PERLE DI SAGGEZZA SAI

I VICE-RETTORI ALLA PRESENZA DI SWAMI

2 maggio 2004

Desidero mettervi al corrente di ciò che successe il 29 ottobre del 2003. Tutti i Vice-Rettori avevano deciso di incontrarsi in assemblea per valutare gli standard delle Università Sathya Sai. Intendevano condividere le loro esperienze con tutti nell' auditorium, alla presenza di Bhagavan. Erano circa le quattro del pomeriggio. Tre dei Vice- Rettori erano stati selezionati e dovevano esporre i loro punti di vista, che venivano registrati. Bhagavan chiese anche ad alcuni ragazzi di parlare e di raccontare le proprie esperienze, così i Vice-Rettori, che si trovavano là davanti, li avrebbero dovuti ascoltare. Ecco qui di seguito che cosa dissero gli studenti sull'Università Sathya Sai.




GLI STUDENTI DEVONO ESSERE PRONTI - SEMPRE PRONTI


Desidero attrarre la vostra attenzione sul modo in cui Swami chiama i ragazzi. Non dà loro il tempo di prepararsi, o compiti a casa sufficienti. Devono essere sempre pronti, sempre! Può chiamare chiunque, ad ogni istante, come fece il 29 ottobre 2003, quando, senza preavviso, scelse alcuni studenti universitari affinché esponessero i loro punti di vista alle persone presenti. Ognuno di loro parlò in una lingua differente, con il risultato che si ebbero dei discorsi in inglese, in sanscrito, in hindi ed in telugu. Vi farò un riassunto in inglese di ciò che dissero, affinché siate in grado di apprezzarlo. Il nome del primo oratore era Sri Sasank Shah, un ragazzo del secondo anno che parlò in inglese. Il secondo studente fu Y. Ranganadha Raju, un altro studente del secondo anno, che parlò in Telugu. Il terzo si chiamava V. Jagannadhan, uno studente di informatica che parlò in sanscrito. Il quarto fu uno studente di fisica, Jagadish Chandra, che si espresse in hindi. Tutti apprezzarono ciò che dissero quei ragazzi. Swami dette loro qualche pacca sulle spalle e li benedisse, cosa che si erano ampiamente meritata. Qui sotto cercherò di esporvi la sostanza dei discorsi di ciascuno di essi, uno dopo l'altro.




SWAMI TIENE SEMPRE FEDE ALLE PROPRIE PROMESSE


Il primo oratore, Sri Sasank Shah, parlò così:
"Molto tempo fa, nel 1951, Bhagavan Baba dichiarò che a Puttaparthi sarebbe sorta l'Università Sathya Sai. Questo accadde in occasione di una visita che Baba fece alla scuola di Bukkapatnam, in cui Egli aveva studiato. Bukkapatnam è un villaggio che si trova a tre miglia da qui. Bhagavan era stato invitato alla cerimonia tenuta in occasione di un anniversario della scuola, in qualità di ex-studente! Il Preside aveva fatto un discorso di benvenuto: "Bhagavan, vorremmo tanto uno 'junior college' in questo villaggio (Lo 'junior college' corrisponde ai primi due anni di università del sistema italiano; N.d.T.). Per favore, aiutaci ad avere il permesso!" La risposta di Swami sorprese tutti: "Perché uno 'junior college'? Ci sarà una vera università a Puttaparthi." Swami disse questo nel dicembre del 1951, nel Suo discorso. Trent' anni dopo, il 22 novembre 1981, la sua promessa è stata mantenuta, con la fondazione dell'Università Sathya Sai.




LE ISTITUZIONI DIDATTICHE SATHYA SAI SONO UNICHE


Sasank proseguì affermando che le Università Sathya Sai sono state fondate allo scopo di inculcare i valori umani negli studenti, indipendentemente dai loro corsi accademici. "Ci sono già molte università in tutto il Paese. L'Università Sathya Sai non è una semplice università in più. Essa è diversa. Ha un diverso motivo di esistenza, e questo è la semina dei valori umani, che daranno come frutto dei cittadini ideali per questo Paese." Sasank evidenziò anche che il mezzo didattico dell'Università Sathya Sai è la disciplina. La prima, la seconda e la terza lingua che vengono studiate qui sono rispettivamente l'amore, il servizio e la pratica spirituale, o 'sadhana'. Sasank volle anche fare un richiamo alla situazione di Puttaparthi com'era cinquant'anni prima, nei primi anni cinquanta, quando non si godeva di nessuna comodità e non c'erano neppure strade che la collegassero adeguatamente. "Oggi ci sono gli autobus, c'è un aeroporto e persino un treno. Che cambiamento drastico! L'università Sathya Sai è un anello di connessione, che prova al mondo intero il legame profondo esistente fra gli studenti e Bhagavan Sri Sathya Sai Baba." L'Università Sathya Sai è un'espressione del sentimento del 'dare e perdonare' di Bhagavan. Baba ripete continuamente che gli studenti sono una Sua proprietà. L'amore di Baba per gli studenti è al di là di ogni immaginazione. Nessuna definizione può chiarirci adeguatamente la profondità del Suo amore per gli studenti. Il suo amore è al di là di ogni possibile misura comprensibile dalla mente umana.




