Se credete che Krishna sia un gopâla (un mandriano), un uomo del mondo come gli altri, Egli sarà per voi solo un mandriano! Anche voi non raggiungerete che quel livello. Dovete capire che, in senso yogico, “ go ” di “ gopâla ” significa jîvî (essere vivente) e quindi Gopâla significa “Colui che protegge, guida, nutre e alleva i jîvî , vale a dire “Colui che è il protettore e conservatore degli esseri”. Avrete notato che Uddhava, che considerava Krishna il suo guru , trasse da Lui maggior profitto di Arjuna che Lo considerava un sakha (un amico). Se credete che sia Dio, Egli sarà Dio per voi; se Lo liquidate come un semplice uomo, Egli assumerà quel ruolo e diventerà inutile per voi. CercateLo con il cuore, non con l'occhio esteriore. Il superpotere va cercato nel superstato stesso, non negli stati inferiori. Allora, se avrete gli occhi adatti per vedere e la saggezza per comprendere, Lo troverete. I vari individui hanno diversi metodi di adorazione e adorano oggetti di culto diversi. Vishnu, Shambu, Shâradâ, Allah rappresentano gradi differenti di comprensione umana dell'Unico Insoluto Mistero, l'Insondabile Infinito e Assoluto. Non dovreste cercare la diversità; cercate l'unità. Non entrate in discussioni sul superiore e l'inferiore; quando la stessa persona è onorata con titoli diversi, perché discutere sulla superiorità e inferiorità del titolo? Tutti i titoli sono inadeguati al Suo Splendore Totale.
Indice
L’azione è necessaria per realizzare la Verità
Rendete lo sforzo spirituale naturale come il respiro
“Io rendo la gente pazza di Dio”
Non odiate mai gli altri né augurate loro sventura.
La pace può esser conquistata solo per la via difficile
L’azione è necessaria per realizzare la Verità
Il vostro tentativo dovrebbe essere quello di raggiungere e divenire Nityam e Satyam (Eterno e Verità). Verità è ciò che è uguale nel passato, presente e futuro, che è lo stesso negli stati di veglia, di sogno e di sonno profondo e che non è influenzato da tamoguna , rajoguna e sattvaguna (qualità dell'inerzia, dell'attività-passione e della serenità). Inoltre: il Nome è più grande perfino del Nominato, perché il Nominato può scomparire, ma il Nome rimarrà ed evocherà la Forma del Nominato. Non c'è bisogno che vi affanniate nella ricerca di Dio; Egli è come il burro nel latte, come il pulcino nell'uovo, immanente in ogni atomo della creazione. Non proviene da alcun posto né va chissà dove: Egli è là, qui, dovunque. Da anu (l'atomo) a ghana (la cosa più grande), dal microcosmo al macrocosmo, Egli è ogni cosa. Per realizzare questa grandiosa Verità, è necessaria la sâdhanâ (disciplina spirituale) o karma (azione). Questo è karmayoga , azione fatta a questo scopo: karmasu kaushalam , cioè azione fatta in modo intelligente. Un milionario può possedere un gran numero di vari veicoli, automobili, carrozze ecc., ma, perché si mantenga in salute, il medico gli consiglia di camminare per alcune miglia ogni mattina, altrimenti, dice il dottore, si ammalerà. Allo stesso modo per la rimozione di ajñâna (la malattia dell'ignoranza) si deve compiere l'azione, l'azione diretta dal Dharma (la Rettitudine). L'olio nella lampada è il grasso proveniente dalle azioni di vite precedenti. Più alta è la fiamma più brillante è la luce e prima l'olio finisce. Compite azioni decise ed esaurite gli effetti del passato; liberatevi del fardello che portate al collo. C'è più gioia nel compiere l'azione che nel frutto che può dare; il pellegrinaggio è spesso più piacevole dell'esperienza vissuta nel tempio in cui il pellegrino si era recato.
