CHE COS'È LO YOGA?
Cari fratelli e sorelle,
siamo lieti di sentire che le 'Perle di Saggezza' trovano l'approvazione della gente, che ci chiede sempre di più ogni sorta di informazioni. Oggi parleremo dell'evento che ha avuto luogo il 28 ottobre 2003 durante un seminario tenutosi nella 'Sai Kulwant Hall' (il Mandir). Bhagavan aveva voluto che gli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore 'Sri Sathya Sai' organizzassero un seminario
in uno dei giorni dedicati alla Conferenza dei Vice-Rettori, affinché questi ultimi si facessero un'idea di come funzionano le cose all'Istituto, sotto la Divina direzione di Swami. Il seminario verteva sul 'gram seva' (sviluppo rurale) ed i progetti ad esso relativi. Tutti gli studenti dovevano illustrare le diverse
prospettive del programma di sviluppo rurale, evidenziando come Swami li avesse guidati in ogni momento. Cercherò di attirare la vostra attenzione su alcuni dei punti più importanti affrontati dagli studenti in questo seminario. Gli darò come titolo: 'Seva-Yoga'.
'Seva' significa 'servizio'. Con 'Yoga' si intende la 'disciplina spirituale', o il 'sentiero spirituale'. In altre parole, per i devoti Sai il servizio è Yoga. Cioè, il servizio è una pratica spirituale. Il sentiero spirituale non consiste nel cantare il Nome, nel ripetere il Nome o nello starsene in disparte a meditare. La cosa
più importante è il servizio. e questo servizio è il vero yoga. Lo 'yoga' è il sentiero spirituale, la disciplina spirituale. Perciò, il servizio è il sentiero che vi conduce a Dio. Il seminario ha avuto inzio con questa introduzione fatta da uno studente: 'Swami è molto colpito dalle nostre attività di servizio. Perciò il titolo di questo seminario è 'Seva ed Yoga'. Che cosè lo yoga? Yoga è la connessione
fra il ricercatore e Dio. Se a connettervi a Dio è la devozione, si tratta di 'Bhakti Yoga'. Se a connettervi è la conoscenza, state praticando lo 'Jnana Yoga'. Se a connettervi a Dio è l'azione, il vostro è 'Karma Yoga'. Se la vostra connessione è costituita dal puro Amore, si tratta di 'Prema Yoga'. Di tratta invece di 'Dhyana Yoga' se è la meditazione a stabilire la connessione. In altre parole, lo
Yoga è ciò che connette il ricercatore spirituale e Dio.' Per noi qui il nostro Yoga è il servizio disinteressato, o 'Seva'. Il servizio unisce chi lo fa a Dio. Anche Bhagavan ha detto: "Tutto è yoga, se offrite i vostri servizi a Dio. 'Signore! Fa' che tutte le mie azioni ti compiacciano. Ti offro tutti i risultati delle mie azioni'
Se fate questo, qualsiasi cosa facciate è yoga, Come dice Swami: "Il lavoro si trasforma in adorazione". Dopo queste poche parole introduttive, il seminario ha avuto inizio.
NON VACANZE, MA GIORNI CONSACRATI A DIO
Condividerò con voi la quintessenza, o essenza, di ciò che è stato detto. In tutto il mondo gli studenti sono ansiosi di tornare a casa per le vacanze, generalmente perché sentono la mancanza dei genitori, dei loro fratelli e sorelle, del cibo cucinato in casa. In tutto il mondo agli studenti piace tornare a casa durante le vacanze.
L'Università Sathya Sai è molto inconsueta. È molto speciale, nel senso che gli studenti non vogliono tornare a casa per le vacanze.
Vogliono rimanere con Swami. Potete pure non credermi, se vi dico che ci sono studenti qui che non sono mai andati a casa. Sono rimasti qui per anni ed anni, dicendo: "Swami è tutto per noi." Così, invece di andare a casa loro, i genitori vengono a trovarli qui di tanto in tanto. Ecco che cosa succede. In tutte le altri parti agli studenti piace andare a casa a riposarsi. Ma secondo Swami il riposo non significa non fare nulla, non significa trascorrere il tempo senza fare niente. Il riposo consiste nel cambiare genere di lavoro. La 'University Grants Commission' (la commissione deputata al controllo delle strutture universitarie) è rimasta molto impressionata quando ha visitato gli ostelli degli studenti, le classi ed i laboratori.