BABA RISPONDE ALLE PREGHIERE


Questo episodio è accaduto nel 1970. Il college, e l'ostello ad esso annesso, si trovavano a Bangalore (Whitefield). Dato che l'ostello era troppo piccolo, Swami stava pensando di costruirne uno più grande per poter ospitare sempre più studenti negli anni a venire. Arrivò il momento in cui il progetto fu pronto, gli ordini dati e la data in cui posare la prima pietra delle fondamenta fissata! Ma i ragazzi non erano contenti, perché l'ostello in questione sarebbe stato molto lontano da Swami. I ragazzi sarebbero stati trasferiti in un luogo molto lontano da Lui. Non erano preparati psicologicamente a questa grande lontananza. Allora un bambino molto piccolo dette a Swami una lettera che lo commosse visibilmente. Sapete: Bhagavan risponde alle vostre preghiere. Le preghiere fanno sì che tutto sia possibile sulla Terra, anche se a noi, poveri mortali, una simile cosa sembra impossibile. Non c'è niente che una preghiera non possa ottenere. Alla preghiera umile, semplice e pura di questo bambino Swami rispose: "Sì!". Sapete che cosa era scritto sulla lettera? "Swami, che giustificazione hai per allontanarci da Te? Pensi che potremo sopportare questa separazione? Se hai deciso di costruire dei nuovi ostelli per noi, Ti prego di costruire anche una casa per Te accanto a noi!". Questo toccò Swami profondamente. Chiamò l'architetto e gli disse: "Cambia il progetto! Porta l'ostello qui, così che i ragazzi possano starMi vicini. Non vogliono allontanarsi, piangono." Questo è ciò che disse Baba. Oggi l'ostello che vedete a Whitefield è un monumento dell'Amore di Swami per gli studenti.




SWAMI AMA E PERDONA


Swami ha una qualità del perdono grande come le montagne dell'Himalaya. Egli dà e perdona. Sasank menzionò un altro episodio che sottolineava il fatto che Baba perdona, e che evidenziava ancora una volta quanto Baba ami gli studenti. Ecco una sintesi del suo racconto: "Un giorno, un ragazzo entrò nella macchina bianca di Bhagavan. Non si accorse che l'auto era in moto. Nel momento in cui si sedette, in qualche modo l'auto partì e andò a finire contro il muro, vicino al garage. Il ragazzo era terrorizzato. Tremava letteralmente e scappò via. Non venne al darshan per due giorni ed il Preside si informò sul suo strano comportamento. Dopo un'assenza di due giorni, finalmente il ragazzo trovò il coraggio di venire nuovamente al darshan. Swami lo vide e gli chiese: "Ragazzo, pensi che Io sia arrabbiato con te? No, no! Tu sei più importante della Mia macchina. Andare a sbattere contro il muro può danneggiare la Mia automobile. Non Mi preoccupo di questo. Sono invece felice che non sia successo niente a te, perché tu sei molto più importante della Mia macchina!" Questo è ciò che disse Baghavan. Il ragazzo cadde ai Suoi Piedi di Loto versando lacrime di pentimento. L'amore di Swami è più grande di quello di mille madri." Ecco ciò che Sasank disse al pubblico. I ragazzi dell'Università imparano questi valori umani con Bhagavan stesso come modello. Baghavan insegna e pratica ciò che insegna.




