Satsang

"Conversazioni con Bhagavan" e "salute e felicità"

1 settembre 2002

Cari fratelli e sorelle!
Per Grazia di Bhagavan, stamattina possiamo incontrarci qui ancora una volta.

N.d.t.: Anil Kumar ha inizialmente raccontato alcuni stralci delle conversazioni tra Bhagavan Baba e gli studenti, avvenute sotto la veranda, il cui contenuto è già stato riportato nella mail inviata in lista il 10.11.2002 con il titolo "Perle di saggezza Sai - 2. Ha, poi, così continuato:


DIECI PUNTI DA OSSERVARE PER ESSERE SANI E FELICI

Volevo condividere con voi queste cose prima di passare all'argomento di oggi, che è: "Salute e felicità". Entrambe sono importanti. Sono collegate l'una all'altra. Un uomo sano è felice ed un uomo felice è sano. Non potete dire: "Sono molto sano ed infelice."
Impossibile. Vanno insieme. Ci sono dieci punti da osservare e mettere in pratica per essere sani e felici.


PRIMO PUNTO: siete giovani quanto pensate di esserlo.
Molta gente pensa: "Be', sono vecchio. Sono andato in pensione. I figli sono sistemati e tutti sposati. Stanno abbastanza bene. Io sono anziano, sono vecchio." Che psicologia orribile! No! Voi siete giovani quanto pensate di esserlo!
Bhagavan ha fatto molti esempi. Bhisma era Generale, comandante delle
armate, all'età di 112 anni!
Immaginate! Bhagavan recentemente ha detto: "A quest'età, guardatemi!
Vedo a qualsiasi distanza, sento tutto: il più lieve, il più leggero dei sussurri mi raggiunge.
Vedete! Ed i miei denti sono molto potenti!"
L'età non è un impedimento. Nessuno dovrebbe sentirsi vecchio - mai! È solo una costruzione mentale! Non invecchiate fino a quando non pensate di diventare vecchi.
La peggior cosa che può succedere è di intrattenere il pensiero che state invecchiando. È la mente che determina la vostra età. Ci sono moltissime persone che sono acutissime, nonostante siano fisicamente molto anziane.

Qui c'è gente dell'età di 25 anni - non possono alzarsi, non riescono a sedersi appropriatamente.
Non sanno stare in piedi diritti e la loro memoria è cortissima. Chi è vecchio, e chi è giovane, allora?
Morarji Desai divenne primo ministro quando aveva poco più di novant'anni! L'etá non è altro che uno stato della mente. Non è la cornice fisica che conta. Perciò:
"pensiamo giovane!"
Con 'giovane' non intendo la mera giovinezza fisica, o niente che derivi dalle chirurgie plastiche a cui molti attori si sottopongono per sembrare giovani.
Non intendo questo. Neppure parlo di trattamenti cosmetici, no, non si tratta di questo. 'Giovane' significa essere recettivi: essere preparati ad apprendere, a
migliorare, e ad accettare; essere al passo coi tempi, pronti ad imparare, a ricevere, e preparati a migliorare. Questa recettività, sensibilità, farà sembrare tutti giovani.

Questa gente non solo sembra giovane, è anche giovane nello spirito. Il
dinamismo, l'attività, la vigilanza, la prontezza, la preparazione - queste sono le qualità di una persona 'giovane', non la data di nascita! Questa è la prima qualità per sentirsi giovani - la vigilanza - per essere sani e felici.


SECONDO PUNTO: state attenti alla vostra condizione mentale.
Che cosa intendo con questo? Questi punti sono stati tutti tratti dai discorsi di Bhagavan. Nel passato, il secondo giorno di dasara si osservava il 'giorno
dell'ospedale': tutti i medici sfilavano in processione quel giorno. Bhagavan parlava della salute, delle medicine ed altri argomenti. Per vostra informazione, questi punti che vi sto comunicando qui provengono da quei discorsi.

