DISCORSO DIVINO

Giorno di Easwaramma

6 maggio 1998

Baba canta:

"Nessuno ha la ricchezza quando,

dal grembo della madre,

arriva in questo mondo.

Quando egli lascia questo mondo,

non può portare niente con sé di ciò che ha posseduto.

Pur essendo ricco, anch’egli si ciba di riso e yogurt

e non di oro.

Non sappiamo che cosa succede a questa ricchezza che non ci può seguire:

può essere presa dai ladri, può andare al re o essere sequestrata dal governo.

Se voi indagate sulla Verità, scoprite che di eterno esiste solo l’Atma.

Che cosa vi posso dire di più?"



Incarnazioni dell’Amore divino!

Nei tempi antichi, nella sacra terra di Bharata (India), le persone adoravano la madre come Dio e la veneravano.

I Veda dichiarano:

Matrudevo bhava, Pitrudevo bhava, Acharyodevo bhava: "considera la madre come Dio, il padre come Dio e l’insegnante come Dio".

Questo vuol dire che la madre, il padre e il precettore devono essere trattati come fossero Dio. Ma Dio per che cosa? Essi sono Dio solo per questa fisica vita nel mondo.

Quando si possiede un corpo fisico bisogna considerare la madre, il padre e l’insegnante come Dio, ma per coloro che vivono una vita spirituale, la Verità più importante è che Dio è tutto, per questo viene recitato:

Twam Eva Mata Cha Pita Twam Eva

Twam Eva Bhandusha Saka Twam Eva

Twam Eva Vidya Dravinam Twam Eva

Twam Eva Sarvam Mama Deva Deva"

"Tu (Dio) sei per me Padre e Madre; Tu sei per me Parenti ed Amici;

Tu sei per me la Saggezza e la Ricchezza, Tu sei tutto per me o Dio degli dei"

Dio è tutto: madre, padre, fratello, sorella, re, amico, parente; Egli è la ricchezza, è l’educazione, la Saggezza; Egli è tutto!!

Il padre e la madre, che danno nascita a questo corpo fisico, vivono in una casa mentre il maestro vive nell’ashram o nell’eremitaggio.

MA DIO VIVE NEL CUORE!!

Nessuno ha il diritto di vivere nel cuore, se non Dio.

Senza dubbio la madre, il padre ed il guru sono Dio, ma essi non hanno nessun diritto di vivere nel vostro cuore. Dovete rispettarli e dare loro gioia, ma dovete adorare solo l’eterno Dio che vive nel vostro cuore.

Baba canta:

" Dio è più vicino a voi della vostra stessa madre

ed è più intimo di quanto lo sia vostro padre.

E’ forse cosa saggia rinunciare ad un tale Dio?

Questa è la Parola di Sai, che è la Verità"



Nell’antica tradizione era credenza che se un figlio voleva tornare vittoriosa da una battaglia o voleva portare a buon fine le pratiche ascetiche che si prefiggeva, egli si doveva prostrare alla madre, chiedendo la sua benedizione ed andare nella foresta a praticare austerità.

Quando era ancora bambino, Druva si prostrò alla madre chiedendo la sua benedizione e poi andò nella foresta in un punto irraggiungibile da altri, praticò pratiche ascetiche per sei anni ed ottenne la Visione di Vishnu.

Allo stesso modo, al momento della battaglia, Arjuna si prostrò alla madre e chiese la sua benedizione per vincere la battaglia.

La madre gli disse: "Tua sarà la vittoria".

Anche Duryodhana andò e si prostrò di forte a sua madre Gandari, pregando per essere vittorioso nella battaglia.

Ella diede la sua benedizione dicendo: "Ovunque risiedono la Giustizia e la Rettitudine, là ci sarà vittoria".

Egli si prostrò anche di fronte al precettore che gli disse: "Ovunque c’è Krishna, là c’è il Dharma; dove c’è il Dharma, là c’è la vittoria."

In quei tempi tutto ciò che una madre pronunciava diventava vero ed il figlio sarebbe stato vittorioso.

Qualunque cosa una madre augura al figlio, Dio dice "Così sia".

Non è sufficiente, però, ottenere solo la benedizione della madre: è necessario vincere anche la Grazia divina; il potere della benedizione della madre deve essere accompagnato da Quello della Grazia Divina.

La benedizione materna è il polo negativo, mentre la Volontà divina è il polo positivo: quando il positivo ed il negativo si uniscono, la corrente elettrica scorre.

Ogni figlio dovrebbe coltivare in profondo desiderio di soddisfare il cuore della propria madre perché senza portare soddisfazione alla madre non è possibile conquistare niente in questo mondo; per questo il figlio dovrebbe coltivare sentimenti ed azioni che soddisfano la propria madre e, di pari passo, egli dovrebbe vincere la Grazia divina.