Hanno molto apprezzato ciò che è stato fatto qui. Ho deciso di condividere questa informazione con tutti i nostri devoti Sai, con l'idea che sarà loro di qualche aiuto.
IL MESSAGGIO DATO DA BHAGAVAN ALL'ETÀ DI DODICI ANNI
Bhagavan compose questa poesia molto tempo fa, quando aveva 12 anni.
Questa è la traduzione: Uno: "Qual è la Mia determinazione? Sono determinato a diffondere la Beatitudine a tutta l'umanità. Questa è la Mia determinazione". Due: "Quale voto ho fatto, quale impegno mi sono assunto? Quello di sottrarre gli uomini dal sentiero sbagliato, sul quale sono stati fino ad oggi, per metterli sulla giusta strada.
Mi impegno a indirizzarli sul retto sentiero e a far sì che conducano una vita virtuosa." Tre: "Che cosa amo fare? Amo alleviare le sofferenze, vedere i poveri e i bisognosi sorridere, perché vengono serviti. Questo è ciò che mi piace." Quattro: " Che genere di devozione dovreste avere? La vera devozione consiste nel mantenere l'equanimità sia nei momenti di dolore che di piacere." Questa è la sostanza della poesia che Egli scrisse all'età di dodici anni.
IL SERVIZIO ALL'UOMO È SERVIZIO A DIO
La vita di Bhagavan è un messaggio. Egli è l'Incarnazione del servizio e dell'Amore disinteressato. Infatti Swami non ha desideri di alcun genere. Swami non ha da acquisire niente, perché tutto è Suo. Niente è separato da Lui. Tutte le proprietà, le ricchezze, tutti gli esseri umani appartengono a Lui. Noi siamo Suoi ed Egli appartiene a noi. Non ci sono barriere fra di noi. Che cosa dovrebbe desiderare, se ha tutto! Non ha desideri, perché non c'è niente che
Egli possa acquisire. Nella Bhagavad Gita il Signore Krishna dice ad Arjuna: "Guarda qui, ragazzo mio, Io faccio tutto sebbene non 'debba' fare nulla. Lo faccio solo affinché voi possiate seguire il Mio esempio. Se Io mi riposassi, voi diventereste tutti pigri. Io voglio stabilire un esempio, tutti i giorni. Ecco perché faccio tutto, sebbene non sia obbligato a fare niente. Io non ho desideri." Ora
Bhagavan dice chiaramente: "Il servizio all'uomo è servizio a Dio."
Swami dice anche: Questo corpo umano ci è stato dato per servire l'umanità. Tutta la vita di Bhagavan è il miglior esempio di servizio. È una saga continua di dare e perdonare. Ecco perché Swami dice: 'Dov'è c'è fiducia, c'è Amore. Dov'è c'è Amore, c'è fede. Dov'è c'è Amore, c'è pace. Dov'è c'è pace, c'è Verità. Dov'è c'è Verità, c'è Beatitudine.
Dov'è c'è Beatitudine, c'è Dio.' Così, la vita comincia con la fiducia e finisce con la visualizzazione, l'esperienza di Dio. Se seguiamo attentamente i programmi di un giorno a Prasanthi Nilayam, vediamo che Swami dà il Darshan sorridendo tutto il tempo, confortando la gente, consolando e consigliando tutti. Swami è molto, molto occupato, tutto il giorno. Parla ai ragazzi e distribuisce dolcetti e frutta, Ogni Suo momento viene utilizzato per il servizio, per donare gioia e beatitudine a tutti. Penso che dovremmo emulare questo comportamento nella nostra vita. La mano di Swami, o il Suo corpo, non conoscono la stanchezza. Il corpo di Swami non è mai stressato, o stanco, perché il Suo Amore sorpassa tutto, il Suo Amore eccelle. Il Suo Amore supera il lavoro strenuo, spossante, laborioso che Egli compie di giorno in giorno.
