Satsang

Il compleanno di Bhagawan è il nostro compleanno

17 novembre 2002

Permettetemi di iniziare questa sessione del mattino augurandovi 'Buon
Compleanno' per il 23 Novembre; infatti il Compleanno di Bhagavan è il nostro compleanno.
Dovremmo augurarci l'un l'altro 'Buon Compleanno'!
Il giorno in cui riconosceremo che Dio è in noi, quel giorno, sarà il nostro compleanno. Il giorno in cui passeremo il tempo con Dio, in Sua compagnia, quel giorno sarà il nostro compleanno. Il giorno in cui penseremo a Dio, quello sarà il nostro compleanno. Il giorno in cui saremo divini, il giorno in cui intraprenderemo attività di servizio che fanno piacere a Dio, quel giorno, sarà il
nostro compleanno.
Non si tratta semplicemente della nascita di carne e sangue, certamente non è questo! Questo compleanno, è la realizzazione dello spirito in noi! Questo compleanno è l'esperienza della divinità in noi. Questo compleanno è la totale identificazione dell'individuo con il Divino. Ed e' sulla base di quanto vi ho detto che auguro a tutti voi 'Buon Compleanno', essendo questo evento ciò che ci ha portato tutti qui, in questo sacro luogo, nel Sanctum Sanctorum, dimora di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.

Poiché non sarà possibile incontrarci nuovamente prima del Compleanno,
questo grande evento nella storia dell'umanità ed in particolare del mondo contemporaneo, desidero assegnarvi alcuni compiti per casa. Questi ci aiuteranno a prepararci in modo da poter godere di questo evento che avviene in data 23 Novembre. La preparazione è necessaria! Prima di seminare
dobbiamo arare il terreno ed innaffiarlo in modo da renderlo soffice, solo così i semi potranno germogliare. In questo modo spunterà la pianticella ed avremo il raccolto.
Quindi, anche se so che c'è solo una settimana davanti a noi, questa servirà come 'preparazione di base'.


UN ABISSO DI DIFFERENZA TRA L'UOMO E DIO

Questo argomento può essere diviso in due parti; la prima:
'l'Incarnazione' e la seconda: 'La Missione dell'Incarnazione o Avatar'.
Dio viene in forma umana. Quando noi ci rivolgiamo a Lui chiamandolo 'Il Signore Incarnato' o 'l'Avatar', questo è il significato recondito che si trova nelle parole
bibliche 'Dio ha fatto l'uomo a Sua immagine', vuol dire il Suo 'Avvento'.
C'è un abisso di differenza tra l'essere umano e Dio. Fisicamente e spiritualmente parlando, entrambi sono uomini. Bhagavan è un uomo fisico tanto quanto voi e me.
Siamo entrambi persone fisiche, ma c'è un oceano di differenza tra noi, ed in primo luogo voglio parlarvi di questa differenza tra l'uomo e Dio.
Nello stesso tempo dobbiamo tener presente che l'obiettivo dell'uomo è realizzare che egli è Dio.
Inizialmente l'uomo e Dio sono diversi e rimangono diversi finché l'uomo non realizza che egli è Dio. Dopotutto l'uomo e Dio sono gli stessi solo al raggiungimento della cima della nostra pratica spirituale (sadhana), ma prima di arrivare a questo, l'uomo deve sottostare al processo che avviene durante il sentiero spirituale. Egli deve procedere lungo la via spirituale finché realizza che
l'uomo è basicamente e fondamentalmente Dio stesso.

Sfortunatamente io non mi rendo conto di essere Dio perché sono separato, un pezzo separato e lontano dal mio vero nucleo. Fondamentalmente il mio essere è Divino, ma sono stato tagliato via dalla mia Divinità di base. Sono estroverso, esteriore, sensuale.
Inseguo il comfort e le convenienze, sono mondano. Mi identifico con il corpo fisico e con la mente. Penso di essere l'intelletto. Quindi rimango solamente al livello fisico o corporeo, al livello mentale o egoico, al livello intellettuale dell'orgoglio. Sebbene io sia sceso per ripristinare la gloria, ho dimenticato la mia identità, la mia realtà è dimenticata, il mio nucleo è perduto.

Non c'è alcuna differenza tra me e Dio una volta che sono ritornato al mio nucleo, quando finalmente penso alla mia vera identità, mi identifico con la mia vera entità e quando sperimento di essere Dio. Se comprendo la Divinità interiore allora non vi sarà più alcuna diversità tra Dio e me, anche se all'inizio, esteriormente ed apparentemente, notiamo la differenza.

Amici miei, avviene qualcosa di questo tipo: l'onda è differente dall'oceano. L'oceano e l'onda non sono la stessa cosa, ma fondamentalmente sono entrambi costituiti da acqua, H2O. Superficialmente, l'onda è un'onda e l'oceano è un oceano.
Ecco un altro esempio: una scintilla è diversa dal fuoco, ma sebbene essi siano diversi, sia la scintilla che il fuoco bruciano e producono luce. Fondamentalmente sono uguali, ma superficialmente, esteriormente essi differiscono.
Così l'uomo e Dio differiscono esteriormente, apparentemente, fisicamente; ma spiritualmente, nell'essenza , sono Uno e lo stesso.
Osserviamo le differenze esteriori: come siamo diversi da Dio.


PUNTO PRIMO: KSHEERODAKASAYI E JALODAKASAYI

La materia embrionale e il latte della santità.

Come primo punto dobbiamo renderci conto che noi siamo stati gestiti dal grembo di nostra madre.
Prima di arrivare in questo mondo, mentre ero ancora un embrione, sono
rimasto nel grembo materno per nove lunghi mesi, circondato dall'acqua e dal liquido embrionale, perché questo è ciò che avviene all'embrione umano.
Mentre il Signore che si incarna, l'Avatar, non è circondato né avvolto da questo materiale embrionico, certamente no! Si tratta, invece, del puro e bianco latte di santità! Non pensiamo che il grembo della madre dell'Avatar sia solamente una forma. No! No! No!
Non pensate in questo modo, esso è il latte della purezza, della sacralità, il latte della Divinità. Quindi l'Incarnazione è kshirodakasayi (giacente nel grembo di latte), mentre l'uomo comune è jalodakasayi (giacente nel liquido embrionale).


PUNTO SECONDO: APEKSHA E UPEKSHA

Desiderio di riconoscimento e indifferenza.

