DISCORSO DIVINO

Siate grati a Dio per tutti i Suoi Doni

17 luglio 1996

Oggi gli studenti acquisiscono tipi vari di istruzione e, con questa, anche i loro desideri aumentano. Essi sono diventati eroi nel parlare ma niente nell’azione. A cosa serve tutta la loro intelligenza se non mettono in pratica almeno una frazione di quello che studiano?





Studenti!

L’educazione moderna mira a ottenere soltanto comodità e vantaggi nel mondo, non cerca di promuovere il benessere sociale riaffermando la rettitudine e portando avanti la pace nel mondo.



Utilizzate l’Educazione per il Benessere della società

Oggi le persone istruite si impegnano molto per ottenere degli impieghi ben retribuiti; considerando questo come lo scopo principale della vita, usano l’educazione a fini personali e non per il progresso e il benessere del paese. Essi vanno in ufficio o al college al mattino, tornano alla sera per cambiarsi d’abito e andare nei circoli a passare la serata nel divertimento con la speranza di trovarvi pace e contentezza. Si può trovare la pace in un circolo? Può questo offrire riposo e ricreazione? No, niente affatto. I circoli sono in effetti la debolezza delle così dette persone colte che si illudono di trovare pace e rilassamento in un circolo; anche sdraiarsi sul letto a casa dopo una giornata di lavoro intenso può dare loro più riposo e ricreazione di ciò che trovano in un circolo. Che cosa fanno lì per ottenerli? Si danno al bere e ai giochi di carte. Quando perdono il controllo, per aver ingerito bevande inebrianti, si illudono di aver ottenuto pace e rilassamento; questa via è nobile o ignobile? E’ un modo adatto alle persone educate? Quelli che lo seguono mostrano in effetti una mancanza totale di educazione. Questa abitudine di bere non è soltanto dannosa per l’individuo che la pratica ma rovina anche la sua famiglia ed è pericolosa per la società in genere. Invece di cadere preda di simili pratiche malvagie, si dovrebbe utilizzare l’educazione per il beneficio della famiglia e della società. Dove porta il bere? All’inizio, l’uomo beve vino, poi il vino beve il vino e infine il vino beve l’uomo. Incapaci di comprendere questa verità, le così dette persone colte adottano queste abitudini così malvagie e si illudono di essere dei grandi intellettuali pensando di fare un favore agli amici dando loro compagnia, bevendo e giocando a carte. Esse perfino ringraziano quelli che si uniscono a loro nel gioco. Prima di bere si toccano i bicchieri vicendevolmente e dicono “salute”; che cos’è questa moda vergognosa? Questo non fa che evidenziare la loro mancanza di educazione, non è il segno delle persone educate.



