Cari fratelli e sorelle!
Do il benvenuto a tutti voi alla sessione di stamattina. Vi sto per parlare della Festa di Vinayaka Chathurthi, che cade il 10 di questo mese. Ho pensato che sapendo che cosa dice Bhagavan della festa di Vinayaka Chathurthi e conoscendone il significato profondo possiamo partecipare ad essa con maggiore devozione, comprendendone pienamente le implicazioni e realizzandone completamente l'importanza.
Per comodità ho diviso l'argomento in sei sezioni. La prima parla della festa e del motivo per cui viene celebrata. La seconda tratta i diversi nomi di Vinayaka.
Vinayaka ha molti nomi. Li avete sentiti probabilmente nei nostri Bhajan. Il terzo aspetto di cui parleremo oggi è la preghiera - una preghiera speciale offerta al Signore Ganesha. Quarto, indagheremo sullo scopo della celebrazione. La quinta sezione tratta delle offerte speciali, del cibo consacrato ('prasad')
speciale per l'occasione e adatto alla sua importanza. Infine, uno o due episodi mitologici connessi alla festa. Spero di riuscire ad esaurire tutti gli argomenti,
perché non voglio lasciarli incompleti, dato che la festa è dopodomani.
Permettetemi di cominciare con un augurio: 'felice Vinayaka Chathurthi! Vinayaka Chathurthi è la prima di una serie di feste che si succederanno ad essa nel calendario annuale. Non intendo il calendario inglese, ma quello del sistema lunare, in cui Vinayaka Chathurthi dà inizio ad una serie di festività. Questa è la sua importanza.
Vinayaka Chathurthi è una celebrazione antichissima. Vinayaka, il Divino, viene menzionato abbondantemente nei Testi Sacri. Ci sono molti riferimenti a Vinayaka nei Veda, nelle Upanishad e nel Tantra Sastra. In altre parole, il nome Vinayaka è antichissimo, molto antico. In particolare ci sono alcune Upanishad come le 'Narayana Upanishad' e le Taittiriya Upanishad', in cui si trova un Mantra Gayathri speciale per Ganesha ('Ganapathi Gayathri mantra'), scritto in lode a Vinayaka.
Questo ci porta al terzo punto del discorso di oggi. Vinayaka Chathurthi cade il quarto giorno della mezza luna chiara di questo mese. Come sapete, ogni mese ha due mezze lune, una chiara ed una scura. Vinayaka Chathurthi cade il quarto giorno di mezza luna chiara di questo mese. Il calendario inglese ha gennaio, febbraio, marzo e così via. Sul calendario indiano questo mese è chiamato 'Bhadrapada' (agosto e settembre). Qual è la sua importanza?
Qual è la sua specialità? Nel quarto giorno di questo mese la costellazione di tutti i pianeti assume la forma di un elefante, e per questo esso è un giorno speciale.
IL SIGNIFICATO DI 'GAJANANA'
Adesso che, almeno fino ad un certo punto, avete capito il significato di questa festa, parlerò dei vari nomi di Vinayaka e del loro significato profondo. Amici miei, Bhagavan insiste che noi compiamo i riti nella piena comprensione del loro significato, indipendentemente dalla religione che seguiamo. Possiamo compiere molti rituali e celebrare molte feste, ma tutto questo dev'essere fatto nella piena comprensione del loro profondo significato, al fine di realizzarne lo scopo e
conoscerne il valore.
Quindi, quali sono i nomi di Vinayaka? Il primo nome è 'Gajanana'. Che cosa significa?
Letteralmente si traduce: 'Testa di elefante'. Dio ha la testa di un elefante. Potete trovare la parola 'Gajanana' all'entrata di vari posti - Dio con una testa di elefante. Ci si può chiedere:
'Perché non ritrarre i bei volti di altre creature di questo mondo? Che cosa c'è di speciale in un elefante?'
Bhagavan ha detto che tutte le creature sono fondamentalmente Divine.
Gli uccelli, gli animali e le bestie sono tutti Divini. La scienza indica che la materia è Divina.
La materia è composta da atomi. Gli atomi sono agglomerati di elettroni, che sono pieni di energia, che li rende Divini.
Non c'è niente in questo Universo che non sia Dio. Ecco perché Bhagavan
dice che l'Universo (Visvam) non è altro che il riflesso di Dio. Non chiediamoci perché Vinayaka abbia una testa di elefante, o perché viene usata questa testa invece di un'altra, in quanto tutte le teste sono Sue; tutto è Divino. Noi dobbiamo capire solo questo.
Possiamo spiegarlo anche scientificamente. Molti di voi sanno che cosa è la 'catena alimentare'. I non-vegetariani mangiano la carne degli animali. Quando questo corpo è morto e andato, altri animali, insetti e batteri, se lo mangiano a loro volta. La stessa cosa succede nella catena alimentare: io sono il prodotto di molti organismi. Questo corpo da morto dev'essere mangiato dagli insetti: ecco che io divento la forma di un insetto. I batteri devono decomporre questo corpo morto: ecco che io divento i batteri. Poi questi batteri e questi insetti, presenti nel suolo, diventano il nutrimento delle piante. Così io divento un albero. Gli animali mangiano le foglie di quest'albero, ed io divento parte di questo animale! Se un essere umano mangia questo animale, io divento un essere umano. Allora, chi sono io? Una volta una roccia, una volta un insetto, un uccello, una bestia - ed un albero! Adesso posso avere l'aspetto di un
essere umano, ma nella catena alimentare c'è un ciclo organico del quale anche noi facciamo parte.