Punto secondo: l'uomo ha quest'ansia di ottenere risultati e risposte alle aspettative, di essere riconosciuto, di ottenere nome e fama. Ci capita di incontrare persone che fanno cose minime, insignificanti, ma, immediatamente, vogliono che Bhagavan riconosca il loro operato, vogliono l'apprezzamento di Bhagavan, fanno di tutto per ottenere la Sua attenzione. Veramente quando mi
capita di vedere tali cose, non so se piangere o ridere. Una volta che hai compreso che Bhagavan è Dio, perché desideri fargli sapere queste cose? Non pensi che sia stato proprio Lui ad indurti a compiere tutte queste cose? Perché vuoi portarle alla Sua conoscenza fisicamente? Questa è solo una cosa che fa ridere.

In fin dei conti ciò che voi ed io abbiamo fatto è infinitesimale, minimo. Non è niente al confronto del dono della vita che ci è stato fatto da Dio, al confronto
del dono della felicità, della salute e della prosperità: tutti doni divini.
Perciò se io distribuisco dieci paia di abiti alla povera gente e poi mi aspetto di vedere il mio nome sui titoli dei giornali, sbandierato in lungo e in largo alla
televisione, che uomo vanaglorioso sono! Non siamo uomini per vanità ma per praticare la carità e la purezza e per vedere la nostra stessa Divinità. Noi non saremo riconosciuti per pura vanità.

L'uomo ha in sé un grande desiderio di riconoscimento e di ottenere risultati, è sempre in cerca di ottenere risultati. Se sto andando al tempio mi chiedo: 'cosa ne ricavo?','otterrò una promozione?' 'vincerò una causa in tribunale?' 'riuscirò a dare una sistemazione ai miei figli? ' o qualsiasi altra cosa simile!.. Noi siamo abituati a pensare come se si trattasse sempre di un'operazione di affari, e questo va bene per quanto riguarda le cose mondane, ma lo facciamo anche per le cose spirituali! Barattiamo, facciamo affari! Questo è veramente un
atteggiamento sfortunato. Si chiama apeksha che significa avere delle aspettative, essere sempre in cerca di un risultato.

Ma l'Avatar è upeksha ossia indifferente. Voi tutti conoscete Bhagavan,
Egli distribuisce continuamente regali di Grazie. Egli materializza vibhuti per un devoto in modo umile e semplice, del tutto normale, durante un giorno qualsiasi.
Non lo fa per esibizione, non lo fa per ricevere applausi, approvazione o altro; perché per Lui si tratta di normalissima routine.
Qualche volta chiama un ragazzo sulla pedana e parla con lui: "Come va ragazzo?" Mentre sta conversando, gli materializza un anello ma non richiede l'attenzione di nessuno: "Hei guardate! Sto materializzando un anello per lui!"
Noi facciamo questo sì, ma Lui non lo fa: Egli è apeksha, indifferente.

Se voi battete o no le mani, a Lui non interessa. Non si guarda intorno per vedere quanti stanno battendo le mani! (Risate). Non è interessato alla vostra approvazione o ad applausi scroscianti.
Non è interessato a tutto questo in nessun modo.
Egli procede compiendo il Suo lavoro secondo la routine di tutti i giorni, nel Suo proprio stile inimitabile, completamente privo di egoismo, e questo poiché tutte le azioni Divine nascono dall'amore e da nient'altro.

Infondo, amici miei, Egli trova Se stesso in voi. Egli comprende. E' consapevole del fatto che Lui e noi siamo Uno. Egli non desidera applausi, avete mai visto nessuno che batte le mani per il discorso che ha fatto lui stesso? Neanche un pazzo lo farebbe! Se qualcuno fa un discorso ed alla fine di ogni frase si batte le mani da solo, andremo a dirgli: "Senta è appena stato aperto un manicomio a Bangalore, voi potreste inaugurarlo come il primo paziente!"

Noi non apprezziamo le persone che si vantano: "Io sono questo e quello. Ho fatto questo ed ho fatto quello!" Sono solo persone lunatiche, scriteriate. La persona che vanta se stessa è la cosa più brutta al mondo. E' il peggiore dei peccati che uno potrebbe commettere.
Quindi Dio è upeksha, indifferente. Quando distribuisce gli abiti, non si preoccupa di quanti sono o di quanta gente c'è in quel momento: lo fa e basta. Questo è upeksh: noncurante.


TERZO PUNTO: MAMATWA E BRAHMATWA

Ego e Divinità

Punto terzo: Mamatwa significa ego. In ogni momento noi proclamiamo:
"Sapete Signore, l'abbiamo fatto noi, il nostro Centro Sai. Il Mio Centro Sai lo ha fatto ed io ho fatto questo." Questo tipo di dichiarazione, di appartenenza, non è altro che ego.

Bhagavan non ha tracce di mamatwa o ego. Egli è pieno di Brahmatwa ossia ciò che noi chiamiamo Divinità. Come posso dimostrarlo? Voi non sentirete mai Bhagavan dire:
"Il Mio College, la Mia Università." No! se qualcuno arriva e dice: "Swami, nella Tua Università gli studenti sono eccellenti." Immediatamente Egli corregge quella persona e dice:
"Perché dici' la Tua Università'
è' la nostra Università."

Voglio raccontarvi ciò che è accaduto proprio ieri: mentre stavamo passando davanti ai due edifici delle banhe, la Canara Bank, e l'altro, la Hyderabad Bank, Egli disse:
"Dove sono situate queste Banche?" Io risposi: "Swami sono dalla Tua parte, sul Tuo territorio."
Lui mi guardò serio e rispose: "Il Mio terreno? il Mio terreno? Ma stai zitto! (Risate) E' il nostro terreno. Esse sono con noi , capisci?"
Subito dopo l'argomento è scivolato su altri soggetti, altrimenti rischiavo di essere scaraventato fuori dall'auto. (Risate) A Lui non piacciono questi tipi di
affermazioni: "La Mia auto, la Mia Università' No, No, No! Il nostro. Tutto ci appartiene, tutto viene condiviso e questo tipo di condivisione è la filosofia della vita di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
Noi vediamo il mamatwa, Bhagavan vede il Brahmatwa.


QUARTO PUNTO: I GUNAS

Il vincolo degli attributi

Il quarto punto è: noi siamo tutti quanti governati e controllati dai gunas o attributi.
Tutti, tutti noi siamo controllati dai gunas! Qualcuno è molto irritabile, pieno di rabbia, di emotività, pieno di passione, perché è sotto il controllo dell'attributo rajas o qualità rajaschica, come chi cerca la violenza e incita: "Picchialo,
uccidilo!".
Se si è dediti al bere, al mangiare e si è smodatamente ghiotti, significa che siamo sotto il dominio della qualità tamasica, attributo di tipo bestiale. Mentre chi è pio, calmo e composto possiede qualità sathwiche.

