“O nobile persona! Come un’armata possente è la vita di una fortezza,
l’onore è la vita di una donna e la firma è la vita di una promessa scritta,
la verità è la vita della parola”
Difendete la vostra umanità con la purezza, la pazienza e la perseveranza; dimenticare questo principio è come dimenticare l’umanità stessa.
Studenti! Se dovete dire qualcosa, parlate al momento giusto, nel contesto corretto e con umiltà in modo da non ferire gli altri; non pronunciate mai parole aspre. Inoltre non dite mai cose non vere soltanto per far piacere a qualcuno; che agli altri piaccia o meno, attenetevi alla verità nella lettera e nello spirito e parlate con convinzione. Solamente così sarete rispettati nella società. Sostenete il rispetto dell’individuo, della società, della nazione e della razza umana in generale. La parola è la base di tutto questo, consideratela il vostro alito vitale.
La verità è l’ornamento della parola
Sapete per cosa vi è stata data la lingua? Forse per dedicarvi al pettegolezzo inutile? No, no, la lingua vi è stata data affinché diciate la verità. La verità è l’ornamento della parola come la carità è l’ornamento della mano. La condotta corretta è l’alito vitale dell’uomo ma egli usa la facoltà della parola in modo arbitrario, dice il falso perdendo così il rispetto della società. Qual è l’ornamento dell’uomo? La verità è l’ornamento dell’uomo. Le scritture dicono:
Di’ la verità, dilla gentilmente e non dire verità di gusto sgradevole.
Sathyam bruyath priyam bruyath na bruyath sathyamapriyam
Di’ la verità, pratica la rettitudine
Satyam vada dharmam chara
Questi due principi sono le pietre angolari della cultura Bharatiya; voi dovreste purificare i vostri cuori e raffinarvi seguendoli. La pace è l’ornamento delle anime nobili, la verità è l’ornamento dell’uomo, la Beatitudine è l’ornamento di Dio. L’uomo può ottenere la felicità suprema solamente nella contemplazione di Dio; la felicità fisica e relativa al mondo è momentanea, non è felicità vera. Sotto l’influenza dell’orgoglio per la ricchezza e il potere, l’uomo imbocca varie strade malvagie ma la ricchezza e il potere sono come nuvole passeggere; sia il potere fisico che quello mentale o derivato dalla ricchezza sono temporanei.
Si può avere capacità fisica di fare prodezze e potere dell’intelligenza
ma si subirà la sofferenza se si manca della Grazia Divina.
Karna era un guerriero grande ma quale fu il suo destino?
Non dimenticate mai questa verità.
Karna aveva la forza fisica, il potere dell’intelletto e quello delle armi; egli era in effetti dotato di tutti i poteri, era molto superiore ad Arjuna in tutti questi ambiti. Inoltre Arjuna non possedeva la qualità della generosità che aveva Karna; questi non avrebbe mai mancato alla parola data. Nonostante egli fosse dotato di tutte le virtù e dello spirito di sacrificio, divenne uno dei quattro Kaurava malvagi (Duryodhana, Dussasana, Sakuni e Karna) perché non poté mancare alla promessa che aveva fatto al maligno Duryodhana.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei
Le qualità malvagie entrano in voi quando vi imbrancate con persone malvagie; similmente, quando siete in buona compagnia, assorbite qualità buone. Il carbone splende come il fuoco quando ne viene a contatto.
Voi diventate come la compagnia che frequentate
Com’è la farina così è il pane, com’è il cibo così è il flato.
