Satsang

Il significato dei recenti colloqui di Bhagavan con gli studenti

29 luglio 2001

Argomenti tratti dalla visita di Bhagavan al college

Voglio riconsiderare insieme a voi alcuni dei concetti espressi da Bhagavan nel suo Divino Discorso fatto recentemente agli studenti del college dell'Istituto. Come molti di voi forse già sanno, l'altro giorno Bhagavan si è rivolto agli studenti. Alcuni degli argomenti, che sono di interesse generale, vorrei riconsiderarli con voi questa mattina. La gente, di solito, è abbastanza ansiosa di conoscere ciò che Swami ha detto.
Ovviamente siamo tutti curiosi di saperlo e quindi sono felice di comunicarvi, per vostra informazione, alcuni degli argomenti trattati.

Coloro che vengono da fuori sono molto più consapevoli della Sua Divinità

Il primo argomento trattato è stato il fatto che i devoti che vengono da fuori sono in genere più consapevoli della Sua Divinità, di quelli che sono fisicamente vicini a Lui.
Questo argomento è molto difficile da accettare e da sopportare. Si tratta di un argomento molto 'caldo' che potrebbe anche infastidirci. Tuttavia é un dato di fatto.

Ve lo ripeto: coloro che vengono di lontano, compresi coloro che vengono da posti come Himachal Pradesh o da altre parti dell'India, e tutti gli stranieri, hanno generalmente una maggiore consapevolezza e una maggiore percezione della Sua Realtà. Essi intuiscono e comprendono il valore di Bhagavan molto di più di coloro che Gli sono fisicamente vicini.

Egli fa spesso il seguente esempio: una rana quando siede su un fiore di loto non ne comprende il reale valore. Ma l'ape, non invitata né sollecitata da alcuno, viene da molto lontano per succhiare il miele del fiore di loto.
Viene tutta sola e beve il nettare del fiore. Succhia il nettare e poi si allontana dal fiore felicemente e beatamente. La stessa cosa accade ai tanti devoti che vengono qui da molto lontano. Essi comprendono molto bene il valore di Bhagavan.

Questo è il senso di ciò che Egli ha voluto comunicare agli studenti.
Ma io penso che questa cosa dovrebbe essere nota a tutti e non solo agli studenti.
In realtà siamo tutti studenti e l'Universo intero è l'università. Non basta riferirsi ad un centinaio di studenti per dire che la vita è un processo di continuo apprendimento e disapprendimento; disapprendimento di ciò che Sono le nostre abitudini e apprendimento di ciò che è necessario e contribuisce alla nostra crescita spirituale.

Questo è stato sicuramente un interessante e corretto insegnamento che ha voluto dare a tutti e non solo agli studenti, non ci sono dubbi su questo.

Sentire che Bhagavan è dentro di noi

Il secondo punto trattato è stato che fino a che si considera Dio al di fuori di noi, non potremo mai riconoscerLo dentro di noi. Si tratta di un insegnamento molto profondo, che richiede una comprensione in profondità.
Noi abbiamo la sensazione che Bhagavan sia una realtà al di fuori di noi, diversa e separata da noi. Egli cammina nella veranda e ci dà il Darshan.
Lo vediamo muoversi, agire e come conseguenza lo percepiamo come una realtà al di fuori di noi. Per questo motivo Gli chiediamo Padnamaskar o ci aspettiamo da Lui uno sguardo o un sorriso. Quando questi ci vengono negati ci sentiamo respinti e cadiamo in depressione.

Allora questo è l'insegnamento che Bhagavan ha voluto darci: il Bhagavan che vediamo al di fuori di noi, deve essere sperimentato soprattutto DENTRO di noi. Dobbiamo stabilire un contatto interiore, quando vogliamo comunicare con Bhagavan. L'unione è dentro di noi, fa parte di noi, mentre la comunicazione è qualcosa che gestiamo al di fuori di noi, al nostro esterno. Poiché noi viviamo a livello di comunicazione esterna, sperimentiamo la depressione, l'abbattimento, la frustrazione e la rabbia.
Sono tutte conseguenze di questo modo esterno di comunicare. Quando invece riusciamo a stabilire un contatto interno, quando sentiamo e sperimentiamo Bhagavan dentro di noi, la pace abita naturalmente in noi. Non è necessario per questo alcun appuntamento, né è richiesta alcuna comunicazione esterna.
C'è solo Unione.
Questo è stato il secondo insegnamento di Bhagavan.

Ha anche detto in modo inequivocabile che potete trattenervi qui quanti anni volete, ma non servirà a nulla fino a che sentirete che Dio è una realtà al di fuori di voi. Sentendo una cosa simile, non riuscirete mai a comprenderLo e non Lo sperimenterete mai nella Sua vera realtà.

Forse questa è la ragione per cui Egli sta cancellando alcune delle possibilità di contatto esteriore che fino ad ora aveva elargito a tutti senza alcuna limitazione: parlare con noi, concederci padnamaskar, dare darshan a ripetizione....

Tutte queste possibilità verranno cancellate giorno dopo giorno.
Perché?
Perché cosi facendo ci siamo troppo abituati a vedere Dio al di fuori di noi e ci rifiutiamo di crescere. La verità è che ci sentiamo molto bene fino a che restiamo a livello di 'asilo nido'.

Ho usato la parola 'NOI', ma se ci sono delle eccezioni ad un livello più alto, io mi inchino con umiltà ai loro piedi. Tuttavia la maggior parte delle persone appartengono alla mia categoria. Ma tanto di cappello alle eccezioni!!! Ad ogni regola c'è sempre un'eccezione. Tuttavia la maggior parte delle persone appartengono alla mia categoria e ad essi è rivolto il messaggio di Bhagavan. Le anime illuminate non ne hanno bisogno e forse non dovrebbero neanche essere qui.

Così Egli ha detto che non serve avere passato qui tanto tempo se poi si continua a vedere e sentire Dio come qualcosa di esterno a noi. Questo insegnamento vuole spingerci in avanti. Quando Egli non vi prende in considerazione, vi sentite perduti e allora non avete altra alternativa che cercarlo dentro di voi.