L'Avatar è oltre gli attributi

Così, amici miei, noi tutti siamo controllati dagli attributi o gunas.
L'Avatar invece è oltre a questi. Gli attributi funzionano per causa Sua. Essi sono solo giocattoli, così come su questa lavagna io posso scrivere lettere e numeri colorati a mio piacimento, eppure la lavagna non possiede lettere per se stessa. Non ha colori in sé. La lavagna non possiede né lettere né colori, ma io posso tracciarvi lettere colorate: sono stato chiaro?

Allo stesso modo, Dio è il responsabile del funzionamento di tutti gli attributi, ma Egli si trova oltre a questi. In altre parole, l'elettricità è responsabile del
funzionamento del microfono, dell'illuminazione delle lampadine, del riscaldamento elettrico, ma l'elettricità non possiede queste qualità in sé. Così questi attributi hanno potere a causa della Divinità benché non siano nella Divinità.


QUINTO PUNTO: I DESIDERI

Siamo spinti dal desiderio

Punto quinto: noi siamo mossi dal desiderio. C'e della gente da strapazzo che vi incontra e vi dice: "Ciao! Come stai? Tutto bene?" State attenti, perché vogliono qualcosa da voi. Vogliono un favore da voi adesso ma domani non vi riconosceranno nemmeno se passate vicino a loro!
Naturalmente il 90% delle persone è brava gente. Non sto biasimando nessuno. Ma guardatevi da questa gente da strapazzo anche se vi ripeto che la maggioranza delle persone è buona. Noi tutti abbiamo dei desideri, qualsiasi cosa facciamo abbiamo dei desideri.
Siamo perfino incoraggiati, osservando gli altri, a coltivare dei desideri.

Ecco un semplice esempio: io non ho lettere in tasca , ma vedo molta gente che consegna delle lettere a Swami, quindi, perché ora non ne scrivo una anch'io?
(risate) I desideri incominciano così! All'inizio io non provo alcun desiderio, e questo è stupendo, ma mentre guardo gli altri ecco che il desiderio si affaccia.
Quando Swami materializza la vibhuti per qualcuno, anch'io allungo la mia mano! E se per caso non riesco ad averla, allora ne prendo un po' da quello a cui è stata data.
O se non è pronto a darmene un pochino, magari la lecco dal palmo della sua mano!(risate) ..e prendo la sua mano come fosse un piatto! Vediamo anche questo.. è molto buffo!
Inizialmente possiamo anche non avere alcun desiderio, ma lo sviluppiamo non appena osserviamo gli altri.

Bhagavan non ha desideri

Bhagavan non ha alcun desiderio. Una volta abbiamo chiesto a Bhagavan:
"Swami, come mai tu sei sempre felice?"
Amici miei, quello che sto facendo non è un annuncio pubblicitario, perché noi siamo tutti membri della famiglia di Sai. Voglio dirvi che nella libreria sono disponibili due libri che ho scritto e che si intitolano Satyopanishad; questi libri rispondono a 272 domande che sono state poste a Bhagavan durante sei viaggi a Kodaikanal ed alle quali Lui ha risposto.
Poiché molte persone non avevano accesso a queste domande e risposte, ho pensato di metterle per iscritto. E infatti, improvvisamente, dopo un lunghissimo periodo di anni in attesa di stampa, sono arrivate alla luce.
Sono state sugli scaffali della stampa per quattro anni ed ora hanno pensato che era il momento conveniente per apparire al mondo e vedere la luce. Quindi in questi libri troverete questa domanda:
"Swami, perché tu sei sempre felice?"

Noi non siamo sempre felici, questo lo sappiamo bene. Cambiamo di ora in ora, cambiamo umore continuamente. Ora sorridiamo e dopo poco, mettiamo su un muso lungo e Shakespeariano (risate). Per un po' ridiamo di cuore e un momento dopo diventiamo serissimi, digrignando i denti e criticando.
Ma Bhagavan è sempre sorridente, sempre felice, perché?
La risposta è molto semplice: "Perché Io non ho desideri. Io sono sempre contento."
Perciò se anche voi volete essere sempre felici, dovete essere privi di desideri.
L'uomo è spinto dai desideri, mentre l'Incarnazione Divina, l'Avatar, non ha alcun desiderio. Il suo unico desiderio è quello di renderci senza desideri.

Il laboratorio di Prashanti Nilayam

Quindi che cosa fa Bhagavan? Qual è la tecnologia Divina? Qual è la procedura scientifica?
L'esperimento che mette in pratica Bhagavan su larga scala, ogni giorno e durante tutti questi anni, è semplice: Egli vi dà tutto quello che voi chiedete, di modo che voi veniate al laboratorio di Prashanti Nilayam. Egli continua a darvi ciò che chiedete.
"Swami, sono venuto qui perché ho problemi di salute."
"Sì, va bene. Sarai curato."
"Swami, sono povero."
"Ti darò la possibilità di guadagnare."
"Desidero che la mia famiglia sia sistemata."
"Si, va bene, sarà sistemata."

Egli prosegue prendendosi cura di ogni vostra richiesta. Voi siete portati in questo laboratorio e qui venite sperimentati. (risate) Qual è lo scopo dell'esperimento in questo laboratorio? Fare in modo che voi perdiate i vostri desideri, così la smetterete di chiedere cose! Voi venite qui solo per chiedere. Invece dovete stare qui senza alcuna richiesta, questo è ciò che deve avvenire.
All'inizio, Lui vi prende le lettere, vi dà la vibhuti , provvede a tutte le vostre richieste. Il primo anno, il secondo anno, il periodo della 'luna di miele' (risate)
Molto bene! Ma dopo, quando c'è una lettera, ignora non solo voi, ma tutta la fila, quasi che fosse infetta! Specialmente se vi aspettate immediata attenzione, sarete messi in ghiacciaia!(risate).

Perché questo processo sperimentale va avanti a Prashanti Nilayam? Qual è il suo scopo? Lo scopo è quello di renderci privi di desideri!!L'uomo è pieno di desideri mentre l'Avatar non ne ha che uno solo: renderci tutti liberi dai desideri.


SESTO PUNTO: MRINMAYA E CHINMAYA

Il corpo di un Avatar è diverso

Sesto punto: Il nostro corpo è costituito da carne, sangue ed ossa.
Questo è ciò che viene chiamato mrinmaya. Le parole sanscrite, vengono qui menzionate, in quanto qualcuno è sinceramente interessato a conoscerle. Mrinmaya, il corpo fisico, è composto da cinque elementi, ma il corpo dell'Avatar è diverso.
"Perché dici questo? Io vedo Swami camminare, possiede due mani, due piedi, due occhi proprio come me. In quale modo allora questo Corpo è diverso dal mio?" Questa è la domanda che tutti si pongono.

