DISCORSO DIVINO

Cibo dolce, aspro, amaro

14 aprile 1999

La Verità è la vostra vera madre e la Saggezza il vostro vero padre;

il Dharma è il vero fratello e la Compassione il vero amico;

la vera moglie è la Pace e il vero figlio il Perdono.

Questi sei sono i veri parenti dell’uomo.





Incarnazioni d’Amore,

la vita è come un oceano le cui onde sono la gioia e il dolore. La spiritualità è il faro per i naviganti che attraversano il mare dell’esistenza. Spiritualità non significa soltanto rituali e culto; la spiritualità è quella che dimostra l’unità nella molteplicità. Dio è l’amore personificato e dimora nel cuore dell’uomo. Ecco perché da tempi immemori gli Indiani hanno pregato per il bene di tutta l’umanità. La spiritualità implica una certa disciplina. Na sreyo niyamam vina: “È impossibile ottenere qualche cosa di nobile e di grande senza disciplina”.



Spiritualità e benessere dell’umanità



Nel Tamil, esiste un libro sacro noto come Tirukural, che è l’equivalente dei Veda. Fu scritto da Tiruvalluvar, il quale intraprese il cammino spirituale, operò per il bene dell’umanità e visse una vita disciplinata e serena. Era solito chiedere alla moglie di portargli una tazza d’acqua e un ago, che teneva accanto a sé mentre pranzava. La moglie ubbidiva, senza comprenderne il motivo.



Un giorno gliene chiese ragione ed egli rispose: “Non voglio sprecare neppure un chicco di riso. Se ne dovesse cadere uno, lo raccoglierei con l’ago e lo laverei nella tazza, prima di rimetterlo nel piatto. Finora, sono stato molto attento a non farne cadere neanche uno”. Annam Brahma, raso Vishnu, bhokta devo Maheshvara: “Il cibo è Brahma, l’essenza è Vishnu e chi lo consuma è Maheshvara”.



Il cibo è chiamato Brahma, poiché la sua essenza entra in tutto il corpo e gli dà forza. La preghiera a Vishnu è per purificare la mente, affinché il corpo possa essere usato in maniera appropriata. Il principio di Ishvara mostra come fare il giusto uso di un corpo forte e di una mente pura.



Dio risiede nel cuore di ciascuno in forma d’amore; tuttavia, non si compie alcuno sforzo per comprendere il principio dell’Amore. Non c’è vita, senz’amore. L’Amore è Dio e Dio è Amore.

Oggi, l’uomo fa di tutto per essere felice, ma i suoi desideri aumentano di giorno in giorno, come le formiche quando escono da un formicaio. La crescita dei desideri produce soltanto irrequietezza, non felicità. L’uomo aspira alla felicità cercando di esaudire i suoi desideri; sta invece diventando sempre più inquieto. Meno desideri ci sono, maggiore sarà la felicità.



I Veda insegnano che l’educazione ricevuta dev’essere impiegata per il bene dell’umanità. Essi affermano: “L’uomo deve operare per il benessere collettivo”, “l’uomo dovrebbe essere un tesoro di saggezza”, “l’uomo dovrebbe coltivare ogni buona qualità”. Purtroppo, l’educazione odierna non è portatrice di queste nobili virtù: essa conferisce solo una conoscenza libresca, superficiale. Oggi, nell’uomo, non vi è traccia di conoscenza pratica.



Dopo aver ricevuto un’istruzione, l’uomo dovrebbe lavorare per il bene della società e del mondo intero. Non dovrebbe pensare, evidenziando una mente ristretta, che solo lui e la sua famiglia debbano essere felici. Senza il mondo, dove sarebbe la famiglia? L’uomo e la famiglia dipendono dalla società e dal mondo in generale. Perciò, l’uomo e la sua famiglia potranno essere felici solo quando il mondo sarà sano e salvo. Oggi, in tutti i campi della vita, dal politico al sociale, sembra che nessuno sia interessato al benessere del mondo. L’egoismo e l’interesse personale si sono diffusi in tutti i settori. In simili condizioni, è impossibile che una nazione prosperi.