Senza la Grazia divina, la madre potrà benedire in abbondanza, ma non ci sarà mai vittoria.

Una volta i Kaurava, per esempio, non poterono ricevere la benedizione della loro madre. Per quale motivo? La loro madre non aveva mia posato nemmeno una sola volta il suo sguardo su di loro. Gandari, infatti, aveva cento figli ma non diede mai una sola occhiata nemmeno ad uno di loro.

Dopo la grande battaglia, Krishna andò a trovare Gandari.

Dhritarashtra era pieno di dolore per la perdita dei figli e Gandari sfogò contro Krishna tutta la sua rabbia ed il suo dolore.

Ella disse. "I Pandava ed i Kaurava erano figli di due fratelli: perché tutto questo tuo Amore nei confronti dei Pandava e questa tua avversione nei confronti dei Kaurava?

Tu hai fatto una grande preferenza proteggendo tutti i cinque Pandava, senza lasciare vivo anche solo uno dei miei 100 figli!!"

Krishna sorrise e rispose: "A causa del tuo dolore e della tua rabbia, stai dicendo cose senza controllo. Sappi che quello che è successo è stato per colpa di un tuo errore: nonostante tu avessi 100 figli, hai mai guardato anche solo uno di essi almeno una volta?

COME PUO’ SPERARE DI VINCERE LA GRAZIA DI DIO

UNA PERSONA CHE NON HA MAI AVUTO LO SGUARDO DI SUA MADRE?

Perciò - Krishna aggiunse - una madre dovrebbe donare totalmente il suo sguardo d’amore al figlio".



Un figlio potrà essere meschino, ma una madre non è mai meschina.

Il cuore dolce e soffice di una madre dovrebbe essere soddisfatto ed è dovere di un figlio preoccuparsi che questo accada. Se date gioia a vostra madre, anche la madre terrà gioirà di questo.

La madre e la madre terra sono la base della nostra vita, perciò dovremmo sviluppare buone qualità per soddisfare anche la madre terra.

Baba canta:

L’uomo ai giorni nostri, ha una natura demoniaca:

egli non ha Amore per Dio e non ha paura del peccato.

Tutto questo è responsabile per la mancanza di pace del mondo.

Queste tendenze distruggono la Pace del mondo.

Oggigiorno, ovunque guardate, non trovate traccia di Amore per Dio,

al contrario: siamo testimoni del processo contrario,

cioè amore del peccato e paura di Dio!

Questi sentimenti crescono ogni giorno di più.

Voi non temete il peccato e non vi ripromettete nessun proposito

per incamminarvi verso la giusta direzione facendo cose buone.

L’uomo non è entusiasta di comportarsi giustamente,

ma pretende in cambio delle ricompense.

Egli non si trattiene dal comportarsi in maniera peccaminosa,

ma non desidera, però, pagare le conseguenze del peccato".

Come ben sapete, la qualità dell’albero dipende dal seme mentre la qualità del frutto dipende dall’albero. Partendo da questa base perciò, dovremmo avere paura di commette azioni peccaminose ed essere pieni di entusiasmo nel compiere azioni giuste e buone.

Quando i suoi figli andarono in battaglia, la regina Kunti diede loro una grandissima benedizione. Ella disse:

"State per affrontare la battaglia e volete essere vittoriosi; cercate allora di capire questa Verità: dove c’è il Dharma, c’è la vittoria."

Voglio dirvi anche qualcos’altro di molto importante:

Baba canta:

"La protezione data da Parvati a Sanat Kumara

quando egli andò in battaglia contro il demone Tarakasura;

il tipo di benedizione e protezione che la madre diede a Vinata

e la benedizione che la madre di Rama Gli diede

quando Egli andò al sacrificio di Janaka,

questa stessa Protezione e di Benedizione del Signore Rama

possa sempre essere con voi e proteggervi".

La benedizione di una madre è una cosa molto importante.

Swami non possiede realmente una madre ed un padre, ma al fine di dare l’esempio e creare un ideale di comportamento Io, in alcune occasioni, vado a visitare il Samadhi (tomba) dei Miei genitori. Perché ci vado? Qualunque cosa faccio è per suscitare comportamenti ideali negli altri.

Il corpo di Mia madre morì trent’anni fa ma, perfino oggi, ella gira in carne ed ossa intorno al Mio Corpo. Ci sono tre ragazzi che dormono nella Mia stanza, perciò persino loro sono testimoni di questo fenomeno. Perché vi sto raccontando questo?

Per farvi capire che le madri ideali sono immortali in questo mondo!

A Prashanti Nilayam, dopo i Bhajan del mattino, io mangio e alle ore 9,30 ritorno al Poornachandra.