Quindi, signore e signori, non facciamo errori. Perché viene attribuita a Dio una testa di elefante? E perché non dovrebbe avercela? Possiamo avere la testa di
ogni organismo del mondo, perché siamo passati attraverso questo ciclo organico della vita, e ci passeremo ancora. Infatti dobbiamo sviluppare un' intima affinità con la natura e capire che l'Universo intero è Una Famiglia. Siamo tutti Una Famiglia - gli uccelli, le api, i sassi e gli alberi. Ognuno di noi appartiene ad una grande famiglia.
Questo concetto è al di là del nostro pensiero, perché combattiamo per cose futili, quali la distribuzione dell'acqua del fiume, o per i confini. Quindi, è fuori
dalla nostra comprensione. Ma in realtà apparteniamo ad Una Famiglia, la Famiglia dell'universo. Una volta che capite che appartenete alla famiglia dell'Universo, svilupperete una Visione Cosmica, l'esperienza Cosmica.
Dato che non abbiamo un senso di appartenenza al Cosmo, e litighiamo per delle facezie, siamo finiti nel caos.
'Siamo' un caos. La nostra condizione è caotica, piena di confusione, competizione e lotte interne.
Non siamo nello stato del Cosmo, non abbiamo realizzato l'Entità Una, non abbiamo capito che apparteniamo ad una singola Famiglia, il 'tutto organico'.
RICONOSCERE LA DIVINITÀ IN TUTTI GLI ESSERI
Nel Campus di Whitefield c'è un albero molto grande, dove i devoti hanno l'abitudine di sedersi tutte le sere. Prima veniva chiamato: 'Capanna Sai Ram'. Penso che molti di voi se lo ricordino. A quei tempi al Campus di Whitefield era in carica Ramabrahman. Per costruire un nuovo tempio più grande, tagliarono alcuni rami di quell'albero. Volevano levare l'albero del tutto. Ma Bhagavan mandò un messaggio a Bangalore con le istruzioni: "Non tagliate quell'albero. Aspettate." Che cosa era successo? Avevano tagliato uno dei rami dell'albero. Oggi in quel punto a Bangalore potete vedere un grande tempio, la 'Sai Ramesh Hall'.
Amici miei, potete verificare quanto vi dico - potete chiedere a chiunque. Non sono portato ad inventarmi delle storie, no! Non ne sono capace! Là a Bangalore, dove i rami erano stati tagliati, la gente, ad una estremità di essi, vide la figura di Sai Baba. E dall'altra parte del ramo tagliato, la gente potè vedere dell' 'acqua' che usciva.
Immediatamente queste notizie arrivarono anche a Bhagavan. Bhagavan disse: "Quell'albero piangeva perchè sa che vogliono rimuoverlo. Dava rifugio a migliaia di devoti.
Non vuole separarsi dalla compagnia del Signore e dei devoti, il suo pianto è l'espressione del suo tormento, della sua agonia, del suo dolore."
L'albero era profondamente infelice, perciò aveva cominciato a piangere. Ma noi non siamo preparati a vedere un albero piangere, perché siamo così duri, rudi e coriacei, che nemmeno le lacrime umane ci toccano. Perciò amici miei, per favore, cercate di sentire che appartenete alla nostra Famiglia, che è Una, alla nostra Famiglia di sensibilità, di ricettività e prontezza a rispondere.
Esperimenti recenti hanno anche rivelato un'altra verità. I giardinieri potano regolarmente gli alberi e le piante affinché le siepi abbiano un bell'aspetto. Alcuni esperimenti hanno provato che quando un giardiniere si avvicina ad un albero con le cesoie in mano, l'albero comincia a tremare.
Se lo connettete ad un sistema di neuroni motori o ad un elettrografo,
scoprirete la sua sensibilità. Il grafico sarà altamente irregolare, come l'elettrocardiogramma - chuk, chuk, chuk, chuk! La pianta può pensare: "Questo stupido tipo mi si sta avvicinando!" (Risate) È pronto a tagliarmi, è un tipo violento, è un idiota. Se solo avessi la possibilità di rompergli la testa!"
Questo è ciò che probabilmente un albero penserebbe, quando il giardiniere gli si avvicina per tagliargli i rami per renderlo più bello. D'altra parte, quando un
amante o un amico dei fiori va vicino ad una pianta e ne ammira la fioritura, la pianta scuote la chioma, danzando nell'estasi al riconoscere un amico.
Insomma, amici miei, posso dire che gli alberi sono Divini; gli animali sono Divini; la materia minerale e i sassi sono Divini. Perché no? Quando avremo l'Energia
della Conoscenza, la forza di comprendere, la profondità di sperimentare, realizzeremo la manifestazione della Divinità a vari livelli di coscienza.
LE QUALITÀ DI UN ELEFANTE
Quindi: Gajanana significa 'testa di elefante'. Ma perché prendere la testa di un elefante? Un elefante rappresenta l'intelligenza. Bhagavan in uno dei Suoi Discorsi ha raccontato: "Ci sono molte auto parcheggiate là fuori, ma Sai Gita (l'elefante di Swami) sa identificare la macchina di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba immediatamente! Ci sono molte macchine nel parcheggio! Un essere umano per riconoscerla forse cercherebbe di decidere qual è il modello più
nuovo, qual è la più lussuosa, qual è la più bella, il colore, la marca... (Risate) Ma qui c'è un elefante che non sa niente del prezzo, del colore o della marca, niente! Ma sa identificare istantaneamente l'auto di Baba e correre dietro ad essa. Un elefante riconoscerà sempre il proprio padrone. Il padrone può
trovarsi nel bel mezzo di una grande folla, eppure l'elefante lo ritroverà sempre! L'elefante rappresenta l'intelligenza.
