Satsang

Differenti categorie di religioni

22 luglio 2001

Prima Categoria: Religioni basate sulla Ignoranza

L'ultima volta che ci siamo incontrati, abbiamo parlato delle diverse categorie di religioni. Delle sette categorie totali, ne abbiamo fino ad ora prese in considerazione cinque.
Questa mattina parleremo delle due categorie restanti. Prima però voglio farvi un brevissimo riepilogo di quanto detto, a beneficio di coloro che non sono stati presenti in quella occasione, perché non posso ripetere le cose in modo completo una seconda volta.

La prima categoria, il primo tipo di religione è quello basato o centrato sull'ignoranza. Si tratta sempre di persone dogmatiche e comunque sono persone deboli e molte volte perfino un po' stupide. Non accettano compromessi di alcun genere; non vogliono sentire ragioni; soprattutto non desiderano ascoltare il punto di vista di nessun altro per via della loro ignoranza, grande come L'Himalaya. Quindi il primo tipo di religione presa in considerazione è quella che si basa sull'ignoranza. Le persone di questo genere non di rado finiscono per essere violente, sempre convinte di battersi per ciò in cui credono.

Seconda Categoria : Religioni basate sulla paura

La seconda categoria è quella che si basa sulla paura. La paura di Dio è l'inizio della saggezza. Ma perché avere paura di Dio? "Perché sarete trascinati all'inferno se commetterete certe azioni peccaminose. In qualche posto ho letto la descrizione dell'Inferno: verrete fritti in padella con l'olio bollente e verrete ridotti a livello di una patatina fritta!
Oppure:
verrete tenuti esposti al sole cocente fino ad essere completamente essiccati come foste un pesce! Io non voglio vivere nella paura perché so che esiste l'inferno. C'è gente all'inferno che mi torturerà!!! Mi faranno camminare in equilibrio su un rasoio tagliente o passare attraverso il fuoco."

Per questo, per sfuggire alla tortura e alla paura dell'inferno, io seguo una religione. Questa è la tipica religione basata sulla paura. In essa si parla tantissimo d'inferno, punizioni e torture. In realtà nessuno sa se ci sia veramente un inferno, ma credendoci, la gente finisce per perdere la gioia e l'entusiasmo del presente. Non riuscirete più a gioire di nulla, pensando che poi alla fine ci sarà un terribile inferno ad attendervi.
Questo pensiero vi seguirà ovunque e qualunque cosa farete sarà solo fatta nel tentativo di evitare l'inferno. Questa è la tipica religione basata sulla paura.

Terza Categoria : Religioni basate sull'ingordigia o sulla necessità

La terza categoria di religioni è quella che si basa sull'ingordigia.
Questo tipo di religione nasce dalla necessità e dall'ingordigia. Ecco un esempio di come ragiona una persona legata a questo tipo di religione:
"Il mio più grande desiderio è che mio figlio ottenga un posto al collegio di medicina. Per questo mi alzo alle 4,30 - 5 di ogni mattina e partecipo con molta devozione al Nagarsankirtan (Il canto mattiniero dei Bhajan in giro per l'Ashram)! Poi alle 2 dopo mezzogiorno mi vado a mettere in fila per partecipare al Darshan del pomeriggio. Partecipo a tutti i Bhajan con gli occhi chiusi, (pensando, ovviamente, alla scuola di ingegneria e non ai piedi di Baba). Io sono molto religioso e devoto perché ho molte necessità." Questo è un tipico ragionamento di un seguace di questo tipo di religioni.

"Quando la mia prima figlia deve sposarsi, io farò nove giri intorno a Ganesha la mattina e nove la sera, fino a che Egli non sarà completamente nauseato di vedermi! Ganesha allora dirà: "Va bene! Ti manderò qualche buon partito per tua figlia!" Poi, una volta che la figlia si sarà maritata, questa stessa persona dirà: "Grazie Ganesha. Arrivederci a quando avrò ancora bisogno di qualche cosa. Ciao!"

C'è sempre alla base qualche problema o bisogno, sia esso ufficiale, nella famiglia, negli affari, personale o collettivo, si tratta sempre di una necessità o di una forma d'ingordigia. Qualunque sia il problema, la religione cui ci si rivolge con la speranza di risolvere il nostro problema, finisce per essere basata sul bisogno e sull'ingordigia. Questa è la terza categoria.

Quarta Categoria: calcolo e abilità

La quarta categoria di religioni si basa sul calcolo e sull'abilità.
Cosa si intende per 'calcolo e abilità'? Le persone che fanno parte di questa categoria discutono e fino a che uno non perde ogni interesse nella religione. Questo avviene perché quelle persone parlano di un qualcosa che non hanno mai sperimentato e di cui non hanno una reale conoscenza.
Possiamo capire quando un uomo non ha alcuna esperienza di ciò che parla perché le cose più semplici vengono rese molto complicate, quando, al contrario, una persona esperta riuscirebbe a rendere più semplici le cose complesse. Quando una persona usa paroloni ed espressioni complesse, state pur certi che si tratta di una persona inesperta. Non si tratta certamente di persone pratiche!

Pertanto la quarta categoria è quella basata sulla logica e sulle discussioni. Si tratta di una categoria molto pericolosa perché potreste incontrare una persona che dice: "Segui il cammino Non-duale." OK, la sua idea sembra essere buona. Poi il giorno successivo, troverete un'altra persona che dice: "Segui il cammino duale" Oh! Questa sì che mi sembra una buona idea. Infine un altro giorno ancora troverete un terzo uomo che dice:
"Seguite il cammino della Non-dulità qualificata".

