Satsang

Buon Natale e felice anno nuovo

21 dicembre 2003

Cari fratelli e sorelle,
benvenuti a questa sessione domenicale. Desidero augurarvi un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo! So che questo è il periodo Natalizio e so anche che ci saranno grandi celebrazioni e funzioni ovunque. Ricordo il mio periodo felice al Collegio Cristiano, dove per più di 25 anni si sono susseguite tante diverse celebrazioni del Natale: il Natale degli studenti, il Natale dei genitori, quello dei bambini, il Natale del personale, NataleŠ..Natale dovunque. Era molto eccitante. Naturalmente io gongolo di gioia quando sento i canti Natalizi, che mi ricordano quei giorni felici.



L'UNIVERSALITA' DEL MESSAGGIO DI GESU'


Solo dopo aver conosciuto Bhagavan ho potuto comprendere il significato del messaggio della Bibbia molto più a fondo di quando ero al Collegio Cristiano. Oggi voglio sottoporre alla vostra attenzione alcuni punti importanti, su molti dei quali penso che possiate non aver ancora posato la vostra attenzione. Noi siamo stati esposti a particolari interpretazioni e spiegazioni 'selezionate', e l'universalità di Gesù Cristo e del Suo Divino Messaggio non ci è mai stata proposta. Desidero pertanto condividere con voi alcuni pensieri al riguardo, basati soltanto su passi della Sacra Bibbia. Per rendere il mio discorso più autentico e credibile, ho scelto di citarli estesamente, affinché ci entrino bene in testa.



GESU' E SATHYA SAI BABA


Ricordo quel grande uomo, il Rev. Robert E. Pikes, un vescovo degli stati Uniti d'America, che scrisse due libri sul raffronto fra Gesù e Sathya Sai Baba, confrontando le somiglianze tra le due Incarnazioni, il loro Messaggio e la loro Missione. Questo discorso si basa su questi due libri. Innanzi tutto, permettetemi di riferirvi quello che Pikes ha detto nel suo libro: "E grazie alla mia intensa devozione, al lungo periodo di penitenza ed alla mia lealtà ed assoluta fede in Gesù Cristo che ho potuto meritare il darshan di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Io sono arrivato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba solo grazie alle benedizioni di Gesù Cristo". Come ho fatto io prima, egli afferma qui: "Solo dopo essere arrivato da Sathya Sai Baba, ho potuto comprendere a fondo la Bibbia, le sue interpretazioni ed applicazioni, molto più di prima. Per questo ringrazio Bhagavan Baba." Un altro punto interessante che egli cita è questo: "Come tutti sapete, la Cristianità si basa sul concetto della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. I cristiani credono che Gesù Cristo sia l'unico figlio di Dio e che noi possiamo raggiungere Dio, il Padre, solo attraverso il figlio unigenito Gesù Cristo".
Ma Robert Pike mette la cosa in modo diverso e molto interessante: "La Bibbia dice che il Figlio vi porterà al Padre ma la mia esperienza mi dice invece che è stato il Padre a portarmi al Figlio. Il padre, Dio, mi ha portato al Figlio, Gesù Cristo". In altri termini, l'unità tra il Padre ed il Figlio, l'unità dell'anima individuale con il Sè Cosmico, è stata chiaramente stabilita nelle sue note introduttive.



IL NATALE E' UN' OCCASIONE PER PRATICARE GLI INSEGNAMENTI


Bhagavan, in ogni grande occasione, attribuisce molta più importanza alla pratica degli insegnamenti dei Profeti e degli Avatar, piuttosto che alle celebrazioni in sé. Normalmente, ogni celebrazione finisce per essere una festa in cui si preparano grandi pranzi, si comprano abiti nuovi e si decora la casa, diventando in tal modo un avvenimento sociale. Ma una cerimonia religiosa è una cosa sacra. Come si fa quindi a cogliere la differenza tra una celebrazione spirituale ed un festeggiamento di carattere sociale?
Un festeggiamento sociale è un'occasione per incontrarsi e scambiarsi gli auguri, mentre una celebrazione spirituale ci invita a praticare ciò che i profeti ci hanno insegnato. Mentre le scritture sono una religione, vivere le scritture è religiosità. La Bibbia è la religione dei Cristiani e la Bhagavad-Gita è la religione degli Indù, ma la religiosità è vivere le scritture e praticare le scritture. Per questo Bhagavan mette in grande rilievo la pratica ed i principi della religione. La religione non è confinata alle scritture, non si tratta di una cosa semplicemente accademica, non è solamente un sermone predicato dal pulpito.Si tratta di una cosa molto più profonda. Il Natale è un'occasione per praticare gli insegnamenti del Bhagavan Gesù Cristo. Gesù Cristo è senza alcun dubbio il Bhagavan, l'Incarnazione Divina. Noi possiamo dire di adorarLo solo se pratichiamo quotidianamente i Suoi insegnamenti. Questo è ciò che ha proclamato Bhagavan Baba in passato durante le Celebrazioni del Natale.