Non c'è bisogno che io vi spieghi molte cose ed in modo elaborato, vi dico solo questo fatto: se noi iniziassimo a lavorare come fa Lui, non riusciremmo a sopravvivere per più di mezza giornata.
(risate) Sì! Se cominciassimo a mangiare come Lui, possiamo già predisporre il nostro testamento, perché quel giorno potrebbe anche essere l'ultimo. (risate) Credetemi, se mangiassimo come Lui, probabilmente non arriveremmo al giorno dopo! E' impossibile.
Come lo so? Perché io osservo Bhagavan mentre mangia, è molto interessante.
Il normale idle (dolce di riso al vapore) che di per sé è sufficientemente piccolo, della dimensione di una pallina da ping-pong piatta, o come una pallina di
cotone; nel piatto di Bhagavan è grande quanto un cucchiaino, una pillola omeopatica.(risate).
Probabilmente avete già sentito parlare della preparazione del vadas, un piatto dell'india del sud e ne conoscerete le normali dimensioni, ma la porzione che mangia Bhagavan è piccolissima, veramente molto piccola.

Inoltre non mangia alcun dolce, non tocca alcun prodotto che contiene latticini. Non accetta ghee (burro chiarificato ndt), niente, nè curd, né latte, né dolcetti,
niente!
Altri condimenti, niente da fare! Nessuna spezia aggiunta, a Lui non piacciono. Solo che a me piacciono molto; tutte queste cose che Lui proibisce mi piacciono
moltissimo! (risate) Mi piacciono i cibi molto speziati, molto, molto piccanti, ma Lui non li gradisce per niente.

Tu non mangi adeguatamente!

Questo è successo due giorni fa: Un devoto ha scritto a Swami una lettera che diceva: "Swami, ho le gambe gonfie, le caviglie gonfie, ed anche le mie mani sono gonfie.
Swami, la mia salute è cagionevole e ho la pressione alta. Ho anche il diabete e non mi muovo più dal letto." Swami leggeva questa lettera ed io ero lì disponibile per Swami ad assumere sulle mie spalle la responsabilità di ciò che quest' uomo affermava. Egli disse: "Tu non stai mangiando in modo adeguato!" Non sapevo perché mi stesse dicendo questo, quando mi disse:
"Leggi questa lettera." "Ma non è la mia lettera! (risate) Cosa significa Swami?"
"Qui c'è una lettera che dice: 'Le mie gambe sono gonfie, le mie mani sono gonfie, la mia pressione è alle stelle ed il diabete sta peggiorando. Amico, questo sei tu!"

Ah! (risate) Non sapevo di essere ridotto in quel modo. Mi grattavo la testa senza sapere cosa fare. Ero in mezzo a tre o quattro persone e sono stato chiamato da una parte per essere sgridato.
Avrei potuto dire a tutti: "Ho avuto un'interview!" Dopotutto nessuno avrebbe saputo di che si trattava .. (risate)
Quindi dissi: "Swami cosa intendi ?"
Egli rispose: "Anche tu continui a mangiare roba piccante e finirai col patire come questo qui.
(risate) Anche a te piacciono i dolci; questa è la sua lettera, ma tu sei uguale a lui! " (risate)
Quindi una copia dei rimproveri è stata spedita anche a me!

Comunque, se noi mangiassimo come Swami, non credo che potremo
sopravvivere fino al giorno dopo poiché, in effetti, il Suo corpo è completamente diverso.
Prima di proseguire con il prossimo punto, devo dirvi questo: Quando partiamo da Brindavan, alle sei del mattino, si arriva a Kodaikanal verso le 7 di sera.
Durante tutto questo tempo, Bhagavan non mangia mai niente, assolutamente niente, né pranzo né merenda, eppure alla sera ha un aspetto fresco come quando è partito.
Noi invece, ci fermiamo almeno sei volte per vedere se abbiamo il pieno di benzina! (risate) E quando ne abbiamo un quarto, lo riempiamo di nuovo! Eppure alla sera siamo stanchi, esausti!
Il corpo dell'Avatar è chinmaya, pieno di consapevolezza e di energia.
Noi siamo energici, ma Bhagavan è l'energia stessa! Egli non ha bisogno di procurarsi l'energia dal cibo. Questo è ciò che si chiama chinmaya.


SETTIMO PUNTO: KARMAPHALA E SANKALPA

Reazione, riflesso e risonanza

Punto settimo: noi siamo nati per far fronte alle conseguenze che derivano dalle nostre azioni passate. Se siamo stati buoni in passato, naturalmente avremo buone cose ora, ma se abbiamo fatto del male nella nostra vita precedente, dovremo naturalmente affrontarne le conseguenze oggi.
Bhagavan ha detto: "Così come semini, raccoglierai." Così com'è l'azione, sarà la reazione. Così com'è l'oggetto, sarà il suo riflesso. Così com'è il suono, sarà il suo eco."
Reazione, riflesso e risonanza sono una legge di vita - per ogni azione c'è una reazione uguale ed opposta- la legge gravitazionale di Newton. Quindi noi soffriamo o siamo felici a causa delle nostre stesse azioni. La felicità e la sofferenza sono auto-prodotte, sono dovute al nostro comportamento. La tragedia sta nel fatto che noi attribuiamo a noi stessi la causa della nostra
felicità, mentre biasimiamo Dio per il dolore che ci tocca subire.

Qui il punto sta nel fatto che lo scopo della nascita umana è quello di affrontare le conseguenze delle nostre azioni compiute nelle vite precedenti. Questo è il
karmaphala, ossia raccogliere le conseguenze delle azioni passate. Ma l'Incarnazione non è qui per affrontare alcuna conseguenza, egli esprime la Sua Volontà, quindi è qui! Solo perché Egli lo vuole.
Un giorno Bhagavan disse questo e noi ci siamo tutti messi a tremare in preda al nervosismo.
Egli disse improvvisamente: "Sapete, se Io lo voglio, posso ritrarmi in qualsiasi momento. Perfino in questo momento posso ritrarmi da questo Corpo!"
Subito dissi: "Swami, ci sono bambini qui intorno, perché vuoi spaventarci? Perché ci minacci in questo modo?"
"No, no -Egli rispose- Tutto è nelle Mie mani. Io posso continuare a restare in questo corpo per un determinato numero di anni, ma posso ritirarmi in qualsiasi momento lo desidero."

Questo è ciò che noi chiamiamo sankalpa: la Sua Volontà. Egli desidera essere qui in questo determinato momento, e continuerà ad essere qui fintantoché lo vorrà, ogni cosa è nelle Sue Mani.
Egli è l'inizio, Egli è il mezzo, Egli è la fine! Egli è qualsiasi cosa! Questo è sankalpa!