L'AMORE PUÒ TRASFORMARE TUTTO


Sansank ha poi raccontato un altro episodio, accaduto nel 1992. "A quel tempo seguivamo delle lezioni di cultura e spiritualità indiana, alle quali potevano partecipare studenti provenienti da tutto il Paese. Potevano partecipare studenti di tutti gli stati e di tutti i distretti. Circa mille studenti provenienti da tutto il Paese seguivano quei seminari. Una mattina, l'argomento trattato da un professore fu 'ahimsa', cioè 'non violenza'. Dopo la fine della lezione, i ragazzi si incamminarono per andare a mangiare. Sulla strada, passarono davanti ad un ragazzo che giocava sul prato, strappando via qualche filo d'erba. Un ragazzo gli andò vicinissimo e gli disse: "Non hai sentito il discorso del professore? Perché fai del male a questi fili d'erba innocenti? Perché lo fai? Perché sei violento con l'erbetta che non ti ha fatto niente?!" Un altro ragazzo intervenne: "Via, dopotutto non è che erba. Perché ti agiti tanto? Non c'è niente di male a strapparla!" La mattina dopo Swami chiamò questo secondo ragazzo e gli chiese: " Ragazzo, che cosa stavi dicendo ieri?..." Prima che il ragazzo potesse rispondere, fu Swami a fornirgli tutti i dettagli. " 'Dopo tutto è solo erba' - hai detto. Ti sbagli. Anche l'erba ha vita e, quando la strappi, soffre. Le stai facendo del male, e l'erba sente dolore." Poi, con un sorriso felice, Bhagavan toccò una rosa in boccio. Non appena Egli la toccò, essa cominciò ad aprirsi e divenne un fiore. "Guarda, questo è il potere dell'Amore. Il potere dell'Amore ha fatto sì che la rosa fiorisse. Guarda e rifletti." Swami volle che anche il ragazzo toccasse un bocciolo di rosa, ed anch'esso cominciò ad aprirsi. "Questo è l'effetto dell'Amore. L'Amore può trasformare tutto. Fa sbocciare un fiore. Tutto risponde, se hai l'Amore." Questo è ciò che Swami disse. Dette la definizione della parola 'non violenza' in una sola frase: "Non violenza è non far del male a nessuno, né con il pensiero, né con la parola, né con l'azione."




NELLE UNIVERSITÀ SATHYA SAI L'ISTRUZIONE È INTESA PER VIVERE, NON PER LA VITA

Sasank disse poi che l'Università offre una preparazione per quanto riguarda la normale istruzione secolare, ma oltre ad essa vengono anche insegnati i principi delle diverse religioni, affinché si arrivi a capire che tutte le religioni sono una, e che Dio è Uno. La sintesi delle religioni viene insegnata anche agli studenti dell'università. Disse che in questa Università l'istruzione non viene impartita solo in classe. Gli studenti imparano in tre posti: nell'ostello, nel campus e nel tempio (mandir). In tutti e tre questi posti essi imparano i valori umani. Questa Università ha gli standard più alti di questo Paese, secondo la Commissione Universitaria deputata a fare questo genere di valutazioni! Sì! Il ragazzo poi aggiunse che la vera proprietà è la spiritualità, non la conoscenza mondana, o l'informazione secolare. "Ma allo stesso tempo dobbiamo imparare a trovare un equilibrio tra la conoscenza mondana e quella spirituale. Senza dubbio, esse sono separate. Ma allo stesso tempo dobbiamo riuscire a trovare un equilibrio e a condurre una vita confortevole." Come dice Bhagavan, ci sono due cose importanti: i diritti ed i doveri. Essi sono paragonabili alle due ali di un uccello. L'istruzione offerta qui all'Università Sathya Sai è per vivere, non per la vita. Si occupa di tutti i valori importanti relativi alla retta condotta, all'etica, alla moralità, al fisico, al mondano all'universale ed allo spirituale, affinché gli studenti siano capaci di rispondere appropriatamente quando è necessario. Questa è ciò che viene definita 'educazione integrata'. Quando agli studenti viene insegnato come comportarsi con gli amici, come essere rispettosi con gli anziani, bene, questo insegnamento forma una personalità ben integrata. L'istruzione non deve rendere la gente rotta, fratturata od amputata. L'istruzione dev'essere 'educazione' e deve riuscire a formare una personalità totalmente integrata in tutto. Questa Università è fortunatissima ad avere come rettore Bhagavan Sri Sathya Sai Baba! È una benedizione, una fortuna, che questa Univesità sia nelle mani sicure del Creatore stesso! Che cosa possiamo dargli in cambio? Come possiamo esprimergli la nostra gratitudine per tutto ciò che fa per noi?" Sasank concluse dicendo: "È sufficiente che noi proviamo di essere dei degni strumenti nelle mani di Bhagavan, per realizzare la Sua Missione in tutto il mondo. Nelle nostre preghiere dobbiamo chiedere di diventare Suoi idonei strumenti".




