Cosa è la religione?
Sono molto contento di trovarmi di nuovo qui con voi oggi, dopo la celebrazione del Guru Purnima, per dividere insieme alcune riflessioni. Definendo la parola 'Religione' Bhagawan una volta ha detto che religione è tutto ciò che vi 'unisce', tutto ciò che vi 'collega', tutto ciò vi 'riporta indietro ' o che 'vi ricorda' il vostro stesso Sé'.
RE = UNA VOLTA, LIGION= DI NUOVO. Questo significa 'Ancora una volta torniamo indietro al momento della nostra nascita .' In altre parole, torniamo indietro al nostro vero Sé. Molto spesso sbagliamo pensando che la religione sia un settore particolare della vita umana, un particolare cammino, una specie di esercizio. Non è così. La Religione è ciò che Ricollega. Questo collegamento è purtroppo andato perso con il passare del tempo.
Tre Barriere ci separano dal Sé
Per molte ragioni abbiamo perso la consapevolezza della nostra vera identità. Stiamo sbagliando pensando di essere il corpo o a vivere con il sentimento di essere la mente. Per il fatto di essere convinti di essere il corpo, siamo consapevoli della nostra statura, del peso, dell'altezza e così via. Siamo quindi consapevoli del nostro corpo e della nostra personalità per colpa della falsa identificazione con il corpo. Per questo ci allontaniamo dal nostro vero Sé, cioè dalla nostra vera essenza.
Come prima cosa ci allontaniamo dalla nostra Realtà a causa della falsa identificazione con il corpo.
In secondo luogo poi, ci allontaniamo dal nostro vero Sé a causa della errata identificazione con la nostra mente. Quando mi identifico con la mia mente o piuttosto con il mio IO mi presento ricordando il mio titolo di studio, le mie realizzazioni, la mia posizione, il mio potere e le mie ricchezze. Divento presuntuoso, esibizionista, esagerato, orgoglioso e così via. Tutto questo è la conseguenza della mia identificazione con la mente.
Quindi la prima barriera che ci tiene separati o disconnessi dal nostro vero Sé o che ci ha allontanato dalla vera Realtà è la nostra identificazione con il corpo. Il secondo ostacolo è la nostra identificazione con la mente sotto forma di 'IO' .
Il terzo ostacolo è invece l'Intelletto. E' l'intelletto che ci fa credere di essere saggi, di essere dotati di capacità di Giudizio, di essere molto bravi nell'esercitare le facoltà della discriminazione, di saper scegliere e esprimere giudizi. Per questo motivo la gente dice, "io so che deve essere fatto. Io sono nel giusto. Non sbaglio mai. Sono capace di discernere." Questa presunzione di essere capaci di discernere o giudicare è ciò che si chiama 'Arroganza intellettuale '.
Esistono tre strati da rimuovere.
L'orgoglio psicologico (Mente o Ego), l'arroganza intellettuale (l'intelletto) e l'avarizia fisica o ingordigia (il corpo) - sono questi i tre strati che ci separano e ci tengono lontani dalla vera natura del Sé.
Voglio farvi un esempio concreto tratto dalla letteratura di Bhagavan. Egli ci dice spesso che noi indossiamo tre abiti: un soprabito esterno, la camicia sotto il soprabito e infine la maglietta che indossiamo a contatto con il torace. Se qualcuno vuole vedere il mio torace, occorre innanzitutto rimuovere il soprabito, che rappresenta la identificazione con il corpo. Poi occorre rimuovere la camicia che rappresenta la identificazione con la mente ed infine la maglietta che rappresenta la identificazione con l'intelletto. Solo allora potrà essere visto il mio torace, che rappresenta, in questo esempio, il vero Sé.
Ricapitolando, Bhagavan sostiene che ci siamo allontanati dal nostro vero Sé, dalla nostra vera identità, dalla nostra vera natura a causa della identificazione con il corpo, la mente e l'intelletto. Per questo abbiamo bisogno di una religione. E' in questo che si trova l'importanza delle religioni. Questo è il ruolo delle religioni - riportarci indietro verso il nostro vero Sé. Supponete per un istante che il microfono smetta di funzionare o che la lampadina cessi di illuminare. Che cosa è successo? Esse non funzionano più perché è venuta meno la connessione alla energia elettrica. Se vogliamo che tornino a funzionare è necessario che vengano 'riconnessi'. Si deve fare in modo che la corrente torni.
Allo stesso modo, ci siamo allontanati dal nostro vero Sé, dalla nostra vera natura e dobbiamo essere riconnessi, reinseriti, re-energizzati o se preferite ringiovaniti. Questo processo è il vero scopo, il vero obbiettivo della religione. Re + ligion significa 'collegarsi di nuovo '. Questo è lo scopo della religione.