A questo punto finite per trovarvi nella confusione più grande e non sapete più quale strada seguire!
Esistono poi altre persone che invocano il 'Materialismo' Questa sì che mi sembra una buona idea!!! In conclusione ascoltando persone diverse, finirete per non fare più nulla! Sarete solo molto confusi!

La religione si presta molto poco alla logica ed alle discussioni. La religione non è solo una semplice spiegazione o un testo sacro. Da un punto di vista spirituale non serve una spiegazione. La Spiritualità è un'esperienza. La religione non è mai una semplice spiegazione, ma è una esplorazione. Si deve esplorare e ci si deve immergere profondamente nell'oceano per raccogliere le perle della saggezza. Superficialmente l'oceano vi mostrerà solo le onde e, al massimo, vicino alla costa potrete raccogliere cozze fresche. Mentre al contrario, le perle si trovano solo nella profondità dell'oceano. Quindi immergetevi profondamente ed esplorate!

Quindi la religione è una sorta di esplorazione e sperimentazione. Non si tratta solo di ascoltare qualcosa. Le religioni, oggi, sono diventate motivo di discussione, dibattiti, logica erudizione e conoscenza libresca.
Noi ascoltiamo tutte queste chiacchiere e finiamo per scordare ciò che veramente conta. Le chiacchiere non meritano di essere ricordate perché sono sempre l'origine di contro chiacchiere. Questa è la quarta categoria di religioni.

Quinta categoria: intelligenza

La quinta categoria di religioni si basa sulla intelligenza (Sath). La volta scorsa abbiamo parlato a lungo della differenza tra intelletto e intelligenza. In quella occasione abbiamo discusso tutti i punti e gli argomenti relativi alla differenza tra intelletto e intelligenza.

Eccovene un piccolo riepilogo: noi siamo intellettuali; tuttavia questo non significa che siamo intelligenti. Bisogna essere molto chiari al riguardo.
Noi non siamo intelligenti; siamo solo intellettuali. Cosa intendo allora per intelligenza? Se io sono intelligente dovrei sapere come sintetizzare, come mettere insieme, come essere armonioso, come rimettere insieme molti pezzi. Essere armonioso, sintetizzare, riunire, combinare è il lavoro di una persona intelligente.

Un intellettuale invece crede nei singoli pezzi, nei frammenti e nelle conoscenze incomplete, e questo è molto pericoloso. Noi siamo intellettuali perché di solito ci specializziamo solo in una branca del sapere, solo in un settore. Questo significa essere intellettuali. Un uomo intelligente invece avrà una visione completa, una visione olistica e una sorta di saggezza. Questo è ciò che viene chiamata 'religione basata sulla intelligenza.

La volta scorsa abbiamo già parlato a lungo di queste cose. Ora lasciate che vi parli delle due categorie che sono rimaste.

Sesta categoria: meditazione (Chit)

La sesta categoria di religioni si basa sulla meditazione. La gente ha delle idee molto strane sulla meditazione. (Io non mi stanco mai di ripetere questa cosa, come vi ho già detto precedentemente, perché l'assemblea non è sempre la stessa). Abbiamo reso la meditazione ridicola, una parodia, una farsa ed un affare a buon mercato.

Forse potrà non piacervi quando faccio queste osservazioni negative, ma vi prego, prendete un qualunque giornale e rendetevi conto direttamente voi stessi. Troverete sicuramente qualche annuncio del tipo: "Meditazione in 30 giorni, per sole 500 rupie" . Ma allora dovremmo pensare: "Oh, ma allora questi Rishi e questi Saggi non avevano abbastanza denaro! Per questo motivo hanno passato centinaia di anni in penitenza, nella foresta per imparare la meditazione. Mentre adesso, nuovi iniziati possono acquistare facilmente classi di meditazione, pagando solo 500 rupie per una settimana!"

La Verità è che sono tutti diventati molto bravi a fare affari con la religione. La meditazione è cosi a buon mercato che chiunque può apprenderla in una settimana, pagando solo 500 rupie? Chi è il 'buffalo' che può insegnare queste cose in questo modo? Che sciocchezze!!!

Amici miei, se siete venuti ai piedi di Loto di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, vi prego ricordatevi sempre di queste cose! Fate in modo che sia una specie di 'auto-remainder'. Io sto ricordando a me stesso le parole di Baba.
Questo è tutto.

Questo è il lavoro di un insegnante - fare in modo che voi vi ricordiate. Io non ho altra autorità. Io non sono su un piedistallo più alto. Io non ho alcuna devozione o esperienza in più. Io sono uno tra di voi, o al minimo tra tutti voi. La sola credibilità e qualifica che io ho è quella di essere un insegnate, abituato a parlare in pubblico fin da quando ero piccolo.

In secondo luogo, io ho il privilegio di essere vicino a Bhagavan. Per questo motivo, io so certe cose che Egli è solito dire ad alcune persone e che non sono, solitamente, a disposizione per una audience più vasta.
Essendo stato benedetto con questa opportunità, io amo usare questa opportunità per dividere con gli altri queste informazioni. Io considero questa cosa una mia precisa responsabilità e da questa traggo una gran gioia. Una volta che queste chiacchierate siano state registrate esse saranno di grande aiuto ai posteri.