'OK, dal momento che Tu non mi guardi, lascia che io Ti cerchi in me.
Dal momento che non mi parli più, lascia che io Ti parli internamente. Dal momento che mi ignori, lascia che io mi concentri su di Te.'
Questo è ciò che adesso ci insegna e ci prescrive.
Questo insegnamento è veramente molto interessante.

Pensiamo a Dio nel modo che preferiamo

Il terzo argomento trattato è stato quello di pensare a Dio nel modo che preferiamo. Noi ci aspettiamo sempre che Dio reagisca secondo il nostro modo di vedere e comportarci, secondo i nostri impulsi e i nostri sentimenti. Attribuiamo sempre a Dio le nostre manchevolezze, l'origine dei nostri dubbi e la nostra ristrettezza di vedute.

Molta gente ha la continua sensazione di essere vicina a Bhagavan.
Alcuni dichiarano apertamente: "Io sono molto vicino a Bhagavan".
Guardatevi da quelle persone! Nessuno è vicino a Bhagavan.
Altri dicono: "Io non sono vicino a Bhagavan come lo sei tu."
Una tale persona non avrà pace in nessuna vita.

Siamo tutti ugualmente vicini e lontani. Le Upanishad dicono: "Così vicino e così lontano!" La dichiarazione esatta della Bhagavad Gita è: "Se ti senti vicino a Lui, tu Gli sei realmente vicino. Se Lo senti lontano da te sei veramente lontano da Lui e sei tagliato fuori!"
E' solo colpa delle nostre reazioni, del nostro modo di reagire e della nostra ristrettezza di mente.

Bhagavan dice: "Voi attribuite a Dio i vostri stessi sentimenti, i vostri dubbi, e tutto ciò che pensate di capire."
Quando una persona dice: "Io Gli sono vicino e tu no; Egli mi ama."
Come fa a saperlo? Dio non può amare solo poche persone! Anche quando non aiuta tutti certamente li ama. Dio è Amore. L'Amore è Dio! Non si può dire:
"Egli mi ama."
Nessuno può dire: "Io sono vicino a Lui" No! Sono tutte nostre idee, che noi attribuiamo a Dio.

Qualcuno potrebbe dire: "Questa mattina abbiamo avuto un darshan stupendo!"
Significa forse che quello di ieri è stato brutto?
"Swami è molto buono oggi."
Significa forse che ieri non lo era? Cosa vogliono dire tutte queste cose?
Queste affermazioni denotano immaturità, inesperienza, illogicità, irrazionalità, scarsa religiosità e nessuna spiritualità. Non dovremmo mai fare affermazioni del genere.

Dio è sempre buono con tutti. Quando noi siamo buoni lo percepiamo buono e diciamo, "Egli è molto buono." Ma se siamo cattivi stiamocene zitti zitti e non reagiamo. Non siamo più ricettivi e aperti. Si tratta sempre però di nostre razioni. Bisognerebbe sempre essere ricettivi.

Venite al Darshan solo alle tre in punto

Questa mattina Bhagavan stava graziosamente passeggiando secondo la Sua abitudine. Mentre saliva la scala vicino al posto dove io ero seduto, si è voltato verso i ragazzi ed ha detto: "Ragazzi, da oggi in poi potete venire alle tre del pomeriggio." I ragazzi lo hanno sentito chiaramente. Poi Bhagavan si è rivolto verso di me e ha detto. "Potete tutti venire qui alle tre da oggi in poi." Io ho subito risposto, "Grazie Swami!"

Allora Bhagavan ha detto: "Tu mi stai ringraziando, ma perché i ragazzi invece non mi ringraziano? Non sono felici?"

Io non sono una persona che incassa e poi si disinteressa del problema.
Io sento sempre che sono uno strumento che Baba usa per negoziare e per fare compromessi. Questo è ciò che sento adesso, ciò che ho sempre sentito e sempre sentirò.

Allora ho detto: "Bhagavan, molti di loro non hanno sentito la tua voce.
Essi non hanno potuto sentire ciò che hai detto e per questo sono restati in silenzio."
"Eppure tu mi hai ringraziato. Intendi forse dire che essi non hanno ascoltato le mie parole? Possono forse sentire solo la tua voce?"
Io ho detto: "No, no, Swami. Essi non possono sentire né la Tua voce, né la mia."
"Hey, calma. Stai dicendo tutto tu!" e così dicendo Swami si è allontanato.

Allora mi sono voltato verso i ragazzi ed ho detto: "Siamo forse stati tanto male negli ultimi due mesi che non siamo più in grado di stabilire lo stesso rapporto che abbiamo sempre avuto, così come è stato fino ad ora?
Bhagavan in qualche modo ci evita. Ma quando invece si presenta l'opportunità, quando è un giorno santo, un Sabbath, o una Domenica voi perdete questa opportunità.

Avreste dovuto dire tutti in coro: "Grazie Swami è meraviglioso!" Si può sapere perché siete rimasti tutti zitti? Avete perso una buona occasione."
Poveretti erano tutti mogi e nessuno ha saputo dire qualche cosa!

Poi è venuto il responsabile che ha detto: "Signore, quelli della prima fila sono allievi. Essi non sapevano cosa dire e, inoltre, non capiscono il Telugu. Essi sono stati presi di sorpresa e quindi hanno fatto quelle facce strane. In realtà si sono sentiti perduti."
Io ho detto: "Questo è tutto a vantaggio di Dio e a nostro sfavore! Che possiamo farci?"

Siate sempre preparati e grati

Allora amici miei, come vostro amico e devoto, voglio mettervi in guardia.
Non dovremmo mai essere impreparati perché potremmo essere colti di sorpresa. Dobbiamo sempre essere preparati. Il giorno in cui non pulite la vostra casa, egli potrebbe dirvi: "Andiamo a casa tua adesso." Il giorno invece in cui siete pronti e tutto é perfettamente pulito, Egli rimanderà la Sua visita dicendo: "Ci vediamo più tardi. Aspetta, aspetta."