Il desiderio e l’avidità causano la rovina dell’uomo
Studenti! La ferita causata da una caduta può guarire col tempo ma quella causata dalle parole aspre non può mai essere sanata. Considerate la verità come il vostro alito vitale; quando parlate con i genitori, con gli amici e gli anziani, dovete essere sicuri che il vostro dire sia intriso di verità. Hanuman era il ministro di Sugriva il quale lo istruì a incontrare Rama e Lakshmana. Rama gradì molto il suo discorso pacato e dolce per cui disse a Lakshmana: “Caro fratello, egli è dotato di pace, virtù e valore; la sua pace si riflette nel suo dire, le sue virtù si evidenziano nel modo rispettoso in cui si comporta, il suo valore si palesa in come è sceso dalla cima della montagna Rishyamuka in un batter d’occhio”. Le qualità buone o cattive dell’uomo si rivelano nel suo parlare; tutto ciò che egli sperimenta è reazione, risonanza e riflesso delle sue parole. Voi sapete tutti che la malvagità e l’ingiustizia prevalgono oggi nel mondo; tutto questo è dovuto all’influenza dell’Era di Kali. Oggi l’uomo è impantanato nel desiderio e nell’avidità, ha aspirazioni illimitate; nel desiderare le cose necessarie alla vita non c’è niente di male, noi abbiamo bisogno di certe cose per mantenere la dignità e l’onore della famiglia. Salvaguardare l’onore e il benessere della società è nostro dovere; l’onore della società è l’onore della nazione. Prima viene l’individuo, poi la società e quindi la nazione per cui gli studenti devono formarsi, per prima cosa, il carattere individuale che conferisce valore e rispetto all’individuo; a seguire dovete sostenere l’onore della famiglia. Nei tempi antichi, la gente dava molta importanza all’onore della famiglia nelle unioni matrimoniali ma oggi nessuno si interessa al carattere dell’individuo e all’onore della famiglia. Per l’uomo è naturale avere desideri nobili tenendo in mente il carattere individuale, l’onore della famiglia e il benessere della società. In secondo luogo, oggi la gente è ossessionata dall’avidità; dire quante persone abbiano perduto la vita a causa dell’avidità è impossibile. Dovunque guardiamo oggi, le virtù e l’amicizia godono di ben scarsa considerazione, soltanto il denaro è diventato importantissimo per l’uomo quindi molti accumulano ricchezze enormi. Dove va però tutta la loro ricchezza? Che cosa ci fanno? La usano forse per qualche causa apprezzabile o scopo caritatevole? La spendono per dare educazione e assistenza medica ai poveri? Niente affatto. Non c’erano molti re che avevano ricchezze e si erano guadagnati nome e fama grandi? Dove sono ora? Essi non hanno portato con loro neppure un pugno di sabbia quando si sono separati da questo mondo. Comunque non c’è niente di errato nel guadagnare il denaro necessario a soddisfare i bisogni essenziali della vita di tutti i giorni ma voi pensate che l’educazione che acquisite serva soltanto a guadagnare denaro.
Voi potete vantarvi di ammassare grande ricchezza
ma con essa non potete ottenere neppure uno iota di pace,
potete vantare un’educazione di prim’ordine
ma questa non può aiutarvi ad ottenere neppure un po’ di pace in questo mondo.
Questa è la “grandezza” dell’educazione moderna! Essa promuove soltanto discussioni inutili che portano all’inimicizia, non alla pace; quindi non è bene perdersi in diatribe. Ci sono tre P che l’uomo deve sviluppare per salvaguardare la sua umanità: Purezza, Pazienza e Perseveranza, i tre valori umani essenziali. Se avete purezza avrete Satya e Dharma e sperimenterete la beatitudine di praticarli, se avete pazienza vi comporterete rettamente e osserverete la non violenza e se avete la perseveranza otterrete tutti i valori umani. Se in voi ci sono l’amore e la rettitudine, non cadrete mai nella violenza. Chi ha verità e pace non sarà mai preoccupato in alcuna situazione. Anche se avete uno solo dei quattro valori umani, cioè Verità, Rettitudine, Pace e Amore, sicuramente vi atterrete alla non violenza; per sviluppare la non violenza non c’è bisogno di alcuno sforzo speciale, basta avere almeno una di queste quattro qualità umane.
A causa dell’assenza di paura del peccato e di amore per Dio,
il sentimento di umanità è scemato negli esseri umani
e questo va a danno della pace universale.