State attenti alla vostra condizione mentale. Che cosa intendo con
'condizione mentale'? I vostri pensieri devono essere i più felici e sani. Che cosa intendo con 'pensieri felici'? Pensate ai giorni in cui eravate molto felici. Pensate ai giorni in cui ricevevate in abbondanza la Grazia di Bhagavan. Pensate ai momenti felici. Pensate alla Provvidenza. Non pensiamo ai momenti in cui
eravamo infelici, disgraziati. No! Calcolate bene... nella vita ci sono più momenti di felicità che di infelicità. I giorni di cattiva salute erano pochi, ed i giorni di
salute molti. Ma pensiamo solo ai giorni in cui eravamo in ospedale.
"Nell'anno 1953, quando ero in ospedale..."
"Ah! ma siamo nel 2002! Perché pensi al 1953?! Perché torni all'ospedale, e mi porti là con te?
(risate) Per favore, calmati!"
Quindi, non pensiamo ai giorni in cui eravamo ospedalizzati, o in cui eravamo pieni di debiti, no!
Dio ha benedetto ciascuno di noi con un lungo periodo di felicità:
pensiamo a quei giorni. Per Grazia di Dio, abbiamo un corpo sano, non abbiamo un handicap.

Il PREZZO DI QUESTO CORPO è uguale al suo peso in oro. Mettete dell'oro su un piatto di una bilancia e voi sedetevi sull'altro. Il prezzo è quanto paghereste in oro dall'altra parte. Il corpo è così prezioso - il vostro peso equivale al suo prezzo in oro! Noi non ne capiamo il valore. Una visita di controllo costa 250 rupie. Solo una visita - il dottore vi tocca, tutto qui. Solo per essere toccati, 250 rupie. Se poi c'è bisogno anche delle analisi, non so quanto costerà. Dipende dall'ospedale. Se c'è bisogno di una cura, o di un ricovero, non so se
la cura è garantita, ma lo è certamente la fattura da pagare! (Risate)

Non lo sappiamo, ma noi siamo tutti molto sani. Nessun medico vuole aver a che fare con un devoto Sai, perché i devoti Sai sono sempre sani. Da noi i medici non prendono soldi, no! Noi abbiamo l'antibiotico più potente, la vibhuti! (Risate) È per questo che non abbiamo una buona relazione con i medici: non dobbiamo pagare nessun onorario.

DOVETE AVERE PENSIERI SANI E FELICI
'Pensieri sani' significa: "ricordate i momenti di gioia, di felicità, come Bhagavan benedice le nostre famiglie, i nostri figli e nipoti. Abbiate pensieri sani, che
tutti staranno bene, che tutti avranno prosperità."
"Fa' che tutti progrediscano nella loro vita; fa' che tutti siano felici". Questo è un pensiero sano.
"Io devo essere felice, ma spero che quel mio vicino di casa debba essere ricoverato in ospedale":
questo è un pensiero altamente insano.
"Io devo avere un' intervista, ma spero che Swami non guardi neppure
quell'uomo !" Questo è un pensiero molto sporco!
Non dobbiamo avere pensieri sporchi. Non dobbiamo avere pensieri negativi.
Per pensieri felici intendo pensieri che vanno ai momenti felici. Dio ci ha dato soldi sufficienti per vivere e abbastanza salute per vivere felicemente in questa vita.
Quindi, abbiate pensieri sani e felici.

UNITA' DI PENSIERO, PAROLA ED AZIONE
Poi Bhagavan aggiunge: "Lo studio adatto all'umanità è lo studio dell'uomo."
L'unità di pensiero, parola ed azione assicura salute e felicità, equilibrio mentale, equanimità, tranquillità ed un'attitudine mentale imparziale - l'armonia fra pensiero, parola ed azione.
Diciamo a molta gente: "sono felicissimo di vederti". Ma dentro, quanto siamo infelici di vederli!
(Risate) Diciamo anche: "A presto!", mentre non vorremmo vederli per il resto della vita che ancora ci rimane! (Risate)
Diciamo: "Congratulazioni per la tua promozione!" Ma siamo molto gelosi. 'Perché ha avuto la promozione? Perché non sono stato promosso io prima di lui?' Quindi tutto ciò che diciamo è un completo nonsenso. In nome dell'etichetta, in nome delle buone maniere, in nome della cortesia, diciamo molte cose che non sentiamo. Perché?

