DISCORSO DIVINO

Buddha Poornima

10 maggio 1998

Incarnazioni dell’Amore!

Baba canta:

"Ci sono molti che vanno incontro alla rovina

perché non hanno Fede.

Non c’è mai stato nessuno che avesse Fede

e che si sia rovinato".



Incarnazioni dell’Amore!

Fin dai tempi antichi molti saggi, santi e ricercatori spirituali hanno impiegato il loro tempo facendo penitenze al fine di realizzare Dio.

Ci sono molti ricercatori che aspirano a realizzare la Conoscenza dell’Atma (Atma Jnana) e la Conoscenza del Brahman (Brahma Jnana) e, con questo scopo, essi vagano di posto in posto per il mondo, incontrando molti saggi.



La conoscenza libresca non è la Conoscenza e la Saggezza di Dio. Anche se voi conosceste tutte le cose mobili ed immobili presenti nell’Universo, la vostra conoscenza non potrebbe essere considerata vera Saggezza.

Che cos’è la vera Saggezza?

Uomo di Saggezza è colui che ha riconosciuto l’unità dell’individuo con la collettività.

Ma l’uomo, ai giorni nostri, non è capace di riconoscere la sua stessa umanità perciò: come può egli riconoscere la Divinità?

La persona che non è in grado di riconoscere l’umanità, come può riconoscere la Divinità?

Le epoche passano, le condizioni cambiano, le razze mutano; il tempo sta trascorrendo, ma l’uomo non è capace di riconoscere sé stesso.

I libri non possono insegnare ne’ la Conoscenza del Sé, ne’ la Conoscenza di Brahma, i santi non ci possono regalare la loro esperienza di Dio ed i guru non sono in grado di spiegare correttamente che cosa sia.

Per quale ragione?

Perché non è possibile trovare la Conoscenza del Sé, o il Principio dell’Atma, in qualcosa di esteriore. Per questo non ci si può basare sui libri al fine di ottenere questa Conoscenza che, invece, DEVE SPONTANEAMENTE EMERGERE DAL CUORE.

E’ segno di totale ignoranza cercare questa Saggezza fuori di voi quando, invece, essa è dentro di voi!



Buddha, contemplando questa Verità, volle trascorrere i Suoi 26 anni di vita nella giusta maniera. Egli studiò tutte le sacre Scritture, andò a visitare molti saggi, ascoltò i loro insegnamenti MA, alla fine, Egli riconobbe la Verità che tutto questo non Lo avrebbe portato alla Verità.

La Saggezza che da sempre era stata dentro di Lui, quella Saggezza che risiedeva nel Suo Cuore senza che Lui ne fosse consapevole, come avrebbe potuto essere insegnata da qualcuno di esterno a Lui?

Perciò Egli intraprese grandissime penitenze al fine di sperimentare la Beatitudine e la Saggezza che risiedevano dentro di Sé.

Egli voltò l’attenzione all’interno e chiuse completamente la visione esteriore; così facendo, gradualmente la Conoscenza del Sé cominciò ad emergere dall’interno.

Allora Egli disse:



"BUDDHAM SHARANAM GACCHAMI;

SANGAM SHARANAM GACCHAMI;

DHARMAM SHARANAM GACCHAMI".

Attraverso la Sua Intelligenza Egli poté riconoscere la Conoscenza che risiedeva dentro di Lui; questa Saggezza che era emersa attraverso la Sua Intelligenza, Egli La portò nella società.

Egli riprese i contatti con la società e cercò di praticare questa Saggezza nella società.

Se l’uomo aspira ad ottenere la Saggezza deve capire che questo non può assolutamente avvenire attraverso lo studio dei libri, perché queste sono cose che fanno perdere solamente tempo; infatti solo quando sviluppate il vostro Essere interiore, emerge la Conoscenza del Sé.



Tutti i poteri sono latenti nell’uomo.

Al fine di sperimentare questa Saggezza e Beatitudine l’uomo studia molti libri; egli desidera arrivare alla Conoscenza attraverso lo studio dei libri.

