Satsang

OMSOMSOMS

11 luglio 2004

Con salutazioni ai Piedi di Loto di Bhagavan

Cari fratelli e sorelle, Bhagavan vuole che ognuno sia indipendente.
Prima di andare all'argomento di oggi, vorrei rispondere alla domanda di
un ragazzo brasiliano di diciannove anni. La questione sembra semplice
ma gli sta creando confusione ed egli chiede qualche consiglio. Il
dilemma che sta affrontando proprio ora è il seguente: suo padre vuole che
lui si trovi un lavoro, sia autosufficiente, guadagni del denaro e lo
divida con i poveri ed i bisognosi facendo donazioni alle associazioni
di carità. Il ragazzo dice che vuole studiare psicologia e conoscere la
sua vera natura, vuol sapere chi è e vuol vedere se stesso in ognuno; i
suoi interessi tendono verso il lato spirituale. La domanda che mi ha
fatto è: "Che cosa devo fare?"

Qual è il punto di vista di Swami sull'argomento? Dice niente Swami
sulle persone che cercano lavoro? La risposta è questa: Bhagavan vuole che
ognuno stia ritto con le sue gambe; Egli non approva nessuno che
conduca una vita da parassita, una vita di dipendenza. Sono state impiantate
numerose istituzioni educative in modo che i ragazzi e le ragazze che
ne vengono fuori si guadagnino da vivere procurandosi un lavoro. Egli
non vuole che alcuno dipenda da qualcun altro. Il compito di uno studente
è di portare avanti i propri studi il più diligentemente possibile e
quindi garantirsi un lavoro in modo da reggersi con le proprie gambe.
Solo dopo aver ottenuto questo egli dovrebbe pensare ad altro. Se la
psicologia lo renderà indipendente piuttosto che dipendente dai suoi
genitori è cosa buona e giusta. La confusione è questa, amici miei, e credo
che ne abbiamo già parlato tempo addietro.

La vita è trascendenza.

Nella vita ci sono due estremi: uno è la totale indulgenza, il che
significa che il proprio conto in banca è lo scopo della vita. Le case e di
terreni, gli appartamenti, i gioielli, il denaro contante ed il conto
in banca sono tutto ciò che serve e nient'altro. Le posizioni di
autorità, influenza e comando sono l'obiettivo della vita. La totale
indulgenza è un estremo ma non è la fine della vita, dopo tutto. Ci sono molte
persone che, nonostante siano in ottime posizioni, sono miserevoli;
molti altri, che sono abbastanza ricchi, anch'essi miserevoli. Ad un certo
punto comprendono che c'è una vita al di là di ciò di cui si sono
occupati sino ad allora. In altre parole la posizione, il denaro,
l'importanza, non sono tutto ciò che conta; questo è ciò che la gente di questo
estremo di totale indulgenza dovrebbe sapere. L'altro estremo è
rappresentato dallo sfuggire: " Io non voglio la vita, io non voglio questo
corpo, io non voglio una posizione né questo lavoro. Dopo tutto che cos'è
la vita? Dopo tutto che cos'è il cibo? Dopo tutto che cos'è la natura?"
Questo significa sfuggire. Questo è male anche perché tutta la
Creazione è l'immagine di Dio. Il corpo è un dono di Dio, la vita è un dono di
Dio, la natura è una manifestazione di Dio. Dio manifesta la Sua Natura
attraverso la natura per cui noi non possiamo negare la natura, non
possiamo rifiutare la vita, non possiamo trascurare il corpo. L'estremo
dello sfuggire è quindi anch'esso sbagliato. Coloro che scelgono di
sfuggire dimenticano il fatto che tutta l'esperienza è divina. La
spiritualità non risiede né nell'indulgenza né nello sfuggire. Che cos'è quindi
la spiritualità? La spiritualità è trascendenza. Non è ne indulgenza ne
sfuggire, è trascendenza. L'uomo spirituale trascende sia lo sfuggire
che l'indulgere stabilendo un equilibrio tra i due; egli è nella vita ma
anche oltre la vita come una barca che è sulla superficie dell'acqua,
come un fiore di loto che galleggia sull'acqua. Noi possiamo essere
nella vita ma non abbiamo bisogno di essere della vita. La risposta che
posso dare a questo giovane uomo non è di negarsi la vita e le sue
opportunità ma neanche di lasciarsi fuorviare dall'estremo dello sfuggire. Noi
dovremmo essere capaci di creare un equilibrio tra l'indulgere e lo
sfuggire; siamo in questo mondo ma abbiamo anche bisogno di sapere che c'è
qualcosa al di là di esso. Credo che questo gli vada bene. La cosa
immediata che dovrebbe fare è di prendere un lavoro. Posso dirvi cosa ha
detto Swami a questo proposito. Baba ha detto che dobbiamo considerare
questo mondo come un sogno. Il mondo è un sogno; come è possibile? Questo
è un sogno? Sì lo è. Se noi consideriamo questo mondo come una realtà,
se ci identifichiamo col mondo, diventeremo del mondo. Noi siamo del
mondo a causa della nostra identificazione col mondo. Bhagavan vuole che
noi consideriamo questo mondo come un sogno. Per spiegare questa linea
di pensiero dividerò con voi i punti seguenti.

La vita è un sogno: realizzalo.