A volte recitiamo anche davanti a Swami. Non vi porterò come esempio quel che è successo a qualcun altro, ma a me! Mentre ero a Brindavan venni a sapere che Swami sarebbe venuto in visita al college. Allora, che fare? Erano tutti occupati, ognuno a modo suo.
Bene, anch'io volevo essere occupato a modo mio. Non trovai niente da fare, perchè tutti i lavori erano già stati assegnati agli altri. Non avendo trovato nulla da fare, semplicemente spostavo un vaso da una parte ad un'altra, anche se non era necessario. (Risate) Stavo proprio spostando un vaso, quando arrivò la macchina di Swami. Lui fece fermare la macchina proprio là, davanti a me. Mentre tutti gli studenti ed il personale Lo stavano ricevendo, Lui disse a voce alta:
"Guardate come recita bene lui, laggiù!" (Risate) In effetti era solo azione. Ma fallii, perché Swami conosceva tutta la commedia.

Il punto è che non c'è armonia fra pensiero, parola ed azione. Che cosa facciamo nello spirito, che cosa intendiamo veramente e ciò che diciamo, bene, non sono la stessa cosa. Sono divergenti. La nostra condizione mentale non è equanime. Non è sana. Ecco perché non troviamo nessuna gioia...
nessun sorriso sulle nostre facce.

C'è un dottore, Slinder. Ha detto: "Pensieri di pura gioia per dieci minuti al giorno vi mantengono sani." Che cosa ha fatto sì che il dottore dicesse questa cosa? Vuol solo dire che non abbiamo pensieri sani nemmeno per dieci minuti al giorno. Perchè? La mente è competitiva. La mente è comparativa. La mente è dualistica. La mente vuole acquisire. La mente vuole essere speciale. La
mente vuole essere unica. La mente vuole combattere. La mente è sempre
inquieta.
Quindi c'è ragione di essere felice, ma in questo momento non sono felice. Perché? Perché penso che tu sia più felice di me. Quindi sono infelice a causa di questa mente. La mente non vive nel presente. La mente pensa al passato e al futuro. La mente non vive mai nel presente. La mente è la più grande barriera.
Persino un'appropriata comprensione della mente, studiata per anni, non ci aiuterebbe a superare l'ostacolo della mente, la barriera della mente umana, la 'cortina di ferro' della mente umana - dietro la quale è presente la beatitudine vera e propria, Dio stesso.
Così, almeno per dieci minuti al giorno, abbiate pensieri sani e felici. I pensieri più sani e più felici ci daranno una salute di ferro, secondo questo medico.


TERZO PUNTO: fate la scelta giusta
Il terzo punto per essere sani e felici è questo: fate sempre la scelta giusta, in ogni momento della vostra vita. La scelta giusta? Che cos'è? A volte dobbiamo
decidere: "Devo andare ai Bhajan, o è meglio che vada al cinema? Domenica vado al circolo o a fare servizio? Vado a Puttaparthi per il fine settimana, o alla spiaggia di Miami, o a Hollywood? Dove vado?
Scelte: ogni volta dobbiamo scegliere. Essere o non essere. sì. Dove è meglio andare? A Disneyland per il fine settimana, o al centro Sai? Sì, abbiamo sempre da fare delle scelte. Il successo dipende dalla scelta giusta al momento giusto. A volte qualcuno decide di stabilirsi qui a Puttaparthi. Ma dopo sei mesi arriva la
domanda: "È stata una scelta giusta la mia?" Punto interrogativo.
Alcuni decidono di tornare indietro. Ma dopo pensano: "È stato saggio da parte mia ritornare?
Sarei dovuto rimanere là". E quelli che hanno deciso di restare qui pensano: "Me ne sarei dovuto tornare a casa."