LE ISTRUZIONI DI SWAMI PER IL SERVIZIO RURALE
Tutto il programma dello sviluppo rurale è stato messo a punto in quindici giorni. Uno stupendo programma, e su larga scala. Sono stati coinvolti tremila studenti, che hanno coperto seicento villaggi e cinque città. Sono stati usati cento camion che hanno trasportato materiale per una settimana. I ragazzi talvolta hanno trasportato cibo e vestiario a piedi, quando non c'erano strade che conducessero ad alcuni villaggi. Non è stata una cosa facile, non è stato uno scherzo. Bhagavan aveva detto loro chiaramente: "Innanzitutto portate
la roba ai poveri, ai vecchi ed ai bisognosi. Ciascun membro delle famiglie deve avere cibo, prasadam (cibo benedetto da Swami) e vestiti nuovi." Poi ha aggiunto: Date pantaloni e camicie ai bambini e vestitini alle bambine, 'dhoti' (tessuto che copre la metà inferiore del corpo) agli uomini e 'sari' alle donne. Distribuite vestiti a tutti." Ha anche donato matite, penne e quaderni ai bambini
delle scuole. I bambini erano felicissimi. Bhagavan ha detto agli studenti di cominciare da un posto, cantando i Veda, seguiti dal nagarsankirtan (il canto delle canzoni devozionali, camminando per le strade) per tutto il villaggio, per poi distribuire il prasadam ed il vestiario. Come risultato, tutto il villaggio risuonava del 'nagarsankirtan', ed il Nome di Baba echeggiava ovunque. Come
risultato si avevano piena devozione, sincerità e continuità nell'intervento.
I RAGAZZI RACCONTANO I MIRACOLI DA LORO SPERIMENTATI
Nelle loro presentazioni i ragazzi hanno menzionato i miracoli da loro sperimentati, ancor prima di raggiungere le loro destinazioni.
Questo li ha convinti ulteriormente della mano invisibile di Bhagavan. C'è una città chiamata 'Hindupur', a circa due ore di viaggio da qui. Là abita una colonia di tessitori. I ragazzi si erano recati là a dare il prasadam, ed hanno incontrato una signora molto anziana che viveva sola, e che non aveva nessuno che si
prendesse cura di lei. La sua tragedia era stata quella di aver perso entrambi i figli: erano morti entrambi. Non le era rimasto nessun figlio che potesse aiutarla. Swami aveva detto ai ragazzi di darle una Sua foto e il Suo prasadam. Nel ricevere questi due doni, la signora disse ai ragazzi: "È da stamattina che aspettavo questo prasadam. Nonostante le calamità successe alla mia famiglia, sono riuscita a sopravvivere per merito del Nome di Swami. Il Glorioso Nome di Swami mi ha salvata fino ad oggi." Ecco un'altra storia molto interessante: quest'anno sia a Prashanti Nilayam che in tutta la zona circostante abbiamo avuto la pioggia. Lasciate che vi dica che la pioggia non ha causato interruzioni al lavoro dei ragazzi. Hanno viaggiato in camion, hanno visitato i villaggi, distribuito il prasadam a tutti i membri dei villaggi, e non è mai piovuto nel punto
in cui si trovavano loro. È stato un vero miracolo. A volte il cielo era coperto, avrebbe potuto piovere, ma è sempre piovuto sempre dopo il loro lavoro, non prima, né mentre i ragazzi lavoravano. Perché?
Perché i ragazzi cominciavano il loro lavoro qui nel Mandir facendo pradakshina, cioè camminando intorno al tempio e poi ricevendo le benedizioni di Bhagavan. Ecco perché non sarebbe potuto succedere altrimenti. Non potevano esserci ostacoli, o problemi. Tutto il progetto è andato avanti in modo eccellente. Questa è la Volontà senza confronti, la Volontà irresistibile di Bhagavan. Un altro episodio: c'è un altro posto, chiamato 'Kadiri', a circa un'ora d'auto da qui. Vicino a Kadiri c'è un piccolo villaggio. I ragazzi sono andati là ed hanno cercato di dare cibo e vestiario ad una persona, ma essa ha risposto: "Signore, viviamo ai margini del villaggio, noi siamo della casta degli 'intoccabili'. Nessuno viene a
toccarci. Per favore, non si avvicini e non ci tocchi. Viviamo lontano dalla gente e siamo tagliati fuori dalle altre caste della società. Non si avvicini." Ma i ragazzi gli si si sono avvicinati lo stesso. Ha abbracciato quell'uomo e ha detto: "Questo non è ciò che Baba ci ha detto di fare. Baba ha detto: 'C'è una sola casta, la
casta dell'umanità. C'è una sola religione, la religione dell'Amore.'
Com'è possibile che esista qualcuno che sia 'intoccabile'?