Oggi la meditazione è diventata un grande business. E' diventata veramente a buon mercato. Ma cos'è la vera meditazione? La meditazione è la 'cancellazione' della mente. Quando la mente arriva a fermarsi, quando la mente non esiste più (positivamente, negativamente o in modo mondano), questa assenza di pensiero è la meditazione. Un pensiero positivo, dopo tutto è pensiero.

Allo stesso modo, pure il pensiero negativo è un pensiero. Questo vuol dire che i pensieri dovrebbero fermarsi del tutto. Il momento in cui i pensieri si fermano, noi diveniamo liberi dal pensiero. L'assenza di pensiero è ciò che chiamiamo 'meditazione'. Allora la meditazione è al di la del pensiero positivo o negativo. E' uno stato di assenza di pensiero o di libertà dal pensiero. Quindi la meditazione è assenza di pensieri.

(Voglio ancora una volta ricordarvi che tutto ciò che dico in questi incontri è parte della letteratura Sai. Nessuna delle idee è esclusivamente mia.)

Il punto successivo riguarda l'ottimismo ed il pessimismo. L'ottimismo è sempre riconducibile ad una speranza senza fine. Chi vive sempre sperando è un ottimista, mentre chi cessa di sperare è un pessimista. Speranza senza fine è ottimismo. La fine della speranza è pessimismo.

Ma la meditazione non è né ottimistica né pessimistica, né una speranza, né una fine. La meditazione è oltre entrambe queste cose, perché entrambe sono legate alla mente. "Io spero! Perché è la mia mente che spera. Oppure:
"Io non spero" perché la mia mente è in uno stato di assenza di speranza.
Allora, avere speranza o essere senza speranza sono due attitudini della mente. Ma la meditazione è oltre la mente e quindi non è né positiva né negativa.

Su e Giù per la scala.

C'è un altro punto importante: immaginate una grande scala con molti pioli o gradini. La gente si arrampica sulla scala, ma la stessa gente può anche scendere dalla scala. L'intelligenza è paragonabile all'atto di salire sulla scala, mentre l'intelletto è paragonabile alla discesa. L'intelligenza è quindi sempre rivolta verso l'alto, mentre l'intelletto è diretto verso il basso. Quindi la religione della logica, la religione del calcolo, che è la quarta categoria di cui abbiamo parlato, è quella dell'intelletto diretta verso il basso. La religione dell'intelligenza è invece quella che sale la scala verso l'alto.

La sesta categoria di religione, basata sulla meditazione, non sale né scende alcuna scala. Meditazione significa molto semplicemente 'gettare via del tutto la scala'! Gettare via la scala ! Fino a che la scala c'è, potete sentire la necessità di arrampicarvi, e questa è dovuto all'intelligenza.
Ma potete anche sentire la necessità di discendere dalla scala e questo è dovuto all'intelletto. Invece , molto più semplicemente, gettate via la scala. Non abbiate più nulla a che fare con la scala.

Cosa significa tutto questo? Voi potete salire o scendere dalla scala.
Invece, restate dove siete, non arrampicatevi né discendete la scala, semplicemente restate dove siete. Siate con il vostro stesso Sé, indisturbati, nel silenzio del vostro cuore, in tutta serenità, in tutta solennità, in solitudine, completamente soli! Vivere nel vostro stesso Essere - questa è la religione della meditazione. La religione della meditazione consiste nell'essere con il proprio Sé, non con il corpo, non con la mente e non con l'intelletto. Essere con il proprio Sé, essere con l'Essere, essere Uno con l'Essere, il Sé, è ciò che si chiama religione della meditazione. Questo è molto necessario per tutti.

Procedure di meditazione.

Perché la maggior parte delle persone chiude gli occhi durante la meditazione? Essi chiudono gli occhi, siedono con la colonna vertebrale eretta e meditano. La ragione è che una volta che avete chiuso gli occhi, automaticamente rivolgete lo sguardo al vostro interno, guardate in voi stessi. Dhyana Vahini è il libro, scritto da Bhagavan, che spiega i segreti e le procedure per meditare. Quando meditate, dovete sedere dritti e non appoggiarvi sugli altri o dormire in grembo al vicino! Non si può fare un pisolino o muoversi in continuazione. Occorre essere vigili, svegli e consapevoli e soprattutto non ci si dovrebbe mai addormentare.

Alcune persone iniziano con buona volontà e si predispongono alla meditazione, ma poi, dopo un paio di minuti, si mettono a russare! Si tratta di 'meditazione sonora ' o se preferite 'meditazione con dispositivo sonoro' !!! Ma la vera meditazione non ha nulla a che vedere con tutto questo. La Meditazione è 'essere consapevolmente svegli' con gli occhi chiusi. Quando si chiudono gli occhi è abbastanza facile cadere preda del sonno. In meditazione questo non deve accadere e quando si chiudono gli occhi non si deve assolutamente dormire.

Cosa si deve fare dopo avere chiuso gli occhi? Innanzitutto NON bisogna continuare a guidare; NON bisogna continuare a gestire gli avvenimenti; NON bisogna pianificare nuovi progetti; NON bisogna sognare che il nostro nemico risulti sconfitto; NON bisogna sognare di essere in grado di controllare tutti e volare in alto! Queste sono tutte sciocchezze!
Molta gente chiude gli occhi, ma lascia che la propria mente 'vada al mercato' o in ufficio o che continui a rivaleggiare con il proprio nemico (la mente spera sempre nella caduta di qualche nostro nemico). La mente è sempre in attesa di qualcosa che deve avvenire o riflette su cose già avvenute.
Ma la meditazione non ha nulla a che vedere con questo stupido gioco della mente.