Dove sono, queste persone? In mezzo - né qui, né là. Perciò, fate le scelte giuste in ogni istante. A volte la scelta può essere discutibile. Potete essere
convinti della vostra scelta. I nostri parenti ed amici possono dirci: "La tua scelta è sbagliata." Ci può essere un'amara opposizione ogniqualvolta fate una scelta giusta, ogniqualvolta prendete una decisione giusta. Se dite: "Andiamo al cinema!", tutti acconsentiranno all'unanimità; ci sarà unità.
Ma: "Andiamo a fare un po' di seva." "Andiamoci la settimana prossima.
Perché questa settimana?"
Quindi non ci sarà unanimità quando si prendono decisione giuste, buone. Non dobbiamo quindi tener conto dei commenti altrui. I familiari possono dirvi che le vostre scelte sono sbagliate. I figli possono dirvi: "È una scelta sbagliata."
Non lasciatevi influenzare, questa è la scelta giusta.

La maggioranza della gente [che vive qui], devoti vecchi e nuovi, ha detto di voler lasciare tutto e tutti e scegliere di stare con Dio. Hanno voluto lasciare tutti.
Alcuni possono pensare che sia stata una scelta sbagliata, ma per loro la decisione è stata perfetta.
Quindi, la salute e la felicità dipendono dal fare la giusta scelta.
La Bhagavad Gita parla di due sentieri: uno è 'shreyas', l'altro è 'preyas'. Si deve fare una scelta fra i due. 'Preyas' è il sentiero dei piaceri, dei piaceri del
mondo. È un sentiero sdrucciolevole. Possiamo scivolare ad ogni istante ed il nostro destino sarà segnato, sarà l'inferno. 'Shreyas', l'altro sentiero, è pieno di spine, di sassi, un sentiero difficile e duro.
Ma vi porterà alla vicinanza di Dio, lo stato di massima beatitudine.
Se c'è da scegliere fra 'shreyas'e 'preyas' si deve avere il coraggio di scegliere 'shreyas', che è il sentiero spirituale, e non 'preyas', il sentiero fisico e mondano.


QUARTO PUNTO: fate crescere lo spirito del perdono.
"Perdona le nostre offese, come noi le perdoniamo a coloro che ci offendono", dice la preghiera del Signore. Vogliamo che Bhagavan ci perdoni, ma noi non perdoniamo nessuno. Per meritarvi questo perdono, dovete essere nella posizione di perdonare i vostri nemici.
Perdonare, sì! Amici miei, penso che tutti voi siate d'accordo con me: se questa propensione himalaiana di Bhagavan verso il perdono non ci fosse, nessuno di noi sarebbe qui! Dio perdona. Dà e perdona. Perché?

Molte volte noi siamo tristi. "Bhagavan, perdonami. Swami, perdonami per tutti i miei errori, per tutte le mie debolezze. Devo essere stato una vittima in molti dei miei errori. Non merito la Tua Grazia. Perdonami."
Ogni volta che parliamo a questo modo, Bhagavan risponde subito: "Non ti preoccupare, figlio Mio.
Il passato è passato. Sii buono da adesso in poi."
Succede un milione di volte, perché l'attitudine al perdono è Divinità. Il Divino perdona sempre.
Dobbiamo pertanto coltivare l'abitudine di perdonare la gente.

Quando? Perdonate prima che la gente chieda il perdono: questo dimostra la vostra prontezza al perdono. Questo atto del perdonare dev'essere totale e completo. "Oggi ti perdono. Domani penserò a te." Ma: "Ti perdono a condizione che..."
No! Nessuna condizione, nessun 'se' o 'ma'! Il vostro perdono dev'essere totale e completo.
Particolarmente, se c'è qualcosa di sbagliato, questo dev'essere totalmente dimenticato.