Brahma e bhrama



Oggi, l’uomo aspira ad avere la visione di Brahma, Dio, ma è immerso in bhrama, l’illusione. L’unità nella molteplicità è Brahma, mentre vedere la molteplicità nell’unità è bhrama. L’uomo ha perso la capacità di percepire l’unità nella diversità; è diventato talmente intelligente da dividere l’unità in molteplicità. Che vergogna avere una simile “intelligenza”! Dovreste sforzarvi di vedere l’unità nella molteplicità: questa è la vera disciplina spirituale.



La lettura dei testi sacri, come i Veda, le Upanishad e i Purana, non conferisce la visione di Dio. Narada aveva studiato i quattro Veda e le sei Shastra. Era un grande esponente dei Brahmasutra e delle Upanishad; ciononostante, non riuscì a conquistare la pace né a liberarsi dall’illusione.



Quindi, si avvicinò ai saggi Sanaka, Sanandana e Sanat Kumara e chiese loro di dargli saggezza e pace. Sanat Kumar chiese a Narada se meritasse di averle, e questi rispose che aveva studiato i quattro Veda, le sei Shastra, le Upanishad e i Brahmasutra. Sanat Kumar, allora, esclamò: “Narada, è indubbio che tu li abbia studiati, ma li hai messi in pratica? È errato ritenere che il mero studio dei testi sacri possa dare pace e saggezza. Bisogna mettere in pratica i loro insegnamenti per sperimentare la beatitudine”.



L’oscurità verrà scacciata dal mondo semplicemente

pronunciando la parola “luce”?

Una malattia può essere debellata solo ascoltando

la spiegazione dell’efficacia di una medicina?

I poveri possono uscire dalla loro condizione

ascoltando i principi dell’economia?

La fame può essere saziata ripetendo i nomi di varie pietanze?

No! Similmente, potrete raggiungere la beatitudine

soltanto quando metterete in pratica la conoscenza.



Sanat Kumara disse ancora: “Narada, hai detto di aver letto le Upanishad. Hai compreso la prima dichiarazione della prima Upanishad: Ishavasyam idam sarvam (Dio permea tutto l’Universo)? Hai riconosciuto la Verità secondo cui Dio è in ogni essere? Tu canti i versetti sacri, ma non tenti di metterli in pratica”.



Il Dharma conduce alla Divinità



Gli attuali aspiranti spirituali sprecano il loro tempo in tutti questi inutili esercizi. Il tempo è Dio. Tempo sprecato, vita sprecata. Essi dovrebbero invece cercare di entrare in quel cammino che donerebbe loro la saggezza. Esistono nove sentieri devozionali: l’ascolto delle storie del Signore (sravanam), il canto della Sua gloria (Kirtanam), la contemplazione della Sua forma (Vishnusmaranam), il servizio ai Suoi piedi (padasevanam), l’atteggiamento di riverenza (vandanam), l’adorazione (arcanam), la servitù al Signore (dasyam), l’amicizia per Lui (sneham) e l’abbandono (atmanivedanam). Ne state mettendo in pratica, ogni giorno, almeno uno? No! Parlate soltanto, senza mettere in pratica! Lo studio appropriato per l’uomo è l’umanità. In che cosa consiste tale studio? I vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni dovrebbero essere in armonia fra loro.



Colui i cui pensieri, parole e azioni non sono in armonia, è un malvagio.



Oggigiorno, il mondo è pieno di gente simile. Certo, ci sono anche persone buone! Se non ci fossero, come potrebbe il sole sorgere? Non c’è alcun dubbio, al mondo esistono le persone buone; ma l’attuale scenario è di tal fatta che pare prosperino solo i malvagi.