Dobbiamo sempre essere pronti. Dobbiamo essere pronti, sempre pronti.
Questo è tutto. Non c'è mai un valido motivo per rimandare qualcosa a dopo, perché Dio è sempre pronto. Quindi questo è l'insegnamento che ho voluto dare ai miei studenti questa mattina: "Siate sempre pronti."

Siate sempre grati a Dio. Dobbiamo sempre ringraziarLo per tutte le opportunità che ci ha sempre concesso. Non abbiate mai rancore o siate insoddisfatti perché magari vi ha ignorato. Dobbiamo tenere conto solo delle Sue benedizioni.

"Ti siamo tanto grati per tutto ciò che ci hai dato. Ti siamo tanto grati per la lezione che ci hai voluto impartire oggi. Ci hai voluto dare un insegnamento trattandoci in questa maniera. Ne siamo stati arricchiti.
Grazie!"

L'eloquenza di Dio è altrettanto bella del Suo silenzio. Silenzio ed eloquenza sono entrambi benefici e possono arricchire. Entrambi sono remunerativi, istruttivi e benefici. Alcune volte il Suo silenzio è più grande delle Sue parole. Molte volte le Sue parole vi costringono al silenzio. L'uno porta all'altro. Uno è il risultato dell'altro. Uno è il beneficio dell'altro. Entrambi sono complementari.

Entrambi gli opposti sono utili

L'attenzione e la non attenzione di Swami sono entrambe utili.
L'attenzione vi è data per incoraggiarvi. Quando ricevete il trattamento opposto vi sentite trascurati e venite spinti a ricercare in voi per scendere nel profondo del vostro stesso Sé.

Venite ignorati perché possiate proseguire sul cammino dell'auto-ricerca.
Vi viene data una speciale attenzione per incoraggiarvi a proseguire nel vostro cammino spirituale. Uno studente che comincia a migliorare all'inizio prenderà 40%, prenderà 50% se lo voglio incoraggiare e forse si guadagnerà 60%. D'altronde io trascurerò un ragazzo che ha già preso 80% tutto da solo e che può solo prendere 70% o 60% se insisto a dargli molta attenzione; i suoi voti potrebbero scendere ed egli non progredirebbe. Per cui impariamo a capire che anche essere ignorati può essere utile.

La notte ed il giorno sono entrambi utili. La gente dice che la notte è brutta perché è buio. Ma non dovremmo mai maledire la notte. Alcuni dicono che il buio rappresenta le qualità animali, il temperamento bestiale.
Gli stessi dicono che il giorno essendo brillante ed al massimo della irradiazione rappresenta la saggezza. Ma io dico che non è esattamente così.

La notte vi aiuta perché vi da la possibilità di riposare, mentre il giorno serve perché vi da la possibilità di lavorare. Lavorate di giorno e dormite di notte sono entrambe cose molto utili. Chi potrebbe dire di non volere la notte? Chi lo dovesse sostenere non sarebbe più in grado di dormire e sarebbe pronto per il giudizio universale! Avere solo il giorno sarebbe disgustoso, insopportabile e orribile. Avere solo la notte sarebbe impensabile e stupido. Quindi notte e giorno vanno insieme.
Questo è lo splendore, la bellezza e la grandezza della vita. Il senso della vita, la musica della vita comprende sia il giorno che la notte.

Sia la positività che la negatività contribuiscono alla bellezza della vita.
C'è gente che viene da Bhagavan perché ha problemi a casa sua, perché è malato, perché non ha ricevuto la promozione che desiderava, oppure ha qualche lite in tribunale. Questo vuol dire che un problema negativo lo ha condotto da Bhagavan.

Venire da Bhagavan può quindi essere la conseguenza positiva di una situazione negativa. Un fattore negativo vi ha portato alla felice e positiva presenza ad un darshan di Baba. Ma allora cosa vuol dire negativo e cosa vuol dire positivo? Si comincia con la negatività di un problema di famiglia e si finisce positivamente perché si viene a conoscere Bhagavan. Se con questo iniziate una vita religiosa e spirituale è sicuramente molto positivo.

Alcune volte pensiamo positivamente oppure le cose positive sono vantaggiose. Per esempio: "Per grazia di Bhagavan, sono diventato ricco e divento ogni giorno più ricco." Ma verrà un giorno in cui la stessa persona dirà: "Non ho più tempo per vedere Bhagavan! Non ho tempo neanche per pensare a Lui!"

Questo è certamente un risultato negativo nato da una situazione inizialmente positiva. Quindi in un caso il positivo ha risvegliato il negativo, mentre nell'altro il negativo ha messo in moto la positività."
Questi due estremi sono inseparabili.

Bhagavan da un altro esempio: fate conto che io vi inviti per il pranzo o la cena. Al vostro arrivo vi ricevo sulla soglia di casa. Non posso dire:
"Signore la vostra testa è molto positiva mentre le vostre gambe non lo sono altrettanto, quindi, fai entrare la tua testa e lascia fuori le tue gambe!"

Io non posso dire una cosa simile a meno che io non sia uno sciocco. Se la testa è positiva ed i piedi no, questo non significa che io li debba scollegare o amputare per fare entrare solo una parte e poi ricollegarle come fossero due pezzi di plastica. Non è possibile. Per questo Bhagavan dice che gli opposti vanno sempre considerati insieme.

Dovremmo sempre vedere il bene nel male per il fatto che sono inseparabili.
Questa è vera religione. La vita è un paradosso! La vita è piena di contraddizioni! Queste diaboliche, paradossali e diametralmente e diagonalmente opposte cose devono essere viste in sintesi. Questa è la vera essenza della religione.