Un giorno, alle 9,30, mia madre Eashwaramma si trovava in piedi all’ingresso di casa con il suo corpo. Io le chiesi: "Perché sei venuta?"

E lei rispose: "Swami, sono venuta qui con una preghiera da farTi: Tu sei onnisciente e conosci tutto, ma c’è una situazione che devi controllare".

Io chiesi: "Che cos’è?"

Lei disse: "Tutti gli studenti e tutti i devoti hanno preso l’abitudine di darTi un fazzoletto per pulirTi, ma il mio consiglio è di non accettare fazzoletti da chiunque.

I tempi sono critici e potrebbe esserci qualcuno che Ti dia un fazzoletto avvelenato perché Tu con esso, spesso, Ti pulisci le Labbra.

Per favore accetta il fazzoletto solo da quei devoti dei quali Ti fidi e che Tu sai essere buoni devoti!!"

L’amore di una madre, persino dopo la sua morte,

è immortale e pieno di dolce nettare!



Perché Eashwaramma appare di notte?

Persino i ragazzi che dormono con Swami hanno potuto vedere!

Essi, essendo giovani, non avevano mai visto Mia madre dal vivo perciò restarono sbalorditi.

"Chi è mai questa anziana signora che ha potuto entrare qui? - si chiesero - Solo noi abbiamo le chiavi dell’ascensore. Non ci sono scale per accedere alla Tua camera da letto: come ha potuto entrare?".

Sentendo gli interrogativi dei ragazzi Mi svegliai e, vedendo mia madre, le chiesi:

"Perché sei di nuovo qui?"

Lei rispose: "Non posso resistere senza vederTi spesso. VederTi mi dà una gioia indescrivibile, un’incredibile Beatitudine. Sono qui senza motivo: solo per guardarTi".

Ma anche in quell’occasione, ella Mi diede delle parole di avvertimento:

"Swami: tutti dicono di esser grandi devoti, ma noi non riusciamo a capire chi è devoto chi è ladro. Il vero devoto sarebbe pronto a sacrificare ogni cosa, mentre qui ci sono persone che ostentano una devozione da esibizione. Tu esaudisci i desideri e loro Ti dimenticano non appena Tu hai dato loro ciò che vogliono. Swami, Ti prego, stai attento riguardo questa cosa".

Io risposi: "Non c’è bisogno che tu mi dica tutte queste cose: Io sono sempre attento"

Allora lei sorrise e se ne andò.

Ecco una testimonianza diretta di come l’amore di una madre possa essere così incredibile, così dolce, così tenero, così meraviglioso!!



Anche se ha lasciato il corpo, lei è sempre con Me.

Una volta disse: "Ho fatto molti sacrifici per Te, ho intrapreso molti tipi di discipline ed adorazioni (Puja): questo è il premio per tutte queste adorazioni. Per 40 anni sono stata con Te e la mia vita è stata appagata".

Kondama Raju era il nonno di questo Corpo (Swami) ed anch’egli era così.

Egli aveva quattro figli fra i quali Pedda Venkapa Raju che era il padre di questo Corpo.

Il secondo figlio si chiamava Chinna Venkapa Raju, il terzo si chiamava Subba Raju ed il quarto Vankatarama Raju .

Poiché la famiglia aveva tanti bambini essi decisero di non vivere tutti insieme, ma di dividere la famiglia. Quando questo successe, questo corpo aveva 8 anni.

Il quarto figlio disse al padre Kondama Raju: "Non è giusto che tu stia da solo: puoi stare a casa di ogni figlio per 5 mesi."

Egli disse: "Non voglio fare così! Prendete pure tutte le mie proprietà, ma datemene in cambio solo una"

"Che cosa vuoi?" gli chiesero.

"Datemi Sathya: per me è tutto. Se Sathya è con me, possiedo anche tutto il resto."

Da quel momento in poi, andai a vivere nella casa di Kondama Raju. Egli visse per 120 anni.

Egli era un grande devoto che riconobbe la Verità della Divinità di Swami.

Quando stavo per compiere 9 anni, un giorno egli entrò nella stanza e chiuse la porta: nessun altro era presente. Siccome il Mio compito era quello di cucinare per lui, in quel momento Io stavo cucinando.

Io so cucinare molto bene!! Tanto che la gente del vicinato veniva e portava via delle porzioni di cibo che Io avevo preparato per il nonno.

Egli entrò e chiuse la porta mentre stavo cucinando e cominciò a ripetere: "Sathya, Sathya, Sathya..."

"Che cosa vuoi?" risposi.

Egli mi prese la Mano e disse: "Queste non sono Mani: fai finta che siano i Tuoi Piedi!

Ho un grande desiderio: nell’ultimo istante della mia vita, con queste Tue sacre Mani divine, vorrei che Tu versassi acqua nella mia bocca"

Io glielo promisi. Dopo quel giorno egli visse per altri 19 anni.