Satyam mata, pita jnanam: “La Verità è la vera madre, la saggezza il vero padre”. Un padre vero infonde nel figlio la conoscenza dell’unità. I genitori odierni, però, non sono interessati alla Verità: qualunque falsità i loro figli dicano per coprire i propri errori, viene accettata come la verità!



È solo a causa di simili genitori che i figli vanno allo sbando. I genitori sono colpevoli se i figli prendono la strada sbagliata. Come sono i genitori, così saranno i figli! Se i genitori non fanno che discutere fra loro, i figli faranno anche di peggio: lotteranno fra loro. Le condizioni di una nazione dipendono dai padri e dalle madri. Ma, oggi, le situazioni famigliari sono veramente deplorevoli.



Dall’antichità, l’India irradia pace e felicità nel resto del mondo grazie alla sua forza spirituale; tutta la cultura indiana è soffusa di Divinità. Gli occhi, le orecchie, il naso e le mani sono parti del corpo. Il corpo fa parte della società; la società è parte dell’umanità; l’umanità è parte della Natura; la Natura è una parte di Dio.



A causa dell’influsso dell’educazione moderna, l’uomo sta facendo cattivo uso dei propri sensi; egli ha dimenticato che l’umiltà è il distintivo della vera educazione. Infatti, l’educazione conferisce umiltà, l’umiltà conferisce il merito, il merito conduce alla rettitudine; la rettitudine porta alla Divinità. L’educazione moderna è orientata verso il lavoro; ma, a che serve il lavoro (udyoga), se non c’è unione (yoga)? Occorre sviluppare unione, cioè controllo dei sensi.



Buddha si sottopose a molte penitenze per raggiungere l’unione con Dio. Alla fine, ottenne il Nirvana, la Liberazione. Oggi, invece, le persone sono piene d’ottusità. Buddha sottolineava l’importanza di vedere bene, parlare bene, ascoltare cose buone, pensare bene e agire rettamente. Egli fece buon uso dei propri sensi, sperimentò la beatitudine e la condivise con gli altri.



Oggi, purtroppo, le cose vanno diversamente. Le azioni si basano sui pensieri; pertanto l’uomo dovrebbe coltivare pensieri nobili. Hridaya, il cuore, è il tempio di Dio. Pensieri, parole e azioni saranno puri, stabili e altruistici solo quando l’uomo avrà un cuore puro e sentimenti nobili. Purezza, pazienza e perseveranza sono molto importanti per l’umanità. Senza una fede incrollabile, l’uomo non può conseguire nulla nella vita.



Sono passate ere ed ere, ma l’uomo è sempre lo stesso! Se avete in bocca qualcosa d’amaro, anche una cosa dolce prenderà quel sapore. Il dolce vi sembrerà tale solo se sputerete ciò che di amaro avete in bocca e vi sciacquerete la bocca. Se avete un bicchiere colmo d’acqua, come potrete riempirlo di latte? Dovete prima vuotarlo. Similmente, l’uomo deve anzitutto sbarazzarsi dei suoi cattivi pensieri per colmarsi di sentimenti sacri.



L’esistenza umana è simile a un mare le cui onde contrapposte sono l’unione e la separazione. Queste onde coesistono; infatti, non possono esserci le une senza le altre. Ciò che occorre, dunque, è l’equanimità. Felicità e dolore coesistono ed è impossibile separarli. È impossibile avere soltanto le gioie, le quali, anzi, nascono dai problemi e dalla sofferenza.



Oggi, assistiamo a un inquinamento generale: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, i suoni che udiamo e il cibo che ingeriamo sono inquinati. La causa di tutto ciò è l’inquinamento della mente stessa; è per via della malvagità della mente che tutto diventa cattivo. Mano mulam idam jagat: “Il mondo intero si basa sulla mente”. Anche con la morte dell’uomo, la mente non si estingue; perciò, purificate la mente con pensieri puri. L’unico modo per coltivare pensieri sacri è cantare il nome divino.