L'essenza della religione è sapere accettare con prontezza le contraddizioni ed i paradossi della natura e della vita. Lamentarsi in continuazione non è quindi religioso o scegliere tra uno o l'altro non è spirituale. La capacità di accettare il bene ed il male, la realtà così com'è e l'effettiva accettazione di entrambi è la vera resa. La resa è il marchio di riconoscimento del vero aspirante religioso e spirituale.

Potete riverire un'immagine come fosse Dio, ma mai Dio come fosse un'immagine

Bhagavan ha poi toccato un quarto punto: potete sempre riverire un'immagine come fosse Dio, ma mai Dio come fosse una immagine. Lo aveva già detto precedentemente, ma Lo ha ripetuto di nuovo l'altro giorno durante la Sua visita al college.

Poi ha spiegato che prima o poi verrà il giorno in cui ognuno saprà riconoscere Dio in ogni cosa e che sentirà che il suo corpo è la casa di Dio. Quel giorno vedrà Dio in lui, nel suo corpo. "Questo corpo è il tempio di Dio, e il suo abitatore è la Divinità!" Questo è ciò che ha detto Bhagavan.

Noi tutti siamo in attesa di quel magico momento perché nessuno di noi viaggia alla Sua velocità. Bhagavan si muove molto in fretta, come richiede l'epoca spaziale nella quale viviamo, come un jet di linea. Noi, al contrario, ci muoviamo ad una velocità molto inferiore, come fossimo un carro trainato da un toro. Egli vuole con tutta la Sua volontà, che noi arriviamo al cambiamento e per questo è disposto ad annullare Sé stesso.

La cancellazione ha uno scopo

Allontanare Sé stesso sempre più dal nostro sguardo esterno e la continua insistenza affinché rivolgiamo lo sguardo al nostro interno, hanno uno scopo ben preciso.
Bhagavan ha adottato questo metodo coercitivo e doloroso. Un bambino vezzeggiato ed abituato ad essere cullato tra le braccia di sua madre, si metterà a strillare non appena gli si chiede di camminare da solo.

Ebbene noi tutti siamo viziati come il bambino cullato. Ora Egli vuole che cominciamo a camminare da soli ed allora noi ci mettiamo a strillare e a piangere. Ma non c'è alternativa a crescere! Non possiamo aspettarci che nostra madre ci porti in braccio fino al giorno del pensionamento! E' sciocco e infantile. E vero che bisogna essere 'come un fanciullo' ma questo non significa essere puerile.

Come ricercatori Spirituali dovete diventare 'come fanciulli' per poter varcare il cancello del Paradiso, ma non per questo dovete essere puerili.
Aspettarsi di essere coccolati per tutta la nostra vita non è niente altro che il trionfo dell'ego. Un giorno o l'altro dovrete imparare a vivere senza Ego ed è per questo che Bhagavan ha adottato 'a forza' questo metodo.
Quindi questa è una buona occasione per crescere.

Quando Bhagavan, nel Suo discorso del Guru Purnima ha detto: "Da ora in poi non ci sarà più alcun padnamaskar " molte persone ci sono rimaste male.
Ma quella é stata la buona occasione per riconoscere la propria devozione.
Proprio come si può guadagnare un Master in Scienze dopo due anni di studi, ormai si poteva ottenere un padnamaskar dopo due anni di devozione! Il padnamaskar era diventato una sorta di diritto, un tipo di pubblicità, un argomento di esibizione, di gratificazione dell'Ego e di compiacenza.

Cosa significa il fatto che Bhagavan ha posto fine a tutto questo? Egli vuole che cresciamo ed andiamo al di là di queste gratificazioni egoiche.
Dobbiamo superare queste cose. Pertanto ciò che Baba ha cominciato a fare in questi giorni è solo per il nostro bene.

Sempre l'altro giorno Bhagavan ha detto ai ragazzi qualcosa che in passato aveva già detto numerose volte: "Tutto ciò che faccio, qualunque cosa Dio faccia, è nel vostro esclusivo interesse ed è fatto per il vostro bene."
Questa è una cosa che dobbiamo capire molto bene ed avere sempre presente.

Di solito sono portato a considerare un evento come favorevole se fa prosperare i miei affari, o se tutto nella mia famiglia va per il meglio.
No, no! Questa non è accettazione! Bisogna sapere accettare qualunque cosa accada. Nella vita può accadere di tutto, anche le cose più spiacevoli, come perdere il lavoro o una persona cara.

"La vera spiritualità consiste nell'essere sempre pronti ad accettare ogni cosa con piena consapevolezza e gioiosamente come se fosse per il nostro bene." Questo è ciò che Bhagavan ha detto.

Bhagavan ha poi voluto spiegare ai ragazzi perché nei due mesi appena trascorsi è stato molto più silenzioso del solito, e perché i suoi interventi non sono stati tanto frequenti come lo erano stati per il passato. C'é un Divino Romanzo che si sta svolgendo tra Swami e i suoi studenti!

Ogni giorno mi diverto a dire agli studenti che mi stanno vicino che Swami verrà da una certa parte. Fate ora il caso che quel giorno Egli non venga da quella parte, ma decida di seguire una strada diversa. Come posso interpretare questo fatto? La mia interpretazione normalmente è questa:
Egli ha prima guardato verso la fila dove mi trovo e poi l'ha evitata.

Supponiamo che per qualche motivo non voglia guardarmi. Potrà sembrare che Egli mi eviti facendo un'altra strada, ma la Verità è diversa, perché se ha voluto evitarmi ha dovuto prima guardare verso di me per vedere dove ero seduto e solo dopo decidere da dove passare per evitarmi! Quindi, la verità è che Egli ha guardato prima verso quelle persone che pensano che Swami le abbia evitate!

Quando pensiamo che Swami non ci guardi, la mia idea è che per poter evitarci ha prima guardato dove eravamo. Molto bene! Come potrebbe evitarmi se prima non mi guardasse? Io penso spesso: "Senza vedermi non puoi evitarmi. Devi comunque prima vedermi se vuoi evitarmi!!" Molto bene!