NESSUNO MUORE PERCHE' LA VITA E' ETERNA


Il Cristo credette nell'unità della Divinità; Egli espresse sempre la Sua fede totale nella Divinità di tutti, non vide nessuno come un ammasso di carne ed ossa! Nessuno è solo un ammasso di carne ed ossa. No! Voi ed io siamo al di là e molto più di questo. Quando Cristo fa riferimento al pane ed al vino condivisi nell'Ultima Cena con i suoi discepoli più intimi, indirettamente ci comunica che il pane è il corpo ed il vino è la vita. L'ultimo messaggio di Gesù Cristo vuole convincerci che noi siamo fondamentalmente Divini. La carne di Gesù Cristo è uguale a quella di ogni altro corpo, il Suo sangue è lo stesso che scorre in tutti i corpi. Egli dichiara che il sangue scorre per volontà Divina e questa è un'affermazione sufficiente a farci comprendere che siamo fondamentalmente Divini e questo è ciò che Bhagavan ci fa suonare nelle orecchie giorno e notte. Noi ci consideriamo dei poveri mortali, effimeri, transeunti e sempre mutevoli ma, nello stesso tempo, noi siamo Divini. Il corpo può cambiare, ma lo spirito permane. Come ho detto qualche tempo fa , non esiste qualcosa come la "morte". Non c'è morte perché non c'è nascita. Una simile affermazione sembra assurda ma seguitemi un momento:mettetevi davanti al mare, andate vicini all'oceano, così possente, ed osservatelo. Vedrete sollevarsi molte onde, una dietro l'altra. Ponetevi ora questa domanda: " O onda, quando sei nata? E quando morirai?" Le increspature, le onde, nascono in modo automatico, una dietro l'altra, di seguito. Esse non sono mai nate némoriranno mai. Le onde appartengono all'oceano. E' solo per effetto del vento che l'oceano prende temporaneamente la forma di onda. Essa scompare in esso e torna di nuovo, come onda. Così come le onde non hanno nascita né morte, anche noi non abbiamo nascita né morte: noi siamo eterni. Allora, che cos'è la morte? La morte è soltanto la scomparsa del corpo. Che cos'è la nascita? L'apparire del corpo. In realtà voi non morite, e neppure io! La parola "morte" è una definizione non appropriata. Nessuno muore, perché la vita è eterna; è solo il corpo che cambia. Tutto qui. La vita è eterna,senza cambiamenti, la vita è Divina. Ecco perché la Sacra Bibbia dice " Io sono la Via, la Verità e la Vita" e, quando afferma questo, è chiaro che la vita non è una vostra invenzione né una vostra scoperta, non è stata fatta da voi. Voi non potete generare la vita, né rimuoverla. Quando una persona viene uccisa, è il suo corpo che muore, non la sua vita. È il suo corpo che scompare.
Quando Ramana Maharishi si trovava sul letto di morte ed in procinto di lasciare il corpo, gli fu posta questa domanda: "Oh Swami! Te ne stai andando?" Egli rispose: "Sei tu che lo dici. Sei tu a dire che me ne sto andando. Ma andando 'dove'? Dimmelo!" Quando Ramana Maharishi chiese: "Andando dove?!" egli intendeva che tutto è Uno. Il posto dal quale provieni è lo stesso in cui vai. Non c'è differenza. Bhagavan Baba cita sempre queste parole di Gesù. Mentre Gesù si trovava sulla croce, con una corona di spine sulla testa, udì improvvisamente una voce eterica che Gli disse: "Mio caro Figlio, tutta la vita è Una: sii uguale a tutti". Ciò significa che questa vita, questa vitalità, questo dinamismo e questo metabolismo sono un dono di Dio, non una creazione dell'uomo. Questo è il messaggio di Gesù Cristo a tutta l'umanità. Ma non solo questo: Gesù, nei Suoi ultimi momenti, fece un'affermazione alla quale Bhagavan fa spesso riferimento nei Suoi discorsi sull'argomento. Che cosa disse Gesù? Prima che lo spirito lasciasse il Suo corpo lasciandolo inerte sulla croce, Gesù consolò Sua madre, Maria, che era accanto a Lui. Dopotutto lei era Sua madre, e piangeva disperata vedendo il figlio sulla Croce in quei momenti d' agonia. Egli non voleva che piangesse e le disse: "La morte è l'abito della vita". Quando io mi cambio il vestito e me ne metto uno nuovo, non c'è motivo di piangere. Quando ci si cambia d'abito è sempre per il meglio, per apparire un po' più elegante. Tutto qui. E se sono più elegante, né voi né io abbiamo motivo di piangere! Quando cambiamo il nostro corpo, è è come cambiarsi d'abito - forse un abito migliore, più moderno, più attraente, ultra-moderno, tale da attirare l'attenzione della gente! E' un'occasione di giubilo, è un momento di gioia. Questa è l'esperienza di Gesù Cristo: "la morte è l'abito della vita". La Bhagavad Gita dichiara la stessa cosa: Vasami jirnami yatha vihaya ('Proprio come noi ci cambiamo gli abiti, così l'anima individuale, di nascita in nascita, cambia il proprio vestito, che è il corpo')




DARE E PERDONARE E' DIVINO


Sono felice di farvi sapere che in un'occasione Baba ha detto: "Gesù Cristo è il miglior esempio da emulare, dal quale imparare". L'Avatar scende sulla terra e si muove in mezzo a noi per mostrarci il sentiero, per indicarci la direzione, per stabilire per noi un ideale. Noi seguiamo Gesù Cristo , il miglior ideale che l'umanità abbia mai avuto. Gesù Cristo è un apostolo, è un aspirante. Ges`ü Cristo è un ricercatore. Gesù Cristo è Divino.
Pensare a Gesù sulla Croce, con tutta la Sua sofferenza ed agonia è insopportabile, e all'ultimo istante Egli prega per coloro che lo hanno crocifisso: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno".
Egli cercava il perdono dell'Onnipotente per coloro che Lo avevano abbandonato, perseguitato, crocifisso. Questo è lo zenit, il culmine del perdono nella storia dell'umanità. Ad un livello umano normale questo perdono è impensabile. Se qualcuno ha parlato male di voi, non aspettate altro che l'occasione per ripagarlo! (Risate) Non vi ha detto niente direttamente, è solo qualche diceria che qualcuno vi ha riferito, ma questo è sufficiente per farvi alzare la pressione! (Risate) Quindi, noi non siamo capaci di controllare le nostre emozioni, non siamo in grado di controllare la nostra rabbia. Pensate invece a Gesù Cristo, al quale era stata inferta la peggiore delle punizioni. Egli ha pregato per i Suoi persecutori, per coloro che lo avevano messo sulla Croce! Non era arrabbiato con loro, anzi, pregava affinché venissero perdonati; questa è la grandezza del Suo perdono. Dare e perdonare è Divino. La vita di Bhagavan Sathya Sai Baba dimostra nuovamente la bellezza dell'affermazione di Gesù traducendola in una realtà che camminasu due Piedi: la realtà del Suo dare e perdonare. Qualcuno ha detto: "Baba, io so che qualcuno Ti critica, molti Ti diffamano e Ti discreditano! Cosa posso fare?" Volete sapere che cosa ha risposto Baba? "Tutti coloro che Mi lodano e cantano la Mia Gloria si trovano da un lato della montagna. Tutti coloro che Mi criticano, Mi attaccano, Mi diffamano e Mi discreditano sono dall'altra parte della montagna. Io sono nel mezzo e li benedico entrambi". Ed è ancora Bhagavan Baba che afferma: "Io non Mi esalto per le vostre lodi, né Mi deprimo per il vostro biasimo. La Verità non ha bisogno di prove: la luce è la prova che il sole esiste. L'Amore è la prova della Mia Divinità". (Applausi) L'Amore è la prova della Divinità di Bhagavan Baba! Che cosa vogliamo ancora? Durante il periodo del Santo Natale, dovremmo ricordare a noi stessi: "L'Amore è la Mia forma, la Verità è il Mio respiro, la Beatitudine è il Mio cibo". 'L'Amore è la Mia forma!' Si! La Sua è una forma amorevole, è l'Amore che cammina su due Piedi!




UNA INCREDIBILE TRASFORMAZIONE!


Qualcuno ha detto: "Swami, in passato io ti ho molto criticato ed ho scritto, contro di Te, numerosi articoli che sono stati pubblicati sui giornali. Adesso Ti sono di fronte e mi vergogno, non ho il coraggio di guardarTi per ciò che ho scritto allora. Adesso che ho conosciuto la realtà, soffro, Swami, perdonami!" Questo è accaduto a R.K. Karanjia, il famoso editore della rivista Blitz, un giornale molto conosciuto in questo Paese. Io avevo l'abitudine di leggere gli articoli di R.K. Karanjia prima di conoscere Baba... e dopo averLo conosciuto! (Risate) Karanjia scrisse contro Baba per almeno dieci anni. Ogni frase era poetica e piena di vigore, ogni frase era mirata a diffamare Baba in modo estremamente convincente. Io memorizzavo queste frasi per ripeterle durante le mie lezioni, sebbene in Inglese non fossi un oratore! (Risate) La lingua inglese mi è sempre piaciuta, fin dall'infanzia, ed anche la poesia di Karanjia mi piaceva. La prosa nelle sue mani si trasformava in poesia, al contrario di altri che rendono la poesia... prosaica! (Risate). Sì, quando leggevi i suoi articoli, tutta la sua logica suonava amorevole, quasi una ninnananna. Ma lo stesso Karanjia, quella stessa persona, un giorno venne qui da Swami. Alle prime ore del mattino ascoltava gli uccelli cinguettare sui rami dell'albero che si trova al cancello di Ganesha, mentre la gente iniziava ad allinearsi per il nagarsankirtan (canti in processione; N.d.T.). Fu in quel luogo che scrisse questi versi:


'A Puttaparthi, Prashanti Nilayam,
nell'ora antelucana, ancor la bruma
delle cose asconde la sembianza,
si adunano i devoti e van cantando
per la Valle Divina; l'armonia
soave incontra il gorgheggiare alato'


...'van cantando per la Valle Divina; l'armonia soave incontra il gorgheggiare alato'. Ahh, che trasformazione! E poi ancora:

'Dell'Omkara s'invola per la Valle
Divina il canto dei devoti. Sento
spandersi l'eco e il mondo ne risuona.
Riede il suono dagli alberi e dai monti,
dai ciottoli, dai sassi e dalle rocce.
Viventi e non viventi fanno coro
all'Omkara, Parola primordiale'


Sì, questo è ciò che scrisse Karanjia. Ed in seguito disse: "Sedevo nelle file del darshan ed osservavo Swami. Egli non cammina, non corre: Egli fluttua, sfiora la superficie del pavimento. Prima ha guardato i poveri ed i bisognosi, poi coloro a cui deve dare delle istruzioni e, per ultimo, ha guardato me!" (Risate) "Bhagavan, che crimine ho commesso! Che vergogna! Ho scritto contro di te per dieci anni. Ora mi pento". Amici miei, il testo di tutta questa storia è disponibile; viene voglia di leggerlo e rileggerlo! Cos'altro scrisse Karanjia? "Swami! Come inizio a mettere poche righe sulla carta, non posso leggerle perché le lacrime mi impediscono di vedere. Non posso scrivere, Bhagavan, non posso leggere quello che scrivo!" Le lacrime di pentimento, le lacrime che cercavano il perdono, le lacrime che esprimevano tutto il senso di colpa per gli articoli cattivi, scritti in passato, gli fecero dichiarare pubblicamente in un articolo sul Bliz : "Dio è Indiano!"(Applausi) Prima aveva scritto "Dio è un impostore" (Risate) ma dopo essere venuto qui ed aver avuto l'esperienza diretta di Swami scrisse: "Dio è Indiano". Amici miei, egli ha ricevuto lunghissime interview, veri colloqui-maratona con Swami, ed ha pubblicato una serie di articoli. Il mio intento non era però quello di parlare di lui, ma del Natale! (Risate) La mia intenzione è quella di farvi sapere che il ricercatore della Verità, prima o poi, La conoscerà. Un essere umano pieno di pregiudizi e preconcetti, invece, un uomo che arriva a conclusioni affrettate, non potrà mai raggiungerla. Dobbiamo arrivare a Prashanti Nilayam con la mente totalmente aperta. Se volete proiettare le vostre idee ed i vostri sentimenti, se volete vedere Swami attraverso le lenti delle vostre ideologie e nozioni preconcette, non arriverete mai alla Verità. Cerchiamo di avere una mente aperta. Mi ricordo anche di un altro giornalista di spicco della rivista 'Current', che è venuto per il darshan di Baba. Tempo fa leggevo molti giornali; non dico che ora non li leggo più, ma ho ridotto le mie letture del 50% e questo non perché io sia diventato un santo, ma semplicemente per mancanza di tempo! (Risate). Il nome dell'editore è Thakur; egli arrivò e si sedette in prima fila. Era la prima volta che vedeva Swami e restò esterrefatto. In un articolo scrisse: "Sembra un meraviglioso attore di un film. (Risate) Non ho mai visto una persona tanto affascinante come quest'uomo. Chissà se potrebbe diventare una star di Hollywood! (Risate) Con quella capigliatura arruffata stile Afro! (Risate) Che meraviglioso sorriso che ha! Ma saranno veri quei capelli?" (Risate) Questo era ciò che pensava. Con passo gentile, maestoso e lento, sollevando la Sua veste con la mano destra e ondeggiando la sinistra nell'aria, con un sorriso malizioso, passo dopo passo, Bhagavan Baba si avvicinò e si fermò di fronte a lui (Risate): "Sembro un attore del cinema, ragazzo?" (Risate ed applausi) Non solo!Baba prese la mano dell'editore e gli disse: "Vuoi sentire se i miei capelli sono veri?" (Grandi risate) Allora l'uomo disse: "Scusami Swami. Mi dispiace, mi dispiace molto! Mi vergogno dei miei pensieri, per favore, perdonami!" Baba rispose: "Non preoccuparti. Tu sei un ricercatore della Verità. Parva nahi, bangaru. Parva nahi. Questo è il perdono. Dio è pronto a farsi esaminare ed ispezionare.




MATERIALIZZAZIONE DALLA MANO DIVINA


Alcuni scienziati spaziali della California sono venuti in visita a Prashanti Nilayam.Tra loro c'erano fisici e specialisti. Appartenevano tutti al programma di ricerca spaziale. Mentre parlava con loro, Swami guardò uno che stava pensando: "Ma da dove escono gli anelli? Come fanno ad arrivare qui gli orologi? Noi che siamo scienziati conosciamo le proprietà della materia e le dinamiche della vita!" (Risate) Egli voleva vedere una materializzazione direttamente dalla Mano Divina. Improvvisamente Swami si mise proprio davanti a lui, facendo in modo che non potesse avere alcun dubbio su ciò che vedeva, non solo adesso ma per altre cento vite a venire! (Risate) Swam,i allora, si alzò le maniche e materializzò la vibhuti (la cenere sacra). Credo che questa persona si sia fatta un'idea ben diversa dopo aver visto questo. Ogni suo dubbio dev' essersi dissolto. Questo è Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Egli dice: "Sono pronto per i vostri test, venite!" A Prashanti Nilayam una volta c'erano tredici medici, la maggior parte dei quali provenienti dagli USA, dall'Australia e dall'Inghilterra, arrivati per una conferenza internazionale sulla chirurgia cardio-toracica. Furono chiamati tutti a colloquio. Con un solo movimento ondeggiante, furono materializzati tredici orologi insieme! Non si potrebbero tenere neanche con entrambe le mani! (Risate) Erano tutti strabiliati, perché queste cose avvengono in modo naturale e spontaneo, senza alcuno sforzo! Esse sono immediate, istantanee; sono inspiegabili. Queste cose che noi non possiamo spiegare sono inerenti alla natura stessa del Divino. Noi possiamo parlare di tutto quello che rimane entro i limiti della nostra conoscenza, dei nostri pensieri, entro i confini delle nostre limitazioni, ma ciò che va oltre i nostri pensieri e le nostre possibilità di espressione è Divino. Questo è ciò che è accaduto con molte persone e la maggior parte di voi sicuramente lo ha sperimentato. Gesù disse: "Tutti i miracoli sono intesi per instillare la fede in voi". Essi avvengono per convincerci della Divinità e non per fare propaganda o pubblicità. Bhagavan Baba ha detto: "I miei miracoli sono il Mio biglietto da visita". Un biglietto da visita che vi fa sapere che il Visitatore Cosmico, l'Avatar Sathya Sai Baba, vuole vedervi. "Bussate e vi sarà aperto; chiedete e vi sarà dato". Baba va ancora più avanti e dice: "Non avete bisogno di bussare: Io sono pronto ad entrare. Non avete bisogno di chiedere, sono già qui". Questa è veramente una rivelazione per tutti noi.