"Il mese scorso mi hai spinto fuori dalla fila del Darshan, e questo mese io ti butterò fuori da Prashanti Nilayam." (Risate) Ah-ha! Te la devo far pagare con gli interessi composti! "L'anno scorso hai usato delle parole molto opinabili. Perciò quest'anno mi scriverò le parole da dirti quando t'incontrerò di nuovo."
No! Non deve succedere. Qualsiasi affronto dev'essere subito dimenticato. Perché? Per la vostra salute! Perché inquinarsi la mente? Perché rendere la mia mente negativa? Perché mi devo sporcare la mente? Bene, se sei cattivo, va bene lo stesso. Se qualcuno si comporta male verso di voi, per vincere su di lui dovreste essere ancora peggio! Perciò, non pensate mai al male, non pensate a ciò che è sbagliato. Dovete dimenticarlo completamente. Ecco che cosa si
intende con 'spirito del perdono'.

NON TENETE IL MUSO E NON GIUDICATE
Il muso - noi teniamo il muso ad alcune persone. All'improvviso ci 'sentiamo' di fare la faccia lunga. No, no! "Non voglio sorridere, no! Mi ricordo bene che cosa mi hai fatto allora." Questo muso è... lo potete chiamare 'malattia', 'musonite', qualcosa come nefrite, bronchite o artrite - 'musonite'. (Risate) Per l'artrite ci sono delle medicine. Per la nefrite e la spondilite pure. Ma la 'musonite' è
incurabile: l'unica cura è la morte. Perciò non facciamo il muso a nessuno, perché un muso è un peso aggiuntivo sulla vostra testa - molto doloroso da portare. Dopo tutto, perché portarselo dietro? No!

Non tenete il muso e non giudicate. Non giudicate la gente. "Lui è un grande devoto", dite. Come lo sapete?Avete una bilancia, o un termometro, o un apparecchio per misurare la pressione? Come lo sapete? "Quello è un non-devoto." Come sapete che è un non-devoto? Come fate a sapere che voi siete
devoti? Non diciamo che è una persona cattiva. Come lo sapete? Forse voi siete cattivi allo stesso modo. Nel definire'cattivo' lui, non è che siete buoni voi. È una psicologia debole. Che cosa è una psicologia debole. Nel marchiare chiunque come'cattivo', lui crede di essere buono. Impossibile!

Perciò non giudichiamo la gente dicendo: "Perché quella persona così cattiva..." Come fate a dire che è cattiva, a meno che non ci sia qualcosa di cattivo in voi? Non potete dire che qualcuno è cattivo. Bhagavan lo mette come 'riflesso dell'essere interiore.'
"Lui è storpio." Come fate a sapere che è storpio? Voi siete ugualmente storpi dentro. È che non avete la possibilità di venir fuori dal vostro bel carattere ed esibire il vostro lato 'storpio', che è latente in voi.

L'anno prossimo, anno 2003, potreste essere degli storpi anche voi. Le cattive qualità che vediamo negli altri sono anche in noi. Perciò, non giudichiamo nessuno. Non tenete il muso e non giudicate mai. Questa è la quarta regola per essere sani e felici.


QUINTO PUNTO: praticate il silenzio giornaliero
Praticate il silenzio ogni giorno. Un dottore, il Dr. Debour Bright, ha detto: "Siate speciali per quanto riguarda il vostro TQP. "
QI significa quoziente d'intelligenza, e TQP è lo stesso. Che cosa è il TQP? Tempo di Quiete Personale, che significa 'il tempo in cui preferite osservare il
silenzio', quando volete stare zitti- tempo di quiete personale. Il Dr. Bright dice che dovreste praticare il TQP due volte al giorno per venti minuti. Se lo praticate, ha detto che dominerete il vostro stress e le vostre tensioni.