Spesso l’uomo non è capace di manifestare pienamente i sentimenti del cuore a causa dell’ego e dell’attaccamento.

Una mattina presto, all’alba, egli venne da Me; Io stavo dormendo fuori, nella sabbia.

Io lo sentii arrivare e perciò mi nascosi completamente sotto la coperta: persino la Mia Faccia era coperta! Feci questo per non far capire al nonno che in realtà ero sveglio.

Egli Mi venne vicino e, credendo che Io stessi dormendo, Mi fece Padanamaskar.

Egli aveva il senso dell’orgoglio e non voleva si sapesse che un uomo di 116 anni si prostrasse ai Piedi del Nipotino! Non appena egli si allontanò, Io mi alzai.

Baba canta:

"Esiste qualcuno che può svegliare una persona

che sta facendo finta di dormire?

Oh, Krishna, quando una persona ha chiuso i suoi occhi e far finta di dormire,

c’è nessuno che la può svegliare?

Solo quando una persona è profondamente addormentata,

la si può svegliare dal sonno!"



Questo è un canto che le Gopi cantavano a Krishna.

In quell’occasione, Io stavo solamente facendo finta di dormire, chiudendo gli Occhi; in quel caso nessuno poteva svegliarMi!

Nessuno può svegliare chi sta fingendo di dormire! Questi erano i Lila di Swami durante quel periodo.

Venne il tempo di mantenere la promessa che avevo fatto al nonno anni prima.

A quel tempo guidavo la macchina personalmente e Mi stavo recando in una città che distava 200 miglia.

Kondama chiamò Eashwaramma al suo fianco e le disse: "Eashwaramma: Swami sta arrivando e viene per salvarmi. Il mio ultimo istante è arrivato perciò, per favore, metti dell’acqua pulita in un recipiente e mettici dentro delle foglie di Tulsi".

Io arrivai e Mi sedetti vicino a lui.

Egli disse: "Anche se il cielo dovesse spezzarsi in mille pezzi, Tu mai mancherai alla Tua Promessa; l’oceano potrebbe seccarsi, ma la Tua Promessa non sarà in vano. Dieci anni fa mi hai dato la Tua Parola ed oggi sei venuto a soddisfare il mio desiderio. Io credo in Te! Non imbrogliarmi con i Tuoi Sorrisi. Ti prego: prendi quel recipiente d’acqua, bevine qualche sorso e versa il rimanente nella mia bocca".

Poi egli raccontò una storia:

"Il re Dhasarata ebbe 4 figli dopo aver fatto il rituale del fuoco: la Manifestazione di Narayana (Rama) fu uno dei suoi figli; Adishesha, il Grande Serpente, fu un altro suo figlio.

Nonostante Manifestazioni di Dio stesso si fossero incarnate come suoi figli, al momento della sua morte nessuno di loro era il suo fianco per versare acqua nella sua bocca.

Swami: Tu sei nato discendendo dall’albero genealogico dei Ratnakara, Apastambha Sutha e Baradwaja Gotra: tutti loro sono relazionati al Divino.

Dio è nato nella nostra famiglia perciò non darmi disperazione, non mi deludere e soddisfa questo mio desiderio."

Io risposi: "Sono qui solamente per questo proposito" e quando feci per dare da bere al nonno, egli esclamò: "No! Prima devi bere Tu!" Ed Io bevvi tre sorsi.

Poi egli si rivolse ad Eashwaramma:

"Il potere e l’influenza di Swami stanno dilagando in tutto il mondo; il mondo intero si sta trasformando. Moltissimi devoti da paesi stranieri stanno arrivando in numero sempre crescente. Per favore stai attenta: non ti illudere che questo sia tuo Figlio, il tuo Bambino. Egli appartiene a tutti. Swami non è relazionato solo alla tua famiglia: Swami appartiene a tutti."

Così dicendo, appoggiò la sua testa sui Miei Piedi e lasciò la spoglia mortale.

Anche lui continua a venire qui persino ai giorni nostri e Mi dice:

"Io ho più nessuna relazione con questo mondo e questa vita; grazie a Te ho raggiunto l’immortalità".

Con lo stesso corpo viene da Me spesso e Mi viene a riferire che cosa succede nell’Ashram: "Swami: nel Mandir (tempio) sta succedendo questo e quest’altro: per favore stai attento! Ti prego considera i miei resoconti ed avvertimenti: questa è la mia preghiera. Ti prego in questo modo poiché sono relazionato a questo Tuo Corpo fisico."

Persino ai giorni nostri Kondama Raju ed Eashwaramma vengono, parlano con Swami e poi vanno!

In Prashanti Nilayam c’è stato un devoto che ha avuto un attacco di cuore ed era in serie condizioni di pericolo; così, alle due di notte, sono uscito del Corpo e sono andato da lui.