L'AMORE E' BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA


Posso anche dirvi che noi impariamo ad amare, impariamo l'esperienza dell'amore dall'incarnazione stessa dell'Amore, nella personalità di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Se qualcuno vi chiede "Chi è Baba?" non rispondete la prima cosa che vi viene nella mente ma rispondete : "E' Amore, Amore e solamente Amore!" A qualunque religione quella persona appartenga, da qualunque posto provenga, dentro di lui senza alcun dubbio c'è amore, e questo Amore è Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.



BHAGAVAN BABA E' UN RIFORMATORE COME GESU' CRISTO


Gesù era un riformatore. In quei tempi si credeva che di Sabato, giorno festivo, nessuno potesse fare niente, ma Gesù disse che quel giorno non era una festività perché in ogni momento può arrivare una richiesta di servizio e d'amore. Che sia domenica o qualsiasi altro giorno, non ha nessuna importanza: tutti i giorni sono sacri. Gesù Cristo non ha mai permesso alcuna violenza sul terreno del tempio durante il corso della Sua vita. Non permise che vi fossero vendute le colombe. Bhagavan Sri Sathya Sai Baba è contro la violenza e ne ha dato una nuova interpretazione: violenza non è solo uccidere. No. Violenza è ferire una persona con le parole; gli sguardi che fanno sentire qualcuno umiliato sono violenti. Il vostro desiderio di veder un altro in disgrazia è violenza. Le vostre azioni che hanno come scopo la rovina di un altra persona sono violenza. E' a questo livello elevato che Bhagavan Baba spiega che cos'è la violenza. Baba è un riformatore, come Gesù Cristo. Per centinaia di anni , in questo paese, era tradizione che le donne non potessero cantare la Gayatri (un mantra che rimuove l'ignoranza ed illumina l'intelletto), ed i Veda (Scritture Indù). Ora alle donne questo è permesso, lo ha reso possibile solo Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Egli è un riformatore speciale. Un giorno disse: "Tutte le donne possono recitare la Gayatri .Chi ha detto che le donne non possono recitare questo mantra?" Ed ha anche preso in giro questa tradizione di proibizionismo, perché "Gayatri" è il nome di una dea, e quindi abbastanza adatta alle donne! (Risate). Tutte le ragazze del collegio di Anantapur, che sono 1.000, possono recitare i Veda, come i ragazzi, ed anche meglio. Perché alle donne veniva negato questo diritto? Dopotutto, Gayatri è una donna; perché non dovrebbero poterLe chiedere soccorso? Il Gayatri Mantra invoca tre divinità femminili: Savitri, Gayatri e Sarasvati. Gayatri si invoca affinché si prenda cura del corpo, Savitri per la vita e Sarasvati per l'anima, o spirito. Sono tutti nomi femminili! Nessun uomo si chiama "Gayatri". Non chimeremmo mai un uomo "Savitri": si offenderebbe! (Risate) Questi nomi sono femminili, ed allora come si può proibire alle donne di cantare questo mantra?! Bhagavan Baba è un riformatore ,come Gesù Cristo. Egli non approva il sistema delle caste e parla della casta riferendosi agli attributi della persona, non alla nascita accidentale all'interno di una casta. Si può nascere Bramini di nascita, ma essere peggiori di una bestia nel comportamento e nel temperamento. La classificazione della società, il sistema delle caste, è più o meno basato sui guna, karma e vibhagashaha. Guna sono le qualità, karma è l'azione e vibhagashaha è la classificazione.
"Le Quattro caste sono di Mia Creazione: Brahamana, Kshatriya, Vaisya e Sudra. Non ho creato queste caste perché si combattano tra loro, né per stabilire la supremazia di una di esse sulle altre. No; questa classificazione è basata sulla qualità e sull'agire della persona e non sul fatto fortuito della nascita". Questa mattina durante il canto dei Veda, Egli ha chiesto ad uno dei ragazzi di spiegarne chiramente il significato. La spiegazione data dovrebbe essere sufficientemente chiara per tutti: i Veda dichiarano che tutte le caste sono una e la stessa parte del Corpo Cosmico.




DIO E' IL CORPO COSMICO

Dio è il Corpo Cosmico. I Brahmini (che promuovono la vita spirituale, morale e di progresso ed aiutano gli altri a visualizzare la Realtà della loro natura) provengono dalla Sua testa. Gli Kshatriya (che combattono le ingiustizie, che proteggono il benessere del paese, che puniscono la malvagità e soccorrono i deboli) vengono dalle Sue spalle. I Vaisyas, (che producono e provvedono alle necessità per un corpo ed una mente sani, che instaurano commerci e comunicazioni) vengono dalle cosce. I Sudras (coloro che servono e fanno il lavoro manuale) provengono dai Suoi piedi. Chi direbbe: "Amputatemi i piedi, ne posso fare a meno!" Chi direbbe: "Tagliatemi la testa, ne posso fare a meno!" Chi direbbe: "Perché avere le mani? In fondo non ne ho bisogno!" Quindi, il corpo umano richiede che tutte le sue membra lavorino perfettamente in armonia ed all'unisono per adempiere alle funzioni quotidiane. Allo stesso modo, il Corpo Cosmico di Dio è tutte e quattro le caste e tutte le comunità; non dobbiamo essere divisi e combattere a causa di dove siamo nati. Ecco la ragione per cui Egli dice:


C'è solo una casta: la casta dell'umanità
C'è solo una religione: la religione dell'amore.

Bhagavan Baba non parla di divisioni o di stretti confini. La Sua spiegazione, la Sua visione dell'umanità è molto vasta e noi dobbiamo vivere per il suo adempimento.



SIAMO TUTTI SCINTILLE DIVINE

Gesù disse: "Io vedo ognuno di voi come un'anima Divina; Bhagavan, in tutti i suoi discorsi dice: "Divyatmaswarupulara, Divine Incarnazioni". Non dice: "Signore e Signori" Non dirà mai: "Fratelli e Sorelle". Egli si rivolge sempre a tutti in questo modo: "Scintille del Divino, Incarnazioni dell'Amore". Questa è la più alta visione Cosmica della vita. Perché? Un giorno, mentre parlava con i ragazzi, Swami disse: "Voi non avete fede in Me, ma Io ho assoluta fede in voi. Perché? Perché Io so che sono in voi mentre voi non lo sapete. Quindi Io ho fede in Me stesso e, poiché voi non lo sapete, avete perso la fede in Me perdendola così in voi stessi".
Quindi il punto è molto chiaro: noi siamo tutti scintille Divine e non certo mera sostanza materiale, no di sicuro!