Quando diciamo di seguire gli insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba, questo non significa che stiamo seguendo una nuova particolare religione. Non stiamo adottando una religione di natura diversa dalla nostra. Stiamo solo seguendo la stessa religione di sempre, ma in modo più vero, con la totale consapevolezza che questo significa, in aderenza al vero significato della parola 'religione '.
Questo significa che Bhagavan Baba vuole, attraverso i Suoi insegnamenti, che noi torniamo al nostro Sé. Bhagavan Baba vuole che gioiamo nello sperimentare la nostra vera Realtà, che è la vera natura del nostro essere, differente e ben distinta dal nostro corpo, dalla nostra mente e dal nostro intelletto.
La Religione ci ha diviso
Quali sono i vari tipi di religioni che troviamo intorno a noi? Quale é la religione che abbiamo seguito da sempre, generazione dopo generazione? Sono riuscite le religioni a realizzare lo scopo per cui sono nate? Ci hanno portato là dove promettevano? Siamo vicini al nostro obiettivo?
Se vogliamo essere onesti dobbiamo rispondere: "Assolutamente no! Non abbiamo raggiunto, né realizzato alcun obbiettivo. Ci siamo invece scordati il vero disegno unitario perché le religioni ci hanno divisi!"
La religione stessa ci ha diviso! La gente che appartiene alla stessa religione si combatte per futili differenze che esistono in alcune definizioni.
Esiste oggi una specie di guerra che ci tiene divisi; invece di provare a comprenderci, invece di essere saggi, invece di sperimentare la Divinità, invece di provare beatitudine, siamo divisi gli uni dagli altri.
Oggi voglio provare con voi ad esaminare le religioni che sono maggiormente seguite, ma che non hanno realizzato l'obbiettivo per le quali erano nate.
Sia subito chiaro che non desidero parlare in modo particolare di una qualche singola religione. Cerchiamo invece di riflettere insieme su tutte le religioni e di classificarle in diverse categorie di carattere più generale possibile. Non ci riferiremo a qualche religione con il suo nome. Questo sarebbe restringere troppo il campo e in più sarebbe sciocco e stupido. Non lasciate che io cada nella tentazione di farlo. Cerchiamo invece insieme di studiare le religioni considerandole con una visione più ampia. Cerchiamo di classificarle e di studiare questa classificazione una dopo l'altra, in un modo che sia il più ampio possibile, evitando cioè la visione ristretta di una singola religione.
1 - Religioni orientate all'ignoranza - Fanatismo
La prima categoria da considerare ha come base comune l'ignoranza. Cosa intendo con religioni basate sull'ignoranza? Molte religioni sfruttano e prosperano sulla ignoranza della gente. Come posso dire una cosa del genere? Lasciate che vi chiarisca questo mio punto di vista, esaminando un punto dopo l'altro.
Le Religioni che si basano sull'ignoranza sono caratterizzate dal fanatismo. E' pura ignoranza sostenere, "La mia è la sola religione! La nostra è la sola religione. Il Mio Dio è l'unico vero Dio!!! " Questo modo di esprimersi e di pensare è ciò che si definisce fanatismo.
Religioni basate sulla fede
Un altro tipo di religione fondata sulla ignoranza è quello nelle quali bisogna soltanto 'credere'. Cosa intendo dire? Per esempio alla domanda: "come posso riconoscere che il tuo Dio è il solo vero Dio?" La risposta è, "Credici!" Oh bene! "Come posso fare a sapere che la vostra è l'unica via valida?" E di nuovo la risposta: "Credici!". "Come posso essere certo che raggiungerò il mio obiettivo?" La risposta è ancora: "Credici!". Questo è il tipo di religione basata solo sul 'credere'.
Ma ciò che si crede è legato alle tradizioni, è legato alla società nella quale si vive e cambia continuamente, di momento in momento. Non si può avere fiducia in un sistema che si basa su cieche credenze, specialmente nel mondo di oggi, che è l'epoca dei computer, della scienza spaziale e della tecnologia. In questi giorni in cui predomina la scienza, lo spazio e la tecnologia, se dite a qualcuno: "Credici" questi nella migliore delle ipotesi vi risponderà: "Non sono disposto a crederti ciecamente!"
Quindi non è di nessuna utilità un sistema religioso basato solo ed esclusivamente sulla fede. Oggi giorno non possiamo più essere 'fanatici' e credere ciecamente perché la scienza ci ha abituato a scendere fin nel profondo delle cose. Esiste cioè un nuovo modo di comprendere le cose, anche a livello più sottile. La scienza è oggi diventata una religione. Se la religione non ha una base scientifica, non trova alcun spazio nel mondo moderno. La religione è diventata oggi un argomento scientifico e quindi deve essere spiegata con termini e modalità scientifiche.
