dalla TV, etc., e viene rovinata da essi. In particolare ne risentono i bambini. Il mondo oggi sembra essere felice con la TV ed il cinema, ma Swami non li approva. Il cinema, la TV etc., contribuiscono
forse alla redenzione dell'umanità?
Tutti devono coltivare le qualità umane e condurre una vita da vero essere umano. Ma c'è poca gente di questa levatura. Naturalmente, ci sono alcuni genitori che allevano i loro figli con grande amore ed affetto e li indirizzano sul giusto sentiero. Sono solo questi genitori che possono essere definiti genitori ideali, ed i loro figli diventeranno figli nobili, figli ideali.
L' ingratitudine è il peggior peccato
Oggi la gente non ha sentimenti di gratitudine. Se ricevete un aiuto, anche minimo, da qualcuno, dovete ricordarvelo per sempre. È molto triste che la gente faccia del male persino a chi dà loro aiuto. Questi sono i peggiori peccatori. Dobbiamo invece aiutare anche coloro che ci fanno del male. Questo è il voto di Sai. Non importa se alcuni Mi criticano o ridicolizzano o persino se
cercano di nuocerMi: Io tratto tutti con gentilezza. Ho dichiarato: "la Mia vita è il Mio messaggio". Quanti seguono il sentiero che Io ho indicato? Se seguite
le Mie orme, niente e nessuno potrà mai farvi del male. Swami sta dando un'istruzione gratuita a migliaia e migliaia di studenti.
Nelle istituzioni Sai l'istruzione è libera fino al dottorato. Quanto costa l'istruzione oggi?
Persino per la semplice ammissione alle elementari molte scuole chiedono da venti a trentamila rupie. È in questo contesto che Swami offre l' istruzione gratuita a tutti i Suoi studenti. Gli studenti devono ricordarsi di questo con gratitudine, il non riconoscerlo arrecherebbe loro grave danno. Queste che seguono sono alcune delle verità che insegnava Îshvarâmmâ. Quando qualcuno veniva a visitarla, gli diceva: "Guardate quanto Swami dà ai poveri e
ai bisognosi. È tutto per il loro benessere. Ma alcuni non realizzano il valore di ciò che Egli sta facendo e non gli sono grati: questo è male per loro. Dovrebbero tenerlo bene in mente".
Parlava in tono gentile e dolce a tutti i visitatori. Era una fonte di grande consolazione per le donne che erano diventate vedove da giovani. Lei le aiutava, recando sollievo alla loro sofferenza.
Siate sempre grati, anche per un piccolo aiuto. Non siate ingrati (kritaghna). L'ingratitudine è massima crudeltà. C'è un mantra che dice: "faccio le mie salutazioni al sole, che punisce gli ingrati" (SuryanamaskaraKritagh-naghnaya Namah). Qual è il significato di questo? Si enfatizza il fatto che ogni aiuto ricevuto dev' essere ricambiato al massimo delle proprie possibilità. Far del
male a chi vi ha aiutato avrà come risultato che perderete la vista. È la radianza del sole che è riflessa negli occhi dell'uomo. Tutto ciò che vedete, la vedete
attraverso il riflesso della radianza solare. Il sole ritira la sua radianza dagli occhi delle persone che commettono il peccato di ingratitudine. Alcuni diranno che questa è una mera novella (katha), e potranno metterla da parte. Ma, in verità, una persona ingrata non dovrà sottostare ad una novella (katha), ma alla sofferenza (vyatha). Quindi, dobbiamo sempre essere grati. Dobbiamo
restituire l'aiuto che ci è stato dato con un aiuto, e questo al massimo delle nostre possibilità.
Fate la carità senza discriminazione
Dovete sempre aiutare i vecchi e gli oppressi. Ai tempi in cui questo edificio era in costruzione, la famiglia Rajmata di Jamnagar Mi pregò di soggiornare a casa loro.