Con gli occhi chiusi bisogna guardarsi dentro, riscoprendo l'Essere Vitale che è in noi. Questo significa che non dovete più pensare a nulla. Non dovete più avere desideri, speranze o delusioni di qualunque genere.
Quando manca ogni attività di questo genere, la mente si volge all'interno e allora scordate la associazione con il corpo e con la mente. Cominciate a focalizzare l'attenzione sul vostro amore che si espande verso livelli sempre più elevati, esattamente come vi chiede Bhagavan. Poi vi cominciate a rendere conto che intorno a voi c'è la Coscienza. Sentite che la Divinità in voi è la stessa che è in ogni altro essere. Visualizzate e percepite ovunque la Coscienza Cosmica.

Bhagavan ama molto scherzare su come facciamo meditazione e racconta:
"una volta un devoto stava meditando quando improvvisamente qualcuno bussò alla porta. Allora l'uomo, che era seduto in meditazione, gridò subito alla moglie - Vai! C'è il lattaio. Apri la porta. E' già il momento della mia tazza di caffè - Questo è solo un esempio di 'meditazione del caffè e niente altro!"

Se cercate nella letteratura Sai, troverete che Swami parla spesso di queste cose. Bhagavan fa spesso un altro esempio: c'è un uomo che sta meditando.
Improvvisamente sente un buon odore che viene dalla cucina e chiede alla moglie: "Cosa stai preparando per colazione? E' pronta la colazione?"
Questa non è meditazione! E' 'meditazione da cucina' o 'meditazione del caffè' sebbene gli occhi fossero chiusi e la porta chiusa!

C'è poi un'altra categoria di persone che medita. Queste persone meditano confortevolmente tra le 4,30 e le 5,30 della mattina. Chiudono molto bene la porta in modo che nessuno possa disturbarli, vanno in samadhi e poi ..... si riaddormentano, fino a che, fuori dalla porta, qualcuno gli urla:
"E' ora di alzarsi e andare in ufficio."

Ma appena questi signori escono dalla stanza della meditazione, si mettono a gridare verso tutto e tutti! Gridano al figlio perché non si è alzato in orario. Gridano alla figlia che non è ancora pronta. Gridano alla moglie perché non ha ancora comprato le provviste della settimana. Ma allora su cosa hanno meditato? Solo sul figlio, la figlia e le provviste. Potete chiamare questa meditazione?

Come è possibile che egli diventi così 'normale' immediatamente dopo avere meditato? Come può comportarsi in modo così anormale e strano immediatamente dopo la meditazione? Questo significa che ciò che rimprovera alla propria famiglia è stato il punto focale della sua meditazione o meglio durante la sua cosiddetta 'meditazione'. Amici miei questa non si può chiamare meditazione secondo nessun standard!

Religione basata sulla vera meditazione significa: identificarsi con il proprio Sé; essere con il proprio Essere; cancellare i nostri Ego; raggiungere uno stato di assenza di pensieri, essere senza desideri.
Tutto questo significa essere al di là di ogni positività e negatività, ottimismo e pessimismo. Significa essere sempre vigili e consapevoli.

Quindi la religione basata sull'intelligenza, Sath, è la quinta categoria.
La sesta categoria di religione, basata su una vera meditazione, viene chiamata Chit (Consapevolezza). La settima ed ultima categoria di religioni si basa sull'estasi.

Estasi ed eccitazione

Estasi significa Ananda (Beatitudine). Amici miei, parliamo un paio di minuti di questa Ananda. Sappiamo tutti cos'è l'estasi? Abbiamo già sentito la parola 'estasi', ma difficilmente siamo 'in estasi'. Noi siamo spesso 'in errore ' (erratic) o 'lunatici' (lunatic) o 'cosmetici' (cosmetic) ma difficilmente siamo 'in estasi' (estatic)! Essere 'in estasi' si riferisce allo stato di 'estasi'. Siamo spesso eccitati ma quasi mai 'in estasi'.
L'estasi e l'eccitazione sono due cose molto diverse. Io non voglio giocare con le parole. Non sono un professore d'inglese che può permettersi di farlo. Per vostra informazione io sono professore di botanica, che non ha nulla a che vedere con il linguaggio (le piante non parlano, ma sono esse che mi fanno parlare! Ma questa è un'altra storia!).
Come dicevo l'estasi e l'eccitazione sono cose diverse. L'estasi è qualcosa di spirituale, mentre l'eccitazione riguarda il fisico.

Recentemente, ho incontrato un amico dopo 20 anni. Poi ho incontrato un mio collega che non vedevo da 38 anni. Con questo non posso dire: "Sono in estasi per averli incontrati." Se dicessi una cosa del genere il mio interlocutore penserebbe che non conosco l'inglese. Non potete essere in estasi semplicemente per avere incontrato un amico che non vedevate da moltissimi anni. Tuttavia si può essere eccitati per questo avvenimento, questo sì! Può succedere che vi mettiate a saltare dalla gioia, mentre parlate con lui. Chiunque vi dovesse vedere potrebbe dire: "Quel signore è in preda all'eccitazione."