PUNTO OTTO: PRASADA E PRAVESA

Gli Avatars non nascono in modo normale

La maggior parte di voi sa già questo: noi siamo tutti nati in modo normale e questo si chiama prasada. Ma certamente avrete sentito della nascita di Gesù Cristo e della nascita di Bhagavan Buddha. La luce Divina si riversò nel grembo della madre e prese la forma di un embrione, in seguito a questo avvenne la nascita. Non si è trattato di un evento normale.
Questo è il modo in cui è nato Gesù e in cui è nato il Buddha.
Gli Avatars non nascono nel modo comune, si tratta di pavesa, che significa la luce Divina entra nel grembo materno. Si tratta dunque di pravesa e non prasada.

Mi sono limitato ad otto punti, anche se ve ne sarebbero molti di più, poichè non abbiamo molto tempo.


SEI QUALITA' DIVINE

Per vostra informazione vi dico che il numero 9 è un numero Divino, molti di voi lo sanno. Tutti i devoti Sai vogliono che la somma dei numeri della loro patente sia 9 o, perlomeno, che l'ultimo numero sia 9. Tutti gli studenti desiderano che il totale dei loro esami registrati sia 9, o che almeno l'ultimo sia nove, oppure nove-nove-nove. (risate) Perché questo numero è Divino? Vediamo alcuni punti a riguardo.
Punto primo: L'Avatar ha sei poteri che sono Shadasswairya, Shadguna; ci sono sei qualità Divine e tre qualità umane. Sei più tre fa nove. Quali sono le tre qualità umane? Satwa, la qualità devozionale, Rajas la qualità emozionale e Thamas la qualità bestiale.


LA PRIMA QUALITA'

Iswarya: prosperità

Ci sono dunque sei qualità divine. Quali sono? Iswarya o prosperità, questo significa prosperità in ogni possibile campo, non solo in termini monetari. La salute è un segno di prosperità o Isawarya.
Sì, la salute è un valore, un bene, ma questo non significa che io posso mettere il mio corpo in svendita! La salute è una ricchezza,così come vi sono bambini buoni, bambini sani. La prosperità quindi, samagrasya, è completa nell'Avatar.
Iswarya: la salute di Bhagavan è perfetta. Sono certo che molti di voi lo sanno, fino ad oggi Egli non ha mai preso alcuna medicina. Un giorno, a Goa, Swami stava soffrendo a causa di una paralisi; molti dottori gli diedero medicinali, ma non appena se ne furono andati Egli gettò via tutte le medicine. Quando subì una frattura vicino alla zona pelvica, gli furono consegnate delle medicine,
ma, anche quella volta, le buttò via. Non ha mai usato alcun unguento,
fasciatura, farmaco o altro..!
Non ha alcun problema di vista né di udito: può udire qualsiasi suono senza bisogno di alcun aiuto acustico.

Lui dice: "Posso vedere qualsiasi oggetto da lunghissima distanza e posso udire qualsiasi cosa venga detta anche lontano da qui".
Lui parla di questo in maniera furbetta ed io un giorno ho voluto aggiungere un po' di pepe nella conversazione e gli dissi: "Swami, mi permetti?"
Egli rispose: "Cosa vuoi?"
"Swami, se tu vuoi puoi vedere qualsiasi oggetto o qualsiasi persona anche da lunga distanza; ma se non vuoi , non vedi neanche una montagna di fronte a Te! (Risate)
Qualche volta mi organizzo per riuscire a sedermi proprio davanti a Te ma Tu mi ignori convenientemente! Poi magari vedi qualcuno là in fondo e lo chiami vicino a Te! Tu hai detto: 'Se voglio posso sentire qualsiasi cosa anche da lontano'. Ma anche se io sono qui e dico: "Swami, Swami!" Tu mi guardi ma sembra che non senti niente!!"
Al che Lui, ridendo, rispose: " "Sì. E' vero, questo è quanto accade!".
Questo, amici miei, è iswarya.


LA SECONDA QUALITA'

Dharma: rettitudine

Qualsiasi cosa Egli faccia è in accordo con il Dharma. Qualsiasi cosa Egli compia è giusta, questo è tutto! Non c'è alcuna traccia di egoismo in Lui, non c'è niente che Egli desideri. Non c'è niente che non sia Lui, con Lui! Qualsiasi cosa è con Lui, qualsiasi! Cosa potrebbe volere ancora? Tutto ciò che Egli compie è dharmico perché Egli è l'Incarnazione della rettitudine e questa è la seconda
qualità di un Avatar.


LA TERZA QUALITA'

Keerthi: fama

La terza qualità è keerthi ossia il nome, la fama. Il Nome dell' Avatar si diffonde più di qualsiasi altra cosa. Sicuramente avrete letto nella Sacra Bibbia che
quando nacque Gesù, tre saggi vennero da diversi paesi e portarono dei doni prostrandosi di fronte al nuovo nato. Essi arrivarono fino a Lui seguendo la stella cometa che indicava loro il luogo di nascita del bambino.

Quando nacque Bhagavan, durante le prime ore del mattino, tutti gli strumenti musicali iniziarono a suonare da soli. Questo avviene perché la nascita di un'Incarnazione è un evento da celebrare, vi è sempre un 'annuncio'. Viene celebrata perché è frutto di una lunga attesa da parte di ricercatori, aspiranti e devoti, quindi tutta la Natura la celebra! Potreste vedere piogge di fiori scendere dal cielo ed udire musica ovunque nell'aria ed anche se non è la stagione gli alberi si riempiono di fiori! Perché? Perché la Natura vuole celebrare e l'intera Creazione si atteggia a festa con una piena fioritura, pavoni che danzano e uccelli che svolazzano ovunque felici,.. perché? Per celebrare questo evento!
Questo amici miei, è ciò che si intende per keerthi o fama.


LA QUARTA QUALITA'

Jnana: saggezza

Quindi vi è la saggezza o Jnana, ma che tipo di saggezza? Non è la saggezza che comunemente intendiamo. Si tratta di una saggezza oltre il tempo, eterna.
La Sua saggezza infinita ed eterna si porta ad un livello umano. Quando parla agli ingegneri, essi rimangono affascinati e muti, non sono più in grado di proferire parola perché la Sua conoscenza dell'ingegneria è molto più vasta di quella conosciuta da loro.
Vi illustro questo punto: Osservate la statua di Hanuman che si erge sulla collina, le compagnie internazionali come la L&T,erano prese dallo sconforto e dicevano: "Oh Dio, non possiamo farla in quel modo!" ma Swami spiegò loro come avrebbero dovuto procedere. Il palazzo dell'Amministrazione è un progetto e un disegno fatto da Bhagavan. Il Poornachandra Auditorium, è la sola costruzione di questo tipo in Asia, ne sono sicuro, ed è stato costruito nel 1972.
Queste sono tutte creazioni Sue, tutti progetti Suoi. Lui è l'Ingegnere degli ingeneri!