Fino alle tre del pomeriggio del giorno dopo sono stato con lui.

Al Dharsan del mattino, non vedendoMi, tutti i devoti si sono preoccupati e si chiedevano: "Perché mai Swami non ha dato il Darshan, oggi?"

I ragazzi che dormivano nella stanza di Swami ed anche quelli che dormivano al piano di sotto, cominciarono a piangere.

Un incaricato andò subito a chiamare il dottore il quale ha una grande devozione per Swami. Egli vive a Prashanti Nilayam da 40 anni.

Egli arrivò e misurò i battiti cardiaci dal Polso: il Cuore non batteva! Anch’egli, allora, cominciò a piangere perché non poteva fare niente. Non c’era assolutamente segno di vita in questo Corpo!

Una persona che vive vicino a Swami disse:

"Io l’ho visto tante volte: è assolutamente naturale per Swami lasciare il Corpo" e poi avvisò i ragazzi di non dire niente a nessuno.

Questi ragazzi che dormivano con Me sono davvero dei bravi ragazzi.

Essi hanno superato gli esami nei Miei collegi dopodiché sono andati a Delhi a specializzarsi.

Ma hanno dichiarato:

"Noi non andiamo da nessuna parte nel mondo! Noi restiamo qui con Te!!"

Ma in quell’occasione, essi non sopportarono ciò che successe: caddero ai Miei Piedi e cominciarono a singhiozzare disperatamente: "Swami ritorna in vita!!"

Più tardi dissi loro: "Perché avete inscenato quella scena madre?"

Essi risposero: "Swami! Eravamo noi o eri Tu a recitare una parte?!"

(risate )



Fra essi c’è un ragazzo di nome Srinivas: egli ha passato gli esami universitari.

Egli disse: "Non era la nostra recita Swami: Tu stavi recitando! Era il Tuo Lila, il Tuo Gioco, il Tuo Scherzo!!"

Allora Io dissi: "I devoti Mi stanno aspettando fuori, vorrei andare a dare il Darshan".

Calcolate che non avevo preso ancora nemmeno una sola goccia d’acqua dalla notte prima e perciò essi dissero:

"Swami: prima di andare, devi bere almeno un po’ di buttermilk" ma Io risposi: "Non ho questa abitudine" ed uscii.

Questi avvenimenti continuano a capitare ogni tanto: tutti i ragazzi vicino a Me lo sanno bene. Questi racconti sono una diretta testimonianza, una dimostrazione della grandezza dell’amore della madre.

Una persona che ottiene la benedizione della madre avrà una vita piena di gioia.

Il dovere di una madre è quello di nutrire i buoni sentimenti dei suoi figli.

Molte madri hanno paura che i loro figli si diano alla vita spirituale senza sapere che, se essi intraprendono la via spirituale, è grazie ai molti meriti delle vite passate. Come vedete, in casi simili c’è solo da gioire e non da rattristarsi!!

Molti genitori aspirano che i loro figli, dopo gli studi, possano occupare posizioni d’autorità ed alte cariche; i genitori vogliono che i figli diventino importanti, ma l’Amore di Swami aspira per loro cose differenti!

IO VOGLIO CHE I RAGAZZI DIVENTINO BUONI E NON IMPORTANTI!!

Qual è la differenza fra buono e grandioso?

La buona gente vede Dio negli altri esseri umani mentre la gente grandiosa vede Dio come essere umano.

Ravana, per esempio, era una persona importante; egli era un uomo di grandi penitenze e molto potente, ma considerava Rama essere un uomo ordinario, mentre Rama non lo era!

Vedere Dio che risiede nel cuore di tutti è bontà. Questa è la differenza fra bontà e grandiosità.

Potrete avere un alta educazione, potrete avere un lavoro importante ma tutto questo non è sufficiente. Potrete avere un nome famoso ma tutto questo non vi porterà a niente.

Qual è la ricompensa dell’uomo importante?

Qualunque essa sia, sarà sempre e solo piena di egoismo mentre una buona persona è sempre piena di altruismo.

Io raccomando sempre ai ragazzi di diventare bravi ragazzi: rispettate i genitori, date loro gioia, mostrate loro gratitudine. Questo è ciò che raccomando.

Anche loro sono d’accordo con queste raccomandazioni ma, qualche volta, ci sono genitori egoisti che danno l’esempio ai figli di come essere egoisti.

I ragazzi di conseguenza, volendo imitare i genitori, assorbono quelle cattive tendenze.



Per fortuna ci sono ragazzi che capiscono e affermano: "Io non voglio esser così: io voglio esser vicino a Swami, fare il Servizio di Swami".

Sicuramente voi non sapete che, a Kodaikanal, un ragazzo di nome Satjith tenne un discorso.