L'AMORE DI SWAMI È AL DI LÀ DELLE CLASSI, DELLE CASTE E DEL SESSO


Ora passerò a raccontarvi ciò che disse Y. Ranganadha Raju, che parlò in telugu. Affermò: "C'è una sola religione, ed è la religione dell'Amore. C'è solo una casta, la casta dell'umanità. Prasanthi Nilayam, in particolare l'ostello, è testimone di ciò che dice Swami. La gente può essere del Tamil Nadu, del Karnataka, dell'Andhra Pradesh, del Kashmir, etc. - ma quando arrivano qui, si comportano tutti come se fossero fratelli e sorelle, e questa è una cosa straordinaria. Fuori troviamo linee politiche ed amministrazioni regolate dalle leggi del Paese. Ma qui non ci sono leggi. È Bhagavan a guidare tutta l'università. Ecco perché tutti credono di trovarsi in Paradiso. Esiste qualche posto degno di essere chiamato 'Paradiso'? Solo Prasanthi Nilayam."
Raju continuò: "L'Amore di Swami è al di là delle caste, delle classi o del sesso, perché l'Amore di Swami non ha condizioni. La gente viene qui da tutto il mondo. Parla lingue diverse. Non ci sono discriminazioni. Egli è di tutti... appartiene a tutti. Non c'è niente che somigli ad una struttura di 'classe': un ragazzo può essere figlio di un milionario ed un altro di un mendicante, ma essi saranno uguali davanti a Swami."




LE AZIONI DI SWAMI NON POSSONO ESSERE MESSE AL LIVELLO DELLA MENTE UMANA


Raju continuò: "Un semplice esempio. Penso che molti di voi conoscano le parole crociate. C'era un ragazzo al quale le parole crociate piacevano molto. Un giorno gli mancavano quattro parole, non gli venivano proprio in mente. Una di esse rispondeva alla definizione: 'Un Paese il cui nome finisce per Q'. Il ragazzo si grattò la testa molte volte, ma il nome non veniva. Swami, guardando verso alcuni devoti, disse: "Quei devoti sono dell'Iraq. Q è l'ultima lettera... È un Paese del petrolio, come tutti sapete." Così, per il ragazzo era arrivata la soluzione. Le risposte di Swami sono misteriose. Il modo in cui Swami tratta la gente è unico. È veramente interessante vedere come riesce a toccare le persone. È una vista degna degli dei. Il piccolo quesito del ragazzo aveva trovato risposta. A volte Swami sembra strano. Non può essere ridotto al livello della mente umana."




SENZA CHE CI SE NE ACCORGA, SI VERIFICA UNA SILENZIOSA TRASFORMAZIONE


Raju fece un altro esempio: "In ogni studente, dopo il suo arrivo qui, si verifica una trasformazione, senza che questi se ne accorga. La sua personalità diventa totalmente diversa da com'era in passato." Poi Raju fece una rivelazione al pubblico, raccontando un episodio che fa ben capire la psicologia degli studenti. "I ragazzi si stavano preparando alle gare sportive. Come sapete, chi vince ha il diritto di ricevere la medaglia d'oro direttamente dalle Mani Divine di Bhagavan, e questo davanti a cinquantamila devoti. Non si tratta certo di una cosa da nulla, perciò la competizione è vivissima fra i ragazzi, che desiderano ricevere il premio direttamente da Swami! Per la finale della maratona erano rimasti in gara due ragazzi. Gli altri erano arrivati rispettivamente terzo, quarto e così via, ed ora questi due ragazzi si sfidavano per il primo ed il secondo posto. Uno dei due sarebbe stato il vincitore. Stavano correndo, quando uno dei due cadde, per cui l'altro venne dichiarato vincitore. Sarebbe stato lui a ricevere il premio da Bhagavan. Alla fine della gara gli altri ragazzi consolarono il perdente: "Non ti preoccupare. Può succedere. Ma come hai fatto a cadere? Sei un bravissimo atleta, sei sempre stato primo, per anni. Com'è potuto succedere?" Sapete che cosa rispose il ragazzo? "Il ragazzo che ha vinto aveva promesso a suo padre di essere lui il campione del college di quest'anno. Gli aveva detto che sarebbe stato lui a ricevere il premio dalle mani di Bhagavan. Non volevo che fosse triste per causa mia, volevo che vincesse. Mi sono lasciato cadere di proposito." In quale altro posto succederebbe qualcosa del genere? Non si tratta di mere competizioni, qui sono in gioco i valori della vita. Raju continuò: "Io provengo da una zona piena di terroristi, una zona violenta, in cui le persone si uccidono a vicenda. Nessuno direbbe che io provengo da quell'ambiente. Bhagavan ha fatto di me un uomo colto che vive all'insegna dei valori umani. Dichiaro apertamente che questo è stato l'effetto dell'Amore di Bhagavan sulla mia vita.