PRIMO STADIO: "IO SONO IL MESSAGGERO DI DIO"

Posso farvi un altro esempio: Bhagavan Baba spiega i tre livelli di consapevolezza lungo il sentiero spirituale in modo meraviglioso. Tutti i principi che ci vengono dati, attraverso la vita di un profeta, la vita di un Avatar, il vangelo di un Santo, la dottrina di un ricercatore, una scuola di filosofia, un' ideologia, ci danno un suggerimento pratico, non di mera lettura, verso l'auto-realizzazione. Gesù iniziò il Suo viaggio spirituale come un individuo che percepiva la presenza del Divino; Egli accettò l'esistenza di Dio e quindi fu pronto a portare avanti la Sua Volontà. Questo è il primo livello di consapevolezza. Molti di noi arrivano qui sapendo che Sai Baba è Dio, molti di noi vengono qui con il desiderio di servirLo, molti di noi vengono qui dopo averLo sperimentato. La fede e l'esperienza ci hanno portato qui. E' l'amore che ci ha portato qui tutti e per esso abbiamo deciso di servirLo. Questo è il primo livello di consapevolezza. E' lo stesso che ebbe Gesù se mi riferisco a Lui come ad un ricercatore, un aspirante, un devoto, come ideale. Egli è la scintilla Divina che tutti devono emulare e copiare. Il primo livello di consapevolezza è sentire l'esistenza di Dio ed essere fedeli a questa esistenza. Questo fece sì ché Gesù dichiarasse: "Io sono il messaggero di Dio". "Io sono il messaggero di Dio". Si! Questo è ciò che dichiarano molti ragazzi nei loro discorsi: "Baba, Tu hai detto «La Mia vita è il Mio messaggio> e noi preghiamo affinché la nostra vita diventi il Tuo messaggio. Fa' che noi viviamo la nostra vita secondo il Tuo messaggio". Questa è la preghiera di tutti noi. Probabilmente li avrete sentiti qualche volta pronunciarsi in questo modo sulla pedana. Anche noi proviamo felicità nell'essere con Lui, nell'amarLo e nel servirLo: questo è il primo livello di consapevolezza della Divinità. Il primo livello di esperienza è quello in cui Dio si rivela alla nostra consapevolezza. Noi diventiamo i "messaggeri di Dio". Chi viene qui la prima volta, chi è già stato qui varie volte, chi viene ogni tanto, tutti parliamo di Swami anche se non siamo sollecitati a farlo! Dov'è andato, come è tornato, è eccezionale perch銊. e si va avanti continuando a parlare di Lui: "Sai cos'ha detto Swami? Swami ha detto Š." Perché lo diciamo? Lo ha già detto Swami, perché lo ripetiamo? (Risate) Perché ci assumiamo il ruolo di messaggeri di Dio . "Oh, vedo. Lo ha detto Swami? Guarda che posso trovare le risposte direttamente nei libri, non ho bisogno di te come interprete". "Ma io non posso farci niente! Io sono eccitato dal messaggio Divino, ne sono ebbro. Quando parlo di ciò che ha detto mi perdo oltre lo spazio ed il tempo! Non si tratta del fatto che tu non lo sappia o non riesca a trovare i libri nel negozio: è proprio perché io sono pieno del Suo messaggio Divino! Il mio cuore è pieno e straripa, non posso farci nulla!" (Applausi) A questo punto dovete perdonarl, perché è la sua emozione che lo guida. Ciò che mi fa correre è la mia completa identificazione con il messaggio. Ciò che mi fa parlare sono la vitalità e il dinamismo Divini. Non mi preoccupo se tu sei veramente interessato o no, non mi importa se mi stai ascoltando oppure no. E' ciò che mi sento di fare, è ciò che mi dà piacere! Immaginate di chiedere ad un cuculo o ad usignolo: "Oh cuculo, oh usignolo, perché canti in queste prime ore del mattino? Nessuno applaude, nessuno ti chiede il bis, ma tu continui a cantare; perché?" L'uccello vi risponderà: "Ma sta zitto! Mi piace la musica, va bene?" (Risate ed applausi) Se voi chiedete ad un fiore, una rosa, un gelsomino: "Oh bel fiore, com'è meraviglioso vederti fiorire! Ma perché lo fai? Nessuno ti apprezza o ti ringrazia". Il fiore vi risponderà: "Che asino che sei! Lo faccio perché mi piace".(Risate) Allo stesso modo, possiamo dire che non si canta il Nome di Dio per il ritmo o il tono, né per avere congratulazioni o applausi. Si fa per il proprio piacere. Chiaro? (Risate) Quindi anche il condividere il messaggio di Baba con gli altri non è per affannarsi, per far gente o per fare della pubblicità; è esternare la propria gioia interiore e l'eccitazione, l'emozione e l'estasi che ne deriva. Essere i Messaggeri di Dio è il primo livello di consapevolezza, quando si comincia a condividere il messaggio di Dio con tutti.




SECONDO STADIO: "IO SONO IL FIGLIO DI DIO"

Quindi passiamo al secondo stadio della Divina esperienza di Gesù Cristo.
Come messaggero Egli si avvicina sempre di più al Divino. La gente parla del sacrificio di Gesù sulla Croce, ma Baba ha detto: "Gesù non si è sacrificato soltanto sulla croce, ma durante tutta la Sua vita. Egli ha sacrificato i Suoi piaceri e le Sue comodità, ha sacrificato la Sua felicità in favore dei poveri e dei bisognosi ed era sempre in compagnia dei poveri e degli oppressi" Per essere sempre più vicino a Dio, Egli scelse il sentiero dell'Amore, del Sacrificio, del Servizio. Non dovremmo sentirci soddisfatti di rimanere al livello di messaggeri, centri di radiodiffusione! (Risate) Dovremmo tradurre il messaggio in azione. "Si, io credo in Baba, credo nel Suo messaggio e sono veramente contento di citare il suo insegnamento" ma questo non basta! Un registratore può fare anche di meglio! (Risate) Questi sono i giorni dei video: qualsiasi videocassetta mi fa vedere Swami; non c'è bisogno di fare gli "insegnanti"! Per passare oltre questo stadio devo esser capace di servirLo secondo le mie umili possibilità, devo essere in grado di sacrificare il poco che ho per il Mio Signore.
"Tu mi hai dato questo , mio Dio,
ed io sono pronto a sacrificarlo.
Questa vita, Mio Signore, è il Tuo dono;
questa forza, Mio Dio, è la Tua grazia;
questi talenti, Mio Dio, sono il tuo regalo.
Io Te li offro".
"Questa vita non è mia, questi talenti non sono miei, questa forza non è mia: sono tutti doni Tuoi. Permettimi di offrirteli, o Mio Signore". Questo è il secondo stadio di avvicinamento a Dio, il secondo livello di consapevolezza, la consapevolezza della Divinità che Gesù Cristo stava sperimentando quando ha dichiarato: "Io sono il Figlio di Dio". Il Figlio è diverso dal messaggero: soltanto il figlio può reclamare l'eredità del Padre. Se il postino dicesse "Signore, quand'è che mi darete le mie proprietà?", voi rispondereste: "Ma dammi quella lettera e vattene!" (Risate) Egli non ha alcun diritto di reclamare le vostre proprietà; soloun figlio ha questo diritto. "Oh Signore! Io Ti servo e reclamo la Tua Grazia! Oh, Signore! Io penso a Te ed a nient'altro; rivendico il diritto della tua misericordia! Oh Mio Dio, reclamo le tue benedizioni e la tua beatitudine perché io penso solo a Te!"
Questo è il secondo livello di consapevolezza, quando dite: "Io sono il figlio di Dio".