Non si può quindi ignorare la scienza e non ci si può più permettere di essere fanatici. Il fanatismo è la qualità di base di tutte le religioni basate sull'ignoranza. Il fanatismo, il dogmatismo e il sistema della fede sono le qualità di base delle religioni che si basano sull' ignoranza.
"La Mia religione ti darà l'esperienza totale ed è la tua sola realtà." Si parla in termini assoluti, ma di fatto si tratta sempre di una esperienza relativa. Non possono esistere esperienze assolute. Non esiste una conoscenza assoluta. Tutto è sempre relativo. Quindi una cosa relativa viene affermata ed è proiettata in termini assoluti. Questa è un'altra delle caratteristiche delle religioni basate sull'ignoranza.
Imitazione
L'ignoranza spinge ad imitare gli altri. Non voglio fare riferimento a nessuno in particolare, ma esistono persone che vogliono vestire abiti simili a quello di Bhagavan Baba, che pretendono di parlare come Lui e fanno gli stessi Suoi gesti. Questo è impossibile!!! Non bisognerebbe mai comportarsi in questo modo. Dopo tutto non potete paragonare una zebra a nessun altro animale. Bhagavan una volta ha detto: "Basandovi sulle righe non potete sostenere che una zebra è una tigre. Impossibile!" Gli insetti che si posano sui fiori per succhiarne il nettare sono diversi da tutti gli altri insetti.
Imitare gli altri é poco conveniente. L'imitazione è velenosa. L'imitazione è pericolosa. L'imitazione è distruttiva ad ogni livello. E' l'ignoranza che spinge le persone ad imitare gli altri. Ricordatevi che noi non siamo qui per imitare nessuno. Siamo qui per emulare! Quindi 'Emulate e non imitate'! Questa è una cosa molto importante da ricordare. Non invidiate mai nessuno, piuttosto emulatelo. E' sempre bene seguire un buon esempio. Dobbiamo essere bravissimi nell'assimilare i valori, e non semplicemente nell'imitarli. L'imitazione è una altra caratteristica delle religioni che si basano sulla ignoranza.
Rogo dei libri nell'Antico Egitto
In alcune situazioni l'ignoranza ha raggiunto vette altissime. Voglio farvi un esempio che riguarda il passato. Ad Alessandria nell'antico Egitto, esisteva una libreria grandissima. Essa fu bruciata insieme a tutti i libri. Ci vollero circa sei mesi per bruciarla tutta. Da questo potete facilmente immaginare quale dimensione potesse avere.
Perché lo fecero? Fu una conseguenza della loro religione, basata sull'ignoranza. Essi sostenevano: "Nel Corano e nei Sacri testi dell'Islam c'è già scritto tutto ciò che serve. Se questo è vero, se la Verità è contenuta in quei libri, a che sevono gli altri libri? Bruciamoli!! E se alcune cose fossero menzionate negli altri libri e non fossero menzionate nel Corano sarebbe un grave peccato prenderle in considerazione. Bruciamoli!"
Fu per queste considerazioni che bruciarono tutti i libri. Potete immaginare che altezza Himalayana avesse raggiunto l'ignoranza in Alessandria di Egitto, per tutti quei sei mesi nei quali distrussero tutta la libreria? Non esiste al mondo una ignoranza simile!
Dobbiamo quindi liberarci di questa prima categoria di religioni basate sulla ignoranza. Chi segue il cammino di Sai non può permettersi di essere dogmatico o fanatico. Chi é un devoto di Sai? Sicuramente chi non è dogmatico o fanatico. Colui che segue il cammino di Sai sa prendere la parte essenziale di ogni religione. Noi sappiamo comprendere ogni più piccola gemma e possiamo accettare gli insegnamenti di ogni religione.
Baba ha detto: "Tutte le religioni insieme hanno insegnato solo il bene e le cose sacre. Quando le vostre menti sono buone, se la vostra testa è sufficientemente buona, nessuna religione è sbagliata. In questo mondo non esiste religione che sia sbagliata. Tutte le religioni insegnano solo cose buone."
Un devoto di Baba non può quindi essere né dogmatico né fanatico, perché è sempre pronto ad assorbire ed accettare tutto ciò che di buono c'è in ogni religione.
Un devoto Sai non imiterà nessuno. Noi non siamo per l'imitazione. Abbiamo le nostre caratteristiche. Siamo unici. Il cammino mostrato da Bhagavan è unico.
Baba ha detto: "Imitare è una caratteristica dell'uomo ed è un segno di debolezza. Creare è Divino."