SWAMI È ONNISCIENTE


Uno studente narrò quest'altro episodio: "Un ragazzo dell' Istituto aveva l'abitudine di tagliarsi le unghie ogni giovedì. Un giovedì accadde che dovette uscire di fretta dal college e non se le potè tagliare. Lo stesso giorno successe anche che Baba venne in visita all'Istituto. Chiamò quel ragazzo e gli disse: "Come stai?" Poi agitò la mano, materializzando un tagliaunghie (risate) e continuò: "Tieni, tagliati le unghie con questo!"




UNA PREGHIERA A SWAMI


I miracoli di Bhagavan non possono essere giudicati, valutati o spiegati. A questo proposito, il ragazzo citò una bellissima poesia composta da Baba stesso. Vi darò un tentativo di traduzione (non credo di poter fare giustizia alla composizione originale).


'Qualsiasi cosa mi arrivi / ricchezza, prosperità o povertà / non mi importa. / Se tu sei contento di me / questo mi basta, Bhagavan. / Qualsiasi cosa io guadagni e qualsiasi cosa perda, se tu mi sei favorevole / questo mi basta, Bhagavan. / Posso avere infiniti desideri, di cui alcuni esauditi e ad altri non esauditi / ma se la Tua Grazia è in Me / questo mi basta, Bhagavan. Posso avere un lavoro o no / ma se Tu mi ami, / questo mi basta, Bhagavan. Mi hai dato molto e molto mi darai ancora in futuro / ma Signore, Ti prometto una cosa: / condurrò una vita che Ti permetterà di definirmi Tuo devoto / che Ti farà dire che sei compiaciuto del mio comportamento / e questo sarà sufficiente per questa vita.'


Quando il ragazzo recitò questa poesia ci fu un applauso fragoroso in tutto l'auditorium. Allora egli ne recitò un'altra, anch'essa scritta da Swami. (Voglio dirvi, amici miei... : nel corso dei miei discorsi mi avete sentito citare molte volete delle poesie di Bhagavan. Ogni volta che mi viene concessa la possibilità di parlare alla Divina Presenza, traduco Swami liberamente. Non lo faccio per pubblicizzare la mia cultura! No! Le poesie sono in telugu, che è la mia madre lingua, per cui sono molto facili da capire per me. Posso anche citare il testo originale, e chi conosce il telugu lo apprezza molto. Ma non voglio deludere gli altri. Ecco perché traduco in inglese all'istante, ben sapendo che alle parole di Baba non si può fare piena giustizia. Lo so, ma faccio comunque il mio lavoro.)
Questo è il contenuto essenziale della seconda poesia citata dal ragazzo, e scritta da Baba Stesso cinquanta anni fa:


'O Dio, Tu sei l'albero ed io il rampicante avvinghiato intorno a Te / Signore / Tu sei il fiore ed io l'ape che ti ronza intorno / Bhagavan, Tu sei il cielo sconfinato ed io la piccola stella / che brilla e risplende sulla via / Bhagavan, Tu sei l'Oceano ed io sono solo un fiume che cerca di unirsi a Te. / O Swami, Tu sei la montagna ed io la cascata!'


Questo è il contenuto della poesia. Swami chiese al ragazzo di ripetere la poesia una seconda volta. Dio gode ad ascoltare le Sue Proprie composizioni!