Un elefante rappresenta anche la discriminazione. Che cosa mangiare, che cosa non mangiare, che cosa è buono, che cosa non lo è? L'elefante è noto per la sua saggezza, per la sua forza fisica e per la discriminazione mentale.
Un elefante, sebbene maestoso nella sua mole possente, è completamente
consapevole di ciò che lo circonda, dei suoni, degl eventi e dei pericoli. È facile catturare un essere umano, ma è definitivamente difficile intrappolare un elefante. Un elefante è sempre molto conscio di tutto ciò che lo circonda.
Un elefante ha una memoria molto forte. Non ha bisogno di un computer.
Il suo cervello è un computer. Nel momento in cui qualcuno gli si avvicina, è capace di identificare quella persona. "Ho incontrato quel tipo un anno fa." (Risate) E quando qualcuno lo tocca:
"Questo è il tocco di qualcuno che dovrei buttare fuori a calci immediatamente." (Risate)
Riuscirà ad identificare la persona immediatamente, ed è dotato di una memoria ferrea.
Un elefante è sattvico, un puro vegetariano, per vostra informazione. È buono di natura, si muove maestosamente e non dà noia a nessuno. Ma se lo disturbate, be', cominciano i guai! Se non viene disturbato, se gli passate accanto e lo guardate, senza fare altro, sì, potete godervi la sua bellezza. Non farà del male a nessuno. L'elefante non fa mai del male, se non viene provocato.
GANESHA VI SGOMBRA LA STRADA
L'elefante è una creatura che crea nuovi sentieri, aiutando gli altri.
Avete sicuramente sentito parlare di posti non abitati da alcun essere umano, le foreste dense ed inestricabili per esempio.
Non si può sapere quali pericoli celino queste foreste. Ma quando un elefante guida una carovana in un posto simile, esso sgombra la strada, così che la carovana può percorrere il sentiero facilmente, comodamente, senza smarrirsi. Possiamo camminare per quel sentiero perchè i piedi dell'elefante sono così grandi e ci potrà fare da indicatore stradale.
Possiamo dire che un elefante crea nuovi sentieri.
Quando preghiamo Dio:
"Ganesha, oh, Dio, prendi la forma di un elefante, creando stamattina per me un sentiero in questa foresta della vita. Forse le foreste normali sono di gran lunga migliori di quelle abitate dall'uomo. Questa nostra foresta ha delle tigri che aggrediscono anche quando non è necessario.
Abbiamo dei serpenti che in ogni istante non aspettano che di mordere.
Oh, Dio, ti prego, proteggici! Ma la foresta degli esseri umani ha, per attitudine, delle belve feroci. Nella foresta della vita non so quale persona lotterà con me, chi mi butterà fuori a calci, chi mi spingerà, chi scriverà una petizione contro di me, non lo so!
Oh, Signore! Mio Signore Ganesha, ti prego, proteggimi! Ti prego, crea un sentiero per me e spianami la via, affinché io possa camminare senza pericoli!"
GAJANANA: REALIZZAZIONE DELLA DIVINITÀ INTERIORE
'Gajanana' ha un significato splendido. 'Ga' significa 'meta' e 'ja', vita. 'Anana' vuol dire 'faccia'. Siamo dotati di una faccia per percorrere il sentiero della
rettitudine e per condurre una vita virtuosa che ci porterà alla meta. Una faccia simboleggia la personalità, un'individualità che porterà ogni persona alla sua meta. Questo è il significato di 'Gajanana': un processo di 'lifting' (intervento chirurgico di plastica facciale per eliminare le rughe; N.d.T.). Ma questo tipo di 'lifting' non si ottiene mediante trattamenti di chirurgia estetica o con cosmetici
speciali, no, no! Potete 'tirarvi' la faccia con la soddisfazione di raggiungere la meta della vita, che è la realizzazione della Divinità interiore.
Qual è la meta della vita? La realizzazione della Divinità interiore.
Non è che Dio è sull'Himalaya o a Cape Cameron, e che lo vedremo quando andremo in pensione. Non è questa la meta della vita. La meta della vita è realizzare la Divinità interiore. Questo è il significato di 'Gajanana'.
GANAPATHI: IL CAPO DELLE ENTITÀ SPIRITUALI
'Ganapathi' è un'altra parola per descrivere il capo dei 'gana'. Che cosa, o chi sono, questi 'gana'? I Gana sono le entità spirituali. Tutti sono entità spirituali,
tutti sono esseri spirituali, tutti sono essenzialmente Divini. Perciò Dio è il capo di queste entità spirituali, che sono i Gana.
La parola 'Gana' ha anche un altro significato. Noi abbiamo dieci sensi: cinque sensi di azione e cinque sensi di percezione. Ganesha, o 'Ganapathi', è il capo dei dieci sensi. Ganapathi è il capo dei cinque involucri vitali. Quali sono? Avrete sentito, dai Discorsi di Bhagavan, che tutti hanno cinque involucri. Il Primo involucro vitale è quello del cibo, 'annamaya kosha'. Il secondo è il
'pranamaya kosha', l'involucro della vita. Il terzo, 'manomaya kosha', è l'involucro dell'intelletto. Il quarto è il 'vijna maya kosha', l'involucro della
consapevolezza. Il quinto è l' 'anandamaya kosha', l'involucro della beatitudine.