Stanotte ho fatto un sogno ed in esso avevo una dimora sontuosa con
palazzi, grandi sale, piscine ed una sala da concerto. La notte scorsa mi
sono goduto tutto il sogno ma al mattino mi sono svegliato per trovarmi
in una stanza piena di imbarazzi in cui non c'è neanche abbastanza
spazio per camminare; questa è la realtà. Quando il sogno è finito, si
torna a questa realtà e quando si torna nel sogno questa realtà diventa un
sogno. Il giorno diventa un sogno durante la notte e la notte diventa
un sogno durante il giorno. È per questo che Baba dice: " Questo è un
sogno di giorno e quello è un sogno di notte". Egli dice: " La vita a un
sogno, realizzalo". Come si fa a sapere che la vita è un sogno? Il solo
modo è sapere che questo è un sogno di giorno e quello è un sogno di
notte. Di notte, quando sogno, io non mi sento un professore
dell'istituto, non sento che sono in mezzo alle zanzare, non so se è il giorno
della pizza; io vivo quel sogno come se esso fosse realtà. Ci sono persone
che piangono ed altre che ridono quando dormono. Perché? Nel sogno
hanno vinto una grossa lotteria, hanno fatto jackpot o stanno ascoltando
della pop music, Michael Jackson e gustano la musica e pensano che sia
reale. Al sognatore, il sogno appare reale; a colui che sogna, il sogno
appare realtà ma lo stesso sognatore, quando esce dal sogno nello stato
di veglia, comprende che non ci sono palazzi, non c'è musica né
piscina, non c'è jackpot né Michael Jackson. "Ah vedo, era tutto un sogno, va
bene".

Durante la giornata, egli parla con la gente e gode di ogni cosa
pensando che sia reale ma di notte egli va a letto e ricomincia a sognare per
cui la realtà del giorno diventa un sogno. Quindi di notte il giorno
diventa un sogno e di giorno si ricorda la notte come un sogno. Così " La
vita è un sogno, realizzalo" dice Bhagavan.

Voi siete la verità delle verità.

Questo tipo di comprensione è assolutamente necessaria per mantenere la
mente in condizioni di equilibrio. La condizione di equilibrio della
mente è assolutamente necessaria. Bhagavan ha dato un bellissimo esempio
durante uno dei Suoi Discorsi: " L'imperatore Janaka si addormentò
seduto sul trono in mezzo alla corte. (Noi avevamo un primo ministro che
dormiva sempre in parlamento: forse stava imitando Janaka!) (Risate).
Forse Janaka era davvero annoiato dei protocolli di corte e per questo si
addormentò. Mentre dormiva sognò che gli Stati vicini attaccavano il
suo paese ed egli perdeva il suo regno, il trono, il palazzo e tutte le
ricchezze, correva per strada indignato, agitato, totalmente debole e
molto affamato. Che cosa poteva fare? Nel sogno si avvicinò ad una
capanna ed implorò un po' di cibo. Una donna anziana uscì dalla capanna e
glielo dette ma, quando stava per mangiarlo, arrivò un cane e glielo portò
via. Egli cominciò a gridare ed in quel momento si svegliò e vide tutta
la gente intorno a lui. " Scusate "disse," perché un Io sono il re, non
sono più un mendicante, che fortuna!" Dopo di questo vide Vasishta, un
saggio suo consigliere, e gli chiese: " Oh Maestro, quello era un mio
sogno e questo è ciò che io vedo ora. Quale è reale?" Vasishta rispose:
" Oh Re, quello era reale mentre stavi sognando mentre questo è reale
ora che sei sveglio ma né questo né quello sono permanenti; comunque tu
continui ad essere ora, allora e sempre. Allora sognavi ed ora stai
sperimentando questo; tu sei lo stesso nei due stati. Nello stato di sogno
e nello stato di veglia tu rimani lo stesso. Tu sei la Verità delle
verità. Comprendi questo: quello è il sogno di notte e questo è il sogno
di giorno".

L'arte di vivere è il mantenimento dell'equilibrio.

Quindi amici, noi non saremo emotivi, noi non saremo sentimentali, non
saremo frustrati né pazzi per il mondo, non saremo depressi ne avremo
problemi psicologici, non saremo vendicativi e non saremo mai ostili se
impariamo l'arte di vivere. Che cos'è l'arte di vivere? L'arte di
vivere è il mantenimento dell'equilibrio. L'arte di vivere coinvolge la
comprensione che questa vita è un sogno, vuole che noi sappiamo che il
giorno è un sogno diurno e la notte è un sogno notturno. Questa è la prima
lezione che dobbiamo imparare circa il mondo in cui viviamo.

La divinità è al di là del nome, della forma e dell'azione. Bhagavan ha
detto che questo nostro mondo ha tre componenti: la prima è il nome
perché ogni cosa di questo mondo ha un nome, ogni oggetto a un nome; la
seconda è la forma perché tutto ciò che ha un nome ha una forma definita;
la terza componente è l'azione ed ogni cosa agisce, ogni cosa cambia,
ogni cosa è coinvolta nell'azione, è dinamica, attiva ed orientata
all'azione, che noi ne siamo coscienti o meno. Anche gli oggetti inanimati
sono attivi; noi definiamo un oggetto inanimato "passivo, insensibile,
inerte" perché non vediamo ciò che accade al suo interno. Questa è una
cosa insensata perché noi sappiamo che non è così: anche le pietre sono
attive. Gli elettroni, i neutroni ed i protoni ruotano nelle loro
orbite ad elevata velocità. Il mondo ha tre componenti: il nome, la forma e
l'attività. Bhagavan ha detto: " quando andrete al di là del nome,
della forma e dell'attività, conoscerete la base, conoscerete il
fondamento. Voi conoscerete il Principio Primordiale, il principio che governa,
il meccanismo, la meccanica e la dinamica dietro di esso. Ecco un
esempio: una ruota gira. La ruota di una bicicletta o la gomma di un'auto
gira, ruota, si muove, ma l'asse centrale è fermo; se cominciasse a
muoversi anche quello l'uomo finirebbe presto in ospedale! (Risate) Ciò che
non si muove fa sì che il resto si muova, è chiaro? Ciò che è immobile è
la causa del movimento di tutta la ruota. Similmente, quando noi
comprendiamo cos'è il mondo, la sua costituzione, i componenti, il nome, la
forma ed attività, indagando più a fondo arriveremo a comprendere che
c'è qualcosa al di là che è immutabile, immobile e stabile: quel qualcosa
è ciò che chiamiamo Divinità. Quindi la Divinità che è immutabile, la
Divinità che stabile, la Divinità che è immobile è responsabile del
movimento della ruota del tempo, dell'andare sempre avanti della ruota del
mondo per l'eternità. Se voi constatate che la ruota si muove,
conoscete solo una parte della verità; se voi vedete il centro che non si muove
e la ruota che si muove, conoscete tutta la verità. Una mente non duale
ha presente il manifestato ed il non manifestato. Se voi conoscerete
solo una parte della verità, conoscete una verità distorta o una mezza
verità e sperimentate una mente duale. Colui che conosce una mezza verità
ha una mente duale; se vede solo la ruota che gira conosce solo metà
della verità ma se vede anche l'asse che sta fermo conosce tutta la
verità. La mente non duale conosce la verità intera. Quindi amici miei, ci
sono due tipi di consapevolezza, mentalità o mente. Ci sono quelli che
dicono " non è importante". Io non ho niente di cui parlare con loro
(risate). Consideriamo la mente e vediamo se essa è duale o non duale. Una
mente duale pensa a ciò che è apparente, che è manifesto, che si vede,
mentre una mente non duale si interessa all'apparente ed al non
apparente, a ciò che si vede ed a ciò che non si vede, al manifestato ed al
non manifestato, alla creazione ed al creatore. Sono chiaro? Questa è la
mente non duale.