Qualcuno potrebbe deridere l’efficacia della ripetizione del Nome divino, ma la gioia e la beatitudine che derivano dal suo canto sono supreme!

Oggi, la gente pensa solo alle questioni materiali, ma non a Dio.

Che beneficio ne trae? Assolutamente nessuno! In effetti, non fa che aumentare la vostra inquietudine.



La gente trova negli altri il riflesso dei propri difetti; chi trova colpe negli altri non conosce le proprie!

Come potete fare un rutto che sa di mango, se non avete mangiato il mango? Il rutto che fate dipende dal cibo ingerito. Allo stesso modo, il bene e il male che vedete e sperimentate negli altri non sono che il riflesso dei vostri stessi pensieri. Anzitutto, individuate i vostri difetti e correggeteli! È un grave peccato criticare gli altri: Dio è in tutti!



Quindi, criticare qualcuno equivale a criticare Dio stesso. Non criticate e non deridete nessuno. Rispettate tutti: solo così meriterete il rispetto altrui. È insensato aspettarsi il rispetto degli altri senza prima dare il nostro rispetto.



Nell’anno nuovo, coltivate qualità nobili



Se i vostri sentimenti sono buoni, negli altri vedrete solo il bene. La mente è la causa di ogni cosa; l’uomo non può esistere senza la mente. Una torcia elettrica non può funzionare senza batterie. Il corpo è paragonabile alla torcia, gli occhi alle lampadine e l’intelletto all’interruttore; ma senza la mente, paragonabile alla batteria, il corpo non può funzionare. È necessario quindi tenere la mente in buone condizioni.



Incarnazioni d’Amore,

sono anni che celebrate il primo giorno dell’anno, ma state coltivando nuove e sacre qualità? No! Non riuscite a rinunciare alle vostre cattive qualità. Ad ogni anno nuovo dovreste avere una nuova qualità. Dovete controllare i desideri: meno desideri avete, meno soffrirete. Un eccesso di desideri indebolisce la forza di volontà; la mancanza di forza di volontà conduce alla perdita della forza d’azione.



Dovreste sviluppare unità fra la forza di volontà, la forza d’azione e la forza di conoscenza. Solo riducendo i propri desideri è possibile accrescere la forza di volontà. L’uomo è infelice perché è assillato da infiniti desideri; l’eccesso di desideri rovina la salute e causa depressione. Ridurre i desideri significa alleggerire il peso sulla mente. Meno bagagli, maggior comodità: ciò rende il viaggio un piacere.



La vita è come un lungo viaggio. Come potete godervi il viaggio se portate un bagaglio pesante? Continuate, quindi, a ridurre i bagagli. Anche nei Veda si trova lo stesso messaggio: “L’immortalità non è raggiungibile con le opere rituali, con la progenie o con le ricchezze, ma solo con il sacrificio”. Dovreste avere paura del peccato e amore per Dio. Soltanto allora ci sarà moralità nella società.



Senza paura del peccato e amore per Dio, neppure vostra madre, vostra moglie e i vostri figli vi rispetteranno. Se avete paura del peccato e amore per Dio, il mondo intero vi amerà. Il saggio Vyasa ha riassunto i 18 Purana in un’unica frase: “Aiutare gli altri è meritevole, far loro del male è peccato”. Aiuta sempre, non fare mai del male. Se non potete aiutare, astenetevi almeno dal danneggiare gli altri. Questo è già un grande aiuto.



La sacra terra del Tamil Nadu è il luogo di nascita di grandi santi e saggi che intrapresero diverse discipline spirituali con gran determinazione e che condussero una vita nobile di pace e felicità. Essi vinsero l’attaccamento al corpo e svilupparono amore per il Divino.

L’uomo odierno, invece, sta sviluppando sempre più attaccamento al corpo e dimenticando il principio spirituale.