L'eccitazione è una condizione che si presenta improvvisamente e inaspettatamente.
Una persona molto cara, che voi amate molto, appare all'improvviso di fronte a voi (A.K. batte le mani in segno di gioia) e questo vi rende eccitati!
Oppure vincete improvvisamente alla lotteria! O siete nominato 'Crore Path' (A.K. si riferisce ad una popolare trasmissione televisiva Indiana, dove qualcuno viene improvvisamente nominato 'Crore Pathi' vincendo un crore di rupie, circa 213.000$ - NdT) che eccitazione sarebbe!!! Quindi incontrare inaspettatamente la persona amata o vincere ad una lotteria può anche rendere una persona molto eccitata.

L'eccitazione si riferisce alle cose del mondo, alle cose materiali ed è quindi un fatto fisico, temporaneo. Non si può restare eccitati 24 ore al giorno a meno che nella mente non ci sia qualche cosa di sbagliato!
Sarebbe necessario uno psicanalista. Non è assolutamente possibile essere eccitato in continuazione.

L'eccitazione è quindi un fenomeno temporaneo, relativo alle cose del mondo ed è un fatto puramente fisico. E' sempre legata ad un inaspettato momento di gioia. La felicità alla milionesima potenza è eccitazione. La gioia alla bimillionesima potenza è eccitazione. Ma l'estasi è qualcosa di diverso.

Quando vedo Bhagavan non sono eccitato, sono in estasi! Quando vedete Bhagavan siete in uno stato di estasi. Quando ottenete l'intervista siete in estasi. Quando mi concede il padnamaskar sono in estasi! (Naturalmente dovrei aggiornare questa espressione perché, come ha detto Swami nel discorso del Gurupurnima, d'ora in poi non ci sarà più alcun padnamaskar, a meno che non nasca un 'mercato nero del padnamaskar'!!!) Quando Swami dice:
'Vai dentro la stanza delle interviste,' sono subito in estasi. Quando mi guarda, sono in estasi. Quando invece, dopo molti anni, incontro un caro amico sono solo eccitato.

Quindi l'estasi è qualcosa di spirituale. L'estasi è un fatto religioso.
L'estasi è Divinità. L'estasi è uno stato al di là della mente e dell'intelletto. L'estasi è qualcosa riservato all'Essere e non serve a far passare il tempo (A.K. fa un gioco con le parole Beeing e time beeing - NdT). L'eccitazione è il fenomeno di un momento, mentre l'estasi è qualcosa che fa parte del nostro stesso Essere.

Allora questa religione dell'estasi 'Ananda' è non-dualità. La religione di questa categoria è la più importante. Bhagavan Baba spiega l'estasi in questo modo. Egli è lo 'sponsor' della Beatitudine e vorrebbe che noi seguissimo solo una religione di questo tipo, la religione dell'estasi e di Ananda. Cosa significa questo?

"Sempre Felici!"

Quando Swami passa tra la gente durante il Darshan, c'è sempre qualcuno che dice:
"Swami la mia gamba è fratturata." "Manchidi. Molto bene" risponde Swami.
Qualcun altro dice: "Mio nonno è morto." E Swami risponderà: "Chala Santosham. Sono molto contento!". Qualcuno dalla terza linea dice:
"Swami, sto per sposarmi." E il Divino risponde: "Chala Santosham. Sono molto contento". Questa è estasi! Sia che si parli di morte, di una frattura o di un matrimonio, Bhagavan risponde sempre "Chala Santosham! Sono molto felice, molto bene."

Potete farlo voi? Siete in grado di dire cose simili? Vi prego, provate anche solo per un minuto. Se qualcuno viene da voi e vi dice: "Ho perso mio nonno" voi non gli direte certamente: "Chaala Santosham, sono molto felice"
a meno che non abbiate fatto un'assicurazione sulla vostra vita! Non osereste certamente dire una cosa del genere. Se qualcuno vi dicesse che si è fratturato una gamba gli direste forse: "Sono molto felice!"? Non lo fareste mai, a meno che non abbiate robuste guardie del corpo intorno a voi!

Ma ecco Bhagavan che in ogni situazione dice: "Santosham, sono molto felice" oppure "Manchidi, manchidi. Molto bene, molto bene " e lo dice per ogni cosa, sia che si tratti di nascita o di morte, sia che si tratti di una separazione o di un matrimonio. Si!! Egli dirà sempre e solo:
"Manchidi, Manchidi. Santosham! Molto bene, molto bene! Sono molto felice."

Questo è lo stato di Beatitudine. La Beatitudine non è uno stato che è sempre a voi favorevole. La Beatitudine non è uno stato che rappresenta sempre il meglio della nostra vita. La Beatitudine non è sempre vantaggiosa o profittevole. Non è necessario che sia così. Ci può essere invece una perdita totale. Ci può essere tradimento. Ci può essere fallimento o morte tragica. Ma anche in questi casi, la Beatitudine continua perché la Beatitudine è non-duale. La Beatitudine non ha nulla a che fare con nascita e morte, profitti e perdite, successo o fallimento perché la Beatitudine è uno stato non-duale.

Ringraziamento e Gratitudine

Una volta Bhagavan diede il seguente insegnamento. Io penso che molti di voi ricorderanno le Sue parole: " Io non amo la gente che mi prega. Io non voglio oratori che mi elogiano."
C'è qualcuno tra noi che potrebbe dire la stessa cosa? Noi gradiamo solo le lodi, è vero o no? Diciamo: "Lodaci" mentre Baba dice :" Non elogiatemi. Non mi piace." Perché?