Quindi, abbiamo cinque involucri. Proprio come indossiamo una camicia o un cappotto, l'anima individuale è coperta da cinque vestiti. Io ho solo tre strati di
vestiti, ma l'anima individuale ne ha cinque: annamaya, pranamaya, manomaya, vijnanamaya ed anandamaya.
Quindi, Ganapathi è il Signore di questi cinque strati.
Come ho detto, Ganapathi è il Signore dei cinque sensi. Essi si chiamano 'Gana'. C'è un altro significato: 'ga' significa 'intelletto', 'na' significa 'saggezza'.
Dio è il Signore dell'intelletto e della saggezza. Ci è stato dato un intelletto per
discriminare. Che cosa è l'intelletto? L'intelletto è uno strumento che è stato dato all'uomo, che lo abilita a discriminare, ad usare la sua discrezione, per giudicare e decidere.
Il giudizio, la capacità di decisione, la discrezione e la discriminazione sono tutti doveri dell'intelletto, che è un dono per l'umanità. Perciò Ganapathi è il Signore dell'intelletto.
Usando questo intelletto, noi acquisiamo la saggezza. 'Saggezza' significa conoscenza spirituale, conoscenza eterna, la conoscenza dell' essere, la conoscenza del Sé.
La conoscenza del Sé è saggezza, non è conoscenza secolare, conoscenza libresca, conoscenza materiale o conoscenza fisica.
La conoscenza del Sé è saggezza, e può essere acquisita con l'aiuto dell'intelletto - 'ga-na', che significa 'intelletto' e 'saggezza'.
PARVATHI TANAYA: FIGLIO DELLA MADRE TERRA
Si arriva così al terzo nome: 'Parvathi tanaya'. Avrete sentito questo nome molto spesso mentre cantate i Bhajan: 'Gajanana' e 'Ganapathi'. 'Parvathi tanaya' significa 'figlio di Parvathi'. Chi è Parvathi? Parvathi è la Madre Terra. 'Parvathi Tanaya' significa 'figlio della Madre Terra'.
Tutti noi siamo figli della Madre Terra. Siamo sulla Terra, siete d'accordo su questo? Perciò, 'Parvathi tanaya' significa: "Figlio della Madre Terra'.
VINAYAKA: IL PADRONE DI TUTTO
Un altro nome di Ganesha è 'Vinayaka', che significa 'colui che è il padrone': non c'è nessuno sopra di lui a comandarLo. È il padrone di tutti, il Sé, lo Spirito, la
Coscienza in voi. Egli è il Supremo. Non c'è nessuno sopra di Lui.
La mente è la padrona dei sensi. L'intelletto è il padrone, ed è superiore alla mente. Sopra l'intelletto c'è l'Atma, che è il più alto. È come un soldato, un
ufficiale anziano, un capitano, un maggiore, un generale, il grado massimo. L'Atma è il grado più alto, Vinayaka è il più alto, non c'è nessuno sopra di Lui.
BUDDHI PRADAYAKA: ILLUMINA LA NOSTRA MENTE
Buddhi Pradayaka, 'Colui che illumina la mente', è un altro nome di Ganesha. A volte abbiamo la mente assente. A volte abbiamo la mente cattiva, siamo pieni di manipolazioni, spettegoliamo, ci inventiamo storie, sparliamo di altri, abbiamo dei pensieri malvagi.
Questo significa essere cattivi di mente. Pregando Vinayaka la nostra mente diventa nobile e buona. L'apertura della mente diventa una realtà pregando 'Buddhi Pradayaka': "Oh, Signore, guida il mio intelletto, la mia 'Buddhi'.
Gajanana, Ganapathi, Parvathi tanaya, Vinayaka, Buddhi Pradayaka:
questi sono tutti nomi diversi ad indicare Ganapathi.
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI DIO
Ogni Divinità ha una preghiera speciale, una specializzazione, come un diploma speciale, o un dottorato.
Dottore in medicina, specialista in cardiologia. Dio è Uno, mentre le Divinità sono molte. Perciò c'è una preghiera generale a Dio, e ci sono preghiere speciali da indirizzare alle varie Divinità.
La Dea Saraswathi si trova nella maggior parte delle istituzioni, perché è il ministro dell'istruzione nel Governo presieduto da Dio stesso. Gli uomini d'affari adorano la Dea Lakshmi, 'ministro delle Finanze'. (Risate) In certe fabbriche c'è una Dea separata, 'Ministro per l'Energia Atomica: Durga, che è adorata in modo particolare nelle fabbriche e nelle industrie.
Abbiamo un altro Ministro in carica che presiede a tutte le cose: il 'Sovrintendente alle Pianificazioni', che è il Signore Brahman stesso (Dio stesso). Un altro 'Ministro' responsabile del nostro sostentamento e del nostro mantenimento è il Signore 'Vishnu', ed il 'Ministro' in carica per il lavoro di invio dei messaggi è il Signore Shiva. (Risate)
Abbiamo quindi molti Ministri che formano il 'Consiglio dei Ministri'.