Prima di iniziare egli fece una premessa chiedendo a tutti i presenti di perdonarlo.

Anche i suoi genitori erano presenti quel giorno.

Egli aveva un peso sul cuore che non riusciva a tenere per sé, così decise di dichiararlo pubblicamente.

Egli disse: "Questo è un dubbio che ho nel cuore. Molte autorità vengono da Swami; essi si presentano a Lui in nome di alte cariche pubbliche e chiedono che vengano esaudite le loro richieste e poi se ne vanno.

Con lo stesso scopo anche moltissimi uomini d’affari vengono da Swami: essi riescono ad ottenere molti buoni consigli e previsioni a proposito dei loro affari e poi se ne vanno.

Da Swami vengono anche molte persone ammalate ed affette da gravi problemi di salute: una volta curati i loro malanni, essi se ne vanno.

Molti studenti vengono qui per beneficiare dei vantaggi dell’educazione gratuita data da Swami.

MA CHI SI PREOCCUPA, CHI SI INTERESSA DI SWAMI STESSO?

Chi pensa al bene di Swami? Nessuno se ne preoccupa!!

Molte volte Swami è caduto! Una volta, mentre Swami era a terra, Gli cadde addosso un pilastro di sostegno. Swami non si curò di questo, ma i ragazzi si spaventarono molto!"

Questo ragazzo poté raccontare tutto questo perché lo vide.

Chi mangia con Me sa che Io mangio pochissimo e, se siedo a tavola da solo, non mangio niente!

Io mangio le stesse cose preparate per i ragazzi: Io non mangio cibi differenti preparati a parte.

Prima arrivai a Brindavan (Whitefield) da Puttaparthi, poi andai con i ragazzi a Kodaikanal.

I soli cibi che mangio sono ragi e chatney; questo è tutto ciò che mangio.

Dopo essere tornati qui da Kodaikanal, sedetti con i ragazzi.

Anche a Kodaikanal i ragazzi si sedevano e pranzavano con Me ed Io mangiavo con loro. Ma se Io avessi chiesto di cucinare il ragi, a loro non sarebbe piaciuto ed Io non potevo chiedere loro di mangiare qualcosa che non è loro abitudine così mi allenai a mangiare riso per soddisfazione delle abitudini alimentari dei ragazzi.

Ma a Me il riso non piace: a Me piace solo il ragi. A causa di questo fatto, in 20 giorni ho perso 6 chili di peso!!

A Puttaparthi Satjith Mi pesa spesso: prima si pesa lui, poi prega Swami: "Swami, per favore, sali sulla bilancia" ed allora Io lo prendo in giro rispondendo:

"Non sono mica un pallone da calcio od un pneumatico che bisogna gonfiare!"

Ma quando da Puttaparthi arrivai a Whitefield Mi pesai e pesavo 108 libbre mentre, tornati da Kodaikanal, pesavo solo 100 libbre. Allora mi sono preoccupato.

Satjith in quel discorso a Kodaikanal dichiarò apertamente in pubblico:

"Io voglio offrire la mia vita ai Piedi di Loto di Swami!" ma Io lo ripresi dicendo:

"Non dovresti dire queste cose pubblicamente, perché tu non sai cosa Swami ordina".

Ma egli parlò lo stesso con coraggio ed abnegazione!!

Anche Indula Sha, responsabile mondiale dell’Organizzazione era lì ad ascoltare e molte persone si congratularono con Satjith.

Il giorno dopo Indula Sha pubblicamente dichiarò: "Dobbiamo tenere presente questi valori e vivere le nostre vite."

Ogni persona ha le proprie convinzioni ed i propri ideali, ma una persona che ha amore per la propria madre, avrà sempre nobili sentimenti.

Un giorno un ragazzo scoprì che sua madre si era rotta la gamba e che doveva essere operata. Non dovrei dire di chi si tratta, ma è Vinik.

Sua madre venne a Prashanti Nilayam ed egli Mi chiese aiuto.

Come gli era stato suggerito da Me egli le massaggiò la gamba per un po’. Egli voleva andare da sua madre poiché per lei era difficile camminare.

A Whitefield, una volta, Io stavo dormendo ed egli cominciò a massaggiare la Mia Gamba.

Io gli dissi: "Ma Io non ho male!"

Egli rispose: "Anche se Tu non hai male, questo è il servizio che io rendo a mia madre attraverso Te."

Tornato a scuola a Puttaparthi, anche nell’ostello egli chiudeva gli occhi e massaggiava i Miei Piedi.

Una volta egli Mi disse: "Dopo aver avuto così tante esperienze, come posso volere il mondo? Io non voglio questa vita terrena!"

Io gli risposi: "Non dovresti dire così! Stai zitto e fai il tuo dovere".

Dopo aver preso il diploma, egli si iscrisse ai corsi di specializzazione.