L’uomo crede che occupando una posizione di autorità egli potrà attenere la Saggezza; egli crede che dopo essersi fatto una famiglia potrà conseguire la Saggezza.

Alla fine della sua vita egli rinuncia a tutto e comincia a fare penitenze ma, nonostante tutte le pratiche ascetiche nelle quali si impegna, egli non è lo stesso in grado di ottenere la Saggezza.

La Beatitudine che l’uomo è destinato a sperimentare ..…

non si trova nei libri ..…

...… non risiede nelle penitenze .…

.… non è nello stato del capofamiglia .…

.....non è nello stato del recluso.







Baba canta:

"Questa Gioia non può essere ottenuta

ne’ attraverso la meditazione,

ne’ con la ripetizione del Nome di Dio,

ne’ attraverso la conoscenza dei Testi sacri,

ma attraverso le buone azioni

in modo da produrre delle buone conseguenze".

Non potrete sperimentare questa Beatitudine attraverso le penitenze, la meditazione o la ripetizione del Nome di Dio.

Tutte queste sono buone condotte che vanno praticate al fine di usufruire del tempo in modo positivo, ma non potrete trovare fuori il Potere che invece è all’interno del cuore dell’uomo.

All’interno dell’uomo ci sono moltissimi poteri sconosciuti.

Il corpo dell’uomo è un grande generatore, il cuore dell’uomo è una grande calamita e la capacità pensante dell’uomo è la grande, potente energia.

Tutti questi poteri sono dentro l’uomo.

Che decisione prese il Buddha, alla fine, riguardo Sé stesso?

Egli sviluppò la fede che solamente quando si utilizzano in maniera appropriata i cinque sensi dell’azione ed i cinque sensi della percezione, si è in grado di conseguire la Saggezza.

Prima di tutto Egli iniziò con Samyac Drishti, la Buona Visione.

Qualunque cosa guardiamo viene stampata nel nostro cuore, per questo non dovremmo guardare cose cattive perché, queste cose cattive, verranno incise in esso ed il danno è che, per quanto si possa tentare, non saremo mai in grado di eliminare le cose che sono ormai impresse nel cuore.



Questo è il motivo per cui è necessario guardare solamente cose sacre, sante e veritiere.

La creazione dipende dal nostro tipo di visione, perciò dobbiamo coltivare Samyac Drishti, la buona visione.

Dobbiamo sviluppare questo tipo di santa visione che ci darà equanimità.

Poiché le cose cattive vengono incise nel cuore, non saremo in grado di sradicarle.



Per la salvezza della buona visione, si dovrebbero avere buone compagnie, cioè Samyac Sangam; quando frequentate buone compagnie, automaticamente fate Samyac Karma, buone azioni.

Voi invece state rovinando le vostre vite frequentando cattive compagnie, frequentando la compagnia di persone malvagie e peccaminose!!



Baba canta:



"Scappate dalle cattive compagnie

e cercate la compagnia dei buoni;

compite buone azioni giorno e notte

e discriminate fra ciò che è eterno

e fra ciò che è transitorio".





Prima di tutto bisogna coltivare le buone compagnie.

Che cos’è il Satsangam?

Le buone compagnie sono quelle che sono oltre i tre periodi di tempo (passato, presente, futuro) però "Satsang" non significa solo essere in compagnia di gente buona.

Infatti: SAT = ETERNO, ciò che non cambia in qualunque circostanza, cioè Dio!

Questo è il motivo per cui Dio è chiamato Sat - Chit - Ananda.

Satsang, perciò, è frequentare la compagnia di Dio il Quale è Beatitudine, Consapevolezza e Verità.

Dobbiamo sviluppare una tale Visione, la Visione di Dio.

Grazie alle buone compagnie, proveremo buoni sentimenti.

Quando si hanno buoni sentimenti si ascoltano solo le buone cose della vita. Il buon ascolto vi condurrà alla buona azione. Al fine di conseguire la Purezza e la Divinità dei sensi interiori, queste tre cose sono necessarie. Questo è il motivo per cui viene detto:

L’uomo deve essere la materia di studio dell’umanità".

Qual è lo studio appropriato dell’umanità?