Ciascun Ministro ha il proprio portafoglio e il proprio programma. Il Presidente è Dio, che è senza forma, immortale, eterno, nettarino, immacolato, non corrotto, senza macchia, nascosto ed incomprensibile. Questo sono tutti gli attributi di Dio, che è incomprensibile, misterioso, inspiegabile - una Divinità
nascosta, senza forma e senza attributi, che funziona con questo Consiglio di Ministri.
UNA PREGHIERA SPECIALE PER GANESHA
C'è una preghiera speciale da offrire a Ganesha. Probabilmente l'avete sentita molte volte. Gli artisti la dicono sempre prima di uno spettacolo. Perché? Un artista comincia con questa preghiera affinché il pubblico lo rispetti: spera che il suo spettacolo venga apprezzato dal pubblico e prega affinché non scoppi un temporale o che non piova durante il concerto.
Se pioverà, nessuno resterà ad ascoltarlo. Perciò tutti gli artisti pregano a questo modo: "Oh, Dio, ti prego, fa' che il mio programma abbia successo, che non venga interrotto, che il pubblico sia ricettivo e che mi inviti a ritornare". Preghiamo Dio per non avere problemi.
SHUKLAM BARA DHARAM
'Shuklam bara dharam' è la prima riga di quest'altra preghiera speciale. Che cosa significa?
'Indossando una veste bianca'. Il vestito di Vinayaka è bianco.
L'uniforme degli studenti dell'istituto Sri Sathya Sai è bianca. Vestito bianco: il bianco indica la purezza. "Oh, Dio, simboleggi la purezza".
E ancora: 'Ambara' significa 'cielo'. Dov'è il cielo? Dio risplende nel cuore umano, che è come il cielo. Così: "Oh, Dio, prego Te, che risplendi nel cuore, che è spazio.
Lo spazio nel mio cuore è dove Tu risplendi. Oh, Signore, obbedisco a Te! Oh, Dio, Tu indossi un vestito bianco che indica la Tua purezza!"
Bhagavan Sri Sathya Sai Baba nei Suoi Discorsi nelle varie occasioni di Vinayaka Chavithi ha parlato a lungo di questi punti, che ho messo insieme come insegnante, e che ora vi presenterò. Non c'è niente di mio qui, non ho alcuna falsa presunzione di essere uno studioso, in questa vita.
Abbiamo moltissimi libri ed io mi rifaccio a queste fonti e vi riporto semplicemente ciò che apprendo.
VISHNUM: IN OGNI LUOGO
Lavoriamo sulla seconda parola: 'Vishnum'. Che cosa vuol dire 'Vishnum'? Significa: 'Essere in ogni momento in ogni luogo'. Non dobbiamo pensare che Dio sia presente in un posto particolare solo la domenica. Non crediamo che Dio mi aspetti ogni sabato. No, Lui è in ogni luogo in ogni momento, e questo è ciò che significa 'Vishnum'.
SASHI VARNAM: ASH COMPLEXION
'Sashi varnam' significa 'carnagione di cenere', come la Vibhuti. La Sua carnagione è del colore della Vibhuti. Perché? 'Vibhuti' sta per 'splendore spirituale', 'grandezza spirituale', 'altezza spirituale'. La carnagione di Vibhuti parla del mistero della Divinità.
Tutta la creazione è un mistero.
Se scorrete la Bhagavad Gita, capirete senz'altro che Dio è in tutti e che tutti sono in Lui. Un capitolo della Gita spiega come Dio è in tutti. Un altro capitolo
spiega come tutti sono in Lui, con il risultato che 'Lui ed io siamo Uno'.
Thath Thwam Asi (letteralmente: 'Io sono Quello.') - Lui ed io siamo Uno. Aham Brahmasmi (Letteralmente, 'io sono Brahma.') - Lui ed io siamo Uno.. Perciò il
nome di un capitolo è 'Vibhuthi Yoga'; quello di un latro capitolo è 'Viswa Rupa Sandarsana Yoga'.
In un capitolo della Bhagavad Gita viene detto che 'Lui è in tutto', cioè Thath Thwam Asi, 'Tu sei Quello', Lui e te siete Uno. L'altro capitolo, il 'Viswa Rupa
Sandarsana Yoga', dice: 'Lui ed io siamo Uno', 'Aham Brahmasmi '. Un' entrata da questa parte ed un 'entrata dall'altra parte.
Comunque, questo è l'unico modo. (Risate)
Quindi, ciò che dobbiamo capire è che Dio è in tutti e tutti sono in Lui.
CHATUR BHUJAM: QUATTRO MANI
'Chatur bhujam' significa 'Lui ha quattro mani'. Se vedete qualcuno con quattro mani, troverete la sua foto in prima pagina sul quotidiano del giorno! Non è molto interessante vedere una persona con quattro mani. Probabilmente alla sua vista vi spaventereste. Che cosa sono queste quattro mani? Due mani sono visibili e le altre due sono invisibili. Che cosa sono le due mani che non si vedono?
Sono le mani che benedicono. Molte persone dicono: "Signore, sono felice quando Baba benedice."
Come lo sapete? Molti dicono: "Swami benedice i miei sforzi." Be', io non l'ho visto. Come posso credervi? La mano invisibile di Dio vi dà delle benedizioni. Le
sentite, le sperimentate, ma non le vedete. Alcune sono percettibili. Altre no. Alcune espresse, altre no.
Dobbiamo cercare di capire questo. Quindi, le benedizioni di Dio sono nascoste, 'avyakth'. Si sentono e si sperimentano, ma non si vedono, non vengono visualizzate. Una mano è la mano che benedice, l'altra è la mano che protegge.