TERZO STADIO: "IO ED IL PADRE MIO SIAMO UNO"


Il terzo livello di consapevolezza è quello in cui, nel cantare i bhajan, ci perdiamo completamente nella loro melodia. Naturalmente, ci sono alcune cose al riguardo dei cantori, ma i più non pensano a loro. Baba dice spesso "Sono cantori o peccatori...?" (gioco di parole tra "singer", cantante, e "sinner", peccatore;N.d.T.). Perciò, noi non pensiamo a loro. I cantanti possono pensare: "Andrà bene la mia canzone? Voglio che sia la migliore! Voglio essere più bravo di tutti. Quello dopo non canterà meglio di me!" Quindi il cantante può essere conscio di se stesso, ma chi ascolta non dovrebbe essere conscio del cantante, perché colui che ascolta è la canzone stessa. Quindi non pensate a chi canta: Siate il canto stesso! Non pensate al ballerino, siate la danza! "Non so chi suoni o chi stia cantando ma la canzone mi trasporta in un altro mondo! Non mi interessa chi abbia cantato; il canto è un aeroplano che mi ha trasportato altrove!" Pertanto, siate la canzone, la melodia, la danza, dimenticando colui che suona o che danza. Siate uno con la sensazione e perdetevi in essa. Qualche volta, quando siamo seduti con gli occhi chiusi, concentrati nel punto tra le sopracciglia, pensiamo a Bhagavan; pensiamo al Suo volto sorridente, ai Suoi gesti, ai Suoi movimenti, al modo in cui si aggiusta i capelli, al Suo modo meraviglioso di sorridere; solo Lui può sorridere cos슊. e noi siamo persi! Siamo persi finché qualcuno ci dice: "Dai, alzati, è ora di andare a fare colazione!" Voi siete persi nel canto del bhajan, nella meditazione; voi non ci siete, c'è solo il corpo, nient'altro. Il vostro vero 'Io', il Sé, è già Uno con Dio. Voi e Dio siete fusi insieme.
Questa è la Divina Storia d'Amore: essere uno con il Cosmo, la goccia che è una con l'oceano, l'onda che è una con il mare, il raggio che è uno con la luce, dove non esiste più individualità e c'è unità completa. L'ego è stato dimenticato tanto tempo fa e voi siete persi, siete l'immensità, siete il cosmo, siete l'universo. Questa affermazione di suprema consapevolezza è stata fatta da Gesù quando ha detto: "Io ed il Padre mio che è nei cieli siamo Uno".
Questi cari amici, sono i tre livelli della consapevolezza.



LA SACRA BIBBIA HA AFFERMATO CHE IL CRISTO SAREBBE TORNATO


So che il tempo è limitato, ma le circostanze presenti sono speciali, sono una richiesta ed una sfida. La condivisione di alcune importanti affermazioni della Bibbia è necessaria per diventare consapevoli che Bhagavan Sri Sathya Sai Baba è la Seconda Venuta di Cristo, così com'è scritto nella Sacra Bibbia. Bhagavan Sri Sathya Sai Baba è il Cristo Cosmico. (Applausi). La Sacra Bibbia afferma chiaramente che il Cristo sarebbe venuto di nuovo, ma questo è difficile da accettare. (Applausi) Cristo è tornato in forma umana, è la Seconda Venuta, quella che tutti i Cristiani aspettavano. C'era un medico Cattolico Romano proveniente dall'Italia che stava in uno degli edifici rotondi che si trovano a Prashanti Nilayam. I Cattolici sono gente molto ortodossa; a nessun costo rinunciano alle loro preghiere quotidiane. Alle sei pomeridiane stava dicendo le sue preghiere, con gli occhi chiusi, ed aveva chiuso la porta dall'interno non volendo essere disturbato. Improvvisamente sentì un tocco gentile sulla sua spalla, si girò... e vide Sri Bhagavan Sathya Sai Baba! Egli gli disse: "Tu Mi hai pregato durante tutti questi anni: sono venuto per vederti, figlio mio caro! Continua a pregare!" Il dottore stesso ha raccontato questa esperienza di fronte a Baba. Io ho la data, il periodo e l'indirizzo di questo medico, quindi ho abbastanza materiale da convincere qualsiasi incredulo S. Tommaso! (Risate) Baba era così vicino da toccare le spalle del dottore mentre parlava. Il dottore ha detto chiaramente: "Come cattolico, mi sto prendendo dei rischi. La mia reputazione di medico cattolico è ora a rischio eppure, anche a costo di perdere il mio nome e la mia reputazione, io dichiaro che Bhagavan Sri Sathya Sai Baba è la Seconda Venuta di Gesù Cristo". Egli era profondamente convinto di ciò che stava dicendo. Baba è il ritorno del Cristo, è l'Incarnazione dell'Amore, la Personificazione del sacrificio che si muove in mezzo a noi.



DOVE SI TROVA IL PARADISO?


La Bibbia dichiara che ciascuno è Dio (come ho detto all'inizio).Non dobbiamo dire: "Oh Dio, Tu che sei in Paradiso!" Dov'è il paradiso ? Noi qui siamo nel forno! (Gioco di parole tra le paroli inglesi 'heaven', paradiso, e 'oven', forno; N.d. T.) Come possiamo pensare al paradiso! (Risate) Cari amici, io posso dirvi dov'è il paradiso: il Paradiso è Prashanti Nilayam, è proprio qui e da nessun altra parte! (Applausi).Il posto dove Dio vive, il posto dove Dio dimora, il posto dove Egli si muove è il vero e proprio Paradiso. Quando pensate a Dio nel vostro cuore, quello è il Paradiso, perché il cuore puro é il tempio di Dio. John Wilson ha dichiarato: "E' la mente umana che fa dell'inferno un Paradiso e del Paradiso un inferno!" Dove si trova, quindi, il Paradiso? E' scritto che si trova nel cuore dell'essere umano. Come vi ho detto, desidero includere alcune citazioni tratte dalla Bibbia per accreditare il mio discorso. Noi siamo essenzialmente Divini, come viene detto nel libro dei Salmi: "Io dico che voi siete dei, tutti figli dell'Altissimo!" ( Salmi 82, verso 6) Il Salmista non ha detto : "Però gli Andhriti ( abitanti dell'Andhra Pradesh; N.d.T.) sono Indiani e non c'entrano con questo!" (Risate) No! Ha detto: "Tutti voi!" "Eppure morrete, come ogni uomo, come ognuno dei potenti cadrete!" (Verso 7) Si deve morire, come qualunque uomo... ma che cos'è che muore? E' il corpo che scompare. Noi siamo eterni, la vita è eterna, la vita non finisce mai, continua a fluire.
Quindi si può dire, in accordo con la Bibbia, che noi siamo Divini.