Pagate la tassa a Dio

Quando ricevete aiuto da qualcuno o quando altri si informa del vostro benessere dicendo “Ciao, come stai?”, voi lo ringraziate e anche quando qualcuno raccoglie da terra il vostro fazzoletto gli dite grazie. Voi pagate al comune la bolletta per l’acqua che vi giiunge in casa, pagate il conto dell’elettricità che consumate, pagate il permesso di edificazione sull’immobile che avete costruito sul vostro terreno; pagate forse qualche tassa a Dio per tutta l’abbondanza che vi ha concesso o almeno Lo ringraziate? Voi pagate il conto dell’elettricità quando usate un ventilatore ma che cosa pagate a Dio che vi ha dato l’aria? Che conto pagate al Sole che risplende e dà luce al mondo intero? E per le piogge copiose che riempiono gli invasi, i ruscelli, i canali e i fiumi sulla terra? Può un qualsiasi numero di stazioni di pompaggio procurare la quantità d’acqua che Dio vi dà? Voi pagate le tasse al governo per le vostre necessità ordinarie ma tutto ciò che Dio ha dato è gratuito: l’aria è gratis, l’acqua è gratis, la luce è gratuita. Egli procura tutto gratuitamente, la terra intera è un dono di Dio. Anche per un pezzo di terra piccolo, trenta o quaranta metri quadri, dovete pagare una tassa sulla proprietà. Voi godete di tutti i doni di Dio: quale tassa Gli pagate? C’è qualcuno, anche una persona molto colta, che pensi mai a questo? Per cose futili, passeggere e legate al mondo, voi pagate un bel po’ di tasse e ne siete grati ma offrite forse la vostra gratitudine a Dio che vi ha dato i cinque elementi che sono la Sua Forma effettiva e sono essenziali per la vita? Voi non pagate tasse per ciò che Egli ha dato; al contrario Lo criticate per non avervi dato questo o quello. Non è avidità pura aspettarvi di più da Lui? L’avidità fa sorgere molte qualità malvagie. L’avidità, l’ego e la malvagità non sono qualità naturali dell’uomo; le qualità principali dell’uomo sono la pace, la tolleranza, l’empatia e l’appagamento. A dire il vero, l’uomo dovrebbe essere sempre soddisfatto, dovrebbe essere sempre grato a Dio. Una volta, un devoto andò dal Signore Narayana e Gli espresse gratitudine: “Oh Signore! Tu hai creato il monte Meru, il monte pieno d’oro, per arricchire l’uomo e non soltanto questo: Tu hai creato foreste immense che assorbono l’anidride carbonica e restituiscono all’uomo l’ossigeno dispensatore di vita, hai creato le montagne che fermano le nuvole ricche di umidità e causano la pioggia”.



Il Signore di Kailasa ha manifestato la Sua Forma Divina con la luna crescente che adorna la Sua Testa, l’acqua fresca del Ganga che scorre tra i suoi riccioli, con il Suo Occhio luminoso in mezzo alla fronte e il collo purpureo che riluce delicatamente come luccica una mora. Egli indossa dei bracciali e una cintura di serpente, il Suo Corpo è coperto interamente di Vibhuti, la Sua Fronte è adorna di un punto di Kumkum, le Sue labbra brillano del succo del Betel, orecchini d’oro tempestati di diamanti pendono dalle Sue Orecchie e tutto il Suo Corpo è luminescente di Luce Divina.





La Forma luminosa del Signore dà bellezza al mondo intero. Dove ha posto il Signore Shiva la luna crescente? Egli l’ha posta sulla Sua Testa in modo che faccia risplendere tutto il mondo con la sua luce e dia un sollievo fresco a tutti. Il Ganga che fluisce dai Suoi Riccioli si divide in molti corsi e porta contentezza, progresso e prosperità a tutto il paese. Ignorando questa bellezza di Dio così grande, l’uomo cerca le comodità e i piaceri effimeri delle cose del mondo. Dio ha dato all’uomo il dono del cuore; che tipo di cuore? Il cuore dato all’uomo da Dio è colmo di amore, gentilezza, calma e compassione ma egli lo inquina e lo vizia; sciupare la sacralità e la purezza di un cuore simile è una disgrazia per tutta l’umanità. Per i doni abbondanti di Dio, l’uomo dovrebbe pagarGli una tassa; gli antichi Rishi la chiamarono Bali che significa “Offrire gratitudine a Dio” ma la gente la interpreta in modo errato e pensa di dover sacrificare degli animali e offrirli a Dio. Il significato vero di Bali non è quello di sacrificare degli animali e offrirli a Dio, Bali significa pagare una tassa a Dio per tutta la Sua munificità. Una parola ha molti significati; c’è, ad esempio, il termine ‘Shikhandi’ che voi interpretate come indicativo di qualcuno che non è né maschio né femmina ma questo non è il suo significato unico: Shikhandi è anche uno dei nomi di Krishna e Narayana perché significa colui che indossa una corona con una piuma di pavone. Se non indagate sul significato interiore di una parola così sacra, prendete per buono un significato errato. In modo simile, la parola Bali non indica l’uccisione di animali, indica la tassa che l’uomo deve pagare a Dio per esprimerGli la propria gratitudine. Come esprimere la gratitudine a Dio? La si dovrebbe offrire nella forma di una preghiera che viene dalle profondità del cuore che esprime gioia e gratitudine. Uno dei modi di pagare la tassa a Dio è quello di dire sempre la verità:



La Carità è l’ornamento vero della mano

La Verità è la collana vera.