In qualche occasione Egli parla con tutte le persone che mi stanno attorno, evitando accuratamente di rivolgermi la parola; questo vuol comunque dire che ha dovuto guardare verso di me. Per questo ha poi potuto evitarmi in modo così completo.

Altre volte ha parlato al mio vicino: "Quando sei arrivato? Come stai?
Come sta tuo figlio? Come stanno i tuoi ragazzi?" Io mi trovo al centro di questa situazione ma Tu mi eviti accuratamente. Ma se Tu non mi avessi visto, come riusciresTi a parlare al mio vicino, evitandomi tanto graziosamente?"
Molto bene! Siate pur certi che quando vi evita vi ha guardato almeno quattro volte in più di quelle persone! Questa è una mia supposizione. Perché no?

Quindi, amici miei, non lasciamo spazio all'orgoglio solo perché abbiamo attirato la Sua attenzione. Ed al tempo stesso non diamo spazio ad alcuna frustrazione perché Egli apparentemente ci ignora. Dio non sarà mai distratto; c'è sempre uno scopo o un motivo dietro a tutto ciò che fa.

Lo scopo è la consapevolezza spirituale, l'illuminazione spirituale e forse c'è qualche servizio che deve essere fatto per la Sua istituzione.
Forse Egli vuole che vi coinvolgiate immediatamente nella Sua istituzione.
Per incoraggiarvi a partecipare effettivamente, egli potrebbe parlarvi, ma questo non vuol dire che siate improvvisamente diventati 'celestiali', certamente no!

Sono portato a ripetere abbastanza spesso questo tipo di osservazioni, perché io stesso cado vittima di queste cose. Anch'io, come voi, credo in queste cose e per questo non mi stanco mai di ripetervele. Io sono stato in "prova" per un lunghissimo periodo di otto lunghissimi anni! Sì, sono stati otto anni di prova, di silenzio, durante i quali sono stato accuratamente 'trascurato'.

Anil Kumar era diventato una 'Non-entità'. Non aveva più un corpo fisico.
Era solo spazio, aria! Swami poteva parlare con tutti coloro che mi circondavano, ma non si rivolgeva mai a questa 'non-entità, Anil Kumar'.
Quando io facevo di tutto per trovarmi in prima fila, potete essere certi che quel giorno il darshan veniva cancellato. Nei giorni in cui mi univo a qualche personaggio importante o facevo amicizia o qualche tentativo per essere nella zona VIP, riuscendo, secondo il mio stile, a trovarmi in prima fila, Egli , proprio quel giorno, dava il darshan da un'altra parte!
Questa è stata la mia esperienza per otto lunghissimi anni. Quindi NESSUNO pensi di essere una eccezione!

Imparate dalla mia esperienza: "Nessun giorno è Domenica, sia nel bene che nel male."
I giorni fortunati non continuano per sempre, così come non durano in eterno quelli sfortunati, perché in realtà fortuna e sfortuna sono miste tra loro.
Poiché i giorni fortunati sono mescolati a quelli sfortunati non potrete mai averne uno di un tipo senza avere anche il contrario. E' come la parte anteriore e quella posteriore di qualche cosa. Non posso avere l'una senza avere anche l'altra. Impossibile! Esse sono legate tra loro come l'ombra.
L'accettazione di tutto questo è vera spiritualità.

Dopotutto, l'Amore incondizionato è chiamato fiducia, mentre l'Amore condizionato si chiama Egoismo. Fiducia è amore incondizionato, Egoismo è Amore condizionato.
La gente dice: "Abbiate fiducia in Dio, Egli vi aiuterà." Questo significa che dovremmo arrenderci con Amore incondizionato; significa accettare con felicità e con il sorriso ogni cosa è tenuta in magazzino per noi, senza alcuna condizione e con la certezza che è per il nostro bene.

Due punti: manifesto e immanifesto

C'è un' altra importante questione che vorrei trattare con voi: nella vita di ogni essere esistono due momenti, che potremo identificare con due punti - uno è manifesto mentre l'altro è immanifesto. Il momento che ci è noto è la nostra vita di cui tutti noi conosciamo perfettamente il punto iniziale.

Immaginiamo che la vita sia rappresentata da una linea retta e che 'A' sia il punto di inizio mentre 'B' sia l'estremo finale. Il punto 'A' ci è perfettamente noto, perché rappresenta cose come la nostra data di nascita, il nostro peso, la nostra altezza, il nostro lavoro, le nostre proprietà, le tasse che paghiamo, dichiarate e no, (denaro nero e denaro bianco)!

Tra le cose note deve essere inclusa anche la nostra personalità 'conosciuta', compresa quella parte che è nota soltanto a noi. In altre parole tutte le cose di noi che possono anche essere conosciute dagli altri e quelle che gli altri non potranno mai conoscere, perché noi faremo sempre di tutto per nascondere. Tutti questi sono i punti a noi noti. Qui ci sentiamo a nostro agio perché sappiamo come muoverci, conosciamo i benefici e le perdite, i premi e le punizioni, l'inizio e la fine. Ogni dettaglio ci è noto.

Ciò che invece si trova oltre il corpo, oltre la mente, oltre l'intelletto è invece il punto sconosciuto ( 'B'). Questo punto sconosciuto è il vertice spirituale.
Nella spiritualità non potete dire con certezza: "Io sto per ottenere questo"; la spiritualità non serve a 'ottenere qualcosa.'

Quando un devoto torna a casa dopo essere stato per un lungo periodo a Puttaparthi c'è sempre qualcuno che gli chiede: "Che hai fatto in tutto questo tempo? Cosa cercavi? Cosa ti aspettavi di ottenere andando laggiù?
Cosa pensavi di ottenere da Bhagavan?"
Che domande sciocche sono queste!

Una domanda simile fu posta a Picasso, il famoso pittore. Una volta qualcuno gli chiese:
"Che bel quadro hai fatto! E' un dipinto molto costoso! La gente pagherebbe fino a 2000 dollari per quel bel quadro! Come hai potuto realizzarlo?
Che hai fatto per riuscire a produrlo?"