DIO E' OLTRE IL NOME


Il paradiso non è una destinazione esclusiva dei Cristiani! Voi potete essere Cristiani, ma Dio non è per niente un cristiano! (Risate) Potete essere indù, ma Dio non è indù. Potete essere musulmani, ma Dio non è musulmano. Queste sono etichette, marchi, copyright che si indossano! Ma è tutto qui. Dio è oltre le etichette, Dio è oltre il nome e qui chiaramente si afferma: "Non pensare che parlare con Dio sia un tuo privilegio di Cristiano, non pensare che cantare i Veda sia un privilegio degli indù cantare i Veda!" No.
Probabilmente questa mattina avrete visto tutti il ragazzino americano che cantava i Veda. Io dovrei nascondermi, perché non lo so fare! ( Risate) Lui sicuramente è un Indù migliore di me che sono nato qui!(Risate) Dopotutto penso che non si riesca a farlo per una senso di vergogna. Invece questo ragazzino bianco americano ..tac, tac, tac.. lo fa così!! Io prego che Swami non mi chieda : "Conosci i Veda?" (Risate) Quando Gli dico che non li so, Swami si diverte un mondo. ( Risate) Lui mi dice: "Sai recitare i Veda?" "No, non li so Swami ".Allora Lui mi fa un gran sorriso. Il giorno dopo, di nuovo:"Conosci i Veda?" "No, Swami non li conosco! E il giorno dopo: "Sai i Veda?" "Non li so, Swami!" Quindi, se non so niente, Swami , Tu sei felice. Va bene, lasciatemi continuare nella mia ignoranza!( Risate) Ma questo ragazzo li sa recitare e ci gonfia d'orgoglio, lasciatemelo dire. Ci sono molti ragazzi di oltreoceano, stranieri in questo paese ed a questa cultura, che sanno cantare i Veda; in pratica essi sono dei veri Indù. Pertanto non è un vostro privilegio esclusivo di Cristiani servire Dio, o avere una Santa Comunione con Lui. Certamente no! Ogni devoto può stabilire questa comunione Divina. (Isaia: Cap 55, versi 8 e 9) "I Miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le Mie vie" disse il Signore. "Quanto il cielo si eleva al di sopra della terra, altrettanto elevate sono le Mie vie al di sopra delle vostre ed i Miei pensieri al di sopra dei vostri ". Voi valutate Dio a modo vostro, potete dire che Egli è così e così, ma state a sentire: Alcuni dicono che Swami sarà qui alle 7:00 ed Egli arriva invece alle 6:30. (Risate) Hanno detto questo perché ieri Swami è arrivato dieci minuti prima delle sette, perciò programmano di essere lì per le 6:30: Lui arriva alle 7:30! (Risate) Chi sei tu per imporre il tuo orario? Il tuo dovere è di essere lì per le 6:30; Swami può arrivare alle 7, alle 7:30 o alle 8:00. "Va bene Signore , è la Tua volontà! Sono arrivato fin qui e compirò il mio dovere che consiste nell' aspettarTi, Signore. Non ci sarà mai più una situazione in cui Tu dovrai aspettare me! Sarebbe troppo umiliante. Sono pronto, perché questo è il mio dovere di devoto.Ti aspetto, perché questa attesa è preghiera, questa attesa è meditazione, è la religione stessa" (Applausi). Aspettare l'aereo, l'autobus o il treno per andare a Bangalore, è un'esperienza frustrante ed irritante, ma attendere il Signore è un'esperienza dolcissima. Attendere il Signore è un anelito, una meditazione, una penitenza, è un dono di Dio! Ecco perché Egli ci fa attendere così tanto! (Applausi) Noi continuiamo ad attendere perché in quest'attesa ci sono eccitazione e gioia, è un piacere elettrizzante ed energizzante, è un piacere che non potrebbe esistere se il Signore facesse subito la Sua comparsa. Perciò non dovremmo mai essere pronti per il momento che pensiamo [essere quello giusto] né tentare di fare delle previsioni.




TUTTE LE RELIGIONI SONO SENTIERI VALIDI CHE CONDUCONO A DIO


La Bibbia non è il solo testo Sacro. Molta gente dice che solo la Bibbia può condurre in Paradiso ma non c'è un'esclusiva! Come si può dir questo? Allora potete dire che il Corano mi porterà all'inferno? I Musulmani mi finirebbero nel giro di due secondi! Già, i Cristiani pregherebbero per me,ma i Musulmani mi distruggerebbero. (Risate) Gli Indù sono tolleranti, perché anche un ateo può essere Indù. Potete negare Dio eppure continuare ad essere Indù. Lo sapevate? L'Induismo è così vasto che credenti e non credenti, utili ed inutili,possono trovarvi tutti una sistemazione! (Risate) E' vastissimo, sapete. E' come un oceano immenso: chiunque vi si può immergere. Può essere visto anche come un'immensa piattaforma sulla quale tutti si possono incontrare. Quindi, non pensiamo che la Bibbia sia il solo libro Sacro che ci può portare in Paradiso. Il Signore ha detto chiaramente ( Timoteo 2, cap 3 verso 16) "Tutte le Scritture sono un'ispirazione di Dio". La Bibbia, il Brahmasutra, lo Yogavashishta, il Narada Bhakthi Sutra, il Corano, il Purnasutham, lo Sri Sutham o qualsiasi altro testo Vedico, tutti sono nati dall'ispirazione Divina. "Ogni Scrittura è utile per insegnare, riprendere, correggere ed educare alla giustizia". (Timoteo) E' la Scrittura che corregge, è la Scrittura che trasforma, che guida e dà le direttive, perché ogni Scrittura è una rivelazione suggerita dall'ispirazione Divina. Stando alla Bibbia stessa, non si tratta di una sua caratteristica esclusiva. Il prossimo punto è questo: non pensiamo che il Cristianesimo sia la sola religione che porta alla salvezza. Non è così! Tutte le religioni sono sentieri validi per raggiungere Dio, tutte le religioni!