Oggi molta gente si ammala di stress e di tensioni - tensioni per ragioni sconosciute, per motivi futili, stress per 'nulla'. Stress e tensione sono delle vostre creazioni. Infatti non c'è motivo di essere stressati o ansiosi. Non dobbiamo esserlo. Lasciate anadare tutte le tensioni. Lasciate andare lo stress. Com'è possibile?
Dite: 'Sai Ram'. Non ci sarà stress. Non ci sarà tensione. Cantate i Bhajan di Sai a voce alta. A volte non è possibile meditare se avete molta tensione in ufficio - molte carte da sbrigare ed il capo verrà a fare un controllo. Come si fa a sedersi a meditare, pacificamente? Allora cantate i Bhajan! Vi libererà dallo stress e dalla tensione! Tutte le tensioni possono esser rilasciate cantando i Bhajan di Sai!
"Signore, non ho tempo per cantare!" Non preoccupatevi. Mentre andate in macchina in ufficio, mettete una cassetta, sì! Potete ascoltarla mentre andate in ufficio!
Vi libererà dallo stress e dalla tensione.


SESTO PUNTO: Vitamine AC e PA - ACqua e PAsseggiate
Le vitamine AC e PA vengono prescritte per essere sani e felici. Che cosa è la vitamina PA?Abbiamo sentito parlare delle vitamine K, B, C, D, ed E. Ma che cosa sono le vitamine AC e PA? Acqua e Passeggiate! Queste sono parti essenziali dell'essere sani e felici!
Bevete da otto a dieci bicchieri d'acqua al giorno: vi ripuliranno il corpo dalle tossine. Ci sono così tante tossine nel nostro corpo. Più acqua beviamo, più ce ne libereremo. Quindi, bere acqua è un dovere.

Poi, le passeggiate. Fate delle passeggiate a passo svelto ogni giorno.
Una volta, a Kodaikanal, Swami ha detto: "Se non fosse per la folla, mi sentirei di camminare attorno a questo lago almeno dieci volte! Ma la folla mi correrebbero dietro! Non c'è posto per Me, in cui andare! Voglio correre. Voglio fare lunghe passeggiate. Prima facevo sempre lunghe passeggiate." Questo è ciò che ha detto Bhagavan.

Camminare renderà senz'altro chiunque molto attivo. Una passeggiata
giornaliera è necessaria, perché riduce la frequenza del battito cardiaco, la pressione del sangue e la percentuale di zucchero nel sangue. Camminare è proprio necessario. Se alla passeggiata combiniamo la ripetizione del Nome di Dio, essa sarà doppiamente benefica. Possiamo dire: 'Sai Ram', o 'Hare Ram', o
qualsiasi Nome di Dio, mentre camminiamo. Riceverete doppio profitto.

Se camminate e basta, riceverete un profitto del 50%, ma se mentre camminate ripetete il Nome di dio, il vostro profitto salirà al 100%.
Perché? Perché non dovrete fare le cose separatamente, no! Potete ripetere il Suo Nome, camminare e cantare la Sua Gloria.
Ma sfortunatamente non facciamo le passeggiate da soli. Andiamo a gruppi. C'è sempre molta gente dietro di noi. Non possiamo farne a meno, e allora che fare? Anche in quei momenti non siamo soli, e non abbiamo il tempo di ripetere il Suo Nome. Ma camminare e ripetere il Nome vanno bene insieme - e la cosa diventa doppiamente benefica.


SETTIMO PUNTO: prendetevi cura della vostra dieta
State attenti alla vostra dieta. Ogni volta che atterrate in un Paese straniero, trovate un funzionario dell'ufficio immigrazione che controlla i vostri documenti
e vi permette di entrare in quel Paese solo dopo aver effettuato il controllo. Allo stesso modo, c'è un funzionario dell'ufficio immigrazione davanti alla vostra bocca, che dice quale cibo vi è permesso e quale invece no! Egli controlla i documenti del vostro cibo giornaliero - i diversi tipi di cibo, che cosa si deve lascir entrare, e che cosa no. Questo è molto importante, perché dobbiamo introdurre solo cibo sattvico. Abbiamo avuto un lungo incontro in cui abbiamo
parlato del cibo sattvco, e potete far riferimento ad esso. Mangiar troppo e mangiare dei cibi sbagliati è causa di malattia.
Swami dice ai ragazzi in modo gioviale: "Caricare e scaricare! Caricare e scaricare! La vita non è altro che caricare e scaricare!" Continuiamo a comportarci a questo modo. Ecco la situazione oggi.
Dobbiamo mantenere il controllo di ciò che mangiamo.