Rendete lo sforzo spirituale naturale come il respiro
È detto nella Gîtâ che non dovreste curarvi del frutto dell'azione, ma ora Io dico che, entro certi limiti, potete valutarne il risultato. Questo consiglio fu dato tenendo conto delle condizioni allora prevalenti e dell'illusione da cui Arjuna era afflitto. Dato che migliorerà la vostra Ânanda (Gioia) e darà maggior vigore alla vostra sâdhanâ (disciplina spirituale), a proposito di quest'ultima, vi dico ora che potete praticarla con occhio attento all' Ânanda che, alla fine, ne deriverete. È stato appena detto dal Preside del Mârkandeya Sanskrit College che Io sono nato come Janaka, (cioè) come risultato di qualche karmashesha (residuo karmico)! Io non ho nessuno “shesha” (residuo) di karma da esaurire! Sono esente da karma come già affermato nella Gîtâ. La Mahâshakti (il Potere Supremo) indossa il mantello della mâyâshakti (il potere dell'illusione) al fine di ottenere lo scopo di prender contatto con il genere umano e proteggerlo. Io non ho alcun desiderio e quindi nessun karma che Mi leghi. Siete solo voi ad avere desideri, obiettivi e aspettative che vi trascinano lungo varie strade. Per Me, la vostra gioia è il Mio cibo, il vostro gaudio il dondolo su cui Mi siedo, la vostra attività il Mio terreno di giuoco. Ci sono tre tipi di karma: il sahajakarma (l'azione naturale) come il respirare, che deve esser fatto; il vikarma (azione fatta con un intento), come la combinazione dello stoppino e dell'olio nella lampada accesa e l' akarma (l'azione fatta senza l'intento di goderne i frutti o le conseguenze), in cui non c'è né olio, né stoppino, né fiamma. Il prânâyâma (il controllo del respiro) e lo yoga (l'unione con Dio) devono diventare naturali come il respirare e altrettanto automatici, il che è il “summum bonum” della disciplina spirituale, lo stato di sahajasâdhanâ.
“Io rendo la gente pazza di Dio”
Imparate sin dall'infanzia la ripetizione del Nome, la preghiera e la pratica del silenzio. Fate sì che i bambini contemplino le bellezze e la magnificenza dell'opera di Dio e siano pieni di riverente timore e di mistero. Non calcolate né conteggiate ciò che il Sai Baba di Puttaparthi vi dà; Io non dono per attrarvi a Me: dono solo per riempirvi di Ânanda (Gioia). Spandere Gioia: questo è il Mio compito. Io non voglio che Mi esaltiate; sarò soddisfatto se confiderete in Me. La misteriosa indescrivibile Potenza Superiore è giunta a portata di mano e non si impegnerà mai in compiti che non portino frutti. Qualcuno ha cantato che Io porto le lacrime e asciugo le lacrime; sì, Io porto nei vostri occhi le lacrime di gioia e asciugo quelle di dolore. Si dice che Io faccia impazzire la gente e curi la pazzia; sì, rendo la gente pazza per Dio e per la disciplina spirituale a ciò necessaria. Curo la pazzia che fa correre freneticamente le persone dietro piaceri effimeri e le fa cadere in accessi di gioia e dolore. Alcune persone, nella loro ignoranza, hanno detto che a volte Io sono divino, dopodiché divengo umano! Dicono che Io oscilli tra Daivatvam e mânavatvam (Divinità e umanità). Non credeteci: Io sono sempre una sola realtà. Dio non subirà mai un cambiamento fondamentale; solo la forma esteriore può cambiare, l'essenza sarà la stessa. Non ci sarà alcuna diminuzione di valore, come divenire umano per un periodo ecc. Dio sarà caratterizzato da Amore illimitato e intatta Dolcezza. Ci sono due doveri che l'uomo deve assolvere: uno lungo il dharmamârga (il sentiero della rettitudine) per questo mondo e uno lungo il brahmamârga (il sentiero della Suprema Realtà) per la liberazione eterna. Il dharmamârga è il sentiero di sinistra e quindi può esser lasciato; anzi, se ne andrà da solo quando il frutto sarà maturo. È per questo che è chiamato “left” (“sinistra” e anche “lasciato”)! Lasciatelo e non piangeteci sopra, ma mantenetevi sulla “right” (destra), sul brahmamârga , perché è “ right ” (anche “giusto”) che facciate così.
Non odiate mai gli altri né augurate loro sventura.
In definitiva, dovete sapere come usare l'occasione, che avete avuto in questa vita, di venire in contatto con Dio. La lampada diffonde luce, ma può essere usata per vari scopi, buoni o cattivi; il Gange è sacro, ma le sue acque vengono usate sia per fini positivi sia negativi. Il modo in cui usate questa opportunità dipende dal vostro destino, dalla vostra fortuna e dalla quantità di Grazia che riuscite a guadagnarvi. Rafforzate la fede, accrescete la devozione e tutto verrà di conseguenza. Râma fu il simbolo di Satyam (la Verità), Krishna di Prema (l'Amore), Buddha di Dharma (il dovere, la giustizia). Ora, dei quattro, Satya, Dharma, Shânti e Prema, Satya è il Dharma e Prema dona Shânti. Io vi ordino: non odiate mai gli altri né augurate loro sventura o parlate male di loro. Solo così potete ottenere Shântasvarûpam (la forma naturale della Pace). Solo il Signore conosce il Piano, perché Suo è il Piano! Voi vedete solo una parte della commedia sul palcoscenico e quindi tutto vi appare molto confuso. Apprezzerete il Suo Progetto quando tutto il quadro sarà svelato, non prima; per questo, dovete andare dietro il velo di mâyâ (il potere dell'illusione) e incontrare il Direttore in Persona. Mentre siete un attore che recita il suo ruolo sul palco, non potete afferrare il profondo significato di tutta la commedia che ha il mondo come teatro e le ere come durata. Se, mentre recitate bene il vostro ruolo, sviluppate amore verso i vostri compagni attori, ciò sarà più importante che maturare devozione per Dio. Acquisire Shânti (la pace) costituisce un successo ben maggiore che raggiungere Jñâna (la Saggezza spirituale), perché Bhakti (la devozione) è il seme di Prema (l'Amore) e Jñâna il seme di Shânti. I devoti dovrebbero almeno comportarsi come se fossero tutti della stessa famiglia. Approfittate dell'occasione, così fortunatamente disponibile, di mutua cooperazione nell'adorazione e nella sâdhanâ (disciplina spirituale).