C'E UNA SOLA RELIGIONE: LA RELIGIONE DELL'AMORE


Come ho spiegato all'inizio, la religione è una bandiera mentre la religiosità è un atteggiamento. La religione è il cuore o le radici, mentre la religiosità è vivere la religione. Il rituale è religione, la spiritualità è religiosità; la tradizione è religione, il suo significato è religiosità; i principi costituiscono la religione, la pratica invece è religiosità. Non sto giocando con le parole, amici, non sono un letterato. Vi ho detto diverse volte che uso molte parole in modo che almeno una di esse vi sia chiara! Magari una! Nient'altro.
Quindi, il punto è che tutte le religioni sono sentieri ugualmente validi verso Dio. Questo è chiaramente espresso nella Bibbia, quando dice che chiunque proceda nel Nome del suo Dio ( non del tuo o del mio Dio), qualunque sia il Dio in cui crede, quello è il suo Dio."E noi cammineremo nel Nome del Signore nostro Dio, per i secoli dei secoli". Qui si parla del Dio, qualsiasi esso sia, in cui si ha fede. Alcuni chiedono: "Swami, posso cambiare il mio Dio?" Questa frase misura il peso della stupidità! La domanda fu posta a Shirdi Bagavan e subito egli chiese: "Non capisco cosa vuoi dire. Dillo di nuovo e sii chiaro!" La persona ripeté: "Io ho creduto in questo tale Dio; ora voglio credere in te!" Immediatamente Shirdi Baba, che era un Maestro molto severo e ben piantato, gli diede due schiaffi, uno da una parte ed uno dall'altra. (Risate) Poi chiese: "Vuoi cambiare tuo padre?" (Risate)
Perché vuoi cambiare? La vera religione non è conversione ma trasformazione! Certo, la conversione è molto facile, è un cambio di nome, un cambio d'abito, ma la trasformazione è il cambiamento del cuore! La trasformazione è cambiamento di comportamento e di attitudine, è il cambiamento del vero e proprio pensiero. A paragone, la conversione è semplicissima. Pertanto, qui viene chiaramente affermato: "Non hai bisogno di convertirti, puoi credere in qualsiasi religione". Baba dice: "Puoi chiamare l'acqua "pani" in Hindi, "neelu" in Telugu e "var" in Sanscrito, ma la sua composizione non cambia; si tratta sempre di H20, di acqua. Bhagavan dice sempre che voi potete chiamare Dio con qualsiasi nome: i Cristiani Lo chiameranno "Cristo", i Musulmani "Allah", gli Shivaiti Lo chiameranno "Shambo", i Vishnaviti possono chiamarlo "Vishnu", ma l'Uno che benedice tutti quanti resta sempre Dio Onnipotente, l'Unico.


"Sahasra Deersha Purushaha Sahasraksh Sahasrapaat" ('Tutte le Forme e tutti i Nomi sono Suoi')


Proprio qui sotto di noi c'è la cucina dell'India del Nord, molto famosa per i suoi dolci. Non sono il loro agente, non pensate questo! (Risate) Non prendo nessuna commissione! Risate) E non ho fatto nessun affare finora!(Risate).
Lì ci possono essere tanti dolci diversi, ma in tutti viene usato lo stesso zucchero. Non c'è uno zucchero per il laddu e uno per il gulab jamun; è sempre lo stesso zucchero, sebbene certamente non si tratti di zucchero sdi canna! ( Risate) Sono stato chiaro? Quindi, lo stesso zucchero viene usato per preparare moltissimi dolci. Dio, la dolcezza Divina, ha molti Nomi. Lo zucchero è Dio; i nomi sono: laddu, gulab jamun, basundhi e jaggery. Allah, Shambo, Vishnu, sono tutti Dio, qualsiasi Nome vogliamo usare. Ecco perché tutte le religioni sono accettabili.



BHAGAVAN DICE CHE VOI NON AVETE BISOGNO DI ALCUN MEDIATORE


Il prossimo punto è questo: Bhagavan afferma chiaramente che, per interpretare le Scritture, voi non avete alcun bisogno di mediatori o di sacerdoti. Qualunque Scrittura leggiate sarà Bhagavan a parlarvi attraverso di essa. Il ruolo dei sacerdoti è solo quello di officiare dei riti ma il messaggio lo ricevete voi stessi. "Che cos'è questa festività? Qual è il messaggio di Dio?" lo saprete da soli. Qualcuno ha chiesto a Swami: "Che cos'è la Gita? Che cos'è la Bhagavad Gita?". Swami rispose: "La Bhagavad Gita è la Canzone Divina destinata a te!" (Risate) "Destinata completamente a me?" "Si". "Come, Swami?" "Il tuo corpo è il carro, le mani e le gambe sono i cavalli, i tuoi attaccamenti sono le redini e sul sedile, l'altare dove risiede il conducente del carro, c'è Dio Stesso". Egli ha una speciale Bhagavad Gita apposta per voi: ciascuno ha una Gita fatta su misura per lui. Non abbiamo bisogno di interpreti od intermediari, offerenti o venditori: possiamo ricevere il messaggio direttamente. Così il ruolo del clero come professione diventerà obsoleto, come è detto in Giovanni 1, Cap 1 versi 2-27. C'è una meravigliosa affermazione del vescovo americano Pikes che dice: "Cristo è la Via, Cristo è la Vita che voi dovete emulare e seguire. Divenite Dio di nuovo così come fece Gesù". Infatti "dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore". (Matteo Cap 6, verso 21)




OGNI COSA E' IL RIFLESSO DELL'ESSERE INTERIORE


Prima di finire voglio dirvi ancora poche cose. Gesù disse: "Non giudicate se non volete essere giudicati." Noi continuiamo a giudicare le altre persone, a soppesarle, a valutarle. Anche Baba lo ha detto chiaramente. Se tu oggi dai un giudizio, domani sarai giudicato tu stesso; se tu condanni oggi, domani sarai condannato molte più volte di quanto tu non abbia fatto. Baba la mette a questo modo: "Criticare chiunque, puntare il dito sull'errore di un altro è il più grande di crimini". Ed ha aggiunto: "Prima scopri i tuoi errori e le tue colpe, poi i meriti degli altri". Gesù disse: "Tu vedi la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non vedi la trave nel tuo occhio!" Gesù non ha mai dato importanza al denaro. Baba non si preoccupa mai per il denaro; ne ha moltissimo, ma lo può maneggiare per il semplice fatto che ne è al di sopra. Egli non si interessa al denaro ed afferma : "Il denaro va e viene ma la moralità viene e cresce". Ecco perché la Bibbia dice che, per un uomo ricco, è più facile passare per la cruna di un ago piuttosto che entrare nel Regno dei Cieli. L'uomo ricco non può entrare nel Regno dei Cieli per cui noi dobbiamo innalzarci al di sopra del denaro. Noi non dobbiamo giudicare nessuno perché La Bibbia dice: "Se tu chiami qualcuno cattivo, sappi che, riflesso in quell'uomo, vedi il male che c'è in te". Baba dice "Ogni cosa è il riflesso dell'essere interiore" e riassume questo concetto con le tre "R": reazione, riflesso e risonanza. Quindi niente è al di fuori, tutto è il riflesso di te stesso. Questo è ciò che Baba afferma. "Ho scandagliato il mio cuore per cercare e conoscere la Saggezza e la ragione di tutte le cose. È il cuore ad essere la poltrona di Dio, non la mente. Il dubbio ed il demonio hanno posto nella mente. Cosa vuoi? Il demonio o Dio? Dobbiamo deciderci, perché la mente è l'inferno, mentre il cuore è il Paradiso. Il cuore ci dirige senza alcuna ambiguità o confusione, mentre la mente cerca sempre la convenienza. In questa fausta occasione del periodo di Natale, preghiamo:
Insegnaci a lodarTi o Signore
Insegnaci a sacrificarci
Insegnaci ad amare
Insegnaci ad innalzarci al livello di Gesù Cristo
ed a pregare per coloro che ci perseguitano.
Fa che invitiamo Gesù nelle nostre vite e che
identifichiamo Baba come la Seconda Venuta del Cristo,
il Cristo Cosmico.
Possa il Signore essere con noi per sempre.


Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Molte grazie! (Applausi)