Ho anche visto alcuni dottori ai quali Swami diceva: "Si tratta di questo caso."
Swami dice loro la diagnosi, la prescrizione, ogni cosa! Sono stato testimone di questo a Kodaikanal. Baghavan stava parlando con un cardiologo di fama
internazionale, il Dott. Venu Gopal, sui problemi di cuore. Solo che il cardiologo aveva dimenticato i problemi del suo stesso cuore ed ascoltò molto volentieri ciò che Bhagavan aveva da dirgli. (risate)
Quando Swami parla di fisica e di chimica, i dottori spariscono!
Quindi, amici miei, la saggezza completa è una qualità dell'Avatar.


LA QUINTA QUALITA'

Sampath: ricchezza

Questa qualità è la ricchezza o sampath. Perfino dal punto di vista ordinario, ossia quello che riguarda il denaro, Dio è il più ricco. Se la Banca fallisce, che cosa ci accade? La banca dovrebbe sempre avere abbastanza fondi per darci del denaro quando lo richiediamo, un prestito o del credito. Dio è sempre ricco, in modo da poterci dare sempre qualcosa, ci può dare perfino del denaro. Questo è sampath.


LA SESTA QUALITA'

Vairagya: rinuncia totale

Vairagya significa rinuncia totale e completo distacco.
Anni fa Bhagavan era abituato a recarsi a Bangalore subito dopo ogni festività. Sebbene Egli non lo stia più facendo in questi ultimi anni, la gente , dopo le feste, comincia a chiedersi: "Quando andrà?"
"Ma se Lui è qui, cosa ti interessa quando va via?" (risate)
Poi ci sono quelli ancora più sciocchi che vengono da me e mi chiedono:
"Quando è che ritornerà?"
(risate)
Quando ritornerà? Ma se non è ancora partito! Questi sono i generali dell'esercito delle oche! Non si può far niente per aiutarli.
Il punto è che Baba è totalmente distaccato, qualsiasi sia la celebrazione, il numero delle persone o la folla che può trovarsi là. Possono esserci migliaia di
persone, una grande festa di gala; ma Egli è sempre tranquillo, semplice ed umile e si comporta come avviene di solito nella normale routine quotidiana. Nel momento in cui termina la celebrazione, Egli non ne parla: è finita, punto, non virgola.
Vedete, a meno che non ci sia questo totale distacco, vairagya, non è possibile lasciare le cose in questo modo.
Quindi, Bhagavan , l'Incarnazione, l'Avatar, possiede queste sei importanti qualità.


PUNTO PRIMO: LA MISSIONE DI SAI - DIMOSTRARE LA DIVINITA' DELL'UOMO

Arriviamo ora al secondo aspetto di questa conversazione mattutina che è la Missione di Sai.
Ciò che intendo fare amici, è portare alla luce alcuni punti salienti di modo che voi siate incoraggiati a prepararvi, a leggere e a riflettere lungo queste linee
di pensiero. Questa è la mia intenzione.
Qual' è la missione di Sai? Per prima cosa è dimostrare che l'uomo è Divino. Perché dovete considerarvi così semplici, miseri e deboli?

La vostra debolezza sta proprio nel pensare che voi siete miseri e deboli.
Non siete miseri, non siete meschini. Non siete affatto semplici, non siete soltanto umani, siete Divini. Quindi, lo scopo dell'Incarnazione è renderci consapevoli della Divinità dentro di noi.


PUNTO SECONDO: LO STRUMENTO DELL'AMORE

Qual è il processo di questo secondo punto? Così come un chimico ha bisogno di ampolle e pipette, un dottore ha bisogno del termometro e dell'apparecchio per misurare la pressione ed un tecnico ha bisogno di strumenti di misura, cosa adopera Bhagavan per determinare questo tipo di guarigione - l'esperienza di vedere la Divinità in ciascuno di noi? -
E' veramente molto semplice, Egli adopera solo uno strumento: l'Amore!
E lo fa inviandoci messaggi di non-violenza, la prescrizione contro la non-violenza, usando il solo strumento dell'Amore.


TERZO PUNTO: CORREZIONE DEL CATTIVO PENSIERO

Bhagavan corregge il pensiero malvagio attraverso l'educazione e l'esempio.
Le menti maligne sono corrette tramite l'educazione e l'esempio. Per educazione non intendo quella ricevuta da università, collegi o scuole, Egli educa attraverso i Suoi Insegnamenti.
Il messaggio di Bhagavan è l'educazione, vivere con Dio è educazione,
ascoltarLo è educazione.
Passare del tempo con Lui è educazione, osservare il Suo comportamento è educazione, ogni minuto insieme all'Avatar è educazione.
Non confondiamoci con l'educazione che riceviamo dai libri, certamente non si tratta di questa!
Questa infatti, è conoscenza libraria, non educazione. Quindi, attraverso la Sua educazione e l'esempio, Bhagavan corregge le menti malvagie.


QUARTO PUNTO: IL SENTIMENTO DI AFFINITA'

Il modo in cui Swami si avvicina a chiunque, il modo in cui parla con chiunque, quando vi dice:
"Cos'hai mangiato questa mattina?"
Quando si informa: "Quando sei arrivato?"
Quando vi chiede: "Come ti chiami?" anche se abitate qui da lungo tempo.
Quando vi parla in Hindi, che voi non conoscete. Quando vi parla in Tamil, che non sapete: tutto questo è il Romanzo Divino. Si tratta di umorismo Divino! E' il modo che ha Dio per farci ridere e sentire che siamo vicini a Lui! Ed è quando proviamo questo sentimento di affinità o di parentela.
Questa vicinanza è possibile solo perché vi è l'Avatar. Quando Dio scende sulla terra in forma umana è possibile stabilire con Lui un 'affinità. Perché? Perché
dovrebbe avvicinarsi così a noi ?
Lo fa perché in questo modo noi possiamo crescere ed ottenere super altezze: il Dio discendente per l'uomo ascendente!

Baba dice sempre:
Non camminare mai davanti a Me, se cammini davanti a Me, non vedrai le Mie impronte.
Non camminare mai dietro di Me, potresti non essere capace di seguirMi.
Cammina accanto a Me, cammina accanto a Me al Mio fianco.

Questo è ciò che Dio ha detto. Egli vuole che noi raggiungiamo la Super-altezza della Divinità, ecco perché stabilisce questa parentela con la moltitudine
dell'umanità.