Quindi Bhagavan vuole che noi sviluppiamo una mente non duale in modo
che vediamo ambedue i livelli di consapevolezza. Questo è ciò che Egli
dice circa il mondo. Per riassumere (essendo stato insegnante per
quattro decadi, non posso fare a meno di ripetere e riassumere) Bhagavan ha
posto due punti fermi circa il mondo:

1- Questo mondo ha tre componenti: nome, forma ed attività.

2- Noi dobbiamo considerare la nostra vita sulla terra come un sogno.

Il corpo ci è stato dato in uso da Dio.

Ora passiamo al prossimo aspetto. Come ci muoviamo in questo mondo?
Come funzioniamo? Noi ci muoviamo in questo mondo con l'aiuto del corpo;
c'è qualcuno che si muove senza il corpo? (Risate). Se qualcuno si
muovesse senza il corpo noi ne avremo paura e lo chiameremmo demone o
spirito malvagio. Noi ci muoviamo e funzioniamo usando il corpo. Che esso sia
efficiente o inefficiente, competente o incompetente è un discorso
diverso. Quindi in questo mondo noi siamo un essere funzionale in un corpo.
Il corpo è un veicolo, uno strumento, una espressione del principio
vitale che c'è dietro. La lampadina è un'espressione della corrente
nascosta; il suono è un'espressione dell'amplificatore che lo genera.
Similmente il corpo è un'espressione del principio vitale, del Principio
Divino che è alla sua base. "Il corpo non mi interessa" "Io non vesto
appropriatamente" "Io mi disinteresso del mio corpo". Queste sono espressioni
di trascuratezza non di religione, questa è negligenza non religione;
il corpo va mantenuto in condizioni perfette in quanto voi non siete i
padroni del corpo e non avete quindi il diritto di sciuparlo. Questo
corpo vi è stato dato in uso da Dio, è un dono di Dio e va conservato
appropriatamente. Dio vuole che lo curiate come si deve, non vuole che il
vostro corpo sia a pezzi come risultato di un incidente o di altre
sfortunate evenienze. È per questo che Swami non vorrà mai che qualcuno
faccia un digiuno totale; Swami dice a coloro che digiunano di mangiare
bene. Bhagavan è premuroso come il precedente Avatar, Shirdi Sai; " Prima
mangiate e poi venite da Me" diceva Shirdi Sai "Prima mangiate perché
Io sono in voi; Io ho fame" (Risate). Questo Avatar, Sathya Sai, dice
"E' l'ora del rifornimento; andate, riempite e tornate qui. È l'ora di
rifornire". Perché? Questo corpo è il Suo dono e noi dobbiamo averne
cura, tenerlo pulito, in ordine, snello, forte, sano ed attraente. Questo è
assolutamente necessario. Il mantenimento del corpo in perfette
condizioni è un aspetto dello yoga, è uno degli obiettivi dello yoga. La gente
fa moltissimi esercizi yogici e trattamenti per mantenere il corpo in
condizioni perfette; che cosa dice Baba a proposito del corpo? Egli dice
moltissime cose e noi le studieremo una dopo l'altra; ogni Suo pensiero
è bellissimo.

Il corpo è il tempio mobile di Dio.

La prima affermazione di Swami a proposito del corpo è: "Il corpo è il
tempio mobile di Dio". Caspita! Nessun santo lo aveva mai detto, nessun
profeta. "Il corpo è il tempio mobile di Dio"; la Bhagavad Gita dice
che il corpo è il tempio di Dio, dice così ma Swami ha aggiunto la parola
" mobile" perché noi ci muoviamo, lo sapete. Quindi questo tempio, che
è movimento, non può essere trascurato. Se volete viaggiare con la
macchina le gomme devono essere gonfie; non si può viaggiare in macchina
con una gomma bucata, è vero? Non potete viaggiare senza fari né con i
freni in disordine, è vero? L'auto deve essere in condizioni perfette,
fari devono essere puliti. I nostri occhi sono come i fari della
macchina: dovrebbero essere perfetti, dovremmo essere capaci di vedere bene. Le
quattro gomme, come le due gambe e le due braccia del corpo umano,
dovrebbero essere in perfette condizioni. Se l'una o l'altra è fratturata,
non potete muovervi liberamente; quindi le quattro gomme dovrebbero
essere perfette. Anche le trombe devono essere in buone condizioni; la
parola è come il suono delle trombe della macchina. "Signore, io non posso
parlare". "Va bene, non parlare; parleranno gli altri per te". Quindi
anche le trombe dovrebbero essere in condizioni di lavorare. Anche i
freni devono poter funzionare: "Signore, devo controllare i freni; è
meglio non partire per ora". I freni forniscono il controllo, l'auto
controllo; io dovrei essere capace di controllare il mio corpo e dovrei saper
controllare la mia mente. L'acceleratore che affretta le cose è la mia
mente che pensa, corre a velocità terrificante, più veloce della luce!
Il dono di Dio, il corpo umano, deve essere mantenuto in modo perfetto,
proprio come uno mantiene la sua auto, finché è possibile; è per questo
che Swami vuole che gli studenti facciano gli asana dello yoga, una
passeggiata mattutina, esercizi fisici o uno sport. Ognuno deve
partecipare all'esercizio fisico, nessun studente può rimanere a dormire;
l'insegnante lo sveglierà per andare a correre. Penso che sappiate che c'è un
percorso per correre nel Sathya Sai Institute of Higher Learning. C'è
una valutazione per l'esercizio fisico che riguarda gli asana dello
yoga, gli esercizi ginnici, lo sport ed i giochi; si assegnano dei punti
per ogni componente e questi vengono sommati per formare un voto.