Non vediamo neppure la mano che protegge. Permettete che vi dia un esempio. Un edificio a quattro piani era in costruzione molto tempo fa. Un ingegnere aveva il compito della supervisione della costruzione. Bhagavan era fisicamente a Bangalore in quel periodo. La costruzione procedeva qui, nella parte est di Prashanti. Che cosa successe?
Era mezzogiorno. I lavori del tetto procedevano veloci. Un ingegnere, un 'Seva Dal' di nome Saiji, stava controllando i lavori. Era giovane. All' improvviso cadde dal quarto piano. Che cosa c'era a terra? Sassi, rocce, ghiaia. Se fosse caduto su di essi, quel giorno sarebbe stato gentilmente dimenticato. Invece, cadde in un altro posto, su un mucchio di sabbia, che attutì la caduta.
Alcuni dei più anziani probabilmente ricordano questo incidente. Per il 50° compleanno di Swami venne pubblicato un articolo, nel quale il giovane ingegnere raccontava della sua caduta sul mucchio di sabbia che non doveva essere lì. Gli ingegneri possono calcolare gli angoli. Be', la caduta aveva seguito un angolo particolare, e non era successo niente.
Questo signore la settimana dopo andò a ringraziare Bhagavan. "Swami, grazie per essere accorso a proteggermi!" Baba rispose: "Sbagli. Io non sono 'accorso' da nessuna parte. Io 'ero già' là."
Cerchiamo di capire: Swami non deve andare da nessuna parte perché è già ovunque." 'Ero già là!", disse.
ONNIPRESENZA
Lasciate che vi racconti un altro episodio. Il capitano di una nave era in viaggio verso la sua destinazione. All'improvviso si scatenò un temporale e la nave stava per affondare. Che cosa successe in quel momento?
Il capitano era un devoto di Baba di Shirdi, Shirdi Sai. Che cosa fece?
Tirò fuori la foto di Baba dalla sua tasca e pregò quella fotografia!
"Swami, salva la nave! Salva le vite delle persone che ci sono sopra!
Ti prego Swami, salvaci!"
Gradualmente il temporale si calmò, smise di piovere e raggiunsero la loro destinazione, salvi e al sicuro. Nello stesso istante che cosa stava succedendo a Shirdi?
Tutto il tempio ('Masjid') si riempì d'acqua. I vestiti di Baba si bagnarono completamente, come se si fosse appena immerso nell'acqua! Ma Shirdi Baba era così severo e serio che nessuno osò chiederGli perché fosse così bagnato. Quando Shirdi Sai vi diceva qualcosa, se sospettava che non foste stati attenti a ciò che diceva vi rimbrottava immediatamente! (Risate) Non vi risparmiava.
Dopo un po' di tempo qualcuno chiese: "Swami, come mai c'è tutta quest'acqua qui? Perché i tuoi vestiti sono così bagnati?" Shirdi Sai rispose: "Un Mio devoto su una nave Mi ha pregato di aiutarlo e di dargli rifugio. Ho dovuto sollevare la nave intera: è così che l'acqua è entrata nel Masjid". Qualcun altro chiese: "Swami, quando ci sei andato?" (Risate)
"Non sono dovuto andare da nessuna parte: ero già là!", rispose Shirdi Bhagavan.
Ripeterò questa bella affermazione per coloro che non erano qui la scorsa settimana. Swami stava parlando con gli studenti e disse: "Mentre parlo qui, mi muovo ovunque.
Mentre mi muovo qui a Prasanthi Nilayam, sto osservando dappertutto."
Che affermazione! Non possiamo allontanarci dal campo magnetico. Non possiamo essere lontani dalla zona della Sua supervisione, della Sua ispezione Divina. Tutto cade sotto il campo magnetico Divino. Non potete uscirne. È impossibile. Perché? È già là. È ovunque, con le Sue mani invisibili, una che protegge ed una che benedice.
PRASANNA VADANAM: LA LUMINOSA ESPRESSIONE DELLA CALMA INTERIORE
Poi viene 'Prasanna Vadanam'. Che cosa significa? Significa 'espressione luminosa della calma interiore, della felicità', della grazia, della misericordia, della forza, della sovranità. Chi può mantenere l' espressione luminosa della calma interiore, 'Prasanna Vadanam', la faccia della dignità, della maestà, quella che riflette la calma interiore, la sovranità, la forza, la benedizione e la misericordia? Be', è un riflesso della Divinità interiore. La faccia di Swami è sempre luminosa e splendente. Non Lo vediamo mai stanco, no! Continua sempre a lavorare, a muoversi ovunque. Parla con tutti tutto il giorno, eppure resta sempre molto, molto fresco. Nessuno di noi ce la fa: dovremmo metterci della cipria ogni ora! C'è gente che si porta dietro la valigetta del trucco, e se lo applica ogni ora, perché abbiamo un aspetto orribile senza di esso (Risate):
nessuno ci potrebbe stare vicino, se non ci truccassimo. Quindi è incredibile come Swami possa essere sempre così fresco!
L'ho già detto, ma lo ripeto nuovamente. Una volta partimmo alla cinque del mattino da Bangalore ed arrivammo a Kodaicanal alle 18.30. Viaggiammo senza sosta per circa dodici ore! Naturalmente ci fermammo due o tre volte a prendere un caffé e per il pranzo, ma solo per il seguito, non per Bhagavan. Aveva un aspetto freschissimo! Ogniqualvolta ci fermavamo, noi ci rinfrescavamo. (Risate)
Ma Dio non prese niente, non andò da nessuna parte, non si recò al bagno o cose del genere, eppure era così fresco!