Io gli chiesi il perché di questa scelta e lui rispose: "Swami è perché così Ti posso stare vicino altri due anni: ecco perché ho scelto un altro corso".

Ecco: questi sono le idee e gli ideali di certe persone. Ci sono molte persone così.

COLORO CHE HANNO GUSTATO LA DOLCEZZA DELL’AMORE MATERNO,

POSSONO VEDERE DIO COME MADRE.

Egli cercava anche di convincere gli altri e discutendo con loro diceva:

"Studiate bene ed andate nel mondo, ma che tipo di felicità potrete mai trovare là?"

ESSI VANNO NEL MONDO E CADONO NEL SAMSARA

A CAUSA DEI MOLTI PECCATI COMMESSI NELLE VITE PASSATE!!

Male, male.

Una volta che avete ottenuto Dio, non avete più bisogno di niente!

Se vi date a Dio, Egli si prenderà cura di vostra madre e vostro padre; dovreste avere questa ferma certezza, perché senza questo tipo di Fede non ci può essere felicità.

Il signor Reddy di Nellore, portò il film "Prahlada" e lo fece vedere ai ragazzi.

Persino quando suo padre cercò di avvelenarlo, Prahlada continuava a ripetere "Narayana, Narayana"; egli fu lanciato da un altissimo precipizio ma continuò a ripetere sorridendo: "Narayana, Narayana" e Narayana lo protesse sempre!

I demoni, mandati dal padre, lo picchiarono ma egli ripeteva "Narayana, Narayana" ed i demoni vennero trasformati in dei perché sentirono il Nome di Dio.

Prahlada fu schiacciato dagli elefanti: "Narayana, Narayana" ed anche gli elefanti si trasformarono in Narayana.

Satjith disse: "Questo è un film, Swami, ma tutto questo io l’ho visto direttamente. Io non voglio Narayana: io voglio solo SAI NARAYANA!!"

E’ grazie ai meriti accumulati in molte vite

che egli ha questi nobili sentimenti fin dall’infanzia!

Una volta voleva andare a riposarsi nella foresta.

Disse: "Quando voi farete i Bhajan qui, anch’io li farò là. Swami, io mi siederò sotto una albero Ashoka e canterò i Bhajan"

Io non forzo mai nessuno.

Risposi: "O.K. puoi fare tutto ciò che ti piace".

Ci sono veramente dei nobili sentimenti in certe persone!!

Mentre certa gente, purtroppo, ha devozione solo fintanto che è in collegio; una volta che finiscono la scuola, si dimostrano essere persone peccaminose.

Ci sono comportamenti così meschini in loro e parole così malvagie quando parlano e nei tipi di argomenti che affrontano!

Io continuo a ripeterlo ed anche a Kodaikanal ho detto loro:

"Dovrebbero esserci buoni argomenti di cui parlare, usando buone parole. Senza le buone parole, la vita è senza senso".

Samyac Drishti (buona visione)!

Dovreste avere una buona visione, perché essa porta ad avere buoni sentimenti.

L’ascolto di cose buone conduce alle buoni azioni ed esse conducono alla Liberazione. Perciò la base è la buona visione.

Dovreste guardare solo le cose buone; non dovreste guardare tutti solo perché possedete gli occhi! Dovete controllare la vostra visione perché, così facendo, controllerete ogni cosa.

Gli studenti seguono gli Ideali di Swami correttamente: infatti, anche se arriva qualche ospite, essi non lo guardano.

A volte dico loro:

"Potete avere dei buoni sentimenti pur guardando gli ospiti. Cosa c’è di male?".

Ma loro rispondono:

"Io non voglio buoni sentimenti, io non voglio guardare nessuno: io voglio in me solo sentimenti per Swami"

Allora Io rispondo: "Fai come preferisci". Ci sono dei ragazzi così!

Tutti i ragazzi che sono venuti a Kodaikanal questa volta, sono tutti ragazzi nobili, dei nobili studenti.

Essi sono dei ragazzi molto, molto fortunati perciò Io mi prendo cura di ogni dettaglio della loro vita.

Se ragazzi di questo genere andranno a lavorare nel mondo, l’intera nazione si trasformerà in bene. Quando gli individui sono buoni, la società diventa buona.

Quando la società è una buona società, la nazione diventa una buona nazione. Il primo passo, perciò, è quello di rendere buono l’individuo.

1) l’individuo;

2) la società;

3) la collettività che forma la creazione.

L’unità fra queste tre (individuo, società e creazione), forma la Divinità.

Prima di tutto bisogna pensare alla madre. Bisogna dare soddisfazione alla madre, mostrarle la vostra gratitudine.

Per la nascita di un figlio nobile, una madre nobile è richiesta.