Io accettai la loro preghiera e ci andai. Loro avevano un autista. Un giorno era molto freddo e l'autista tremava, in quanto non aveva né un cappotto né una coperta per proteggersi dal freddo. Il Mio autista venne a dirmelo, ed Io gli detti una coperta. Non appena ebbe ricevuto questa coperta, cominciò a urlare che nemmeno i suoi genitori gli avevano mai dato così tanto amore. Visse a lungo, e rimase sempre coi Rajmata. La Signora Rajmata era una signora molto premurosa e stava sempre attenta che tutti i suoi dipendenti stessero bene. Al mondo ci sono molte persone bisognose. Di chiunque si tratti, non fate differenza fra la vostra gente e gli altri. Quando vedete qualcuno in difficoltà, aiutatelo subito.
L'educazione che non inculca il valore del prendersi cura del prossimo e della condivisione con gli altri non può definirsi "educazione".
"Nonostante la sua istruzione e la sua intelligenza, un uomo sciocco non conoscerà il suo vero Sé ed una persona malvagia non rinuncerà alle sue qualitá demoniache.
L'educazione moderna porta solo all'argomentazione, non alla totale saggezza. A che cosa serve acquisire un'educazione mondana se non vi conduce all'immortalità? Acquisite la conoscenza che vi renderà immortali".(Poesia telugu)
A che cosa serve un'educazione siffatta? A che cosa porta una discussione senza fine? Uno pensa di essere molto erudito, ma questa arroganza diventa la causa prima della massima caduta.
Studenti!
È necessario per voi coltivare l'umiltà e l'obbedienza. Ci sono molte persone che stanno molto peggio di voi. Dovete desiderare ardentemente di migliorare la loro condizione come meglio potete.
Quando aiutate gli altri, l'atto di aiutarli in sè è la vostra ricompensa. Le Scritture dichiarano:
"Voi guadagnate dei meriti aiutando gli altri e commettete peccato se fate loro del male"
(Paropakara Punyaya, Papaya Parapeedanam )
Quindi, cercate di aiutare sempre. Non commettete il peccato di far del
male agli altri. Siate da esempio per i vostri figli. Questo è un dovere importante per gli studenti d'oggi. Ho notato che gli studenti oggi hanno la mania di andare all'estero. Quando tornano, sono vestiti pomposamente ed il loro comportamento è disgustoso. A che cosa serve indossare vestiti costosi se il vostro comportamento é meschino?
Ci sono molti stranieri che vengono qui e sentono compassione per la povera gente. Ma questo crea ulteriori complicazioni. Infatti gli stranieri non conoscono la situazione qui. Viene detto che se c'è qualcuno che distribuisce soldi, persino i morti si alzeranno e tenderanno la mano. Quando questi stranieri cominciano a distribuire soldi, la povera gente corre loro dietro.
Se qualcuno ha fame, non dategli soldi, ma cibo. Se qualcuno ha bisogno
di vestiti, dategli vestiti. Un' indiscriminata distribuzione di soldi fa più male che
bene. La gente di questo Paese non deve correre dietro ai soldi. Conducete una vita rispettabile.
Mantenete la dignità propria della vita umana. L'onore ed il rispetto non si comprano col denaro.
Qui c'è una piccola cosa che Swami vuole dirvi. Poco tempo fa è venuto
un devoto e mi ha detto che, visto che la Mie macchine erano diventate vecchie, le voleva cambiare con delle macchine nuove.
Aveva già portato le macchine nuove. Passarono tre giorni. Io non lo guardavo nemmeno. Perché? Ho già macchine in numero sufficiente. Non desidero muovermi su macchine eleganti. Non accetto niente da nessuno. Quando sono arrivato, Srinivas è venuto da Me e Mi ha detto: "Quella persona sta
malissimo; per favore, accetta quelle auto". Gli ho risposto: "Non interferire. Può portarsi indietro le sue macchine. Piuttosto, sono pronto a dare via la Mia
auto: anzi, vi darò due auto, una per ciascuno". Sviluppate lo spirito di sacrificio e siate da esempio per gli altri. Ho sempre praticato questo, sin dalla Mia infanzia. Se seguite il sentiero che vi indico, sarete benedetti.