SENTIMENTI SACRI, PAROLE SACRE, AZIONI SACRE.

Attraverso l’unità di queste tre, si arriverà alla purezza dei sensi interiori, perché la vera Divinità emerge dalla purezza degli strumenti interiori perciò dobbiamo sviluppare l’unità dei buoni pensieri, dei sentimenti buoni, delle buone parole e delle buone azioni.

Grazie a questa unità, è possibile arrivare a conoscere la propria Divinità.

Buddha riconobbe questa Verità e così poté sperimentare la Beatitudine ed, in questo Stato, Egli raggiunse il Nirvana.



Nove giorni dopo la Sua nascita, la madre di Buddha morì.

La Sua matrigna, Gautami, si prese cura di Lui; ella Lo accudì con grande Amore e questo è il motivo per cui Buddha è chiamato Gautama.

Poiché fu Gautami a crescerLo e nutrirLo, al Buddha venne dato il Nome di Gautama.

Buddha fece emergere da Sé tutto il Potenziale nascosto.

Egli capì che studiare testi esteriori e frequentare saggi e santi esteriori, non Gli avrebbe dato la Saggezza.

Nel mondo, ai giorni nostri, troviamo persone che insegnano la Conoscenza del Sé, ma non troviamo, però, nemmeno una persona che pratica ciò che predica e sperimenta la Beatitudine!

Qual è lo scopo di avere tanta conoscenza esteriore? Perché studiare tutte le scritture?

LO STUDIO CHE NON PUO’ ESSERE PRATICATO

E’ UNA TOTALE PERDITA DI TEMPO

Dovete seguire la vostra Coscienza: questo è il primo principio.

La Coscienza è il vostro vero Guru; infatti anche Buddha cominciò ad osservare Sé stesso e cominciò a far emergere ogni cosa da dentro di Sé.

Al momento del Nirvana, Ananda era seduto di fronte a Buddha.

Ananda era il figlio di Gautami; vedendo la fine del Buddha che si stava avvicinando, egli cominciò a piangere di tristezza. Buddha gli disse:

"Ananda, finora il mondo non ha ancora conosciuto la Verità. Ci sono migliaia di persone che piangono la morte dei loro cari e non c’è nessuno che sia in grado di indagare sulla Verità, sui vari passaggi che un’ Anima incontra dopo la morte. Io ho riconosciuto questa Verità! Oggi Mi sto immergendo in questa Verità perciò è ignoranza totale piangere per questo. Sembra che tu sia pieno di dolore per questo Mio stato sacro".

Quando qualcuno muore, nessuno dovrebbe spargere lacrime di dolore.

Nara significa "acqua", Nayana significa "occhi", perciò le lacrime degli occhi dovrebbero essere riservate solo per Narayana, Dio e non per cose esteriori.

Dovreste sperimentare la Divinità e che cosa siano le lacrime di Beatitudine e di Gioia!



Le lacrime di dolore non sono una vera caratteristica

dell’essere umano.





Eccovi un piccolo esempio:

se andiamo in un mercato e c’è qualcuno che grida e si dispera, la gente gli si avvicina e gli chiede: "Perché piangi?".

Ma se nello stesso mercato c’è un’altra persona che è piena di Gioia e che ride a voce alta, nessuno si avvicinerà per chiederle perché sta ridendo invece di piangere.

Questo significa che la Beatitudine e la Gioia sono Qualcosa di naturale per l’uomo.

L’uomo aspira alla Beatitudine perché il dolore e le preoccupazioni sono qualcosa che non fanno parte della sua natura.

L’uomo non dovrebbe mai provare sofferenza nella vita!

La sofferenza è un debolezza!!

Poiché stiamo dando spazio al dolore e all’afflizione da così tante vite passate, siamo affogati nell’ignoranza.

Non dovremmo dar spazio al dolore e alla sofferenza!



COLUI CHE CREDE IN DIO, NON HA SPAZIO IN SE’ PER NESSUNA SOFFERENZA!!



Se una persona sta soffrendo, significa solo che essa non ha riconosciuto il Principio divino.

Dio è Uno e Lo potete trovare in molti Nomi e molte Forme. Ma Dio è Uno.