Impossibile! No, fratello, ti prego, vieni. Noi siamo devoti di Baba." Quell'uomo non poteva credere a ciò che sentiva. Ha detto:
"Per generazioni siamo stati la casta rifiutata dalla società. Vedere dei ragazzi laureati nella mia capanna che mi danno la mano mi convince che Baba è Dio." Per tutti noi è una rivelazione, constatare gli effetti del messaggio di Sai. Più tardi, sulla via del ritorno, alcuni degli abitanti del villaggio hanno chiamato i ragazzi ed hanno detto loro: "Voi sapete che Baba ci ama molto. Guardate quel deposito d'acqua, regalatoci da Baba. Abbiamo acqua tutti i giorni, solo perché Baba ce l'ha regalato. Per anni tutta la zona ha sofferto per la penuria d'acqua. Oggi c'è acqua in abbondanza. Perché? Baba ha regalato il deposito a beneficio del villaggio. Noi riceviamo il Suo Amore." Questi sono i sentimenti di gratitudine mostrati dagli abitanti dei villaggi. Per vostra informazione, vi dirò che in ognuno di tutti i villaggi che si trovano qua intorno ci sono un tempio o una scuola costruiti dal 'Sri Sathya Sai Central Trust' sotto la presidenza di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Tutti i settecento villaggi traggono beneficio dai progetti di servizio di Bhagavan. Una volta i ragazi sono entrati una piccola capanna ed hanno trovato una signora anziana che non mangiava da due giorni. Aveva molta fame.
Quando le hanno dato il suo pacco di cibo, lei ha detto, fra le lacrime: "Non so come avete fatto a sapere che avevo così tanta fame... sono due giorni che non mangio. Dio Bhagavan sa che ho fame.
Ti ha mandato a portarmi il cibo. Gli sono molto grata." C'è un villaggio di nome Karnatakanagapalli, il villaggio di origine di Eshwaramma, la madre di Bhagavan. Una signora che veniva da lontano si è avvicinata ai ragazzi ed ha detto loro: "Sapevo che sareste venuti qui. Mi sono messa in cammino alle tre del mattino, per essere qui quando foste arrivati. Il Sari che indosso mi è stato regalato da
Bhagavan un anno fa. Sono venuta a prenderne un altro, perché sono sicura che me ne darete uno. Sono stata operata agli occhi nell'ospedale di Bhagavan, e ci vedo bene di nuovo." L'Amore di Bhagavan è grande, senza confronto. Nel villaggio di Kotharamapuram i ragazzi hanno notato una signora che li aspettava, forse da due ore.
"Signora, ha già avuto il prasadam, che cosa aspetta? Lei ha risposto: "La mia casa è stata appena costruita. Voi siete stati mandati da Baba. Se solo entraste per qualche istante nella mia casa, mi sembrerà che Baba stesso ci sia entrato." La casa era piccolissima, con una minuscola cucina. Si trattava di gente molto povera. Quando i ragazzi sono entrati nella sua casa, lei ha detto:
"Ragazzi, ora la casa è benedetta, perché voi venite da Puttaprthi, e la terra sotto le vostre scarpe, che vi siete portati da Puttaparthi, è caduta sul pavimento della mia casa. È come 'Vibhuti!' " Nel villaggio di Subbireddypalli i bambini delle scuole non riuscivano a trattenere la loro gioia, quando i ragazzi hanno distribuito matite, penne, pantaloni e camicie. Saltavano gioiosi, urlando: "Sai Ram, Sai Ram!" Gli adulti riescono a trattenere la loro gioia, i bambini no.
Nel villaggio di Peddapalli i ragazzi hanno bussato alla porta di una casa. Gli hanno consegnato il prasadam ed un sari per sua moglie.
L'uomo ha detto: "Avrei una richiesta. I miei genitori sono nella stanza accanto. Date i pacchi prima a loro, e solo dopo a noi." Nelle città il rispetto per i genitori, a causa della 'civilizzazione', la gente sembra aver perso il rispetto per i genitori. Bhagavan ha detto: "Se la cultura ancora esiste, la troverete solo nei villaggi".
In un altro villaggio una signora è venuta dai ragazzi su una sedia a rotelle con un piccolo tettuccio. Ha detto: "Questo è tutto ciò che io possiedo, e ne sono felice. Bhagavan me l'ha regalata. L'Amore di Bhagavan è come quello di mille madri. Guardate me. Sebbene io sia inerme, in questa sedia a rotelle, sono felice per le Sue benedizioni." Questi sono i miracoli sperimentati dai ragazzi durante il periodo di servizio nei villaggi.