Tutti i poteri che Io ho sono per voi. Voi siete il Mio tesoro anche se Mi respingete. Io sono il vostro tesoro anche se dite “no”. Sarò amorevole con voi e Mi attaccherò a voi; affronterò qualunque problema per tenere la Mia proprietà al sicuro sotto la Mia custodia! Il che è come dire sotto la custodia di Dio, qualunque sia il Nome col quale Lo invocate. Tutti i poteri che ho sono per voi; Io sono solo il deposito e li tengo pronti per darveli, in qualsiasi momento li chiediate. Io vi darò Amore anche se non lo chiedete, perché esserne partecipi è vostro diritto. Alcuni protestano perché non ho dato loro questo o quello, ma ciò è perché la loro visione è limitata all'immediato futuro o al presente, mentre Io so che cosa c'è in serbo e devo quindi difenderli da maggiori dolori. Essi persino Mi rimproverano e Mi coprono di insulti, ma non li abbandonerò. Io non sono influenzato da nessuno, ricordàtelo. Non c'è nessuno che possa cambiare il Mio corso o influenzare, anche minimamente, la Mia condotta. Io sono il Maestro del creato. Ma lasciate che vi dica questo: uso parole severe o “punisco” alcune persone perché le amo e desidero correggerle e farne strumenti migliori. Se non fossero Mie, le avrei abbandonate, e notare i loro errori non Mi sarebbe interessato affatto; Io ho il diritto di castigare coloro che sento Miei. So anche che, ciononostante, essi apprezzano la Mia Parola e si dispiaceranno se sarò scontento di loro. Il fatto che veniate facilmente allontanati da Me dalle parole irresponsabili di persone sciocche è dovuto alla vostra mente instabile.
La pace può esser conquistata solo per la via difficile
LA volte agisco come se vi tenessi a distanza: faccio questo per trasformarvi più rapidamente. Quando un tratto di strada è in riparazione, faccio un altro giro e non la uso per un po' di tempo; lo scopo è di lasciar procedere i lavori più speditamente in modo da poterla nuovamente usare. Sono venuto per raddrizzare il mondo e quindi devo raccogliere tutti coloro che sono malati e curarli nel Mio “ospedale”, riportandoli alla salute, alla forza e alla saggezza per rimandarli ai loro posti nella vita. Devo intensificare la vostra devozione, rafforzare la vostra fede e ricostruire le fondamenta della vostra natura morale, in modo che possiate fronteggiare le tentazioni con maggior sicurezza. Ho incontrato persone che recitano una preghiera, credendo di portare il mondo più vicino alla pace ogni volta che pregano, ma la pace può esser conquistata solo per la via difficile, eliminando la violenza e l'avidità dal cuore degli individui.
Ci sono casi in cui un paesano di Puttaparthi, avendo la febbre, ricorre ad ogni sorta di ciarlataneria finché la febbre non diventa troppo seria; allora corre come un matto a cercare dottori e medicine a Bukkapatnam, Anantapur, Chikkaballapur e Vellore finché è costretto a vendere la sua terra per pagare i debiti! Se solo avesse deciso di consultare subito un medico qualificato, tutto ciò sarebbe stato evitato. Quindi non correte dietro a guru che soffrono essi stessi di visioni distorte e sono afflitti da problemi di capofamiglia: non andate mendicando presso persone che sono esse stesse dei mendicanti. Evitate qualunque orgoglio e competizione tra di voi sulla via spirituale e lasciate che ognuno proceda con il suo passo; basta che la direzione e la strada vadano verso Dio.
I saggi dei tempi antichi distinguevano il karma in “ vikarma ” (che è fatto intenzionalmente), e “akarm” (che è fatto senza alcuna intenzione di goderne i frutti). Seguite quest'ultimo e vi salverete dalla sofferenza. Tutte le altre attività, come cercare la ricchezza, la reputazione, la fama e la notorietà, sfociano nella sofferenza.
Prashânti Nilayam, 29 Settembre 1960
(Tratto da “Sathya Sai Speaks”, vol. 1 - 1953/1960, D.D. n. 30)