Quando noi diciamo: "Grazie Swami" Swami risponderà: "Io non sono una terza persona, signore!" Cosa significa questo? Quando vostro padre vi da un nuovo paio di pantaloni voi gli dite: "grazie padre. Sei un uomo così buono.
Mi ha regalato un camicia veramente bella." E' vero o no che parlate così?
Questo però implica che ieri vostro padre non è stato buono con voi perché non vi ha dato nulla, mentre oggi è buono perché vi ha regalato un paio di pantaloni. Domani, se dovesse dirvi 'NO', sarebbe nuovamente cattivo.

Per questo non dovete ringraziate i vostri genitori. Ringraziate forse vostra madre per il gustoso cibo che vi prepara ogni giorno? No, non è così.
Perché? Essa è vostra madre e voi avete ogni diritto di chiederle di comportarsi così. Per questo essa non si aspetta da voi alcun ringraziamento. Una terza persona invece, si aspetta che la ringraziate. Se vi cade un fazzoletto e una persona ve lo raccoglie voi direte:
"Grazie."
Se qualcuno vi dà una penna voi direte: "Grazie."
Quindi quando si tratta di una terza persona la ringraziate. Per questo motivo Bhagavan dice: "Signore, io non sono una terza persona." Non è necessario che voi lo ringraziate per tutto ciò che vi da; piuttosto siategli grati. E' chiara la differenza? Ringraziare è diverso dall'essere grati. Io vi posso essere grato senza dirvi per questo: 'Grazie".

'Essere grati' significa avere gratitudine, mentre 'ringraziare' è soltanto una routine: "Grazie, grazie, grazie" Perché lo diciamo? Non significa nulla. Prendete per esempio L'Air India o la British Airlines. Quando il volo é terminato e i passeggeri stanno lasciando l'aereo, il personale sta schierato al cancello ripetendo in continuazione: 'Grazie, grazie, grazie" mentre contemporaneamente sorridono. Noi tutti sappiamoche questo non significa nulla. Ed anche noi diciamo: " Non c'è di che!" rispondendo al loro grazie. Sappiamo tutti che si tratta di routine e così molto semplicemente portiamo il nostro bagaglio e usciamo. Allora amici miei ringraziare è molto diverso dall'essere grati.
Quindi cerchiamo di essere grati, ma finiamola con tutti questi 'grazie'.

Pertanto, la beatitudine è gratitudine, e non semplicemente un 'grazie'.
Gratitudine non è 'essere grati'. "Io ti sono grato se fai. Ma se non lo fai, io non ti sarò più grato e diverrò tuo nemico!"
La Gratitudine è una qualità di base della vita solida esattamente come una roccia.

Sailaish

Ecco un semplice esempio. Nel recente viaggio a Latur, Swami si è trovato ad un certo momento seduto a tavola per il pranzo, mentre tutti noi eravamo indaffaratissimi a contare il gran numero di piatti che venivano serviti.
Alcuni piatti erano gradevoli altri meno, di alcuni abbiamo fatto il bis, mentre altri non li abbiamo neanche assaggiati! Comunque tutti eravamo intenti a osservare la tavola e i piatti che venivano serviti.

Bhagavan, che sedeva osservando tutto quanto succedeva intorno a Lui, improvvisamente ha chiesto: "Dove è Sailaish?" Perché chiedeva di una persona che in quel momento non si trovava lì con noi? "Sailaish, dov'è Sailaish?" Tutti eravamo lì - Ministri, Onorevoli, PrimoMinistro - ma Egli ha chiesto di una persona di nome Sailaish!

Allora ho pensato: 'Come sarebbe bello se il mio nome fosse Sailaish!
Se Baba chiama con tanta insistenza Sailaish, sarebbe molto bello avere anche questo nome, piuttosto che avere un nome che non interessa a nessuno.'
Egli insistette nel chiamare Sailaish, e noi tutti ci guardavamo in faccia senza capire.

Poi subito dopo mi ha chiesto: "Ti ricordi il ragazzo che ha viaggiato con noi sull'aereo? Non ha cenato l'altra sera, e non ha più bevuto un bicchiere d'acqua fino ad ora. Chiedigli di venire qui!" Così mi è venuto in mente quel ragazzo del quale mi ero scordato perché aveva terminato il suo lavoro.
Ho provato a ricordarmi di lui e sono andato a cercarlo. Ho trovato il giovane uomo vicino al cancello e gli ho detto: " Swami vuole vederti, Sailaish, presto vieni!"

Adesso Sailaish è diventato un V-V-V-V-VIP. I cosiddetti VIP sono 'Persone molto insignificanti' (Very Insignificant Persons)' . Ma quella persona è ora una 'Persona Molto Importante '(Very Important Person). 'VIP' significa sia 'Persona Molto Insignificante ' che 'Persona Molto Importante'.
Quando Swami vi guarda, siete un VIP, una 'Persona Molto Importante'. Quando Egli vi ignora diventate una 'Persona Molto Insignificante ' Questo è tutto.
Così Sailaish è diventato una 'Persona Molto Importante.'

Lo abbiamo fatto sedere e Swami, personalmente gli ha servito cibo. Che persona fortunata!! Poi ho pensato dentro di me: 'questa storia finisce qui.'
Quando è giunto il momento del the, Swami ha di nuovo chiesto: "Dove è Sailaish?" Ho subito iniziato a cercarlo. Dopo averlo trovato gli ho detto:
"Faresti meglio a restare qui intorno in modo che io non debba tutte le volte cercarti. Sembra che tu sia diventato "L'uomo del 'match' o 'l'uomo della stagione' oppure 'l'uomo che ha vinto il primo premio alla lotteria' oppure 'l'uomo più desiderato' che ha vinto un premio Oscar. Faresti molto meglio a non muoverti da qui."