Questo sentiero vi condurrà alla liberazione. La liberazione è la meta della vita. Che cosa è la liberazione (moksha)? La liberazione è: rinunciare agli attaccamenti (moha kshaya è moksha). Dovete ridurre i vostri attaccamenti (moha). Quella è moksha.
Amate tutti. Ma non abbiate fiducia in tutti senza discriminazione. Chi si fida ciecamente degli altri è destinato alla rovina. Amate tutti, servite tutti. Ma abbiate fede in voi stessi.
Sviluppate la fiducia in voi stessi. Rinunciate ai desideri mondani.
Sviluppate sentimenti divini e rinunciate ai sentimenti mondani. Questo é il giusto sentiero (dharma) dell'umanità.
Studenti!
Avete studiato nelle istituzioni Sai! Avete studiato con profitto ed avete superato gli esami.
Prendete il giusto sentiero, sviluppate le buone qualità, amate tutti, non odiate nessuno. Amate anche coloro che vi sono ostili. Questa è la caratteristica di Sai. Ci sono molti che Mi sono ostili. Molti mi ridicolizzano o Mi criticano. Se lo dicono ad alta voce, si perde nell'aria. Se lo fanno internamente, torna indietro a loro. Niente di tutto questo raggiunge Me. Perciò non si deve dare importanza alla lode o al biasimo. Fate sì che il principio dell'amore sia installato
fermamente in voi. Questo è ciò che Madre Îshvarâmmâ ha sempre praticato ed insegnato.
Affrontate con fiducia le vicissitudini della vita. Io non vengo mai dissuaso dalle difficoltà e dagli ostacoli. Se non ci sono difetti in voi, di che cosa dovete avere
paura? Amate anche coloro che vi criticano, Questo è l'ideale che Swami si aspetta quando dice:
"La Mia vita è il Mio messaggio". Se conducete una vita strettamente in accordo col Mio ideale, vi eleverete al Mio stessso livello. Quindi, sviluppate buone qualitá ed aiutate coloro che sono in miseria.
Le persone buone hanno una buona morte
Madre Îshvarâmmâ andava spesso a casa dei Gogineni a Brindavan. Anche
il giorno del suo trapasso andò a piedi a casa loro e tornò indietro. Al suo ritorno prese una tazza di caffè. Le piaceva prendere un po' di betel (paan). Infatti anche a Me, molto tempo fa, piaceva il betel. Lei prendeva una noce di areca e la batteva nel mortaio, per poi mangiarla a poco a poco. All'improvviso urlò:
"Swami, Swami, Swami!"
Io le risposi dicendo: "Vengo, vengo, vengo!" E lei insistette: "Fai presto, presto!"
Quando arrivai giù, lei Mi prese la mano e Mi disse: " Tu puoi aiutare tutta la gente del mondo, senza limiti. Ma i bambini hanno bisogno di maggior aiuto. Devi trasformarli. Non devono diventare delle persone erudite, ma rendili buoni e virtuosi". Così dicendo si mise la Mia mano sugli occhi ed esalò il suo ultimo respiro. Ebbe una morte pacifica (Anayasa Maranam). Che cosa si può desiderare nella vita, più di una morte gloriosa?
I corpi vanno e vengono.
"L'uomo è catturato nel ciclo delle nascite e delle morti; ogni volta, deve sottostare nuovamente all'agonia di stare nel grembo di sua madre".
La nascita e la morte sono naturali per l'uomo. Non ci si deve preoccupare per questo.
Chiamai l'autista. Il corpo fu sistemato in un furgone e portato a Prasanthi Nilayam. Mandai Ramabrahmam con il corpo. Era una persona molto buona. Fece da solo tutto il lavoro che gli avevo assegnato. Ramabrahmam mi chiese di andare a Prasanthi Nilayam per i riti finali. Ma Io gli risposi: "Questa è una cosa che riguarda il mondo esteriore ed Io non ho connessione con esso. L'ho vista e benedetta qui. Perciò puoi prendere tu il corpo per i riti finali a Prasanthi Nilayam".