Picasso, che era anche un filosofo, rispose dicendo: "Che domanda sciocca!
Tu mi chiedi perché l'ho fatto? Che ho fatto per realizzarlo? Va e chiedi ai fiori perché sono così belli! Va e chiedi alla luna perché la luna piena è cosi bella! Va e chiedi alle nuvole perché ti donano un brezza così rinfrescante. Va e chiedi alle montagne, alle grandi pianure verdi perché sono tanto belle!"

Ogni cosa è dovuta alla volontà di Dio.

'Perché?' Non esiste risposta a questa domanda, dal momento che ogni cosa è parte della volontà Divina. Ogni cosa è un gioco Divino. Qualcuno una volta mi ha chiesto: "Signore, quanto durerà ancora il Kali Yuga?" Io gli ho risposto: "Perché ti preoccupa questa cosa. Tu certamente non sarai qui quando ci sarà la fine! Ma supponi anche che esista una possibilità che tu possa essere vivo quando verrà la fine, a che ti servirebbe prepararti fin da adesso! Io non so nulla di quello che avverrà domani. Perché dunque pensare alla fine del Kali Yuga?"

Ma la stessa persona non fu soddisfatta delle mie risposte e mi incalzò:
"Quanto sono durati il DwaparaYuga e il Thretha Yuga?" Io non so nulla del Dwapara Yuga. Non sono interessato a questo tipo di informazioni.
Quando leggo libri dove queste cifre vengono illustrate, mi addormento perché non ho alcun interesse a sapere quanto a lungo sono durati questi Yuga.
Perché mai dovrei essere interessato in questi calcoli, perché?

Allora, amici miei, non ci dovrebbe essere nessuna domanda del tipo 'perché?' Qualcuno una volta mi ha chiesto: "Signore, il bene ed il male fanno entrambi parte di questa creazione, insieme a tante creature e a tanti esseri viventi. Perché Dio ha creato questo mondo?" Io ho risposto:
"Prova a chiederlo a Lui la prossima volta che lo incontrerai!"
Che domande sciocche!

Invece del 'perché' provate a chiedervi 'come': 'Io sono nato in quest'epoca; va bene. Come dovrei condurre la mia vita? Io mi trovo nel Kali Yuga; come devo condurre la mia vita? Come devo muovermi tra due opposti come il bene e il male?

Quindi invece del 'perché' chiedetevi 'come'. 'Come' implica la tecnica, il know.how, la tecnologia della vita. 'Perché' chiede i motivi della vita mentre 'come' indica la tecnologia della vita. Pertanto chiedersi 'come', la tecnica di vita, è molto più interessante e utile

La bellezza è nel 'mistero'

Tornando al punto 'B', il secondo punto, questo punto sconosciuto, in esso è racchiuso il mistero. Il futuro è quindi un mistero, mentre il passato è la storia. La bellezza fa parte di questo mistero.

Alcune persone amano visitare alcuni posti dove viene predetto il futuro. Si recano in posti dove vengono letti i Nadi Grandhas, che sono libri di origine antichissima. Il 'lettore' esamina questi vecchi libri e poi vi dice cosa il futuro ha in serbo per voi. Personalmente non sono interessato a questo genere di cose! Cerchiamo di fare di tutto per ignorarle. Se si conoscesse il futuro la vita perderebbe ogni sapore!

Il futuro è sempre mantenuto nel futuro da Bhagavan. Ma allora, perché siamo tanto interessati a conoscerlo? Il futuro è mantenuto 'top secret' per mantenere la suspense della vita.

Pensate di andare ad un cinema a vedere un film; conoscendo la trama prima del tempo potrete dire: "OK, l'eroe non morirà anche dopo essere saltato dalla cima della montagna. Non preoccupatevi! Sebbene l'eroina pianga abbondantemente, ritroverà il suo eroe sano e salvo. Non preoccupatevi io conosco già la storia."
Se conoscete già tutta la storia, non c'è più alcuna suspense. Quindi il divertimento e la suspense si trovano nel futuro, se e quando non lo conosciamo. La bellezza si trova in ciò che è misterioso. Pertanto cerchiamo di non conoscere il futuro in anticipo!

Qualcuno una volta ha chiesto a Bhagavan: "abbiamo visitato un posto dove sono visibili gli antichi libri Nadi Grandhas , scritti da antichi rishis.
Essi ci dicono tutto del passato e inoltre ci rivelano il futuro. Ma Swami, ci sono rimasti alcuni dubbi.. "

Poi l'uomo ha continuato: " Swami, ciò che il lettore ci ha detto del passato è abbastanza rispondente alla realtà, in effetti le cose sono andate proprio come Lui ha detto. Ma certe cose che ha detto del futuro non sono mai accadute. Cosa devo pensare?"

Per vostra informazione Baba gli ha risposto: "Questi libri sono stati scritti da grandi saggi. Il Saggio Brigu ha scritto il Brigu Nadis. A meno che non siate sintonizzati sulla sua lunghezza d'onda, e siate sintonizzati con il suo pensiero e il suo intelletto, non riuscirete a interpretarli.
Non potete comprendere il significato di queste pagine a meno che non siate altrettanto saggi e intelligenti del saggio che li ha scritti. Potrete anche leggere facilmente ciò che riguarda il passato perché 'il passato è passato'.

Quello che vi viene raccontato è spesso esatto perché voi siete in effetti passati attraverso quegli avvenimenti. Ma non potrete assolutamente interpretare il futuro. Solo un santo o un saggio potrebbe farlo.
Questa possibilità di interpretare il futuro è negata alla grande massa delle persone. Solo chiedendo 100 rupie alcuni personaggi dichiarano di essere in grado di leggere il libro delle Nadi' . Ma le cose non sono cosi semplici Le capacità di un vero saggio non hanno un valore né possono essere acquistate per 100 rupie."