Poiché non siete capaci di riconoscere la sola ed unica Divinità, siete soggetti alla sofferenza.

Rama, Krishna, Allah, Buddha… adoriamo Dio in molte Forme, ma questi Nomi sono stati attribuiti alla nascita.Noi crediamo che i nomi dati a questi corpi siano la base della nostra vita, mentre essi sono molto precari!

Non siate fieri della vostra gioventù, del denaro che possedete e della posizione sociale perché, in un minuto, potrebbe volare via tutto!!

Non dovremmo dare spazio a nessuna sofferenza e preoccupazione.

Questo corpo è come una bolla d’acqua: quanto dura una bolla d’acqua?

Tutto è momentaneo.

LA BEATITUDINE E’ LA SOLA VERITA’

Da dove si ricava la Beatitudine?



LA FELICITA’ E’ L’UNIONE CON DIO!!

TROVERETE LA FELICITA’ SOLO CON DIO!



Non è possibile trovare la Felicità nel mondo esteriore perché nessuno ve la potrà dare: dovete coltivarLa da soli.

Aspirare ad ottenere la Beatitudine da qualcun altro è ignoranza totale!

Buddha fu molto infelice nello stato di ignoranza.

Egli intraprese molti tipi di discipline spirituali ed, alla fine, Egli arrivò ad una decisione: andò a Buddhagaya e sperimentò la Beatitudine che risiedeva all’interno di Sé.

Così Buddha coltivò e sviluppò la Beatitudine interiore.

Nessuno è responsabile della vostra Beatitudine interiore: nessuno ve La può regalare e non potete comprarLa in nessun posto.

Andiamo in giro nei posti sbagliati, dimenticando la Beatitudine che risiede al nostro interno.

Ogni cuore è la Dimora di Dio perciò dobbiamo mantenere questa Dimora in modo adeguato; dovete pensare che il cuore è la terra natia e fare uno sforzo per coltivare il principio del cuore.

La religione buddista, infatti, è diventata sempre più debole proprio perché ha gradatamente dimenticato questo principio del cuore, predicando qualcosa e praticando l’esatto opposto! A causa di questa tendenza, tutte le religioni sono decadute.

Si dovrebbe praticare ciò che si predica; dobbiamo mettere in pratica la Verità che conosciamo, solo allora potremo avere la vera visione della Verità.

Ma, oggigiorno, non si sta mettendo in pratica e non si sperimenta la Verità che si conosce.

Potete anche parlare di migliaia di argomenti, ma non praticate nemmeno la cosa più semplice e questa è la ragione per cui il mondo è soggetto a tutti questi conflitti, problemi, preoccupazioni e sofferenze.

Non c’è bisogno di cercare Dio perché Dio risplende nel cuore di ognuno.

Questo Dio così radiante è la Divinità; Egli non è nel mondo esteriore e non esiste in nessuna terra esterna: Egli nel vostro stesso cuore!!

Nonostante Dio non risieda nel mondo esteriore, tuttavia Egli Si manifesta e Si riflette nella azioni che voi intraprendete.

I peccati dipendono dalle nostre azioni e non sono qualcosa di separato, perciò dovremmo vivere in maniera intelligente, conoscendo la Verità.

Se la nostra mente è buona, come potremo noi essere cattivi?

Coloro che denigrano e discreditano le religioni, hanno una mente negativa e cattiva; dobbiamo santificare la nostra mente e indirizzarla verso la giusta Via.

Dovremmo avere la giusta visione, dovremmo avere i giusti sentimenti, dovremmo dedicarci solo al buon ascolto: tutto questo ci porterà a sperimentare solo sentimenti positivi.

Dobbiamo fare buone azioni.



Buddha parlò di questi cinque principi:

- Samyac Drishti: buona visione;

- Samyac Bhavam: buoni sentimenti;

- Samyac Sravanam: buon ascolto;

- Samyac Vacham: buone parole;

- Samyac Karma: buone azioni.

Lavorate propriamente attraverso questi cinque elementi!