Appena Sailaish è arrivato Swami gli ha detto: "Questa mattina, tu non hai mangiato bene. Hai mangiato solo poche cosette. Ora siediti e mangia."
Io ho pensato "Swami potrebbe chiedere a me una cosa del genere! Potrebbe chiederlo a chiunque qui. Perché lo chiede solo a questo giovane uomo?
Io non ci capisco nulla. Solo Lui sa il motivo."

Poi, come se Swami mi avesse sentito, si è voltato verso di me e ha detto:
"Poveruomo! Sailaish è stato con noi, prendendosi cura di ogni cosa ci riguardasse. Non ha mangiato per pensare e stare attento a tutto ciò che doveva essere fatto. Pertanto, poiché egli ha pensato a Me, ora io penso a lui." Io ero tutto preso dalla tavola imbandita ed Egli non stava pensando a me! Noi tutti pensavamo al cibo, ma Sailaish invece pensava a Baba. Per questo Baba ha pensato a Sailaish! Questo è ciò che si chiama Gratitudine.
Baba è la Gratitudine personificata. Swami è la vera metafora della gratitudine. Io vi sto parlando di questo ragazzo solo per farvi un esempio.

Ma le cose non sono finite qui. Siamo andati in un altro posto chiamato Nanded, dove c'era moltissima gente. Tutta questa folla aveva creato un tale assembramento che era molto difficile riuscire ad entrare nella casa.
Swami si è fermato al cancello ed ha aspettato fino a che Sailaish non è entrato in casa. Il ragazzo era più ricercato del Primo Ministro! Perché?
Bhagavan in questo modo gli esprimeva la Sua gratitudine, mostrando attenzione al ragazzo, che altrimenti sarebbe stato ignorato e sarebbe rimasto indietro.
Essere in quello stato di Gratitudine significa essere la gratitudine stessa. Questa è beatitudine!

Essere amico è un fatto soltanto mondano. Amare significa essere l'Amore stesso.
Questa è Beatitudine! Potete essere amici di un certo numero di persone, ma non potete avere tutto il mondo per amico, a meno che non siate un imbroglione o un politico. I politici dicono: "Fratelli e sorelle!" ma non lo pensano veramente, eccezion fatta per i loro parenti più intimi.

Invece di essere un amico, si può essere amichevoli. L'Amicizia è Beatitudine! Essere un amico è un fatto mondano. Essere un Amante è mondano, mentre essere l'Amore è spirituale.
Amici miei, io potrei parlarvi di queste cose ancora per moltissimo tempo.
Questo aspetto della Beatitudine, che è amicizia, che è l'Amore stesso, che è la gratitudine personificata.

Pace e Beatitudine

Ancora qualche parola su questo argomento prima di andare avanti.
Qualche persona è riuscita ad ottenere qualche risultato attraverso la religione della meditazione. "Signore, io credo nella meditazione." Questo è molto bello! "Signore io sto meditando." Questo è incoraggiante! Ma manca ancora qualcosa. Anche se hanno avuto successo nella meditazione, gli manca qualcosa che è di inestimabile valore nella vita. Essi sono in Pace, ma non in Beatitudine. La pace è diversa dalla Beatitudine. La Pace è solo propedeutica alla Beatitudine. La Pace viene prima della Beatitudine.
La pace serve a procurare la Beatitudine. La pace vi porta alla Beatitudine.
Quindi la Pace non viene come ultima cosa. E' solo la penultima.
L'ultima è la Beatitudine.

Esistono persone che sono molto spirituali, ma sono sempre troppo serie. Le loro facce sembrano essere spaventate! Le loro facce ci comunicano paura. Le loro facce ci fanno sentire che è meglio stare lontani da loro. Essi non sono pericolosi. Sono certamente molto spirituali, ma non hanno ancora provato la Beatitudine.

Bhagavan Baba è l'esempio migliore. Egli è Beato e vi fa essere beati.
Siete Beati alla Sua presenza perché Bhagavan è Beatitudine. Dio è Beatitudine e la Beatitudine è Dio. Vivete beati! Baba è Beatitudine! Per questo, alla Sua presenza, ci sentiamo Beati. Perché Egli ci conduce oltre lo stato di Pace, alla Beatitudine.

"A casa io medito. Nel Mandir, medito. Sperimento la Pace. So cosa sia la Pace. Io non sono disturbato, non sono agitato e in me non c'è alcuna tensione o ambizione. Gioisco per il silenzio della mia mente e mi identifico con il mio essere.. Ma qualche cosa mi manca." C'è abbastanza accordo in me, ma manca un 'pizzico di sale'. Se si aggiunge un po' di sale, allora il tutto diventa più gustoso. Allora voi avete la pace, ma il sale della vita, la Beatitudine, ancora vi manca.

Pertanto, amici miei, la Beatitudine è l'esperienza finale. La beatitudine deve essere desiderata ardentemente. La Beatitudine è il massimo della Spiritualità. Le Upanishads dicono: "Tutto il mondo nasce dalla Beatitudine; Il mondo è sostenuto dalla Beatitudine e alla fine si annulla nella Beatitudine. La Beatitudine è tutto."