Amici miei, vi rendete conto di come la vita sia diventata un 'business'?
Bhagavan ci mette in guardia e ci esorta a non provare a rivelare il mistero del futuro. Il mistero deve sempre restare un mistero nel vostro esclusivo interesse. Vivere il momento. Vivere qui ed ora, questa è vera religione.
Religione e spiritualità è vivere qui ed ora, con la totale consapevolezza del presente momento.

Posso darvi un piccolo esempio: l'altro giorno due persone hanno avuto l'intervista. Uno di loro stava piangendo. Forse era estasi o forse incontrollabile gioia espressa attraverso il linguaggio delle lacrime.

Sapete cosa gli ha detto Bhagavan? "Piangendo in questo modo stai perdendo una grande opportunità che ti è stata offerta. Io ti ho concesso un'intervista e si suppone che dovresti essere felice per questo!
Dovresti crogiolarti nella gioia. Ma invece piangi e quindi hai perso questa grande opportunità."

Pertanto invece di emozioni sconsiderate è opportuno mantenere sempre il massimo equilibrio. L'equilibrio è spiritualità. Uno stato di mente equilibrata è spiritualità, non certo piangere in modo sconsiderato.

Una Signora che non vuole lasciare Swami

Ieri una signora è venuta da me con i suoi due fanciulli e mi ha detto:
"Signore, io vengo da un certo paese." Il posto non ha alcuna importanza ai fini della storia, mentre interessa il contenuto della sua richiesta.
Io le ho chiesto: "Quale è il suo problema?"

Essa ha cominciato a parlare tra lacrime e singhiozzi:
"Signore, ho preso la decisione di restare per sempre qui."
(AK) "Siete sposata?"
(Signora) "Si"
(AK) "Che ne pensa suo marito?"
(Signora) "Egli resterà là, nel nostro paese d'origine"
(AK) "Capisco, egli resterà nel vostro paese."
(Signora) "Si, ma io ho deciso ugualmente di restare qui."
(AK) "Oh! Che ne sarà di vostro figlio?"
(Signora) "Vorrei che fosse ammesso alle scuole di Swami"
(AK) "Ma qual è il motivo di questa decisione?"
(Signora) "Signore io non voglio più lasciare Swami. Voglio restare sempre con Swami!" Essa ha ripetuto tutte queste cose continuando a piangere e a lacrimare.

Io ho lasciato che il cilindro delle lacrime si vuotasse poi, quando finalmente ha smesso di piangere, le ho detto: "Ascolta bene! Prova a riflettere: tuo marito che vive nel tuo paese, voi che vivete qui con vostro figlio, anche ammesso che riesca ad entrare in una scuola di Swami.
Questo non è ciò che ci si aspetta da voi. Questo che volete fare non è indice di religiosità. Non potete dire di essere 'una devota'. Mi dispiace moltissimo dovervi dire queste cose. Né penso che sarebbe una bella cosa se vostro marito venisse a stare qui. Entrambi siete giovani e si suppone che in questo momento della vostra vita dobbiate lavorare. I vostri figli sono molto giovani ed hanno molte cose da realizzare nella vita. Lasciate che vengano istruiti nel vostro paese. Voi e vostro marito dovete impegnarvi fino a che avrete 60 anni. La decisione di restare qui non è adatta per voi.
Se ve lo avesse chiesto Swami, allora tutto sarebbe diverso. Quindi, per favore, andate e raggiungete vostro marito nel vostro paese e abbiate cura, insieme, dei vostri figli. Questa è la Sadhana spirituale che io vi prescrivo."

Pensare di non poter lasciare Swami è sintomo di infantilismo. Come pensate di poter abbandonare Swami? Dovete vivere CON Lui. Dovete vivere IN Lui.
Non potete assolutamente lasciarlo!

Potete abbandonare un posto o un oggetto, ma non potete abbandonare l'aria.
Se lo faceste, non potreste più vivere. Se lasciate la terra, vuol dire che siete morti. Non potete lasciare nessuno dei cinque elementi. Siete destinato a vivere perennemente con i cinque elementi e con il loro creatore.

Come potete pensare di poterLo lasciare? E' impossibile perché voi siete in Lui, Egli è in voi e voi e Lui siete UNO.
Come disse all'inizio Gesù Cristo: "La Luce Mi illumina."
(Dopo qualche tempo) "La Luce è in Me."
E (nel momento finale) "IO sono la Luce."

Analogamente "Io sono il messaggero di Dio."
"Io sono il figlio di Dio"
e finalmente "Io e Mio padre nell'alto dei cieli siamo UNO."
Il corpo, la mente e l'Atma sono i tre livelli della consapevolezza.

Io ho detto alla donna: "Se siete in Lui, se Lui è in voi, se Lui e voi siete UNO, cosa vuol dire 'lasciarlo'? Non siate infantile, mia cara sorella! Riunitevi a vostro marito." Io non so dirvi cosa abbia pensato di me, né desidero incontrarla ancora in futuro. Essa sembrava essere una devota alquanto violenta. Ho paura che potrebbe anche schiaffeggiarmi!
E' molto meglio essere prudenti. Ma io le ho detto ciò che Bhagavan ci insegna.

Tornando alla nostra linea retta tra 'A' e 'B', allora da un punto dove tutto è noto viaggiamo verso un punto dove tutto è sconosciuto. Perché?
Il punto sconosciuto non è possibile descriverlo mentre il punto conosciuto del percorso della vita è facilmente identificabile e misurabile. Il punto sconosciuto è oltre ogni descrizione, oltre la comprensione e oltre ogni insegnamento. Il punto sconosciuto è la spiritualità, il mistero è la religione. Questo è ciò che dicono le Upanishads.

Esprimersi significa nessuna esperienza

Le parole non riescono a spiegare completamente le cose. Quando provo a spiegare me stesso, mi rendo conto che non c'è esperienza. Per esempio:
'spiegatemi quanto amate vostra madre?' Basterebbero quattro pagine scritte fitte fitte?