Hastasya bhushanam danam

sathyam kanthasya bhushanam





Offrite a Dio la vostra gratitudine dicendo la verità e facendo atti di carità. La stessa verità è stata affermata anche da Potana nel Bhagavatam: “A cosa serve la nascita umana se non usate le mani per adorare il Signore né la gola per cantare la Sua Gloria a voce spiegata?” Qualunque cosa gli altri possano dire, dovreste cantare la Sua Gloria e pregarLo abbandonando l’ego e l’orgoglio. Anche se vi criticano o vi prendono in giro, non dovete farci caso. Ci sono persone che hanno una voce bella eppure non cantano in lode di Dio; per cosa vi è stata data la lingua? Semplicemente per parlare di tutto e di niente? E’ una sfortuna che non usiate la lingua per cantare la Gloria di Dio; essa non è migliore di quella di una rana. La lingua vi è stata donata per pregare Dio quindi cantate la Sua Gloria e con questo pagateGli la tassa altrimenti non potete essere liberi dal debito nei Suoi confronti. A cosa servono le mani se non sono giunte in preghiera a Dio? Dovete congiungere le dieci dita a simbolo dell’unità dei dieci sensi e offrire la vostra preghiera a Dio: questa è la tassa che dovete pagarGli altrimenti rimarrete in debito per sempre.



Tutti sono incarnazioni di Dio

Non criticate nessuno; criticare gli altri equivale a criticare Dio.



Voi fate peccato quando criticate gli altri

e non potrete mai evitarne le conseguenze

perché gli altri non sono che Dio Stesso



L’uomo considera gli altri differenti da se stesso ma non ci sono altri, c’è solamente Dio. Tutti sono incarnazioni di Dio per cui non criticate né insultate nessuno. Voi dovreste essere grati a tutti perché ognuno vi aiuta in qualche modo ma l’uomo si avvale di ogni sorta di sotterfugio per evitare di esprimere i suoi obblighi verso gli altri. Ricorrendo a simili strattagemmi, egli distrugge la sua stessa umanità. Questo è l’effetto dell’educazione moderna. Egli dovrebbe offrire la sua gratitudine a Dio senza sotterfugi di questo tipo. C’è una storia di una scimmia e un coccodrillo che vi ho già detto molte volte per illustrare questo punto:

C’era un coccodrillo che viveva in un lago vicino a un albero di more su cui aveva residenza una scimmia; essa si cibava dei frutti dell’albero e ne lasciava cadere nel lago alcuni che venivano raccolti dal coccodrillo. Col passare del tempo, i due divennero grandi amici e un giorno il coccodrillo invitò la scimmia a visitare la sua residenza dicendo: “Mio amico caro! Io raccolgo i frutti che tu lasci cadere ogni giorno nel lago e ne sono molto contento; vorrei ricambiarti con una cena a casa mia”. La scimmia fu sorpresa dalla richiesta e pensò “Dove mai avrà una casa questo coccodrillo? Dove vive?” Su questo rifletté per un po’ di tempo. In effetti le scimmie sono molto intelligenti; la razza umana ha in esse la propria origine. Hanuman divenne il servitore di Sri Rama e giocò un ruolo vitale nella Sua Missione. Alla fine la scimmia accondiscese ad andare a cena dal coccodrillo e chiese: “Come faccio a venire a casa tua? Tu vivi nell’acqua e io non posso entrarci né tu puoi venirne fuori; come posso visitare il luogo in cui vivi?” Il coccodrillo suggerì: “Oh amico! Io ho un corpo ampio: tu puoi sedere sulle mie spalle e io ti porto alla mia residenza come fossi un battello”. Appena prima di raggiungere l’altro lato del lago, il rettile rivelò la sua intenzione effettiva: “Mia moglie vuol mangiare il cuore di una scimmia e io devo soddisfare il suo desiderio; è per questo che ti ho portato qui”. La scimmia rifletté un momento e poi rispose intelligentemente: “Oh testa matta! Perché non me lo hai detto prima che scendessi dall’albero? Anch’io son contento che tua moglie venga soddisfatta. Tu sai che io salto continuamente da un ramo all’altro e per questo ho l’abitudine di tenere il cuore attaccato a un ramo affinché non mi cada mentre salto. Riportami gentilmente all’albero in modo che io possa prenderlo e venire con te”. Il coccodrillo ha molta forza fisica ma è scarso di cervello come la così detta gente istruita dei tempi d’oggi per cui credette alla sue parole e la riportò alla sua residenza. Appena vicini alla riva, la scimmia saltò subito via dal dorso del coccodrillo, salì sull’albero e da quella posizione sicura si fece beffe di lui: “Che sciocco che sei! Non sai che il cuore non può essere separato dal corpo e tenuto in un altro posto? Sei uno stolto. Io non desidero mantenere l’amicizia con te: tu hai cercato di uccidermi in cambio dell’amicizia che ti avevo dato. E’ questa la gratitudine che dovresti mostrarmi?” Così dicendo la scimmia ruppe il rapporto con il coccodrillo. Un amico vero è uno che sta al nostro fianco nei tempi felici come in quelli difficili. Voi dovreste offrire il cuore a Dio; questa è la tassa che dovreste pagarGli. Neppure il cuore è vostro, ve lo ha dato Dio.



“Oh Signore! Ti offro ciò che Tu mi hai dato.

Cosa ho ancora da offrire ai Tuoi Piedi di Loto in adorazione?

Ti prego di accettarLo con le mie salutazioni umili”.



Oh Signore! Ti offro ciò che Tu mi hai dato. Io non ho niente di mio da offrirTi, io non sono niente, Tu sei tutto”. Voi dovreste offrire il cuore a Dio con sentimenti molto sacri e affidamento totale. In questo modo Lakshmana offrì se stesso in servizio al Signore Rama.



Io ho affidato a Te i miei averi, la famiglia e tutto,

al di fuori di Te non ho alcun rifugio;

Ti prego, vieni a salvarmi.



Egli disse a Rama: “Io mi rifugio ai Tuoi Piedi di Loto. Non esiste niente di mio, tutto è Tuo”. Questo è il modo in cui dovreste pagare la tassa a Dio; se non pagate questa tassa, rimarrete presi nel cerchio senza fine della nascita e della morte. Ognuno deve pagare questa tassa che sia teista, ateista o teista-ateista. L’uomo si definisce devoto di Dio ma non è preparato a pagare questa tassa sacra; egli aggiunge al suo nome la parola devoto come se fosse un diploma. Voi tutti sapete che le persone che cercano lavoro aggiungono i titoli di studio come M.B.A., I.A.S., etc. ai loro nomi e che, vedendoli, i datori di lavoro offrono loro degli impieghi. Una volta, una persona del tutto illetterata, Ramajah, presentò una domanda di lavoro e aggiunse D.F.C.F. al nome come qualifica. Il datore di lavoro, sorpreso da questa qualifica, gliene chiese il significato al che egli rispose che D.F. significava dieci figlie e C.F. cinque figli. Mettere al mondo dei bambini costituisce un titolo? Esibire un titolo di questo tipo è completamente privo di significato.



Oh figli dell’immortalità, ascoltate!

Srunvantu visve amrutasya putrah





Voi dovreste avere questo titolo e sperimentare il Principio Divino per il quale siete un aspetto di Dio.



L’Atma eterno che è in tutti gli esseri è una parte del Mio Essere

Mamaivamsho jivaloke jivabhuta sanathana



Questo è ciò che il Signore Krishna dichiara nella Gita: “Voi siete una parte del Mio Essere e non la Natura o i cinque elementi; voi siete una manifestazione diretta della Mia Divinità”. Se non cercate di ottenere questi titoli Divini, voi correte dietro a tutto ciò che è insignificante e legato al mondo. Che cosa raggiungerete in questo modo?