IL SERVIZIO NEI VILLAGGI È UNA SORTA DI ESPERIENZA PRATICA
Il servizio nei villaggi è una sorta di 'training' dato agli studenti. Bhagavan vuole che i ragazzi imparino il servizio, e non solo le materie scolastiche. Migliaia di persone vengono a Prasanthi Nilayam per le feste. Prima Baba distribuiva il prasadam ed i 'sari' qui, a Prasanthi Nilayam. Ma dal 2000 Swami ha dato avvio al programma di servizio rurale che viene fatto dagli studenti 'in loco', così che gli abitanti dei villaggi non devono viaggiare fin qui. Gli studenti acquisiscono così una consapevolezza sociale, imparano la programmazione strategica e la coordinazione. Non basta avere una laurea, che è inutile senza un training pratico. Questo training è utile in molteplici modi.
IL CAMPO DI ANANTAPUR - IL SERVIZIO DELLE RAGAZZE
Sono certo che sapete che le ragazze di Anantapur confezionano i pacchi dalla dieci di sera alle sei del mattino. Mille ragazze svolgono questo lavoro. Cucinano il cibo e lo mettono nei pacchi.
Ogni giorno sono necessari almeno 25.000 (venticinquemila) pacchi.Lavorano strenuamente. E lo fanno cantando il Nome di Swami, cantando i 'Bhajan'. È una visione divina!
NEL SERVIZIO SI DEVE PRIVILEGIARE LA QUALITÀ PIÙ CHE LA QUANTITÀ
Nei volti innocenti degli abitanti dei villaggi gli studenti e i professori hanno potuto vedere l'Amore per Swami. Il modo migliore per arrivare a Dio è il servizio disinteressato al povero ed al bisognoso. E questo servizio dev'essere qualitativamente eccellente.
Bhagavan dice:"Tutte le cose che accadono nella nostra vita sono 'reazioni, riflessi e risonanze'. Se amate, sarete amati. Se servite, sarete serviti. Se rispettate, sarete rispettati." Tutto torna a voi nel modo in cui lo fate.
AL RITORNO TROVIAMO BHAGAVAN CHE CI ATTENDE CON IL VOLTO SORRIDENTE
Ogni giorno, dobbiamo tornare verso le quattro del pomeriggio.
Partiamo la mattina alle sette e dobbiamo essere indietro alle ore 16. Dobbiamo mangiare lo stesso cibo che viene servito alla gente dei villaggi, e dobbiamo mangiarlo nei villaggi, insieme agli abitanti dei villaggi. Non c'è del cibo speciale per i professori, o per gli studenti, o per i volontari. Swami ha detto di mangiare
insieme lo stesso cibo. Quando torniamo, troviamo Bhagavan ad attenderci, con il volto sorridente. "Quando siete arrivati? Com'è stata la vostra giornata? Come state?" A queste parole tutta la stanchezza, lo stress, lo sforzo, svaniscono. Il sorriso di Swami ci energizza! Questo è ruolo del Maestro Divino. Alla presenza di un altro essere umano, perdiamo la nostra energia. Alla presenza di un Maestro Divino, acquistiamo Energia, perché quella è la risposta alla Vibrazione Divina. I ragazzi sono entusiasti e si sentono pieni di vita... e questo alla sola vista del sorriso sulla faccia di Bhagavan.
SWAMI SA TUTTO
Prima che i ragazzi comincino a raccontare com'è stata la giornata.
Egli guarda il gruppo e dice: "Oh! Siete stati in quel villaggio.