Bhagavan crede nello sviluppo della intera personalità non
semplicemente nello sviluppo intellettuale. Certe persone hanno un'ottima mente;
esse possono pensare bene, possono fare ricerca, ma nella loro vita non
hanno mai giocato, hanno perso la capacità di divertirsi, hanno perso la
parte più preziosa della vita. Si dovrebbe avere cura del corpo;
Bhagavan ha detto: " Il corpo è il tempio mobile di Dio".

Il corpo è una bolla di sapone.

Il secondo punto posto da Baba è: " Il corpo è una bolla di sapone".
Che cosa significa? Una bolla di sapone è bellissima, trasparente,
traslucida, sottile come una pellicola di nylon ma una tale bellissima bolla
può scomparire in ogni momento. Finita! Per cui quando Baba dice che il
corpo è una bolla di sapone Egli parla della sua transitorietà e non
significa che voi dovreste pensare " Oh, è solo una bolla di sapone e
quindi non c'è bisogno di curarsene". No, dovete averne cura ma nella
totale consapevolezza che la bolla di sapone può sparire in qualsiasi
momento. Un esempio: c'era un uomo molto ricco che aveva così tante
proprietà che non sapeva quanto possedesse. La fine della sua vita si stava
avvicinando ed egli non voleva morire. Dopotutto chi è preparato a morire?
Noi tutti moriamo per forza, non perché lo scegliamo (Risate); pensiamo
anche che gli altri possano morire ma noi no. Gli altri muoiono per
mancanza di cure mediche e malnutrizione ma noi abbiamo abbondante
nutrizione e dottori tutto intorno per cui la nostra vita è garantita. Questa
è la situazione normale, è così che gli umani hanno pensato attraverso
le ere. Quindi questo uomo ricco voleva vivere anche se la fine si
avvicinava ma egli era un grande scienziato e subito chiamò dieci persone,
dieci copie di se stesso che aveva fatto usando la tecnica della
clonazione (Risate). Alcuni dicono che ci sono quindici Bin Laden e quindici
Saddam Hussein e quell'uomo ricco aveva usato questa tecnica per
produrre dieci persone esattamente uguali a lui. Qualcuno gli chiese: "
Signore, che cosa state facendo? " Egli rispose: " quando il Dio della
morte, Yama, verrà a tirarmi fuori da questo corpo, non potrà trovarmi
perché ci sono dieci persone uguali a me per cui invece di me porterà via
qualcun altro (Risate); lo confonderò". "Tu non sei solo un uomo ricco,
sei anche intelligente!" Quindi le dieci persone erano lì a guardarsi
l'una con l'altra come statue di gesso. Il Signore Yama, il Dio della
morte, arrivò. " Caspita! Queste dieci persone sembrano esattamente
uguali, lasciano persino le stesse impronte. Fotocopie! (Risate) Ed ora cosa
faccio?" Ma il Dio della morte è più intelligente dell'uomo ricco che
deve morire. Come fa Yama a scegliere? Ci può essere un ritardo
nell'arrivo di un treno ma non ci sarà mai un ritardo nell'arrivo del Dio della
morte: Egli è sempre puntuale, mai in anticipo e mai in ritardo. No.
Essendo quindi più intelligente dell'uomo ricco, Egli disse: "Questo è un
caso molto interessante. Io ho all'attivo milioni di anni di servizio e
sono stato capace di prendere l'uomo giusto nel posto giusto così a
lungo ma ora sono confuso. I dieci uomini sono tutti uguali e penso di
poter dire che l'uomo che ha potuto progettare questo è veramente grande.
Lo voglio ricompensare ". Quell'uomo gli andò incontro immediatamente
(Risate) e disse: " Quell'uomo sono io". "Bene, seguimi per favore. Ah,
tu sei l'uomo! Vieni, seguimi". (Risate)

Quindi, amici miei, il corpo è una bolla di sapone. Per quanto siamo
intelligenti, per quanto possiamo organizzare e manipolare, il corpo non
può vivere per l'eternità; è per questo che siamo chiamati mortali.
Quindi il primo punto è che il corpo è il tempio mobile di Dio e il
secondo è che il corpo è una semplice bolla di sapone. Il secondo punto parla
della natura transitoria del corpo, della sua natura effimera, della
sua natura mutevole, della sua natura temporanea. Per cui il corpo è una
bolla di sapone. Questo è ciò che Swami ha detto.

La vita è eterna, il corpo è temporaneo.