Il corpo, che è fatto dei cinque elementi, è debole e destinato a disintegrarsi

Anche se la durata prescritta della vita è cento anni, non si può esserne certi

Uno può lasciare l’involucro mortale in qualunque momento, sia da bambino che da giovane o vecchio.

La morte è certa per cui, prima che il corpo perisca, l’uomo dovrebbe sforzarsi di conoscere la sua natura reale.



La morte non risparmia nessuno, nessuno sa quando, dove e come verrà quindi offrite voi stessi a Dio prima che essa vi raggiunga. Il corpo non è eterno.



Il corpo è come una bolla d’acqua,

la mente è come una scimmia pazza;

non seguite il corpo, non seguite la mente:

seguite la coscienza.



Seguite il Principio Atmico cioè il vostro cuore. Offrite il cuore a Dio e diventate un Sadhaka vero. Offrire foglie, fiori e frutti che si guastano in breve non è sufficiente, non c’è niente che voi abbiate e che Dio non abbia. Nessuno sa quali cose preziose abbia Dio; voi non sapete neppure quante cose preziose Egli vi abbia dato ma Gli offrite cose così effimere come foglie, fiori e frutti. E’ questa la tassa che dovreste pagarGli? In effetti, il vostro corpo è la foglia, il cuore è il fiore, la mente è il frutto e le vostre lacrime di gioia, e non quelle di dolore, sono l’acqua che dovreste offrire a Dio ma voi non vi sforzate di comprendere questa verità eterna, il fatto che queste sono le cose preziose che si dovrebbero offrire a Dio. Voi offrite a Dio oggetti fisici che vedete con gli occhi e sperimentate con i sensi; tutti questi oggetti sono destinati a scomparire prima o poi. In questo mondo, tutto diventa niente perché tutto questo è temporaneo e passeggero. Una cosa sola è permanente: il Principio dell’Atma.



Esiste soltanto Dio

La pace non si trova nel mangiare, nel consumare bevande inebrianti e nel giocare a carte; tutti questi vizi portano l’uomo sulla via demoniaca. Se la pace si trovasse nel mangiare, uno potrebbe star seduto e mangiare per tutte le ventiquattro ore del giorno. L’uomo non è nato semplicemente per mangiare e bere; egli dovrebbe mangiare per vivere e non vivere per mangiare, dovrebbe condurre una vita ideale dividendo questa conoscenza eterna con gli altri e guidarli sulla via sacra. Trasmettete agli altri ciò che è vero e eterno.

Studenti! Voi dovete fare l’uso corretto della vostra educazione. Condividetene l’essenza con i vostri simili e conduceteli sulla strada giusta. L’educazione non serve semplicemente a riempirsi lo stomaco, ha lo scopo di acquisire la conoscenza. Che cos’è questa conoscenza? Il potere di discriminare tra l’eterno e l’effimero è la conoscenza vera, l’essenza di tutta la conoscenza è la discriminazione. Oggi le persone sono in uno stato di irrequietezza totale e non ne conoscono veramente la causa né sanno come fare per liberarsene; esse non prendono i provvedimenti adatti a curare questa malattia dell’agitazione.