La vera disciplina spirituale è usare in maniera propria questi cinque principi che ci sono stati donati da Dio. Ma, ai giorni nostri, non si sta facendo un buon uso di essi!

Voi state abusando delle capacità che vi sono state date, usandole in maniera sbagliata.

Al contrario, state sviluppando sempre più le qualità negative quali, la rabbia, l’odio, l’avidità, il desiderio.



QUESTE CATTIVE QUALITA’ NON VI SONO STATE DATE DA DIO!

LE AVETE SVILUPPATE A CAUSA DI CIO’ CHE MANGIATE E CIO’ CHE BEVETE!!



Queste sono le caratteristiche degli animali! Sono caratteristiche animali!

Perciò è necessario santificare questi sentimenti e sviluppare i sentimenti sacri e le sacre qualità. Dobbiamo condurre una vita veritiera.

Sathyam Bruyath: Dite la verità!

Così facendo darete onore alla vostra vita la quale è una vita morale. Perciò: dite la Verità.

Priyam Bruyath: parlate con dolcezza. Questa è una vita dharmica.

Na bruyath sathyama priyam: non dite ciò che non è dolce.

Questa è la vera disciplina spirituale.

La vita morale, la vita religiosa e la vita spirituale devono essere permeate di Verità.

Tutto è stato creato dalla Verità ed, alla fine, tutto si immerge nelle Verità.

C’è forse qualche posto dove la Verità non sia?

Questo è il motivo per cui nella cultura indiana è detto:

"Sathyam Vada - Dharmam Cara: Per prima cosa dì la Verità e pratica le Rettitudine".

La Verità è il principio insegnato da ogni religione; in ogni situazione, in qualunque circostanza, dobbiamo dire la Verità.

La Verità è Dio; dove c’è Verità, Dio si manifesta.

La Verità è la Manifestazione di Dio, la Rettitudine è Dio: quando avrete questi due principi come base della vostra vita, potrete avere la Visione di Dio.

Tutti i poteri sono latenti nell’uomo.

Quando volgerete lo sguardo all’interno, allora comincerete a condurre delle vite felici.

Ma, sfortunatamente, voi continuate a volgere lo sguardo all’esterno.



LA VISIONE ESTERIORE,

E’ LA CARATTERISTICA DEGLI ANIMALI!



Dobbiamo santificare la nostra visione; una volta che abbiamo conquistato (vinto) le qualità animali, potremo sperimentare le qualità divine; perciò dobbiamo coltivare nel nostro cuore sentimenti divini.



Non c’è niente più grande della Divinità; Essa è presente nel cuore di ognuno.

Dobbiamo imitare le persone che camminano lungo il sentiero divino; dobbiamo incoraggiare le persone che aspirano a sperimentare la Beatitudine e non dovremmo mai scoraggiarle! Non dobbiamo creare in loro disperazione togliendo la speranza.

I sentimenti divini si sviluppano grazie ai meriti di molte vite passate.

Solo un cuore sacro è relazionato alla Divinità; tutto il resto sono nuvole passeggere che vanno e vengono. Le nuvole passeggere non sono eterne, non sono permanenti ma sono temporanee: esse vanno e vengono.

Ciò che viene e cresce è solo la Divinità.

Le ricchezze materiali vengono e vanno, ma Dio viene e aumenta.

Dobbiamo santificare le nostre vite con la Divinità.

Incarnazioni dell’Amore!

Siete venuti qui da grandi distanze. Volete sperimentare la Beatitudine della festa del Buddha Poornima, ma per questo non è necessario percorrere tutta questa distanza perché Buddha è l’Incarnazione delle vostre intelligenze (buddhi); per questo dovete usare la vostra intelligenza in maniera appropriata.

Quando usate l’intelligenza in maniera giusta, la vostra vita realizza il suo scopo.

Molte volte voi fate Sadhana, Sadhana, Sadhana, perdendo il vostro tempo.

E’ solo una perdita di tempo!!

Sviluppate sentimenti sacri ed, attraverso la Sadhana, abbandonate le cattive qualità sviluppando le qualità buone.

In ogni posto di pellegrinaggio che visitate, abbandonate le cattive tendenze e sviluppate le buone qualità che il sacro posto ispira.