Si può anche essere dei sempliciotti senza alcuna intelligenza o capacità intellettuale, aver paura del peccato è sufficiente mentre potete avere qualunque ricchezza, quanto oro volete, qualunque possedimento ma, se mancate di paura del peccato, vi si può considerare degli ignorantoni. Una volta Prahlada disse a suo padre: “Perché uccidi le persone innocenti come cacci gli animali selvatici nella foresta? Tu commetti atti di violenza per espandere il tuo regno: che cosa guadagni uccidendo così tante persone? Non è questo che dovresti fare. Come può, uno che è diventato schiavo dei nemici interiori, conquistare quelli esteriori? Tu hai molti nemici grandi dentro di te; cosa sono? Sono il desiderio, la rabbia, l’avidità, l’illusione, l’orgoglio e la gelosia. Tu ti sei arreso ad essi per cui all’esterno uccidi degli innocenti; questo è un peccato grande”.
Prima di tutto dovreste uccidere i nemici interiori come il desiderio, la rabbia, la repulsione ecc.; solamente dopo potete generare in voi la paura del peccato. Perché oggi prevale l’inquietudine nel paese? Perché manca la paura del peccato e l’amore per Dio. Dovunque guardiate, nella foresta, sulla cima delle colline, nelle città e nei villaggi, c’è inquietudine e agitazione. Tutti sapete che un solo braccialetto al polso non fa alcun rumore ma, appena ne indossate un altro, essi cominciano a farsi sentire; similmente, dovunque due persone si incontrino, nascono l’inquietudine e l’agitazione. A causa dell’impatto dell’Era di Kali, la tolleranza, la simpatia, l’amicizia, la compassione e la gentilezza si sono estinte, dovunque ci sono solamente egoismo e interesse personale. Oggi, gli studenti dovrebbero prendere l’impegno di lavorare per il benessere della società e la protezione del paese in genere; soltanto allora la loro educazione può diventare utile. Voi potete ottenere la pace solamente servendo il paese. Voi siete nati e cresciuti nella società, il vostro progresso va attribuito all’aiuto e all’incoraggiamento che essa vi dà per cui dovreste servirla ed esprimerle la vostra gratitudine.
Aiutate gli altri per quanto potete
Se dite parole buone, potete conquistare la fiducia degli altri. L’imperatore Bali disse al suo Guru che non c’è peccato più grande del mancare a una promessa ed ignorò persino il suo consiglio per attenersi alla verità. Quando Vamana chiese a Bali tre passi di terra, il suo Guru Sukracharya lo avvertì “Oh Bali, Egli non è una persona comune ma il Signore Narayana stesso; se Gli darai i tre passi di terra che ti ha chiesto, diventerai un povero” ma Bali rispose: “Svami, se Dio stesso ha proteso la mano chiedendomi la carità, chi sono io per rifiutarGliela? Io manterrò certamente la mia promessa, non sono interessato a ciò chi mi accadrà; il fatto che la mia mano sia al di sopra della Sua è la mia fortuna più grande. Ci può essere una fortuna più grande di questa per me? Io sono pronto a fare qualunque cosa pur di ottenere questa benedizione”.
Il vostro onore è nel tener fede alla parola data. La giovinezza è come una nuvola passeggera che viene e va, non c’è all’inizio né dura fino alla fine, viene e va nella fase intermedia come acqua che scorre sotto i piedi: quanto può durare? Non dovreste essere orgogiosi della giovinezza che è così passeggera e temporanea. Tenendo presente il futuro e il benessere della società, generatevi una visione stabile e una mente ferma e non solo questo: dovete curare il buon nome dei vostri genitori. Essi lavorano molto e sopportano ogni tipo di difficoltà per il vostro benessere e progresso desiderando solamente che possiate studiare bene, elevarvi nella vita e guadagnarvi un buon nome quindi voi dovete sforzarvi di dar loro pace e contentezza.
Nonostante tutta la sua educazione, una persona sciocca non conoscerà il suo Sé vero; che cosa dà tutta questa educazione moderna? Dà solamente conoscenza libresca e voi non potete ottenere un buon nome con questo tipo di educazione, lo potete ottenere soltanto con le buone azioni. Cercate di alleviare le sofferenze dei vostri fratelli, aiutate gli altri per quanto possibile; non andate però oltre le vostre possibilità. Swami vi ha detto di evolvere lo spirito di sacrificio ma non per questo potete avere più acqua di quanta ne possa contenere il vostro recipiente, potete averne quanta esso ne porta. Se volete più acqua, vi serve un contenitore più grande il che significa che dovete allargare il cuore; allora avrete sentimenti ampi.