Il terzo punto è che l'arrivo del corpo è chiamato nascita mentre la
partenza del corpo è chiamata morte ma nessuno muore e nessuno è mai
nato. Questa è la verità. La vita è eterna ma il corpo è temporaneo. Il
filamento può rompersi e la lampada non funziona ma la corrente è sempre
presente. Dico bene? Similmente, i congegni elettronici possono fallire
ma l'elettricità continua ad esistere. In modo simile, la vita è eterna
ma il corpo è temporaneo per cui ciò che dobbiamo comprendere qui è che
questo corpo è nato con lo scopo di non nascere di nuovo. Voi siete
nati per non nascere ancora; se uno muore, muore per non morire mai più.
In altre parole questa vita umana dovrebbe essere la fine del ciclo di
nascite e morti. Il ciclo della vita a due fasi: nascita e morte, tutto
qui. Questo ciclo deve essere interrotto una volta o l'altra. Bhagavan
dice: "Questa vita è un giornale (newspaper). Domani, il giornale di
oggi è carta straccia (waste paper) ". Il giornale di oggi sembra così
prezioso quando leggiamo; a volte, quando qualcuno sta leggendo il
giornale, pendiamo verso di lui per leggerlo anche noi. Quello è il suo
giornale ed io scivolo verso di lui e leggo facendo finta di dormire! Il
fatto è che la vita va spesa con pieno discernimento, nella piena
consapevolezza che il corpo è come un giornale che domani diventa carta
straccia, in modo da non nascere ancora. Questo è lo scopo della vita di cui
Bhagavan ha detto: " Questo corpo non dovrebbe tornare di nuovo: questo
è lo scopo della vita".

L'identificazione con il corpo è attaccamento; l'identificazione con la
mente è ego.

C'è un altro punto importante: " Va bene signore, io so che questo
corpo è temporaneo e che un giorno devo morire. Io mi prendo cura del mio
corpo; perché dovrei pensare alla fine della vita? Lasciatemi godere
questo corpo, lasciate che io ci viva felicemente ". Voi potete pensarla
in questo modo ma considerate ciò che Bhagavan ha detto: " Non c'è
niente di sbagliato nell'avere un corpo; il problema consiste
nell'identificazione con il corpo ". Non c'è niente di sbagliato nell'avere un corpo,
l'errore si trova nell'identificare se stessi con il corpo. C'è
un'immensa differenza: pensare " io sono il corpo " è ciò che chiamiamo "
attaccamento "; pensare " io sono la mente e " è ciò che chiamiamo " ego ".
Bhagavan vuole che noi abitiamo il corpo senza attaccarci ad esso e
senza attaccarci all'ego. È possibile? Che male c'è se sono attaccato? Che
male c'è se sono egoista? La differenza è tutta nel dosaggio di
quell'attaccamento e di quell'ego. Tutti hanno il senso dell'ego; nessuno può
dire " io non ho ego ". Il dire così è prova evidente dell'esistenza
dell'ego! L'ego c'è; è solo una questione di misura, ecco tutto. Che cosa
c'è di male se c'è il senso dell'ego? Che cosa c'è di male se in me c'è
l'attaccamento? L'ego e l'attaccamento sono sottoprodotti
dell'identificazione con il corpo. Gli scossoni della vita sono dovuti all'ego e
dall'attaccamento. Va bene. Che cosa accade quando c'è l'attaccamento e
l'ego? Che cosa c'è di male? C'è di male che noi viviamo nel mondo della
pluralità, della molteplicità, della dualità, della complessità, della
miseria e della tragedia. Le esperienze duali, per citare Bhagavan,
sono: " sobbalzi e scossoni della vita, tagli e frustate". I sobbalzi e
gli scossoni nella vita sono dovuti soltanto a questo ego ed
attaccamento. Se arriva qualcuno che dice " tu sei grande " forse stanno
prendendovi in giro o scherzando ma colui che ha udito queste parole pensa di
essere grande davvero; egli guarda l'uomo che ha detto questo pensando: "
Te ne sei accorto solo oggi? Io sono stato grande per tutta la vita, lo
sapevi? Tu hai riconosciuto la mia grandezza solo oggi". Questo è ego,
ego, ego gonfiato e borioso. Mettiamo che qualcuno vi dica: "Non ho mai
visto uno più inutile di te!" Voi pensate: " Io sono inutile?! Va bene,
ne riparliamo tra poco!" (Risate) Sarete pieni di rabbia e di spirito
di vendetta. La mente bolle o congela come fa l'acqua: se la scaldate si
trasforma in vapore, bolle; se la mettete nel frigorifero congela e
diventa ghiaccio. La mente è così: è in forma di vapore o è in forma di
ghiaccio, non conosce stadio intermedio, cambia sempre.

Tutti sono vicini a Swami

Swami concede un colloquio a qualcuno; "Sapevi che ho ottenuto questo
colloquio?" dice quel tale. "Perché io dovrei sapere che tu hai ottenuto
un colloquio? " (Risate). Quella persona continua a disturbare tutti: "
Guarda, ho ottenuto un colloquio; hai saputo che cosa mi ha detto?
Quello che Egli mi ha detto è…………." Caspita! A me non interessa, non sono
interessato a ciò che Egli ti ha detto; è strettamente personale, perché
ne parli? " Ego, pubblicità. Supponete che lui, innocentemente, mi
racconti ciò che Swami gli ha detto; io non gli lascerò finire la frase e
lo interromperò dicendo: " Sai che cosa ha detto a me dieci anni fa? "
Caspita! Egli non finisce di raccontare la sua esperienza perché io ho
cominciato a parlare della mia mentre era ancora a metà. Un altro che
era lì ad ascoltare ci diventa matto! Amici, questa è la mente. Stamane
ho incontrato un amico che ha detto: " Ah, la vita non è interessante".
Io gli ho chiesto: " Perché? "

" In questi giorni Swami non mi parla ". Oh, oh! Molto interessante
(Risate). La vita non è interessante perché Swami non gli parla. Allora io
ho detto: " Io trovo la vita interessante anche se Egli non parla ".

" Come è possibile? ".