L’uomo dovrebbe sviluppare sentimenti gloriosi e divini.

Il corpo è come una bolla d’acqua, la mente è come una scimmia pazza: non seguite il corpo, non seguite la mente: seguite la vostra Coscienza!

Dovete seguire la Coscienza: questa è la vera Sadhana.

Ma noi non osserviamo la Coscienza e seguiamo, invece, solo le sensazioni corporee.

Questa è "Adiyee Swarajam" la Via regale che è il Regno dell’Atma.

Il Regno dell’Atma è il vero Nirvana.



Cos’è il Nirvana?

E’ la liberazione dai legami e noi dobbiamo realizzare questo Nirvana.

Cos’è il Nirvana?

Realizzare la Beatitudine all’ultimo secondo della nostra vita: questo è Nirvana.

Ma l’uomo di oggi non fa nessuno sforzo per riconoscere questa Verità; egli non è in grado di comprendere ciò che deve realizzare nella vita.



Dobbiamo riconoscere tre cose nella vita:

dobbiamo perdonare chi ci ha danneggiato; dobbiamo dimenticare il bene che abbiamo fatto al prossimo; dobbiamo dimenticare ciò che va dimenticato e ricordare ciò che dobbiamo ricordare.

Che cosa dobbiamo ricordare? Dobbiamo ricordare se qualcuno ci ha aiutato.

Questo è ciò che dobbiamo imparare.

Non dobbiamo volere la ricompensa delle nostre azioni.

Dobbiamo inoltre ricordare i buoni sentimenti che ci sono stati d’aiuto ed avere gratitudine.



L’uomo deve praticare il Dharma; senza un corpo tutto diventa inutile.

Qualunque azione intraprendiamo deve essere un’azione giusta; tutte le nostre azioni devono essere rette.

Quando coltiviamo sentimenti di questo genere, la nostra vita trova compimento.



Qualunque azione intrapresa pensando a Dio, viene santificata.

Dobbiamo intraprendere ogni azione per il piacere di Dio.



Prima di tutto sviluppare la buona visione.

Dobbiamo fare in modo che i cattivi sentimenti non entrino in noi perché quando guardate le cose sbagliate esse si imprimono nel vostro cuore.

Perciò: sempre guardare le cose buone nella vita!

Ascoltate cose buone e parlate di buoni argomenti: questa è la via giusta verso Dio.



Non guardate il male, guardate il bene;

Non ascoltate il male, ascoltate il bene;

Non parlate male, parlate bene;

Non pensate male, pensate bene;

Non fate del male, fate il bene

Questa è la Via verso Dio.



Come potete trovare l’adempimento delle vostre vite se continuate ad avere cattive visioni, cattivi pensieri, ascoltare cose cattive, parlare male e fare cose cattive?

Questo è ciò che Buddha insegnò al mondo:

buona visione, buon ascolto, buoni pensieri, buone parole, buone azioni.

Possiamo santificare i nostri cinque sensi attraverso questi cinque insegnamenti: questo è il sacro Nirvana.

Cos’è il Nirvana? Avere pace mentale è Nirvana.

Cos’è la Pace mentale? La Pace non deriva dalla mente: la mente produce solo "pezzi, pezzi, pezzi", mentre la Pace proviene dal cuore.



Il vero nome del cuore è Hrudaya.

Con questo temine, però, non s’intende il cuore fisico; non potete chiamare "cuore" il cuore fisico, perché esso non è il vero cuore.

Il termine giusto per definire il cuore è Hrudaya cioè "ciò che è pieno di Compassione":

HRU - DAYAM.

Hrudaya, infatti, dovrebbe essere pieno di Compassione, pieno di Gentilezza, pieno d’Amore, pieno di Dolcezza!! Solo allora il cuore può entrare nel giusto sentiero.

Incarnazioni dell’Amore.

Dio è nel nostro cuore costantemente. Non c’è niente di più grande dell’Amore.

L’Amore è Dio, Dio è Amore.

Quando guardate a questa Incarnazione dell’Amore, che è Dio, state mettendo in atto la buona visione.