Quello è un miracolo. Rendersi conto di quanto è energico, è un'esperienza in se stessa. Noi, sebbene dobbiamo riempire lo stomaco, lo ritroviamo sempre nuovamente vuoto. Ma Lui non ha fame, non ha sete, non è stanco. È al di là di tutto - Prasanna Vadana, così calmo e composto. Il presidente dell'India arriva in visita, ed anche quello dello Sri Lanka, il Ministro indiano pure.
Lasciate pure che venga chi deve venire, in qualsiasi momento, ma le abitudini del nostro caro Signore restano le stesse.
PERSONE MOLTO IMPORTANTI: I 'VIP'
Non ne menzionerò il nome, ma una persona molto, molto, molto, molto
importante, un 'VIP', venne in visita qualche anno fa. Spedì un messaggio: 'Arriverò all'Ashram alle 12. Voglio vedere Swami alle 12.30 e prendere il volo di ritorno alle 13.30." Questo fu comunicato a Swami.
Fortunatamente a quel tempo ero là. (Risate) Perché? Come vi ho già detto prima - avrete già sentito parlare della BBC (British Broadcasting Corporation), la rete televisiva inglese. Qui c'è ABC, 'Anil-Kumar Broadcasting Corporation' (Risate ed applausi). Sì! Io ascolto e trasmetto. Che cosa successe? Vidi e sentii Bhagavan che dava istruzioni.
"Lasciate che arrivi alle 12.30 o alle 11.30, o alle 10.30, non fa differenza. Dovrebbe venire alle due del pomeriggio e sedersi con i devoti. O arrivi pure alle 11.30 e riparta alle 12.30. Ma se vuole Me, fatelo venire e sedere con i devoti. Io arrivo al Tempio alle due. Non fa differenza se è un uomo di prima categoria, un 'VIP'."
La casta e la classe non contano nulla davanti a Swami. Continua con la stessa routine, con lo stesso programma. E se una persona qualsiasi crede di essere
particolarmente importante, dovrà aspettare di più (risate) e magari fare anche dei giri del tempio in più!
Non so quanto questo sia importante, ma cercherò di mantenere segreta
l'identità di quel tizio, per la mia stessa incolumità (risate). Perché? Perché quell'uomo é famoso per la Sua violenza. È un Ministro molto potente di questa zona, ma non necessariamente di questo posto, bensì di uno stato vicino. Non vi dirò apertamente di chi si tratta perché è conosciuto per la sua violenza e si dice che mandi la gente sull'altro pianeta! (Risate) Quindi non citerò il suo nome: è un uomo così potente! È stato Ministro per breve tempo. Ed è venuto al Darshan di Bhagavan,. Ma che cosa c'è venuto a fare? Quando Bhagavan ha dato avvio al progetto di rifornimento dell'acqua potabile nel Distretto di Anantapur, quel Ministro è venuto qui e ha detto: "Swami, Tu sei pronto a dare 200 crore di rupie per questo progetto. Sono venuto qui a ritirare i soldi." (Il pubblico intona all'unisono: "OHHHHHHHHHHHH!")
Visto che reagite a questo modo, andrò avanti. Il nostro buon Dio non disse niente.
Penso che qui fosse un periodo festivo. Questo signore venne un pomeriggio alle due, seguito da molta gente, perché questo genere di persone ha sempre molti seguaci.
Gli correvano tutti dietro, ed io volevo vedere di che cosa si trattasse. (Risate) All'improvviso ci arrivarono le istruzioni di Bhagavan. Gli studenti di tutti e tre i campus si trovavano qui, in quanto era festa. Swami annunciò: "Mi farò toccare i piedi da tutti gli studenti."(Risate)
C'erano tremila studenti!
Cominciò a muoversi lentamente per tutto il tempo dei Bhajan (Risate) e poi proseguì diritto verso la sala dei bhajan. Potete immaginare che cosa successe a quel tipo!
Poteva solo ripartire e andarsene, tutto qui. Non importa chi viene qui. Swami non perderà la Sua padronanza di Sé e la Sua compostezza. Sarà sempre in pace!
LE RAGIONI PER CELEBRARE VINAYAKA CHATHURTHI
Qual è lo scopo di celebrare Vinayaka Chathurthi? Si celebra per ottenere la Grazia di Dio, per prevenire gli errori e promuovere il progresso. Quando preghiamo il Signore, tutti i nostri errori verranno perdonati ed il successo sarà assicurato.
La seconda ragione è che Dio diventa una guida e poi rimuove tutti gli ostacoli. 'Vighna' significa 'ostacolo'. 'Vighna vinasaka' significa Colui che rimuove gli ostacoli ( 'vighnas' ). Rimuove tutti gli ostacoli che si presentano sulla via, affinché il nostro viaggio sia sicuro.
Come terza cosa: il messaggio di Vinayaka Chathurthi è quello di evitare le cattive compagnie e di cercare quelle buone.
La quarta ragione è quella di sviluppare la nobile qualità della gratitudine. Infine, Bhagavan ha detto che la sigla MBA non significa solo 'Master in'Business Administration' (laureato in gestione aziendale; N.d.T.) ma significa anche un'altra cosa, che è molto più importante:
"Padroneggiate la Mente, siate dei grandi intelletti". 'M. sta per mente, 'B' sta per 'Buddhi' (intelletto) ed 'A' sta per Atma.