" Quando Swami ti parla, vuol dire che ti ha identificato; quando non
ti parla, di nuovo vuol dire che Egli ti ha identificato perché ti evita
per cui in ambedue i casi ti ha visto ". (Risate) Anche per evitarti
deve vederti, dico bene? Come può evitarti se non ti ha visto? Egli deve
vedere che ci sei per evitarti ed incontrare la persona che vuole.
Amici miei, questo è tutto un gioco dell'ego. Pensare di essere grandi
perché si è vicini a Swami, dire a tutti di essergli molto vicini è tutto
ego. Se uno pensa così, il suo capitolo è chiuso; questo modo di pensare
indica scarsa comprensione, totale ignoranza. Tutti sono vicini a Dio,
vi prego di crederlo; se qualcuno dice che io sono vicino a Swami,
potete pensare che venga da una clinica psichiatrica. Se qualcuno pensa di
essere molto importante per Swami, considerato pure ignorante; egli è
un insensato, scusatelo, ecco tutto. Tutti sono importanti per Swami,
tutti sono vicini a Lui, credetemi vi prego. Vi chiarirò questo con un
esempio prima di passare al prossimo punto: Bhagavan ha le sue ragioni
per parlare alle persone e così accadde che Swami mi chiedesse di
condurre da Lui una mia conterranea. " Per favore chiedile di venire qui "
disse Swami. Io non avrei voluto portarla qui, che cosa dovevo fare? Swami
insistette perché io la portarsi. Io dissi: " Swami, l'azienda degli
autobus è in sciopero; come pensi che io la conduca? " Il fatto che gli
autobus fossero in sciopero era una coincidenza fortunata ed io ne
approfittai. " Smetti con questa sciocchezza! Gli autobus erano in sciopero
sino a ieri sera ed hanno ripreso a viaggiare da questa notte per cui
ella deve essere già arrivata. Stai facendo il furbo! " Poi aggiunse: "
Là nel Purnachandra, seduto in ventesima fila, c'è il direttore del
deposito degli autobus che è venuto per il darshan; lo ho visto Io. Come
può essere qui se gli autobus non viaggiano? Non raccontarmi storie! "
Quel tipo è seduto nella ventesima fila! Nessuno lo conosce, eppure
Swami lo ha visto e me lo ha detto. Io non considero questo semplicemente
come un'esperienza o un miracolo, io lo vedo come una prova che Egli
conosce tutti perché tutti Gli sono cari, tutti sono i Suoi bambini. A
seconda dell'urgenza della situazione, Egli può parlare a questo o a
quello. Un medico può far ammettere immediatamente all'ospedale qualcuno per
ricoverarlo nel reparto di cure intensive. Gli altri non dovrebbero
pensare " Quel tipo nel reparto intensivo è molto fortunato " (Risate).
Volete davvero andare lì, nel reparto di cure intensive? Il medico sa
quale caso è più urgente e deve essere operato; per il fatto che il
paziente che viene operato è così vicino al medico noi diciamo forse " Lo
stanno operando; è fortunato. Visto che non ha portato me in sala
operatoria, io non gli sono caro ". Se qualcuno pensasse così, che cosa
potreste dire? Potreste solo compiangerlo, ecco tutto. Quindi, quando Bhagavan
parla con qualcuno, ha le Sue effettive ragioni che noi non conosciamo
e non possiamo capire; il nostro compito è avere fede assoluta che
tutti sono vicini a Swami e tutti Gli sono cari. Egli non è diritto
esclusivo di nessuno.

Il corpo funziona grazie alla mente che c'è dietro.

Amici, questo corpo funziona perché dietro c'è una mente. Pensate ad
una delle ultime automobili, un'auto francese, una Jaguar, una Mercedes o
che so io. Non pensate che io abbia citato queste marche perché ne ho
una (Risate); non c'è l'ho. A tutt'oggi ho solo una bellissima
bicicletta. Una volta, per gioco, Swami disse " Vieni, siedi in auto " e mi fece
fare un bel giro. Bene, io dissi innocentemente: " Questa auto è molto
buona Swami, è splendida ". Pensavo di farGli un complimento (Risate)
ma Egli disse: " Come lo sai? (Risate) Tu non hai una macchina, come fai
a sapere che questa è un'ottima auto? " Io sono un insegnante e gli
insegnanti sanno. Io dissi immediatamente: " Avendo viaggiato in questa,
non ho bisogno di pensare a nessun'altra macchina al mondo; avendo visto
l'interno di questa Tua auto, essendoci stato dentro, perché dovrei
interessarmi ad altre varietà modeste di automobili? "

" Complimenti! Che abilità! Che risposta intelligente" Egli disse.
Amici miei, l'auto può essere bellissima, può essere in condizioni
perfette, ma viaggia grazie all'autista per cui, se si considera il corpo come
un'auto, l'autista è la mente. Purtroppo a volte gli autisti, gente
senza rimedio, sono ubriachi; a volte sono confusi, soffrono di nostalgia
di casa e portano anche la macchina all'altro mondo (Risate).

L'autista deve ascoltare il proprietario.

In egual modo, l'autista della nostra macchina, la mente, non gestisce
questo corpo in modo appropriato. È per questo che noi cadiamo malati o
diventiamo mentalmente instabili. Indisposizioni fisiche o
deragliamenti mentali accadono perché l'autista non è forte, non è attento. La
mente dovrebbe imparare a conoscersi. Vorrei chiarirlo ancora un poco.
Ripeto di nuovo che queste chiacchierate sono prese completamente dai
discorsi di Swami, non sono farina del mio sacco. Io non sono ancora così
intelligente né desidero esserlo: mi basta comprendere gli insegnamenti
di Swami e cercare di applicarli un po'. Allora, se questa mente non è
sotto controllo, se l'autista non ascolta le parole del proprietario
dell'auto, se il proprietario dice "passiamo di qua" e l'autista prende
un'altra strada, che cosa succede? Ogni mattina l'autista dell'auto da
golf di Swami è in grande tensione, potete vederlo sulla sua faccia. La
gente pensa che sia molto fortunato ma, secondo me, è uno sventurato.
Egli deve seguire le indicazioni esattamente e non sa, di momento in
momento, dove Swami vuole che vada. L'autista può quindi essere un esperto
della guida, può avere venticinque anni di esperienza di servizio ma è
il proprietario dell'auto che comanda. L'autista deve seguire le sue
indicazioni " andiamo di qua, andiamo di là, non ti fermare qui in alcun
caso ". Improvvisamente Swami dirà "Fermati, scendo " e quando sta per
scendere dirà " Perché ti sei fermato? Andiamo, va' avanti ". Noi
possiamo pregare per qualsiasi cosa ma non per essere l'autista dell'auto di
Swami! (Risate) Almeno, Swami, per favore esonerami da quella
posizione. Abbiamo già abbastanza tensioni, non potrei sopportare quello stress.
La questione è che l'autista deve ascoltare il proprietario. Similmente
il corpo è un'auto, l'autista è la mente , ed il padrone è il
testimone, l'anima, lo spirito, la coscienza o Atma. Potete chiamare padrone
l'Atma, la consapevolezza, l'anima o lo spirito. Quindi il padrone dice
all'autista " vai per di qua " ma disgraziatamente il nostro autista non
segue le sue istruzioni: egli guida quando e dove gli pare(Risate).
Così il padrone comprendere che questo tipo non lo seguirà comunque: "Va
bene. Visto che non ho avuto un incidente sino ad ora, lasciamo che vada
dove vuole finché il carburante è finito ". In tal modo l'autista
dimentica la presenza del padrone; egli sta semplicemente guidando l'auto
attorno al mondo in ottanta giorni, godendosi uno splendido viaggio.
Quindi amici miei, questo è il nostro viaggio oggi.