Il corpo è un ammasso di rifiuti e in esso covano tutte le malattie. O mente, non cadere nell’illusione che il corpo sia eterno. Prendi rifugio ai piedi del Signore! Il corpo e la mente sono negativi; solo il principio divino è positivo. Voi affermate: “Il mio corpo, la mia mente, il mio intelletto, i miei sensi, ecc.”. Quando asserite: “Questo è il mio fazzoletto”, significa che voi e il fazzoletto siete due cose distinte; similmente, quando dite: “Questo è il mio corpo, questa è la mia mente, ecc.” significa che siete separati da essi. Allora, chi siete voi? Ponetevi questa domanda! Tutte queste cose sono materia (matter), voi siete il maestro (master). Dominate la mente e diventate menti superiori!



Sul cammino spirituale, la ripetizione del Nome e la meditazione non hanno importanza. È la purezza mentale che conta. Non occorre che intraprendiate alcuna disciplina spirituale: amate tutti! Non limitate il vostro amore soltanto a voi stessi e alla vostra famiglia; non passate la vita nella ristrettezza mentale. Tutti appartengono alla stessa famiglia universale; tutti sono uno: siate uno con tutti. L’amore divino è puro, privo d’egoismo, senza attributi ed eterno. Chi tenta di trovare difetti nell’Amore divino è un peccatore. L’amore del mondo è negativo e pieno di egoismo: solo eliminandolo l’uomo può raggiungere la Divinità.



Sviluppate moralità. I soldi vanno e vengono, ma la moralità viene e cresce. Oggi l’uomo ha solo pensieri negativi, perciò è assurdo che si aspetti risultati positivi. Se ha l’animo pieno di sentimenti negativi, come può avere amore per Dio? È impossibile! Coltivate sentimenti positivi se volete che anche gli effetti lo siano.



Solo Dio è il vero Amico



Se il vostro amore è disinteressato, non dovete avere paura di niente. Anche se vi dovesse cadere il cielo addosso, non abbiate timore! Non abbiate mai paura di seguire la verità, che è Dio. L’Amore è Dio; vivete nell’Amore. Immergetevi nell’Amore divino! I malvagi e le persone dalla mente cattiva non possono comprendere l’Amore divino; non stringete amicizia con certi individui. Dio è il vero Amico: in Lui non vi è traccia di egoismo e vi aiuta in tutte le circostanze. Abbiate la ferma convinzione che Dio aiuta sempre e non ferisce mai. Che siate in una foresta, in cielo, in una città, in un villaggio, in cima a una montagna o in mezzo a un fiume, Dio è sempre con voi, in voi, intorno a voi.



Gli amici terreni vi salutano solo finché avete potere e denaro, ma vi tolgono il saluto appena non siete più in auge. Finché c’è acqua nella pozza, migliaia di rane vi si raccolgono. Quando l’acqua della pozza si prosciuga, non vedrete più una sola rana! Gli amici ordinari si comportano allo stesso modo. L’amicizia di Dio è ben diversa: Egli è sempre con voi, in ogni circostanza. AmateLo dal profondo del cuore; prendete rifugio in Lui: Egli vi proteggerà sempre.



Non è corso a salvare Prahlada che si era abbandonato a Lui completamente? Yad bhavam, tad bhavati: “Si diventa ciò che si pensa”. Dio verrà in vostro aiuto, se avete una fede totale.



Alcune azioni producono effetti istantanei, mentre, per altre, il risultato può tardare di qualche ora, di qualche giorno, di qualche anno o di qualche vita.

Ad esempio, se vi tagliate un dito, il sangue fuoriesce subito. Se mangiate, ci vuole qualche ora per digerire. Ci vogliono anni perché il seme piantato diventi un grande albero e dia frutti. Dovrete affrontare le conseguenze delle vostre stesse azioni, buone o cattive che siano. Perciò, non commettete azioni negative. Fate sempre il bene, siate sempre buoni e vedete sempre il bene. Questa è la via che porta a Dio.



Non dite: “Tenterò”; dovete farlo!