Oppure, facciamo qualche domanda di prova ai nostri studenti: "Scrivete alcune note critiche sul seguente argomento..... avrete 5 punti ogni cento parole scritte."
Ecco gli argomenti: 'quanto amate vostra madre? Spiegatelo in cento parole."
Pensate di saperlo fare?
"Quanto amate vostro padre? Spiegatelo in 10 parole." Pensate di saperlo fare? E' impossibile! Certamente dopo venti anni di matrimonio, 10 parole potrebbero essere sufficienti per spiegare quanto siete felici! Forse basterebbero anche solo 5 parole! Se 5 parole sono sufficienti, perché sciuparne altre per spiegarlo con 10 parole? Nel periodo della luna di miele avreste potuto scrivere volumi interi. Ma adesso..... 10 parole sono anche troppo!

Allora, amici miei, le cose più importanti non possono essere spiegate o misurate a parole. Ma allora , se non siete capaci di esprimere a parole la vostra gratitudine o il vostro amore, il vostro sacrificio o la verità, come potete aspettarvi di descrivere Dio con semplici parole? E' impossibile.
Quindi questo punto sconosciuto della vostra vita ('B') è al di là di ogni insegnamento

Ciò che si scrive è solo accademico. Le parole non possono spiegare l'ignoto, né la mente riesce a pensarci. La mente non può stimare, comprendere o misurare l'ignoto.
Qualcuno può dire: "Signore, io so di che si tratta! Io posso parlarvi di questa cosa e descriverla!"
Ma per favore, non diciamo sciocchezze!!! Restatevene a casa, perché quest'area dell'ignoto è al di là di ogni parola e di ogni pensiero.

Quindi, amici miei, la religione si muove da un punto noto ad un punto sconosciuto Non cerchiamo di fare di tutto per descrivere l'ignoto con le parole o solo a stimarlo perché, come spiegano le Upanishads, è chiaramente impossibile.
La Bhagavad Gita fa un piccolo passo in più e dice: "E' un mistero, miracoloso e misterioso."

Potreste restare veramente sorpresi nel vederne gli sviluppi. Il momento in cui vedete Bhagavan non riuscite a descrivere i vostri sentimenti. Il momento in cui vi trovate vicino a Lui, non riuscite a descriverlo. Non potete capirlo. La vostra mente e le vostre parole non bastano. Anche se qualcuno ve lo raccontaste, non ci credereste.

Lo YOGA ci porta dall'ignoto al manifesto

La Verità è esistenziale e può solo essere sperimentata, è comunque oltre la comprensione umana. Riuscire a descrivere 'dal manifesto all'ignoto' è oltre ogni insegnamento, e quel cammino si chiama Yoga. Non sto parlando dello Yoga nei termini che tutti conosciamo, come è usato dai giornali .

Lo 'Yoga' di oggi è soltanto un esercizio fisico. Ogni stazione TV, - Gemini TV o E.T.V o V.T.V o Star TV, o Super Star TTV - ci parla dello Yoga. Cosa significa? CIO' CHE ESSI MOSTRANO E' SOLO UNA GINNASTICA!
Un esercizio di alta acrobazia! Tutti usano in questo modo il nome 'Yoga', ma non si tratta di questo.

Lo Yoga non è un esercizio fisico. Yoga è il processo che ci porta dal punto conosciuto al punto sconosciuto. Yoga è la linea di connessione tra il manifesto e l'ignoto. Yoga è il legame tra l'uomo e Dio. Yoga è il processo per cui l'uomo si mette in sintonia con Dio. Così come sintonizziamo una radio, Yoga lo fa tra l'individuo e l'anima.
Guardarsi dentro, questo è lo YOGA.

Bhagavan ne parla in modo straordinario: "Cos'è la felicità? La felicità è l'unione con Dio." Questa è la definizione di Bhagavan . La felicità è l'unione con Dio. La felicità non è quella che si ottiene da una buona tazza di caffè. Alcune volte pensate di essere felici davanti ad un dolce o ad una pizza. Ma la pizza o il dolce non sono la felicità, così come non lo sono un pezzo di formaggio o delle noccioline o un hamburger. Certamente no! La felicità è l'unione con Dio. Swami ha parlato di Felicità, ma in termini spirituali si dice 'Yoga'.

'Yoga' è quindi la vera felicità. Questa è l'unione con Dio, che connette il manifesto con l'immanifesto. Da ciò che può essere descritto a ciò che non può esserlo, dal pensiero a oltre il pensiero, questo è ciò che si chiama Yoga. Questa è spiritualità.

Ma parlando con sincerità, non posso assolutamente condannare le ordinarie pratiche Yoga. No, no! Lo Yoga che conosciamo insegna certe posizioni utili a mantenere il corpo in forma e sano. Quando il corpo è stanco anche la mente è stanca. Se il corpo sta bene lo stesso è per la mente. La mente ed il corpo si muovono insieme. La parte grossolana della mente è il corpo, mentre la parte sottile del corpo è la mente. Sono stato chiaro? Quindi il nostro corpo e la nostra mente sono in stretta relazione. Io non posso dire: "Ho lasciato a casa la mia mente mentre il mio corpo è qui!"
La risposta sarebbe: " Per favore lasciami solo! Quanto dici mi ha molto confuso."

Il corpo e la mente sono quindi in stretta relazione.
Un semplice esempio: quando il corpo è malato la mente non riesce ad essere attiva. Quando la mente è sotto l'influenza dell'ipnosi, il corpo si comporta di conseguenza. L'ipnosi può far muovere il vostro corpo perché la vostra mente è stata messa sotto controllo e colui che vi ipnotizza può farvi muovere a suo piacimento. Quindi noi siamo una miscela di corpo e mente. Da un punto di vista medico con la parola 'psicosomatico' si indica la relazione tra corpo e mente.

Lo Yoga ci aiuta a dare armonia ad un corpo sano e ad una mente sana, mentre ci troviamo in viaggio verso il punto dell'immanifesto.

La prossima settimana vi racconterò altre cose. Grazie molto per essere stati con Me!