Sorvegliate la vostra mente.

Baba vuole che noi sappiamo che l'autista, la mente, deve essere
cosciente della presenza del padrone e questo deve sempre tenere d'occhio
l'autista per vedere se è stata guidando in modo giusto o no. Similmente,
in una frase Baba dice: "sorvegliate la vostra mente ". Chi sono io per
sorvegliare? Chi deve sorvegliare la mia mente? Cosa vuoi dire con
"sorvegliare la mente "? Come posso sorvegliare la mia mente? Questa è la
Sadhana o pratica spirituale. Eccovi un esempio: qualcuno dice "Signore,
io ho dei cattivi pensieri ". Che cosa sono i cattivi pensieri? Sono
nella gamba o nella caviglia o nello stomaco? ( Risate) Essi sono nella
mente. Come sai che ci sono dei cattivi pensieri nella mente? Te lo ha
detto lei? No. C'è qualcun altro che vede i cattivi pensieri nella
mente. Colui che dice che questa è la mente è il testimone o Atma. Il
sorvegliante, il principale, il padrone è l'Atma o spirito o consapevolezza.
Quindi tenete d'occhio la vostra mente. In parole povere state sempre
allerta. Ora è venuto un pensiero, si, ed il pensiero è " La mensa
dell'India del Nord apre alle 11.30, la mensa occidentale chiude alle 12. Mi
devo sbrigare per il darshan alle 14. Pensieri, pensieri, pensieri!
Caspita! "La prenotazione con la compagnia aerea deve ancora essere
confermata" "C'è un problema in ufficio" Con i pensieri non c'è tregua: un
pensiero spunta all'improvviso e poi un altro ed un altro; essi non sono
necessariamente collegati. Osservate il flusso dei vostri pensieri.
"Oh, questo pensiero è venuto ora, vedo "e poi viene il prossimo; per
questo avete bisogno di controllarli. Credo di essermi spiegato. Osservate
anche la forma del vostro pensiero; imparare a conoscere la sequenza
del processo del pensare è una tecnica di meditazione. La tecnica di
meditazione deve essere consapevole del processo del pensiero ma noi
pensiamo che la tecnica di meditazione sia sbarrare la porta dall'interno,
sedersi eretti su un piano di legno finché avremmo dolore di schiena e
fino a che la prima tazza di caffè del mattino è pronta. Non è così. La
meditazione è il processo di conoscere e sperimentare la mente nel
fluire dei pensieri.

Lo scopo della meditazione è l'eliminazione della mente.

Ora nasce una domanda: che cosa accadrà? Ora io so quali pensieri
arrivano. Alcune persone hanno comprensione, altre no. Alcuni provano
rimorso di avere così tanti pensieri, altri si arrovellano su quando i
pensieri finiranno. "Oh, i pensieri arrivano uno dopo l'altro! Che cosa
accadrà? " Semplicemente osservando la vostra mente, diventando coscienti
dei pensieri, essi si fermano. Tutti i pensieri si arrestano, si
arrestano completamente. Quando siete consapevoli dei vostri pensieri essi
finiscono: la mente è andata. La mente non è altro che un groviglio di
pensieri ed, una volta che voi prendete coscienza del processo del pensare,
i pensieri svaniscono; questo è ciò che significa eliminazione della
mente o annientamento della mente. La perdita o scomparsa della mente è
il risultato della vera meditazione. Alcuni dicono: " In meditazione io
vedo Swami qui nel centro ". Perché non dappertutto? Perché sono qui
nel centro? Altri dicono: " In meditazione, io vedo il colore blu o il
colore giallo ". Fai un esame della vista. Che cos'è tutto questo? "
Quando medito vedo Swami che balla " Calma, calma! La tua mente balla e fa
ballare anche Swami! Perché no? Questa è tutta una proiezione della tua
mente. Tutti i colori differenti che sperimentiamo e tutte le
affermazioni come " Quando medito Swami mi parla; Swami mi dice questo " sono
proiezioni della mente. Mi perdonino quelli di voi che potrebbero
offendersi ( Risate).

Il testo di filosofia Vedanta dice: " Tutti i tipi di esperienze di cui
parlate come colori, apparizioni, forme, dettati, istruzioni, non sono
altro che proiezioni della mente ".

La mente esiste ancora per cui questa non può essere la fine della
meditazione, non può essere il raggiungimento della meditazione, quello non
è lo scopo della meditazione. Lo scopo della meditazione o il suo
compimento è la cancellazione della mente. Questa è la annichilazione della
mente, questo è lo scopo della meditazione.

Il Samadhi è lo stato della non mente.