OFFRIRE A DIO I SUOI STESSI DONI


A questo punto parlò V. Jagannadhan, lo studente di informatica. Parlò in sanscrito. Questo ragazzo citò dei versi di Adi Shankara. Avrete senz'altro sentito parlare di Shankara, il massimo intellettuale che il mondo abbia mai prodotto. La gente dice che Shankara sia la vera e propria incarnazione dello stesso Shiva. Oggi sento proprio la voglia di parlare di Shankara e Ramana Maharshi ad un piccolo gruppo. Non è roba per tutti. Se non si ha profondità, 100% di concentrazione e sufficienti basi di spiritualità, Shankara e Ramama Maharshi non posono essere capiti (risate). Io prego di avere un giorno la possibilità di poter fare un discorso sulla vita e sulle opere di questi due grandi. Questo ragazzo, Jagannathan, citò l'opera di Shankara 'Soundarya Lahiri', che significa: 'la bellezza fluisce'. 'L' incessante flusso delle bellezza' è la traduzione letterale, e quest'opera è in lode alla Madre Divina. Che cosa facciamo quando facciamo il nostro bagno quotidiano? Se la gente va a fare il bagno al fiume, prende un po' d'acqua e l'offre a Dio. L'acqua, che è stata creata da Dio, non è vostra. È là, è il fiume. E voi offrite quell'acqua a Dio. Sono stato chiaro? 'Oh, Dio, che cosa posso darti che non sia di Tua creazione? Tutto appartiene a Te, io non ho nulla. Posso solo ridarti indietro i Tuoi doni, Swami. Io non ho niente.' Prendiamo un po' dell'acqua del fiume che appartiene a Dio e Gliela offriamo! "Allo stesso modo, Swami, tutto ciò che impariamo da Te Ti verrà offerto indietro per devozione. Non abbiamo niente di nostro da offrirti, o Dio. Niente può accadere a questo mondo se Tu non vuoi, a meno che non sia Tu a determinarlo, o Dio!"




DIO NON LASCIA MAI CADERE I SUOI DEVOTI


Il ragazzo menzionò un episodio del Mahabharata, un grande poema epico indiano. Uno dei personaggi è Arjuna, un grande guerriero dalla forza enorme, molto esperto nel tiro all'arco. Arjuna andò in pellegrinaggio e visitò svariati luoghi, ed una volta incontrò la scimmia Hanuman, un personaggio del Ramayana (un'altro famoso poema epico indiano, che si era svolto nello yuga [era] precedente). Egli non conosceva i poteri di Hanuman perché Hanuman apparteneva al Treta Yuga, un periodo precedente, cioè al tempo di Rama, che era stato la settima incarnazione di Vishnu. Arjuna invece apparteneva ai tempi di Krishna, l'ottava incarnazione di Vishnu. Pertanto Arjuna non poteva assolutamente conoscere Hanuman. Arjuna credette pertanto di avere a che fare con una scimmia ordinaria, fino a quando Hanuman non gli dimostrò di essere invece una scimmia straordinaria. Arjuna guardò il ponte di Rameshwaram, vicino alla punta del Sud dell'India, e disse ad Hanuman: "Guarda! Il tuo Sri Rama ha costruito questo ponte con l'aiuto delle scimmie?! Se ci fossi stato io, l'avrei costruito usando delle frecce, da solo e senza l'aiuto di alcuna scimmia. In che cosa è così grande Rama, allora?" Hanuman ci rimase malissimo. "Oh, capisco. Sei così grande?! Allora fallo, costruiscilo, adesso!" Arjuna tirò le frecce. Il ponte fu presto pronto. Allora Hanuman replicò: "Adesso voglio provarne la resistenza." Così dicendo, cominciò a camminare sul ponte. Il ponte cominciò a ondeggiare come i ponti moderni, fatti con tanta sabbia e poco cemento. Sembrava che stesse per crollare ad ogni istante. Allora Arjuna cominciò a pregare Krishna, in silenzio, dopodiché disse ad Hanuman: "Adesso prova di nuovo a camminarci sopra." Quando Hanuman lo attraversò nuovamente, il ponte era diventato stabile. Più tardi, Krishna apparve ad Arjuna e gli disse: "Devi sapere che la prima volta che Hanuman ha camminato sul ponte, questo sarebbe crollato. Ma dato che tu mi hai pregato, io ho sostenuto il ponte, affinché non cadesse, con la schiena. E infatti, guarda, sulla mia schiena puoi ancora vedere le strisce di sangue." Questo episodio, riportato da quel ragazzo, era stato narrato in precedenza agli studenti da Bhagavan. Il prestigio e la dignità di Arjuna erano stati mantenuti da Dio. Coloro che credono in Dio possono vivere rispettati ed essere nella Grazia. Non dobbiamo abbassare la testa per la vergogna davanti a nessuno, perché Dio è lì per noi, in quanto il prestigio del devoto è il prestigio di Dio. Egli non permetterà mai che un Suo devoto fallisca." Questo è ciò che disse quel ragazzo.