Avete incontrato quest'uomo, o questa donna?" Cita per nome la gente incontrata dai ragazzi. Prima che essi comincino a raccontare le loro esperienze, Swami comincia a dir loro che cosa è successo. È eccitante per i ragazzi rendersi conto che Swami sa tutto e che loro non avrebbero bisogno di dirGli niente. Gli studenti si rendono conto di essere solo strumenti nelle Sue mani. Non è come leggere un libro e leggere l'esperienza di qualcun altro. Qui l'esperienza è di prima mano! Swami vi dice che cosa avete fatto, vi racconta persino dei dolcetti in più che un ragazzo si è mangiato! Ogni ragazzo ha il permesso di mangiare un solo 'laddu'. Alcuni ne mangiano tre, quattro o sei (Risate). I ragazzi sono ragazzi... lo sapete! Swami dice:
"Quanti ne hai mangiati? Almeno dieci, lo so!" (Risate) Oppure: "Hey, ragazzi, ne avete mangiato dieci!" (Risate) O ancora: "Ne hai alcuni in tasca! (Risate) Mangiali!" Questo è Swami. Lui li ama, e dice:
"Sono felice se mangiate. Forza, mangiateli!" Swami è fatto così. Uno dei ragazzi aveva già il biglietto ed il visto per studiare in America, ma dopo aver visto quanto c'è bisogno di servizio qui ha rinunciato: "Non mi interessa iventare ricco. Resto qui, per aiutare la mia comunità."
QUESTO È VERO SERVIZIO
Il servizio ai villaggi ha tre scalini: "dall' 'io' al 'noi' - dal 'noi' a 'Lui' "
Primo: Io, l'individuo. Secondo: Noi, la comunità. Terzo: Lui - Bhagavan Baba. Gli studenti possono sperimentare questi tre livelli.
Spesso nella società il servizio sociale è solo uno 'sfoggio' del servizio.Certe Organizzazioni dichiarano di essere dedicate alle attività di servizio. Ma si tratta di servizio 'lento'. Nella società troviamo solo servizio 'lento', sfoggio di servizio o nessun servizio. Quello che abbiamo fatto noi invece è vero servizio.
Bhagavan dice sempre:"Dovete preoccuparvi del vostro prossimo. Dovete
amare la vostra gente. Il vostro corpo ve lo insegna. Qual è l'esperienza del vostro corpo? Se avete una spina nel piede, la mano la tirerà fuori. Non è vero? Se la gamba fa male, gli occhi versano lacrime. Non è la gamba a piangere, sono gli occhi, che condividono il suo dolore. Tutti gli arti del vostro corpo lavorano insieme in completa coordinazione, in totale cooperazione. Questa è la lezione che dovete imparare dal corpo. È una cosa paragonabile al lavorare
uniti in modo cooperativo, offrendo i propri servigi alla comunità."
Qui di seguito ecco un riassunto delle presentazioni degli studenti del 28 ottobre nel Mandir. Così tutti possono sapere che cosa fanno qui gli studenti Sai.
CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA 'UNIVERSITY GRANTS COMMISSION'
La 'Universitiy Grants Commission' è la Commissione che amministra tutte le Università Indiane. Si trova a Dehli. Il riconoscimento delle università, la loro assistenza finanziaria, il loro standard, tutti questi aspetti vengono controllati da questa struttura. La gente più importante di Dehli ha pregato Bhagavan: "Swami, vorremmo avere un incontro alle immediate vicinanze dei Tuoi Piedi di Loto."
Il misericordioso Bhagavan ha accettato. La conferenza ha così avuto luogo dal 28 al 30 ottobre. Qui sotto ve ne faccio una relazione.
L'UNIVERSITÀ SRI SATHA SAI È LA MIGLIORE
Il primo oratore del giorno è stato V.S. Prasad, conosciuto a livello nazionale, colui che valuta gli standard di tutte le università di questo paese. "Abbiamo visitato l'università 'Sri Sathya Sai'" - ha detto - "ed i 'college' ad essa affiliati. Abbiamo visitato i laboratori, i campus e lo stadio. Abbiamo anche avuto il privilegio di visitare gli ostelli. Sentiamo che poter visitare queste strutture
è un privilegio ed una benedizione. È stata una Grazia Divina di Bhagavan". "Abbiamo anche visitato l'Ospedale ad Alta Specializzazione 'Sri Sathya Sai'. Abbiamo visto molti studenti ch ci lavorano, come tecnici, para-medici etc. Tutti gli impiegati praticano i valori umani che hanno studiato mentre studiavano
nell'Istituto." "Pertanto dichiariamo che l' Università 'Sri Sathya Sai' è la migliore Università del Paese. È la corona del Paese. Le altre università dovrebbero emularla. L'educazione integrata presente in questa università non si trova in nessun'altra università indiana.