" Signore, che cosa c'è di male se c'è la mente? " Non c'è niente di
male, no. Se la mente è ancora lì, se non è stata cancellata, voi siete
ancora nel mondo anche se siete in una stanza ben chiusa. Voi siete
indisturbati in una stanza ma la mente è molto disturbata; essa è
responsabile dell'agitazione e dell'ansia. Quella mente deve essere cancellata.
Come si cancella la mente? " Osservate la vostra mente chiuse " dice
Bhagavan. Osservate la vostra mente, osservate lo scorrere dei pensieri
ed essi si fermeranno e la mente sarà cancellata. Voi goderete di uno
stato di beatitudine. La cancellazione della mente, o stato della non
mente, è chiamato Samadhi. Il Samadhi è lo stato della non mente, della
totale eliminazione della mente.

" Swami, per favore, mettila in una forma che noi possiamo comprendere
". Swami ha dato un esempio. Il nostro Swami è un Dio molto
compassionevole. Egli ha fatto Discorsi a volumi, tutti i volumi dei Discorsi di
Sathya Sai ed in questi Egli ha dato un bellissimo esempio: un bambino
birichino sta facendo un mucchio di confusione, divertendosi un mondo,
facendo tutto quello che gli salta in testa e gridando. Gli date un
sculaccione? Se lo fate il bambino comincerà a piangere il che disturba
molto di più della normale confusione. Che cosa dovreste fare allora?
Semplicemente guardatelo, questo è tutto. Guardatelo soltanto, con uno
sguardo severo, uno sguardo serio. Il bambino lo noterà e capirà "Oh, papà
è serio". Ecco tutto. Egli interrompere la sua monelleria accorgendosi
che essa è stata notata da suo padre o da sua madre; uno sguardo serio
è sufficiente. Quando voi guardate il bambino, egli starà in guardia e
smetterà di fare il discolo. La mente è come il bambino, gioca e salta
dappertutto: non potete sculacciare questo bambino.

La mente non può essere controllata.

Ci sono alcuni che dicono: " La mia mente è instabile; io non sono
capace di controllarla. La mente non può essere controllata ". Come pensate
di poterla controllare? Se voi pensate di controllarla significa che
non è la mente; se voi pensate di averla controllata di nuovo questa è
l'immaginazione. Qualcuno ha detto: " Signore, io ho il totale controllo
della mia mente ". Vedo che tu non hai nessuna conoscenza del controllo
perché la mente non può essere controllata. Se qualcuno dice " Signore,
io ho fermato l'aria ":Oh, capisco. Non credo che ci incontreremo di
nuovo, grazie (Risate). Tu sei già pazzo; non far diventare pazzo anche
me! Proprio come non potete stringere l'aria in pugno, come non potete
impedire che le foglie degli alberi cadano per il vento, così la mente
non può essere controllata. "Oh, capisco. Se essa non può essere
controllata che cosa dovrei fare? "

Dirottate la mente verso pensieri sacri.

Voi potete dirottare la mente. Lasciate che vi dia un esempio: la
moglie è molto seria, è molto turbata; che cosa fa il marito? Egli si
informa circa i suoi suoceri come al solito: " Come sta tuo padre? Come sta
tua madre? "Egli ha visto che la faccia di lei è molto seria. " Ho
incontrato tuo fratello per via; sta bene e mi ha chiesto di te ". Ora
supponete che ella cominci a parlare seriamente. Quell'uomo dirà: "Mamma
mia! Ho lasciato il gelato in macchina! ". Perché fa questo? Per dirottare
l'attenzione di sua moglie. Noi facciamo questo nella vita ma non lo
facciamo per noi stessi; questa è la tecnica. Quando il capo è molto
arrabbiato con voi, che cosa fate? Andate da lui e dite: " Buongiorno
signore, buongiorno. Ho incontrato poco fa un amico che mi diceva quanto io
sia fortunato ad avere un capo come lei, un uomo che pretende la
disciplina ". Il capo era pronto assaltarvi addosso, ma quando voi raccontate
che qualcuno si è congratulato con voi per la vostra posizione in
ufficio, si è sentito gratificato ed ha dimenticato la sua rabbia. Baba è un
maestro nello stornare l'attenzione; eccone un esempio: io ho molti
problemi, vorrei piangere ed aspetto l'opportunità di piangere davanti a
Swami in modo che vengano risolti! Egli non mi guarderà per due giorni;
non vuol disturbare questo otre dei venti! (Risate) Che cosa accade il
terzo giorno? Invece di preoccuparmi circa i miei problemi io mi
preoccupo del fatto che Swami mi guardi o meno. Sono stato molto in pensiero
per i miei problemi fino ad ora; questo otre è rimasto così,
indisturbato, chiuso, ma ora vengo distolto: " Swami non mi guarda; è possibile
che sia arrabbiato con me? Perché dovrebbe essere arrabbiato con me? "
La mia attenzione è stata dirottata: ora sono preoccupato pensando se
Egli mi guarderà o no. Il quarto giorno Baba mi farà un mezzo sorriso:
"Ah, allora non sono in colpa! Baba non è arrabbiato con me ". Oppure "
Baba è contento di me ". Poi Egli mi farà un bel sorriso e poi, passando
con la Sua macchina, mi guarderà profondamente negli occhi. Io vado a
casa tutto soddisfatto. Mia moglie mi chiederà: " Allora, quel problema?
" "Oh, l'ho dimenticato " dirò io. Ecco! Sono andato là con tutti
questi problemi: che cosa è accaduto? Il problema è rimasto quello che era
ma un mezzo sorriso di Swami a distolto da esso la mia mente. Questa è "
Tecnologia Divina ". Noi conosciamo l'M.Tech. (Laurea in materie
tecnologiche) ma questa è D.Tech., Tecnologia Divina della distrazione
dell'attenzione. Similmente noi non possiamo controllare la mente, noi
possiamo solo dirigerla o distoglierla. Pensate a Swami, pensate a Dio,
pensate a cose sacre e continuate ad osservare lo scorrere dei pensieri;
alla fine si fermerà del tutto. Questo è chiamato "eliminazione della
mente" o "stato di Samadhi", lo stato della beatitudine. La prossima
settimana parleremo ancora delle bizzarrie della mente. Grazie per il vostro
ascolto paziente, vi ringrazio molto.

OMSOMSOMS