QUALSIASI SENTIERO SEGUIATE, IO SARÒ LÀ A BENEDIRVI


Il ragazzo continuò, raccontando altre cose dette da Bhagavan ai ragazzi... cose che possono essere interessanti anche per tutti noi. "Ragazzi, potete andare ovunque a fare qualsiasi pratica spirituale. Ma ricordatevi che quali che siano il luogo in cui vi recate e la disciplina spirituale che praticate, se queste cose vi apporteranno qualche beneficio, vi appagheranno e vi faranno guadagnare la Grazia, succederà solo per causa Mia. Dovete capire che qualsiasi sentiero seguiate Io sarò presente a benedirvi. Potete andare ovunque: Io sarò là a benedirvi. Capite questo: Sai Baba è la Realtà Suprema e continuerà a riversare le Sue benedizioni su tutti, ovunque, qualsiasi sentiero venga seguito." Questo è ciò che ha detto Bhagavan. Tutti i presenti erano molto felici di sentire ciò che il ragazzo diceva. Questi poi continuò: "Swami vuole che facciamo alcuni importanti passi nelle nostre vite. Dobbiamo innazitutto coltivare la fiducia in Noi Stessi. Da questa fiducia nascerà la soddisfazione di Noi Stessi, che ci renderà pronti al sacrificio di noi stessi, il quale a sua volta sboccherà nella Realizzazione del Sé. Questi sono passi assolutamente necessari. Il servizio è il sentiero spirituale migliore che esiste nella vita." Con questa affermazione il ragazzo concluse il suo discorso.




IL BRACCIO DI FERRO FRA DIO E IL MALE


Poi parlò l'ultimo 'oratore': Jagadish Chandra, studente del primo anno di fisica. Si espresse in hindi. Forse vi starete chiedendo: 'Anil Kumar! Ma tu parli tutte queste lingue?!' Non so... ma mi è stato richiesto di fornire la versione inglese di ciò che dissero. Presi nota dei loro discorsi e li tradussi. Non dico di conoscere tutte le lingue, no! Mi basta parlare inglese e telugu. La mia madre lingua è il telugu ed ho imparato l'inglese a scuola...


Ora: Jagadish Chandra narrò un episodio tratto dalle nostre epiche, in cui i demoni e gli angeli facevano a braccio di ferro. Si erano messi ad agitare l'oceano di latte con la zangola (la zangolatura è il procedimento per fare il burro; N.d.T.). Gli angeli si trovavano da un lato ed i demoni dall'altro. Entrambi i gruppi rivali fecero questa 'zangolatura', ed essa produsse il Nettare Divino. Oggi il braccio di ferro è fra le forze del bene e quelle del male nell'oceano della vita. Da questo braccio di ferro è emanata la forma maestosa, bellissima, nettarina del nostro Avatar, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Egli ha preso vita, è nato da questo processo di zangolatura fra il bene ed il male." Questo è ciò che quel ragazzo disse.




LA GENTE NON POSSIEDE LA CONOSCENZA DEL SÉ


Poi cominciò a parlare di altri due punti importanti: "Oggi troviamo che la gente è sempre più concentrata sul denaro. Tutti pensano solo e soltanto al denaro. Col denaro si possono fare molte cose, ma non tutto. È una disgrazia che oggi il denaro abbia assunto la priorità nella vita degli individui. In questi tempi moderni, la gente non possiede la conoscenza del Sé, come menzionato da Adi Shankara o Ramana Maharshi. Conoscono la natura, ma non conoscono la loro vera natura. Conoscono il mondo esteriore, ma non conoscono il Sé interiore. Questo è ciò che sta accadendo." Bhagavan ha detto: "Questa Conoscenza è il Sé, che è così vicino a voi, vicinissimo." Non vediamo la luce, brancoliamo nel buio. Siamo immersi nell'oscurità dell' illusione. Non guardiamo la luce in noi, la luce del Sé.