QUINTO PUNTO: INSEGNA IL GIUSTO USO DI PENSIERO, PARIOLA ED AZIONE

Egli insegna inoltre, il giusto uso del pensiero, della parola e dell'azione.
Amici miei, possono esservi centinaia di volumi che descrivono il carattere ed il comportamento umano in modo scientifico, psicologico e filosofico; ma l'essenza di tutte le caratteristiche umane che noi chiamiamo 'carattere' è definita da Bhagavan con una sola frase: 'Il carattere è armonia o unità tra pensiero, parola ed azione'.
E in questo modo il carattere viene definito nei termini più semplici possibili: Unità di pensiero, parola ed azione.
Quindi come dovrebbero essere i nostri pensieri? Puri! Come dovrebbero essere le nostre azioni?
Orientate all'aiuto e al sacrificio. Come dice il detto:

Aiuta sempre e non far mai del male

le nostre parole dovrebbero essere soffici come il burro, dolci come il nettare. Le nostre parole dovrebbero essere dolci e gentili. Le nostre azioni dovrebbero essere di aiuto all'umanità, e prestare sempre il servizio che nasce dalla compassione e dalla bontà.
Come dice Bhagavan : "Io sono un membro dell'umanità perché in me c'è gentilezza."
Se non c'è gentilezza in me, non posso considerarmi membro dell'umanità, sono un membro del regno animale, anche se all'apparenza sembro un uomo.
Quindi, Bhagavan insegna l'uso appropriato del pensiero che deve essere puro ed inegoista, delle parole che devono esser dolci, gentili, incoraggianti, consolanti, e delle azioni che devono poter aiutare il più possibile. Queste sono le cose che Egli ci insegna.
Questa è la missione dell'Avatar.


SESTO PUNTO: CONOSCERE IL POTERE DISCRIMINANTE

Dio ci ha dato il potere ed il senso della discriminazione. Egli ci permette di conoscere la Divinità in noi e ci permette anche di discriminare tra ciò che è
giusto e ciò che sbagliato, tra il buono ed il cattivo, tra l'effimero ed il permanente, tra la verità e la falsità.
Bhagavan ci ripete questo che è così importante:

Non vedere il male. Vedi il bene.
Non fare il male. Fai il bene.
Non pensare al male. Pensa al bene.
Non ascoltare il male. Ascolta ciò che è bene.

Egli vuole che noi dirigiamo i nostri sensi sul corretto sentiero, nella giusta direzione. Tutti i sensi che sono stati diretti nella direzione sbagliata devono essere ricondotti verso un particolare centro di perfezione e non verso obiettivi egoistici ed imperfetti.


SETTIMO PUNTO: LIBERAZIONE DALLE CATENE DEL KARMA

Egli è qui anche per liberarci dalle catene del Karma. Noi siamo passati attraverso i cicli di molte nascite e morti: siamo nati e rinati ancora e dobbiamo fermare questo ciclo, spezzare questa catena Karmica. Come dice Bhagavan: " Il giornale di oggi e carta straccia domani".
Io sono nato per non rinascere mai più, io muoio per non morire mai più: questo significa la fine del ciclo della vita. La Grazia dell'Avatar può spezzare questa catena Karmica attraverso la nostra associazione con Lui e la nostra partecipazione alla Sua Missione.


OTTAVO PUNTO: ELEVARE LA CONSAPEVOLEZZA UMANA

L'Ottavo punto della nobile missione di Sai è elevare la consapevolezza umana al di sopra della rabbia, dell'odio, della violenza e della guerra. Cosa dice Swami?
Invece di dire: "Non arrabbiarti"ci prende in giro dicendo: "La rabbia è una caratteristica del cane." "Se ti arrabbi, devi essere stato un cane. Non dormire eccessivamente, perché questa è una qualità dei bufali. Non avere una mente ballerina, perché questa è tipica delle scimmie. Non essere instabile, perché
l'irrequietudine è una qualità dei cavalli." Ed Egli va avanti elencando queste qualità animali che però trovano un meraviglioso posto, confortevole e permanente dentro ognuno di noi.

Bhagavan si prende gioco di noi dicendo: "Gli animali sono meglio di voi dopotutto, perché loro possiedono una sola di queste qualità negative per ciascuno, mentre invece voi le possedete tutte quante ben legate come un bel fagottino!" (risate)
E verso la fine Egli vi dice: "Ripetete sempre questa affermazione dentro di voi dieci volte 'Io sono un uomo, non un animale. Sono un uomo, non un cane. Sono un uomo, non un bufalo. Dire che siete un uomo è solo metà della verità. L'altra metà è che non siete un animale!" Questo è ciò che intende dirci per aiutarci a sviluppare la consapevolezza umana oltre la rabbia, l'odio, la
violenza e la guerra.


NONO PUNTO: SUGGERIMENTO INDIRETTO

Eccoci arrivati al nono punto. Egli ci suggerisce indirettamente! Non ci dirà mai: "Fai questo, fai quello." No! No! Ce lo dirà in modo indiretto. Perché non ce lo dice direttamente? Perché Egli desidera che siamo noi a correggere noi stessi.
Non sono un oggetto inanimato, meccanico che è stato portato qui e che può essere buttato via! No!
Sono un'entità vivente, dotata di intelletto, del senso della discriminazione, discrezione e giudizio, della capacità di azione. Se sono in grado di agire e sono in grado di pensare, allora mi deve essere data questa libertà.
Quindi, Bhagavan ci dà questa libertà. Siccome Adamo non ha eseguito gli ordini di Dio, siccome egli ha esercitato la sua propria libertà, il paradiso è andato perduto. Ma quando guadagnerà nuovamente la consapevolezza, quando potrà avere questa saggezza, il paradiso potrà essere riconquistato. Queste sono entrambi delle composizioni di John Milton un grande scrittore della
letteratura Inglese.
Il punto qui, amici miei, è farci sapere che Dio ci ha dato la libertà di agire, ma che ci dà anche, indirettamente, dei suggerimenti!

Comprendete che la vita umana è molto rara.
Egli non vi dice: "Sarai un animale nella prossima vita se ti comporti così in questa!" Vi dirà invece questo: "Comprendete che la vita umana è rara. L'uomo è il più raro delle creature di questo mondo." Noi dobbiamo essere piuttosto cauti nel compiere le nostre azioni e nel pronunciare le nostre parole!
Per aiutarci a raggiungere la liberazione i Suoi suggerimenti sono quindi indiretti!


DECIMO PUNTO: INSEGNA L'UNITA' NELLA DIVERSITA'

Egli è qui per insegnarci l'Unità nella Diversità. Non vuole nessuna disunione.
Non fa alcuna differenza di casta, comunità, sesso o altro. L'unità di base nella diversità è possibile solo per mezzo dell'Avatar.
Gente di diverse nazionalità, che non vanno d'accordo tra loro in patria, siedono qui, ai Piedi di Loto di Bhagavan, come fratelli e sorelle.
Qui si stabilisce quell'Unità che nelle vostre terre native non esiste in quanto vi sono contrasti di casta, colore, linguaggio, religione e quant'altro.
Bhagavan stabilisce l'Unità nella diversità, questa è la Sua Divina missione!