Dobbiamo trascorrere le nostre vite in Amore.

Non c’è nessuno che è vostro nemico: voi stessi siete i vostri nemici, voi stessi siete i vostri amici; quando sentite che qualcuno è vostro nemico, è perché voi siete nemici di voi stessi.

Dobbiamo praticare la Fratellanza dell’umanità e la Paternità di Dio.

Siete tutti fratelli, siete tutte sorelle: non ci sono differenze.

E’ solo perché vedete delle differenze che sviluppate cattive qualità quali la rabbia, l’odio e la gelosia. Quando capite che gli altri sono un riflesso di voi stessi, non potete più arrabbiarvi!

Ma, purtroppo, per l’uomo attualmente non è possibile realizzare questo stato di comprensione perciò: dovete praticare!

Potete realizzare ed ottenere qualunque cosa tramite la pratica.Dovete praticare ogni cosa.

Oggigiorno si parla mentre si cammina: come ci riuscite? Grazie alla pratica!

Anche per riuscire a parlare c’è bisogno di pratica.

Per ogni cosa che fate, come camminare, leggere, scrivere, mangiare.. tutto deriva dalla pratica!



In che cosa consiste la pratica, nella spiritualità?

Abbandonare le cattive qualità e sviluppare quelle buone; dovete dimenticare le cattive qualità ed incrementare quelle buone: questa è la vera via spirituale.

Disciplina spirituale non è solo ripetere il Nome di Dio o fare meditazione.

Avete il rosario in mano ma la mente è al mercato! Questa non è Sadhana!

La Beatitudine è dentro di noi e la terra natia della Beatitudine è un nostro diritto.

Il cuore è la terra natale della Liberazione e la gentilezza è nel nostro cuore.

Il cuore è la madre terra ma, sfortunatamente, l’uomo oggigiorno non crede a questo.

Se qualcuno dice:

"Dio è a Tirupati" voi correte là; se qualcuno dice: "Egli è a Badrinath" voi andate là!

Ma se qualcuno vi dice: "Dio è nel vostro cuore", voi non ci credete.

Questa incredulità è un sentimento cattivo. Rinunciate a Dio che è nel vostro cuore per correre dietro a qualcuno di esterno. Tutto ciò che è fuori è solo un riflesso.

Una volta Narada chiese a Vishnu:

"Swami, io ogni tanto vengo qui per ricevere il Tuo Darshan. Ma dove sei Tu?

Qual è la Tua Sede principale?"

Vishnu rispose:

"Ovunque i Miei devoti cantano le Mie Glorie, Io là risiedo. Il Kailasa, il Paradiso, il Vaikuntha sono tutte filiali. Ma la Sede centrale è il cuore!"

Questo è ciò che dobbiamo capire chiaramente oggi.

Se conoscete il cuore, non avete bisogno di andare in nessun posto.

La mente si deve rivolgere verso il cuore e così possiamo vivere la Beatitudine tutto il tempo.

Infatti, non è possibile vivere senza Beatitudine e tutto ciò che emerge dal cuore è Beatitudine.

La dolcezza deriva solo dallo zucchero; se lo zucchero non è dolce significa che non è zucchero.

Allo stesso modo, il limone deve essere aspro perché quella è la sua natura; se assaporate dolcezza dal limone, significa che non è un limone.



SE SENTIMENTI CATTIVI ESCONO DAL VOSTRO CUORE,

SIGNIFICA CHE QUELLO NON E’ UN CUORE!



Da un vero cuore, infatti, escono solo sentimenti dolci, buoni e gentili!!

Dobbiamo sviluppare i buoni sentimenti del cuore e non alimentare i cattivi pensieri che entrano in esso; per questo dovete trasformare il cuore nella giusta maniera, cambiando i vostri sentimenti e cacciando i sentimenti bestiali.

Dovete sviluppare pensieri divini.



L’AMORE E’ L’UNICA VIA PER REALIZZARE TUTTO QUESTO:

DOVRESTE VIVERE SOLO TRAMITE L’AMORE.

Swami conclude cantando:

"Prema Mudita Mana se Kaho

Rama, Rama, Ram....."