Kondama Raju disse:

"Eashwaramma io ti vedo come una donna ordinaria, ma tu non sei una donna ordinaria: Dio stesso è nato dal tuo grembo. Tu sei estremamente fortunata!".

Lei era la nuora di Kondama Raju.

Avete mai sentito una suocera od un suocero rivolgersi ad una nuora dicendo "tu sei altamente fortunata"?

Con queste parole, egli diede un nuovo significato alla sua vita:

"Eashwaramma: il significato del tuo nome si è realizzato!

Eashwara (Ishwara) = Shiva; Amma = madre.

Tu sei la madre di Ishwara!

Tu sei Eashwaramma, la madre di Ishwara. "

Le persone che possono capire, capiscono correttamente; coloro invece che non sono in grado di riconoscere questa Verità, non capiranno mai.

Ogni mattina è possibile vedere l’alba: ma le persone che non hanno occhi, come possono vedere il sole che sorge?

Una persona con l’aspirazione spirituale e l’amore per la madre, può conquistare ogni cosa a questo mondo.

Ognuno deve riconoscere e capire il Principio della madre.

Molte presone, man mano che si avvicina la vecchiaia, cominciano a riflettere e pensano: "ho avuto un buon lavoro ed una buona educazione, ma a cosa servono l’educazione, l’impiego ed i soldi? Essi non sono permanenti.

La madre non c’è più, il padre non c’è più; la ricchezza non è niente, la casa non ha valore!"

Siate sempre vigili, siate sempre attenti.

Questo è ciò che anche Shankaracharya fece. Un giorno il padre di Shankaracharya dovette andare fuori villaggio. Hariamba, sua madre, gli disse: "Tuo padre non è qui a fare l’offerta alla Divinità: offri tu il latte alla Madre divina Raja Rajeshwari".

Egli portò il latte al tempio ed offerse il latte con questa preghiera:

"O Madre divina! Devi manifestarTi e bere questo latte perché ogni giorno Tu lo prendi da mio padre che poi lo porta a noi come Cibo benedetto. Oggi questo latte lo devi bere da me"

Egli attese, ma la Madre non si manifestò.

Egli, allora, andò a prendere una pietra minacciando: "Se Tu non bevi, io mi rompo la testa con questa pietra!"

A quel tempo Shankaracharya aveva solo sette anni!

A quel punto ci fu un forte suono ed egli aprì gli occhi: Raja Rajeshwari era lì, di fronte a lui e stava bevendo tutto il latte!

Egli che era così innocente, vide che non una sola goccia di latte era rimasta nel recipiente perché Rajeshwari aveva bevuto tutto.

Egli allora reclamò: "Amma! Se Tu bevi tutto il latte, che cosa resta per mia madre e per me come Prasadam?! Per favore dammi indietro un po’ di latte. Se non lo fai mia madre penserà che il latte l’ho rubato io e si arrabbierà molto con me. Per favore: solo per sua soddisfazione ridammi indietro un po’ di latte!!"

La Madre divina rispose:

"Figlio mio! Può l’acqua che si fonde nell’oceano tornare indietro? Può il frutto che è stato masticato e digerito tornare indietro? Allo stesso modo Io ho già bevuto questo latte ed esso non può più tornare indietro!"

Ma il bambino era determinato e continuava a ripetere:

"Voglio del latte indietro, voglio del latte indietro!!"



La Madre apprezzò la devozione di Shankara

e gli rese indietro il latte allattandolo!

Immediatamente dopo aver bevuto il latte dallo stesso Seno della Madre divina, egli si realizzò e divenne onnisciente.

Egli in un sol colpo conobbe tutti i Veda e propagò la Dottrina Advaita (Non - dualità).

Grazie al latte ricevuto dalla Madre divina, egli divenne una persona così fortunata.

La madre è questa forma così dolce ma, in ogni caso, dobbiamo offrire tutto il nostro cuore a Dio solamente perché Egli è "Hrudaya Vasi, Colui che risiede nel cuore", mentre la madre ed il padre risiedono in casa ed il maestro nell’eremitaggio.

Dio, invece, è nel cuore!

Solo Dio ha il diritto di vivere nel cuore: nessun altro!

Abbiate Dio nel cuore, prendetevi cura di vostra madre nel mondo e rispettatela.

Ci sono due tipi di educazione: uno è per ottenere la felicità in questo mondo, l’altra è per ottenere felicità nell’altro mondo.

Tenete Rama nel vostro cuore e fate servizio con il vostro corpo.

E’ importante però che installiate Dio nel vostro cuore: se così farete, otterrete tutto in questo mondo.





Dobbiamo gioire gustando la dolcezza dell’amore della madre, offrendole il nostro amore e godendo di questa vita.





Baba conclude cantando:





"Prema Mudita Mana Se Kaho,

Rama Rama Ram......"