Potete curare il mal di stomaco mettendovi del collirio negli occhi? Voi soffrite di una malattia precisa e prendete una medicina adatta ad un’altra; similmente, soffrite della malattia dell’irrequietezza e, nello sforzo di curarla, fate le cose che l’aumentano. C’era una volta un ragazzo che era figlio unico per cui i genitori lo amavano teneramente; un giorno, mentre giocava a palla nella sua stanza, andò in un angolo e fu punto da uno scorpione. Piangendo disperatamente, egli corse a dirlo al padre il quale si precipitò dal medico. Questi gli dette un unguento e gli disse: “Applicalo dove lo scorpione ha punto il ragazzo; questo anestetizzerà la parte e lui non sentirà più dolore”. Senza capire veramente ciò che il medico aveva detto, l’uomo, in preda all’ansia, tornò e chiese al figlio “Dov’è che lo scorpione ti ha punto?” al che questi indicò un angolo della stanza dicendo “Lo scorpione mi ha punto là” e il padre applicò immediatamente l’unguento in quell’angolo. Può il dolore di quel ragazzo essere lenito dall’azione sciocca di suo padre? Egli avrebbe dovuto applicare il medicamento sulla parte del corpo del ragazzo che lo scorpione aveva punto, la pena non poteva essere sedata dall’unguento applicato nell’angolo della stanza. Oggi, tutti gli sforzi dell’uomo di liberarsi della malattia dell’irrequietezza sono soltanto simili a questo. Per prima cosa, egli dovrebbe cercarne la causa e poi sforzarsi di sradicarla; egli sta compiendo degli sforzi nella direzione sbagliata per eliminare il problema senza comprendere dove esso si nasconda e quale ne sia la soluzione. L’uomo va in pellegrinaggio in luoghi vari a cercare Dio, va da una montagna all’altra e fa il periplo della catena dell’Imalaya; dov’è che Dio non esiste? Dovunque guardiate, Egli è lì. Voi stessi siete Dio. Dio è presente nel vostro cuore e non all’esterno. Egli è con voi, in voi, intorno a voi, sopra di voi e sotto di voi. Se Lo cercate in giro come potete trovarLo? Volgetevi all’interno, rafforzate la fede. Chi pensa che Dio sia qui e non là non è un saggio (Jnani); qui, là e dovunque guardiate c’è soltanto un Principio: l’Atma. Esiste solamente Dio in qualunque luogo, non c’è nessuna seconda entità.



Dio è uno senza secondo

Ekameva advitiyam brahma



Non esiste niente del genere “il mio Dio” e “il tuo Dio”; attenersi a tali differenze è un segno di ignoranza. Rama, Krishna e Siva non sono differenti tra loro, nomi e forme sono diverse ma il Principio della Divinità è uno solo. Dovunque preghiate Dio con tutto il cuore con fede salda in questo Principio, Egli si manifesterà davanti a voi. Sai si è incarnato per farvi raggiungere questo Principio di Verità e Amore, Io sono venuto per farvi capire che Dio è presente ovunque posiate gli occhi. Potreste chiedere perché Sai debba scendere per mostrare Dio che è onnipervadente



C’è una lampada, l’olio e lo stoppino ma può essa accendersi da sola?

Non ci vuole qualcuno che l’accenda?

Ci sono i fiori, c’è l’ago e il filo ma può la ghirlanda fare se stessa?

Non serve qualcuno per cucirla?

Ci sono i diamanti e c’è l’oro ma possono i gioielli esser fatti da soli?

Non ci deve essere un orafo per farli?”



In modo simile, Dio viene in forma umana per dimostrare la Sua onnipresenza.



“Visto che ci vuole un guidatore per condurre il treno

e una persona che controlli i segnali del traffico,

non dovrebbe esserci un Creatore dietro questo mondo?”



Ci deve essere un guidatore per condurre il treno, qualcuno che controlli i segnali automatici del traffico; in modo simile c’è voluto qualcuno per creare questo mondo e ci dovrebbe essere qualcuno a mostrarvi che Dio è dovunque. Dio si incarna proprio per questo e non viene solamente per affermare questa Verità ma anche per spargere il Suo Amore sull’uomo. La quantità di Amore che ricevete dipende comunque dalla misura del vostro contenitore, cioè il cuore, quindi allargatelo con la Visione, il Contatto e la Conversazione (Darshan, Sparshan e Sambhashan) con il Divino. Voi potete attingere ambrosia per quanto allargate il vostro contenitore.











(Bhagavan ha chiuso il Discorso con il bhajan: “Bhava Bhaya Harana...”)



Prasanthi Nilayam, 1 Luglio 1996,

Sai Kulwant Hall

(Dal Sanathana Sarathi di Ottobre 2010)