L'Ananda o Beatitudine é Brahman. Pertanto , la Beatitudine è vita.

Come potete sperimentare la Beatitudine nel corso della vita? Questo richiede che voi sperimentiate la vita come fosse una festa. La vita è una danza. E' musica. E' una celebrazione ed è il sorriso. La vita non è 'pressione alta del sangue ' o ipertensione. La vita non è nulla di tanto serioso. La vita è gioia. E' voglia di ridere, é musica; è una festa ed una danza - vedete l'esempio di Natarajam (Lord Shiva che danza la Danza Cosmica). La vita è così bella! Godetevi la festa della vita. Rendete bella la vostra vita. La vita non deve essere una condanna.

Swami usa sempre tre parole: Sausilayamu (Bellezza); Saumanasyamu (Comprensione) e Jivanopaadh (Vivere la vita). La vita deve essere vissuta!
Ma noi non viviamo la nostra vita; la gettiamo via! Dovete vivere la vita gioiosamente, ridendo ed esultando. Dovete vivere la vita in uno stato di Beatitudine!

Per questo, voglio dividere con voi i tre punti seguenti prima di chiudere il mio intervento di questa mattina.

I tre stati: nascita, morte e amore

Esistono tre stati, due dei quali ci sono molto noti. Il primo stato è la nascita ed il secondo è la morte. La data del primo la sappiamo, mentre quella del secondo la ignoriamo anche se l'evento è certo che avverrà.
Tutti conosciamo queste due porte, d'ingresso (nascita) e d'uscita (morte).
Il primo stato crea il corpo, la nascita fisica. La morte, il secondo stato, è qualcosa di sconosciuto. Nessuno sa dove si va a finire.

Alcune persone dicono che si finisce in una tomba. Altri dicono che si resta così come si è, ma senza più il corpo. Tutto bene! Si possono descrivere centinaia di possibili ipotesi, ma è certo che nessuno è mai tornato a darci notizie certe, dicendo: "Questo è ciò che mi è successo dopo la morte".
Pertanto scordatevene. Il primo stato, la porta della nascita è molto noto.
Il secondo, la porta della morte, è sconosciuto. Questa è la vita.

La settima categoria di religione, la religione della Beatitudine, apre una terza porta tra queste due. Oltre le due porte iniziale e finale abbiamo quindi un'altra porta centrale. Di che si tratta? E' la porta dell'Amore. La porta dell'Amore è esattamente al centro tra le altre due. Ma nessuno di noi conosce l'esistenza di quella porta. Nessuno ne conosce la presenza.
Non siamo consapevoli di quella porta perché è sempre rimasta chiusa.
Per il fatto che la porta dell'Amore è sempre rimasta chiusa finiamo per conoscere solo le altre due porte.

Perché questa porta dell'Amore è sempre chiusa? Io amo la mia gente, amo la mia famiglia, amo il mio lavoro, amo la mia casa, mio....mio...mio, mio mio....mio=Maya, maya, maya! Swami spiega che se voi ripetete velocemente la parola Mio (My, my, my) diventa maya e cioè illusione. Quindi la porta chiusa significa 'contrazione' di Amore , che è morte, come ha spiegato Baba.

L'espansione dell'Amore è vita, mentre la contrazione è morte. Quindi quando la porta dell'Amore è chiusa, è morte. Questa porta dell'Amore non resta aperta per molto tempo. Quindi , amici miei, cerchiamo di aprire adesso la porta centrale dell'Amore, la porta della 'espansione dell'Amore' che è vita.

Aprendo questa porta cosa succede? Qual è il vantaggio? Noi moriamo mentre viviamo. Noi moriamo mentre siamo vivi! (Non sono matto, lasciate che vi spieghi) Cosa succede quando c'è l'Amore? L'Ego muore. Quando c'è l'Amore non c'è più Ego. Un uomo egoista non può mai amare. Se una persona egoista dimostra di amare, allora siate pur certi che è un buon attore. E' una finzione! Swami dice: "Ostentazione, sceneggiata, recita!"
Questo significa che è solo finzione.

Chi ama veramente non sarà mai egoista. La morte dell'Ego è il segreto dell'Amore. Quando l'Ego muore, nasce l'Amore. L'Amore è nato. Quindi, amici miei, quando io apro la porta dell'Amore, il mio Ego muore. L'Ego è ciò che causa i cicli delle nascite e delle morti. Attraverso l'Amore, io muoio mentre sono ancora in vita, perché il mio Ego muore. Questa è la immortalità o Amrithathwam o Eternità.

L'Eternità o Immortalità è 'morte in vita'. Questo è ciò che noi chiamiamo 'Jivanmuktha' che significa 'persona che si è liberata mentre è ancora in vita '.

Quindi amici miei, la liberazione o Moksha, non è uno stato 'dopo la morte'. La Liberazione è uno stato che può essere raggiunto mentre si è ancora in vita. La morte del vostro Ego vi può rendere immortali, facendovi diventare eterni. Pertanto fate in modo che questo corpo abbia nel cuore il sentimento dell'Amore. Il cuore ospita il sentimento dell'Amore e viaggia verso lo stato dell'ignoto, lo stato di immortalità. Quindi, dalla nostra nascita alla nostra morte fisica, apriamo la porta dell'Amore, che ci conduce verso la immortalità.

Possa Bhagavan benedirvi
Grazie per essere stati con me.