OTTAVO PUNTO: imparate a ridere
Ecco che arriva l'ottavo punto: imparate a ridere! Imparate a ridere, soprattutto di voi stessi.
Non possiamo ridere degli altri. Ridere degli altri è una cosa bassa, orribile, terribile, non voluta. Se ridete degli altri, può anche mettervi in pericolo. Si
arrivò alla guerra di Kurukshetra a causa del fatto che Drupadi aveva riso di
Duryodhana. Perciò non ridiamo mai degli altri. Ognuno deve ridere di se stesso, delle proprie debolezze, dei propri errori, delle proprie idiosincrasie e dei propri ghiribizzi. Ridete, imparate a ridere. La gente non sa come ridere. Ride al 50%. Il silenzio totale più la serietà: ecco che cosa pensano debba essere la spiritualità.

Mi piace molto ripetere questo, miei cari amici: la risata è un segno dell'uomo spirituale! La serietà contraddistingue una persona malata. Una persona malata è seria, mentre una persona religiosa e spirituale cerca sempre il divertimento, lo scherzo, il gioco, l'umore e la risata di cuore. Dobbiamo ridere di gusto. Vedete mai Swami con la faccia seria? Se Swami camminasse con la faccia seria,
sono sicuro che Prasanthi Nilayam si svuoterebbe subito. Non potremmo sopportare la Sua serietà.
Che bel sorriso ha Swami.

Dobbiamo saper sorridere quando incontriamo gli amici. Dovremmo ridere di gusto quando ci incontriamo. Questo è un segno di salute e felicità. E dobbiamo ridere di noi stessi. Ci deve piacere scherzare ed intrattenere emozioni positive. Se ho emozioni positive e cerco di ridere, la mia chimica cambia. La chimica del corpo cambia per via del buon umore e della risata. Potete consultare qualsiasi psichiatra, qualsiasi psicologo. Saranno tutti d'accordo su questi punti
fondamentali. Abbiamo ogni comfort, un bel conto in banca ed una posizione. Ma siamo infelici e malati. Perché?

Perché non sappiamo ridere. Non abbiamo tempo per scherzare, per divertirci. Ecco perché, anche se siamo molto ricchi, siamo ancora malati. Per essere sani e felici, imparate a ridere. Una sana risata è un tonico fisico, mentale e spirituale.


NONO PUNTO: praticate il Brahmacharia
Questo non significa 'vita da celibe', cioè vita da scapolo. Significa:
'camminare con Dio'.
Charya: movimento, e Brahma: Dio. Muovetevi con Dio, pensando a Dio,
camminando con Dio: questo è Brahmacharya. Se camminiamo con Dio sul
sentiero della purezza e della preghiera, questo ci assicurerà felicità e salute.


DECIMO PUNTO: aiutate gli altri ad essere sani e felici.
Non dobbiamo solo ricevere aiuto dagli altri. È più importante che siamo noi ad aiutare gli altri.
Avrete sentito parlare di Rockfeller, l'uomo più ricco degli Stati Uniti. Sfortunatamente, all'età di 53 anni si ammalò. Cominciò allora a distribuire le sue ricchezze ad ogni sorta di enti caritatevoli, alle scuole, agli ospedali. Fece molto del bene... e visse fino a 98 anni! Quale fu il segreto della sua longevità? L'aiuto che dette agli altri. Se dietro alla vostra carità c'é solo la vanità, avrete una vita corta. La vanità dà una vita corta, e la carità dà una vita lunga.

Quindi amici miei, ecco la formula a dieci punti per essere sani e felici. Che Bhagavan possa aiutarvi ad avere le dieci caratteristiche necessarie.

Grazie, Sai Ram!