VI INSEGNO PARLANDO IN UNA LINGUA CHE È PER ME E PER VOI


Poi il ragazzo disse: "L'Università Sathya Sai è il sogno della comunità degli studenti, che è stato realizzato nella realtà. Abbiamo studenti provenienti da tutto il Paese, da tutti gli Stati, studenti che rappresentano le diverse culture di questo Paese e diverse lingue parlate in questo Paese. L'istruzione impartita è totalmente gratis, dall'asilo al dottorato. Totalmente gratis!" Baba ha detto agli studenti qualcosa che risuona loro nelle orecchie, giorno e notte. Di che cosa si tratta? "Ragazzi, state certi che Io sono sempre con voi, in voi ed attorno a voi." Questo dà loro entusiasmo, coraggio e dinamismo per la vita. Questo è proprio ciò che Baba ha detto! Il ragazzo continuò, citando Swami: "Siate pur certi che Io sono sempre attorno a voi, per motivarvi ed ispirarvi, per risvegliare il 'Me' che è dentro di voi. Quando vedo che rispondete, la conoscenza del mondo vi viene messa davanti, ed Io, Me stesso, vi insegno, parlando in una lingua che è per me e voi. C'è una lingua separata, diversa, fra voi e Swami, che è totalmente personale. Io, Me Stesso, vi insegnerò ciò che voglio realmente insegnarvi nella lingua che solo voi ed Io conosciamo. Farò anche sì che voi impariate tutte le cose di questo mondo in modo facile, senza alcuna difficoltà."




LA FEDE VIENE INSTILLATA NEI NOSTRI CUORI DALL'ESPERIENZA PERSONALE


Il ragazzo raccontò di un incidente. "Uno studente del liceo perse la vista in un incidente. Era stato molto sfortunato, ed era diventato cieco. I giorni passavano, gli esami si avvicinavano... come avrebbe potuto prepararsi, questo ragazzo? Non era facile. Non poteva leggere. Ma era assolutamente sicuro che Swami sarebbe venuto a soccorrerlo e che lo avrebbe salvato. Aveva questa convinzione dentro di sé, e che cosa successe? Dio non fallisce mai. Un giorno Swami arrivò lentamente, dopodiché gentilmente si diresse verso di lui, agitò la mano e creò della vibhuti, che gli strofinò sugli occhi. Immediatamente la sua vista tornò normale. Poteva vedere tutto! Poteva leggere, e si poté preparare per gli esami. La fede è instillata nei nostri cuori, non attraverso la lettura o l'ascolto, ma per nostra esperienza personale. Questo è ciò che disse quel ragazzo.




L'AMORE DI DIO PER I SUOI FIGLI


Nell' 'ospedale ad alta specializzazione ('Super Speciality Hospital') vengono curate migliaia di persone. La sete di milioni di persone viene sedata grazie al progetto dell'acqua potabile di Swami. Queste opere parlano dell'Amore di Dio per i Suoi figli. Questo stesso ragazzo nel suo discorso citò anche un altro episodio: "Uno studente era stato ammesso all'ostello per la prima volta. Era un ragazzino molto giovane ed aveva nostalgia di casa. Cominciò a piangere. Tenendo la foto di Swami sul cuore, pianse e pianse, finché finalmente si addormentò. Nel sonno, Bhagavan gli apparve in sogno, gli prese la mano, portò il ragazzino a visitare l'ostello e gli mostrò tutte le stanze. Gli fece vedere la cucina ed ogni altro posto. I lavandini, la sala da pranzo... proprio tutto. Si sedette in macchina ed il ragazzo poté viaggiare con Lui. Tutto questo accadde nel sogno. Swami in macchina gli chiese anche: "Ti piace la Mia macchina? È nuova, non è bella?" A questo punto il sogno finì. Il giorno dopo il ragazzino si svegliò. Vide gli altri ragazzi correre verso la strada e chiese loro: "Dove correte?" Essi risposero: "Swami sta venendo in questa direzione, perciò corriamo per andare a vederLo." Anche lui corse e stette in piedi sul ciglio della strada insieme a loro. Fu così fortunato che si trovò dalla parte del finestrino di Swami. La macchina era la stessa che aveva visto nel sogno, e Baba aveva lo stesso sorriso che gli aveva rivolto in sogno. E Bhagavan gli fece anche la stessa domanda: "Ragazzo, ti piace la Mia macchina?" ! Il ragazzo che faceva il discorso a questo punto disse: "Questa è una domanda aperta a tutti voi: dove trovate un Dio che si scioglie per una lacrima? Si scioglie e vi risponde. Dove trovate un Dio di questo genere?"


Questo ragazzo era molto preparato ed aveva letto molto. Citò un buon libro su Krishna, 'Sri Krishna Lilamritham'. È proprio un ottimo libro. Ne citò un verso che si adattava perfettamente al contesto:


Il Dio adorato da tutti gli angeli,
il Dio adorato da tutti i Saggi e da tutti i Santi,
il Dio che attrasse i pastorelli e le pastorelle di Brindavan, quello stesso Dio è fra di noi, nella forma di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
Dov'è il Paradiso? È qui, adesso!


E fu con questo verso che il ragazzo concluse il proprio discorso.


Tante grazie! (Applausi)