Studenti! Quando in voi sorge un pensiero, dovete usare la discriminazione per vedere se esso sia buono o cattivo, giusto o sbagliato e solamente dopo agire in conseguenza; non agite frettolosamente.
La fretta causa lo spreco e questo porta preoccupazione quindi non abbiate fretta.
Concedetevi il tempo necessario e riflettete prima di agire ma ciò non significa che si debba sprecare il tempo inutilmente: il tempo è Dio. Oggi la situazione nella società è tale per cui la gente cerca di denigrare anche le azioni buone degli altri e, anche se la aiutate, cerca di farvi danno; non c’è dubbio che si debba comunque aiutare anche quelli che ci danneggiano.
Nell’aiutare coloro che ci hanno aiutato non c’è niente di grande;
nobile è colui che aiuta anche quelli che gli hanno fatto del male.
Nell’aiutare gli altri, voi dovete però usare la discriminazione, dovete considerare fin dove potete prestarvi. Io ho raccontato questa storia altre volte: quando Mohammad Ghori attaccò Prithvi Raj, questi lo sconfisse completamente ma il vincitore, essendo una persona che comandava con cuore aperto, lo perdonò e lo lasciò andare senza punirlo. In seguito, Mohammad Ghori lo attaccò di nuovo e lo sconfisse, lo imprigionò e lo accecò, non ebbe la stessa gratitudine che aveva ricevuto e gli aveva permesso di cavarsela senza danno. Quindi dovete fare attenzione nell’usare il perdono con le persone crudeli; è indubbio che il perdono sia una virtù grande ma, se la usate nei confronti di una persona malvagia, farà più male che bene. Queste persone vanno perdonate una o al massimo due volte perché, se le perdonate sempre, vi mettete in pericolo.
Consigli per controllare la rabbia
Abbiate sempre sentimenti e pensieri buoni nei confronti di tutti ma comportatevi con grande cautela a seconda del momento e della situazione. Imparate a parlare sommessamente, dolcemente e in modo suadente; questo soltanto per soddisfazione vostra e non per gli altri. A volte siete sopraffatti dalla rabbia che genera grande agitazione nella mente quindi dovete sforzarvi di acquietarla; non agite immediatamente nell’impeto della rabbia.
“Chi agisce con rabbia non avrà successo in alcun tentativo,
commetterà delle colpe e sarà deriso da tutti;
la sua stessa gente lo abbandonerà.
Egli perderà ogni ricchezza e rispetto,
la sua rabbia lo rovinerà del tutto”.
Studenti! Ci sono certi strattagemmi per portare la rabbia sotto controllo: il primo passo è quello di allontanarsi appena la rabbia insorge e bere una tazza di acqua fredda. Entrate in casa, guardatevi allo specchio e vedrete com’è brutta e distorta la vostra faccia quando siete arrabbiati, sembrate Surpanakha. Voi stessi sarete disgustati dalla vostra rabbia e direte: “Oibò! Non darò mai più spazio alla rabbia”. Dopo tutto questo, la rabbia non passerà. Allora andate in bagno, aprite il rubinetto, mettete un secchio sotto il getto d’acqua e prendete il tono (Shruti) di quel suono per intonare il canto del Nome Divino; quando cantate i Bhajan, tutte le vostre azioni cattive vengono lavate via. Potete anche fare una passeggiata veloce. Tutti questi suggerimenti agiscono come medicine e portano la rabbia sotto controllo. I nostri antenati evolvevano le qualità umane naturali seguendo metodi simili. Allora non c’erano le pillole per alleviare l’ansia e acquietare la mente; oggi, appena siete nella morza dell’ansia, il medico vi prescrive una pillola che agisce da sedativo e vi fa dormire. Non dovreste prendere l’abitudine di prendere queste pillole. Qual è la pillola che dovremmo prendere?
In questa era di Kali, il canto del Nome Divino è la sola via che porti alla liberazione.
In questa era di Kali, la ripetizione del Nome di Dio è importante al massimo, non c’è medicina migliore del Namasmarana quindi cantate il Nome Divino sempre; questo eliminerà tutti i vostri problemi e agitazioni oltre a concedervi la pace e la beatitudine. Qual è il potere più grande in questa era di Kali?