Ramabrahmam seguì le Mie istruzioni fedelmente. Gokak e Bhagavantam
vennero a dirMi che le lezioni erano state sospese. Chiesi loro perché. Risposero che lo avevano fatto per via della dipartita della madre di Swami. Dissi: " E se è morta, che cosa c'entra? I ragazzi sono tutti vivi e si fa lezione".
Gokak era stupito. Annunciò che ci sarebbe stata lezione. Ogni giorno,
all'inizio delle lezioni, andavo nelle classi. Gli studenti erano ansiosi di vedere se ci sarei andato pure quel giorno.
Ci andai. Come entrai, tutti i bambini cominciarono a piangere. Chiesi: "Perchè siete tristi? Chi nasce è destinato a morire un giorno o l'altro, perciò non c'è niente di cui essere tristi". Dopo di ciò, le lezioni ebbero luogo come programmato. È a causa della fiducia in Me stesso e del coraggio, che sono riuscito a far succedere tutto secondo le Mie decisioni. Anche il padre di questo corpo ha avuto una morte facile. Avevo appena scelto alcune persone per un' intervista a Prasanthi Nilayam,quando lui arrivò là. Gli chiesi perché era venuto, e lui rispose: "Swami, Ti devo dire una cosa". Gli dissi di aspettare fino a quando avessi terminato l'interview. Per Me, sono tutti uguali. Finii l'interview con i devoti e li mandai via dopo aver offerto loro del Prasadam (cibo benedetto;N.d.T.). Poi lo chiamai e gli chiesi il motivo della sua venuta. Prese dei soldi dal nodo del suo dhoti (vestito maschile tradizionale indiano;N.d.T.) e Mi disse: "Swami, questo è tutto il denaro che posseggo. Con questo per favore paga il mio ultimo rito, al decimo giorno dalla morte, in maniera appropriata". Lo rimproverai gentilmente, chiedendogli perché parlava della sua morte come se sapesse tutto su di essa. Lui andò via è comprò quattro buste di
riso per quello scopo. Il riso era molto economico a quei tempi. Si poteva comprare una borsa piena di riso per venti rupie o qualcosa del genere. Oltre al riso, comprò anche dello zucchero grezzo scuro ed altre provviste. Poi andò a casa e stette un po' con il nipotino. Poi chiamò la moglie.
Gli uomini a quei tempi non chiamavano mai la moglie per nome. "Ehi,
ehi!", era il modo per chiamare la moglie. Le disse: "Ho appena visto Swami. Non ho più preoccupazioni". Poi le chiese di portargli dell'acqua da bere. Appena lei gli dette l'acqua, esalò l'ultimo respiro.
"Non è con le penitenze, o recandosi in luoghi di pellegrinaggio, o studiando testi sacri che uno diventa capace di attraversare l'oceano della vita nel mondo. È solo con il servizio al buono che raggiungerete l'ultima meta della vita"
(Versi Sanscriti)
Una fine così sacra è possibile solo per coloro che l'hanno guadagnata.
Incarnazioni dell'Amore!
Tutti voi siete qui riuniti oggi per fare un voto.
Conducete una buona vita, siate pronti ad aiutare gli altri, amate i bambini, rispettate gli anziani, rispettate tutti, in accordo col loro stato sociale. Se vivete
in accordo con questi principi, non c'è modo migliore di vivere. Imprimete questi principi fermamente nel vostro cuore.
Agite in modo tale da rendere felici i vostri genitori. Solo allora le vostre vite troveranno un compimento. Conducete i Bhajan in svariati posti e momenti, ma il solo cantare i Bhajan non è sufficiente. Il comportamento e la condotta sono vitali.
Bhagavan ha concluso il Suo Discorso con il Bhajan Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin.
Brindavan (Whitefield), Sai Ramesh Krishna Hall, 06 maggio 2002
Giorno di Eshvarâmmâ