UN COMPITO SUDDIVISO IN TRE PARTI

Il Suo compito è suddiviso in tre parti: Nei tempi antichi, c'era solo un tipo di mancanza, un punto che doveva essere corretto, ma oggi, tutti i punti hanno bisogno di essere corretti. Quali sono?
Nel Krita Yuga, molto tempo fa, le Scritture non venivano studiate né conservate, le Scritture non erano riverite, rispettate né seguite. La gente le trascurava.
Quindi Dio si è incarnato nel Krita Yuga per salvare le Sacre Scritture.

Poi venne il Treta Yuga, il tempo dell'Incarnazione di Rama. Durante questo periodo erano le donne a non essere rispettate. Per elevare l'onore della donna e per mostrarne al mondo il suo valore ecco che venne Sita come sposa di Rama.
Sita è un modello per le donne di tutte le generazioni. Ella venne per glorificare il ruolo della donna e per mostrarne la grandezza. L'Incarnazione di Rama è il
miglior esempio di questo.

Quindi vi fu il Dwapara Yuga, dove vi era un costante conflitto per la proprietà. Tutti i mezzi più disonesti venivano adoperati per raggiungere lo scopo. La proprietà non veniva distribuita per legge e giustizia, e Krishna si incarnò nel Dwapara Yuga per restaurare il Dharma.
L'Incarnazione presente ha preso su di Sé questi tre compiti:
risollevare la dignità della donna, preservare le Scritture e salvare la proprietà dall'ingiustizia.
Voi tutti siete consapevoli che Bhagavan ha preso su di Sé questi impegni.


POSSIAMO CONGRATULARCI CON NOI STESSI

Primo motivo:
Amici miei, prima che vi lasci oggi, voglio condividere con voi ancora pochi pensieri. Primo, congratuliamoci con noi stessi e ringraziamo la nostra buona stella; siamo grati ai nostri genitori e siamo felici del fatto che abbiamo potuto incarnarci come contemporanei dell'Avatar in questa età dell'Oro: Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. (applauso). Questo è un dono che non viene concesso a
tutti:
Un Avatar scende sulla terra una volta in migliaia di anni e noi siamo nati quali suoi contemporanei!! Sì, credo che dovremmo complimentarci con noi stessi.

Secondo motivo:
La seconda ragione per cui dobbiamo congratularci con noi stessi è che non soltanto abbiamo preso un corpo, ma siamo arrivati vicino a Lui, Lo abbiamo visto e stiamo partecipando alla Sua Divina missione. Essendo nati come Suoi contemporanei abbiamo potuto godere del Suo Darshan. Ed il secondo dono che abbiamo ricevuto nella nostra vita è poterLo ascoltare.

Terzo motivo:
Il terzo dono è l'effettiva partecipazione alla Sua missione. Non si tratta solamente di ascoltare, dormire o essere un collaboratore passivo, no! Non uno spettatore silenzioso ma un attivo partecipante alla missione di Sai. La missione di Sai è duplice e si riferisce all'educazione e alla medicina. La cura per la salute da una parte e la conoscenza dall'altra. Il terzo regalo che Baghavan ha fatto all'umanità è la partecipazione alla sua doppia missione Divina

Quarto motivo:
Dobbiamo essere molto grati a Swami perché Lui ci insegna lo scopo della nostra vita. Ci insegna l'obiettivo finale, ci indica la via della vita, come dobbiamo vivere in questo mondo. Dobbiamo esserGli molto, molto grati e riconoscenti .


NON ESISTE NIENTE AL MONDO DI CUI ESSERE ORGOGLIOSI

Non c'è nulla al mondo per cui essere orgogliosi. Sicuramente non per la proprietà, che può essere spazzata via in un attimo dalla svalutazione, dall'inflazione, da un terremoto o alluvione che sia.
Uno può essere un miliardario ed il giorno dopo un mendicante della strada!
Non possiamo essere orgogliosi della nostra posizione nel mondo, perché basta ad esempio una semplice mozione del Parlamento e noi siamo fuori gioco.
Non possiamo essere orgogliosi dei nostri figli, perché grazie alla tecnologia e alla scienza moderna, sono stati portati via dalle nostre case e dalle famiglie e
devono badare a se stessi.
Qualche volta vanno molto lontano da casa, quindi anche se hai avuto dei figli, infine, ti ritrovi comunque solo.
Possiamo solo vantarci della loro sistemazione ma non certo delle loro compagnie! Le famiglie adesso sono divise, non esistono più famiglie unite al giorno d'oggi.
Quindi non possiamo essere orgogliosi della nostra progenie, nè della nostra proprietà o della nostra posizione sociale, niente! Ma c'è qualcosa qui di cui potete veramente ritenervi orgogliosi ed è quella di essere associati a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba! Non c'è nient'altro!! (Applausi) Se Sai Baba non fosse presente nella nostra vita essa sarebbe molto triste, e la nostra intera
esistenza sarebbe oscura! Essa sarebbe solo un esercizio, qualcosa senza scopo, futile. Avremmo condotto la nostra vita e avremmo anche fatto carriera ma non l'avremmo mai vissuta! La bellezza della vita sta nel viverla, non nell'andare avanti in modo automatico.


UN SIGNIFICATO MERAVIGLIOSO PER LA NOSTRA ESISTENZA

Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ha dato un significato stupendo alla nostra esistenza, in questo modo possiamo condurre la nostra vita gioiosamente e intensamente. Nessun devoto Sai è mai turbato da perdite o difficoltà poiché Baba ci ha dato questa compostezza, questa equanimità, questo stato di mente equilibrato. Nessun devoto di Sai è pieno di ego nei confronti dei suoi successi, perché egli sa che tutti i successi sono un regalo della Sua Grazia. Dio si prende cura di noi in tutti i modi possibili.
Io posso solo augurarvi una vita meravigliosa, molti anni di fruttuoso servizio a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ed alla Sua missione, di modo che anche la vostra vita sia fruttuosa e piena di significato.

Possa Baba essere con voi per sempre Jai Sai Ram! Grazie

Ho solo una domanda alla quale risponderò la prossima volta. Visto che siamo vicini al Compleanno, celebriamolo nel miglior modo possibile. E' un giorno di luna piena, è un giorno di speranza, è un giorno di promesse, è un giorno di illuminazione. Un giorno di pienezza e di prosperità. Un giorno di saggezza.

Possa Bhagavan benedirvi tutti!
Grazie di cuore