L'insegnamento dei valori umani è stupendamente integrato nelle materie di studio e nel regolare programma di classe. È un sistema meraviglioso ed esemplare.Se questo meraviglioso sistema educativo potesse essere seguito in tutto il Paese ritengo che potremmo raggiungere l'armonia sociale. Credo che ci dovrebbero essere esami anche sui valori umani e le valutazioni sugli stessi dovrebbero 'far media' con i voti conseguiti nelle altre materie. Preghiamo umilmente Bhagavan Sri Sathya Sai Baba affinché fondi un 'Istituto Nazionale di
Eccellenza nei Valori Umani' che venga seguito dagli insegnanti di tutto il Paese. Gli insegnanti così addestrati potranno portare questo sistema di educazione integrata in tutto il Paese. Preghiamo Bhagavan di benedire i nostri sforzi e i nostri propositi."
L'UNIVERSITÀ SRI SATHYA SAI NON È SOLO UN'UNIVERSITÀ
Il secondo oratore è stata la Prof.ssa K. Suddha Rao, del Karnataka.
Ha detto: "L'Università Sri Sathya Sai non è solo un'Università.
L'ambiente e l'atmosfera sono talmente sacri, che ogni dipartimento di questa Istituzione è quasi indipendente, ciascuno un'istituzione esso stesso, ed ogni studente stesso è a sua volta un'istituzione. Lo sviluppo della personalità può avvenire solo in un' Istituzione di questo tipo. Si trova dappertutto gente che parla dei valori umani, ma che non li ha. Gli studenti traducono i valori umani in azione. I valori umani non messi in pratica sono inutili. Nessun'altra Università è migliore di questa."
LA NOSTRA VISITA A QUESTA UNIVERSITÀ È UN PELLEGRINAGGIO
Questo che segue è il discorso di N. Jayasankaran. Il suo discorso è stato molto applaudito. "In ognuna di queste ventimila persone - ha detto - vedo la faccia di Bhagavan Sri Sathya Sai baba. Sono tutti specchi in cui vedo il Suo volto. Io faccio discorsi molto spesso, eppure questa volta le mie gambe tremano, ed ho dovuto bere molti bicchieri d'acqua. Sono molto nervoso (risate), perché sono conscio di trovarmi accanto a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Ripenso ai discorsi fatti dagli studenti ieri, in quattro lingue. E vi assicuro che nessuno di noi è in grado di parlare a quei livelli. Gli studenti di Bhagavan sono oratori di alto calibro. Mai ho visto fare agli studenti dei discorsi di tale levatura, con simili articolazione, mimica e contenuto. Questo è dfrutto della devozione che gli studenti hanno per Swami. Desidero che essi propaghino il messaggio di Baba in
tutto il Paese." Poi N. Jayasankaran ha raccontato come è arrivato da Swami due anni fa. La figlioletta della sua cameriera aveva un problema di cuore, e servivano centomila rupie per l'operazione ed i trattamento post-operatorio. I medici le avevano dato tre mesi di vita. I suoi genitori erano molto poveri, per cui ella era destinata a morire. Un giorno, in cui N. Jayasankaran si trovava a Bangalore, qualcuno gli disse: "Perché non vai da Baba per la bambina della tua
cameriera?" E fu così che egli fece. Baba gli concesse subito un' interview. Gli materializzò la vibhuti per la bambina e chiamò il Dr.
Saffaya, direttore dell'Ospedale ad Alta Specializzazione, dicendogli di far operare la bambina immediatamente e gratuitamente. Anche il trattamento post-operatorio sarebbe stato gratuito. Inoltre materializzò un anello con tre diamanti per N. Jayasankaran. La bambina venne operata qui, ed oggi sta bene e conduce una vita normale. I medici avevano detto che aveva tre mesi di vita, ma è ancora viva e la sua salute è perfetta. N. Jayasankaran ha poi
aggiunto: "Il modo in cui siamo stati accolti qui non si può esprimere a parole. Il silenzio, la serenità e la calma che abbiamo trovato in questo luogo non si trovano da nessun'altra parte. Credo che i futuri leader di questo Paese saranno fra gli studenti dell'Università Sri Sathya Sai" Infine, N. Jayasankaran ha fatto un'affermazione piuttosto buffa: "In questo Paese ci sono trecento
Università. Bhagavan, vorremmo che Tu prendessi trecento forme e fossi presente in ciascuna di esse. Allora le trecento Università sarebbero sotto la Tua Guida Divina, come questa Università!"
Qui finiamo per oggi. Tante grazie.
Che Dio vi benedica. Sai Ram! (Applausi)