Alcuni, quando si trovano in situazioni difficili, pensano che Dio li stia punendo: è un errore credere che sia così. Dio non punirà mai nessuno. Sono i re che puniscono, non Dio. Dio è Amore e dà sempre e soltanto Amore.



La “punizione” non è che l’effetto delle vostre stesse azioni. Dio non punisce e non protegge: siete puniti dai vostri stessi peccati e protetti dai vostri meriti. Potete usare la luce sia per scrivere un giudizio sbagliato che per leggere il sacro Ramayana: la luce non è toccata da nessuna delle due cose. Allo stesso modo, Dio è l’eterno testimone. Egli è come la luce: non è toccato da ciò che di buono o cattivo compite.



Pratiche spirituali e purezza mentale



Incarnazioni d’Amore,

sono trascorsi molti Nuovi Anni, ma che cosa avete conseguito? Potete aver partecipato ai bhajan centinaia di volte, ma continuate a essere immersi nella negatività. Chiedetevi che cosa avete guadagnato partecipando ai bhajan. Essi dovrebbero sviluppare in voi sentimenti positivi. Qualunque tipo di disciplina spirituale produce buoni risultati se intrapresa con sentimenti nobili.



Tuttavia, potreste seguire qualsiasi disciplina spirituale per anni senza ottenere alcun risultato. Comunque sia, non abbandonate la vostra pratica spirituale: un giorno o l’altro, sarete ricompensati.



Voi affermate di avere ottenuto svatantrata, l’indipendenza. “Sva” significa Spirito, perciò la vera indipendenza si ottiene seguendo il sentiero spirituale. Il corpo è come una bolla d’acqua, la mente è come una scimmia pazza. Dunque, non seguite il corpo e la mente; seguite la coscienza! La vostra coscienza vi dice sempre qual è la cosa giusta da fare. È una grave colpa non seguire la voce della propria coscienza. La coscienza è la vostra guida.



Segui il Maestro, affronta il male,

combatti fino alla fine, porta a termine la gara.



Alcuni affermano di non avere ricevuto alcun beneficio dopo venti, trent’anni di partecipazione ai bhajan: è così, se la mente è impura! Anzitutto, purificate la vostra mente; poi potrete beneficiare del canto del Nome divino. I pensieri e i sentimenti cattivi non possono certo portarvi beneficio. Anche se vi trovate in mezzo a qualcosa di negativo, non lasciate che entri nella vostra mente!



L’opera di Dio non potrà mai fallire. Qualunque lavoro, svolto con sentimenti divini, è destinato ad aver successo. Se fallite, significa che i vostri sentimenti non erano divini. Se i vostri sentimenti fossero puri e sacri avreste sempre successo! Almeno da oggi, cominciate a sviluppare sentimenti nobili. Parlate dolcemente e delicatamente. Non si può sempre far cortesie, ma si può sempre essere cortesi.



Incarnazioni d’Amore,

il primo giorno dell’anno, è usanza mischiare i cibi dolci, aspri e amari prima di mangiarli. Simbolicamente, significa che le cose piacevoli e quelle amare, cioè le gioie e i dolori, vanno considerate con equanimità. È la lingua che assapora le prelibatezze, ma è il cuore che si nutre d’amore. Il sapore dell’amore è impareggiabile: è ancora più dolce dell’ambrosia. Solo l’amore eguaglia l’amore. Dio è Amore, vivete nell’Amore. Qualunque bhajan cantiate, cantatelo col cuore. Dio è Bhavapriya. Egli guarda i vostri sentimenti, non il ritmo o la melodia. Se avete sentimenti puri, Dio si prenderà cura di tutto.



Baba conclude il Discorso con il bhajan:



“Prema Mudita Mana Se kaho…”





Brindavan, Whitefield, 14 aprile 1999

Sai Ramesh Hall



da: Mother Sai n° 5/99 (Trad. da sanathana sarathi, 5/1999)