O nobile! Non c’è yuga come quello di Kali perché in esso
si può ottenere la liberazione semplicemente recitando il Nome Divino
Cantate il Nome Divino e ottenete la beatitudine
In questa era di Kali non c’è niente di più grande del cantare il Nome Divino, la medicina migliore per tutte le malattie che si contraggono nel mondo. La meditazione, i sacrifici rituali e l’adorazione sono prescritti come i mezzi principali di liberazione rispettivamente nel Krita, nel Treta e nel Dvapara Yuga; il Namasmarana è la via più semplice per liberarsi in questo Kali Yuga quindi le persone nate in questo periodo sono più fortunate di quelle vissute nei tre precedenti ma, sfortunatamente, oggi la gente non è capace di seguire una strada così facile. Voi non riuscite a stare seduti fermi per due minuti: che forma di austerità potete praticare? E’ impossibile e quindi rifugiatevi nel Namasmarana, non c’è sadhana più grande di questa. Il canto continuo del Nome Divino porta via tutte le qualità malvagie; voi stessi potete constatare come siete contenti nel cantarLo. E’ per questo che Dio viene descritto come Ganalola e Ganapriya (amante della musica). Il Saggio Narada canta sempre il Nome Divino del Signore Narayana; questa è la sua occupazione principale e il Signore va in estasi nell’ascoltare il suo canto. Nel cantare c’è tatissima gioia e il cuore è rapito per cui si va in estasi; ecco perché il cantare viene considerato così prezioso. Si possono ignorare le componenti della musica come il tono, il ritmo, il tempo, ecc. ma si dovrebbe cantare con tutto il cuore, con sentimento. Ci sono tre modi di pronunciare il Nome Divino: si può pregare dicendo “Rama, Ti prego, proteggimi” o si può dire la stessa cosa in forma di poesia ma queste due forme non sono molto piacevoli da ascoltare mentre la stessa preghiera, espressa nella forma di un canto, va direttamente al cuore perché nel cantare ci sono tanta dolcezza e tanta gioia. Per questo Narada canta continuamente il Nome Divino “Narayana, Narayana”.
Una volta il Saggio Narada andò dal Signore Narayana e Lo pregò di illustrargli l’efficacia del Nome di Rama. “Guarda Narada, su quell’albero c’è un pappagallo; va’ e chiedigli di ripetere il Nome di Rama una volta” disse Narayana al che, obbedendo al Suo comando, Narada fece come gli era stato detto. Appena udì il Nome Divino di Rama, il pappagallo cadde morto giù dall’albero. Narada tornò da Narayana e disse “Oh Signore! Io ho eseguito il Tuo comando ma il pappagallo è morto appena gli ho chiesto di recitare il Nome di Rama” ed Egli rispose: “Oh Narada! Non ti preoccupare per la morte del pappagallo. Una mucca ha partorito or ora un vitello; vai a chiedergli di cantare il Nome di Rama”. Narada temeva che il vitello potesse andare incontro allo stesso destino del pappagallo ma obbedì al comando di Narayana e l’animale morì appena udito il Nome di Rama. Egli informò il Signore dell’accaduto e ricevette l’ingiunzione di andare al palazzo di un re, che era stato benedetto con la nascita di un figlio, e domandare al principe di cantare il Nome Divino di Rama. Narada era spaventato ma Narayana insistette a che egli obbedisse al Suo comando. Il Saggio andò al palazzo e chiese al principe nato da poco di recitare il Nome di Rama solo una volta; il bambino lo salutò e lo informò che, per il semplice ascoltare il Nome di Rama una volta, egli era stato trasformato da pappagallo a vitello e da questo a essere umano come principe. Egli espresse la sua gratitudine al Saggio Narada per averlo iniziato al Rama Nama. Quindi il Nome Divino concede la nascita umana che è considerata un dono raro.
(Baba ha concluso il Suo Discorso con il bhajan “Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare…”)
Prashanti Nilayam, 12 Luglio 1996,
Sai Kulwant Hall
(Dal “Sanatana Sarathi”, Ottobre 2011)