Infine, parliamo ora di un'offerta speciale, una preparazione speciale per il cibo benedetto ('prasad') che daremo per la festa di Vinayaka Chathurthi. Di che cosa si tratta? Ha i seguenti ingredienti: farina di riso, zucchero grezzo scuro e semi di sesamo.
Una ricetta speciale, il cui nome è 'undralu' viene fatta su un normale fornello da cucina, cuocendo al vapore gli ingredienti sopra elencati, senza usare alcun olio. Questa è la preparazione speciale.
A che cosa serve? È senz'olio, cotta a vapore. Fa molto bene alla vista, previene l'asma, migliora la salute. Ecco il significato dell'offerta di questo speciale 'prasad' il giorno di Vinayaka Chathurthi.
TUTTO HA UN SUO PROPRIO VALORE
Mi congederò da voi con un paio di espisodi mitologici che riguardano questa festa. È solo una storia, quindi datele il giusto valore. Parvathi e Parameswara (il Signore Siva), cioè il Signore e la Sua consorte, stavano giocando a dadi. Nandi doveva fare da arbitro, e decidere chi sarebbe stato il vincitore. Sebbene a vincere fosse Parvathi, Nandi dichiarò vincitore il buon Signore
Siva. C'era il dominio maschile, anche a quei giorni!
Parvathi era molto seria, e fece obiezione contro la decisione dell'arbitro." Ho vinto io il gioco!
Come puoi dire che ha vinto Siva?", gli chiese veementemente. Nandi rispose: "Madre, cerca di capire! Io sono il servo del Padre!" (Risate) Devo fargli questo
favore. Se oggi dico che hai vinto tu, magari domani mi licenzia." (Risate) "Dato che sono il Suo servo, devo fare a questo modo".
Parvathi allora lo maledisse: "Non sei corretto. Farò in modo che tu debba andartene da qui!"
Nandi cominciò a supplicarLa: "Dovevo aiutarLo perché sono un Suo subordinato. Ma non sono un Tuo subordinato, Madre, eppure mi stai licenziando. Che cosa devo fare? Per favore, madre, scusami!"
Allora Parvathi ripose: "Va bene, ma Tu devi cercare di compiacere Mio figlio, Vinayaka."
(Vinayaka è il figlio di Parvathi e Shiva). "Devi offrire a Mio figlio qualcosa che Ti piaccia veramente:" Nandi, che era un toro, amava l'erba, così offrì dell'erba
a Vinayaka. Ecco perché al Signore Vinayaka viene offerta dell'erba durante le preghiere"
Mentre si adora Vinayaka si usa questo mantra: 'Arka Drona Priya'. I fiori e le foglie di certe erbe infestanti indesiderate vengono offerte a Lui, a riprova che a questo mondo non c'è niente di inutile. Dio accetta anche le cose più brutte fra le brutte, le più cattive fra le cattive. È sempre pronto ad accettare qualsiasi cosa.
GANAPATHI = CONOSCENZA
Ganapathi è conosciuta per la saggezza e la conoscenza; ecco perché i bambini in questo giorno mettono i loro libri davanti a Ganapathi e le offrono le loro
preghiere. "Oh, Dio, fa' che io passi agli esami, anche se non ho letto nulla!" (Risate) Fa' che la mia memoria sia buona!" Ganesha è la Divinità che presiede alla conoscenza ed all'apprendimento.
Questa prossima storia è collegata proprio a questo: alla conoscenza ed
all'apprendimento. Avrete sentito il nome del Saggio Vyasa che compose i diciotto poemi epici. Ha scritto tutti e quattro i veda. La gente dice che Vyasa era un grande studioso.
Non poteva scrivere molto veloce da solo, perché aveva troppo da fare a
scrivere libri e a comporre ogni sorta di materiale letterario. Per questo motivo decise di cercare uno scrivano. Fece diffondere la voce che cercava qualcuno che scrivesse per lui. Mise una condizione: questo scrivano doveva scrivere senza interruzione, non-stop! Senza rifornirsi d'inchiostro. Mai! Non ci sarebbero
stati 'avvertimenti': fino a quando Lui avesse dettato, lo scrivano sarebbe dovuto andare avanti a scrivere.
Vinayaka , si recò da Vyasa, si fece avanti e si propose: "So prendere nota." Vyasa cominciò a dettare. Vinayaka scrisse per un po', ma poi si rese conto che la penna stava smettendo di scrivere, e continuò a scrivere con la Sua zanna. Ecco perché Vinayaka si chiama anche 'Eka Danta': perché ha solo una zanna, non due! Una era stata rimossa ed usata come penna. Questo episodio significa che ognuno dovrebbe acquisire ininterrottamente conoscenza, incessantemente, continuamente, e crescere in saggezza.
Questo, in breve, è il significato profondo di Vinayaka Chathurthi, che
osserveremo dopodomani. So che sia al mattino che al pomeriggio avremo un programma ben pensato.
In questa data cade anche il 30° anniversario del "Sri Sathya SaiCentral Trust". Alla sera ci sarà una presentazione di molta gente, anziana e giovane, sulle attività dello stesso, mentre al mattino avremo il Discorso Divino di Bhagavan in occasione di Vinayaka Chathurthi. Vi sto confidando questa informazione nell' assoluta convinzione che manterrete il segreto fino a quel giorno!
Che Bhagavan Vi benedica!
Felice Vinayaka Chathurthi, Sai Ram!