2 - Religioni che si basano sulla paura
La seconda categoria di religioni è quella delle religioni che si basano sulla paura. (Come ho detto all'inizio, io non farò riferimento ad alcuna religione in particolare. Ognuno potrà capire in funzione delle conoscenze che ha)
Cosa si intende per 'religione basata sulla paura' ? "Se non fai così, se non segui questo insegnamento avrai certamente un posto riservato all'inferno!" "Oh, capisco. Allora starò più attento!" E' l'inferno che spaventa le persone. E' una negatività. E' un approccio negativo :" Non fare questo, non fare quello! Se lo fai andrai all''inferno, quindi non farlo."
Vengono insegnate discipline come i Dieci Comandamenti, yama (controllo dei sensi interiori) e niyama (controllo dei sensi esteriori). Perché? "Andrai all'inferno se non li rispetti" "Ah...capisco, ma cos'è l'inferno?" In qualche libro si sostiene che laggiù sarete fritti in padella!! Oppure che verrete essiccati al sole! O ancora che dovrete camminare sulla punta delle unghie! Ah! ha! Questa è una classica descrizione dell'inferno."
"Oh, capisco, capisco. Allora starò più attento"
Queste sono le religioni che si basano sulla paura.
Cosa dice Bhagavan in proposito? Quale soluzione ci propone? La paura non è né una caratteristica né una qualità di un devoto. La totale assenza di paura è al contrario la caratteristica di un devoto. "Perché aver paura se sapete che Io sono qui?" dice il nostro Signore. " Perché hai paura? Non devi assolutamente averne."
Le religioni basate sulla paura favoriscono il senso di colpa
Le religioni che si basano sulla paura favoriscono il senso di colpa. "Ho fatto qualcosa di sbagliato e ora Swami è arrabbiato con me. Swami non mi rivolge più uno sguardo!" Ve l'ha forse detto qualcuno che Swami è arrabbiato con voi? Perché dovrebbe esserlo? La paura che Egli sia arrabbiato con voi è un segno del vostro EGO.
Quando dite "Io sono vicino a Lui. Io sono molto vicino a Lui. Egli mi parla tutte le volte che vengo qui. "Chi! Chi! ( Interiezione Telugu indicante disgusto). Questo sì che è un esempio di Ego grande come l'Himalaya!! Di fronte ad un caso del genere siete senza speranza almeno per due vite!! E' l'Ego che fa sentire certe cose: "Io sono molto importante e per questo Lui mi parla!" No!!!!
In realtà voi non contate nulla. Lasciate che vi dica chi è veramente importante. L'unico veramente importante è Sri Sathya Sia Baba. Tutti noi dobbiamo essere ben consapevoli che siamo assolutamente non importanti di fronte a Lui. E' il nostro EGO che ci fa sentire importanti.
E' quando sento di essere un VIP, che dichiaro: 'Io sono vicino a Swami, Swami mi parla, prende le mie lettere, raccoglie i miei fiori, come se fossero gli unici fiori di questo mondo!!'
Oppure: " Egli accetta le mie lettere perché si tratta di un caso universalmente importante!" Chi! Chi! Chi! Non c'é redenzione! Oppure: "Swami non mi guarda! Egli è arrabbiato con me. Ho fatto qualche cosa di sbagliato. Ho commesso qualche crimine. Non mi sto comportando come Lui vorrebbe da me. Non ho dato il giusto peso alle Sue parole e per questo Egli non mi guarda." No, no! Cosa vi fa pensare di essere tanto importanti?
E' questo sentimento di importanza, che non è niente altro che Ego, che ci fa notare di essere ignorati. Ed è lo stesso tipo di Ego che ci fa pensare di essere riconosciuti. L'essere riconosciuti o l'essere ignorati sono le facce opposte di una stessa medaglia, chiamata EGO. Quindi la paura e il senso di colpa sono molto più dannosi della colpa stessa.
In conclusione le religioni che si basano sulla paura sono la causa di comportamenti di questo genere. Esse cercano tutte lo stesso tipo di rifugio, qualche specie di paradiso.
Ma cosa dice Bhagavan sulla paura? Quando amate Dio, non dovete avere paura di nessuno. Dovete invece temere di commettere dei peccati. Non dovreste mai commettere peccati. Il primo passo è amare Dio, poi viene la paura del peccato. Ma se amate veramente Dio non c'è spazio per il peccato. Più amate Dio più sarete lontani dal peccato. Pertanto non deve essere la paura a farvi diventare religiosi. No, no, no!
Ecco un semplice esempio. Gli Hindu riveriscono una certa forma di Dio. Nessun Cristiano è attratto da quella forma, mentre invece è attratto da un'altra forma, una croce su un altare o qualcosa di simile. Nessun Hindu è attratto da quella croce. I Mussulmani sono devoti alla Kaaba (Il grande Santuario della Mecca). Ma questa non attrae né i Cristiani né gli Hindu.
Queste immagini, questi idoli, queste pitture, sono solo frutto di una nostra personale cultura. Per questo li temiamo. Ma non dovrebbe essere assolutamente così. Infatti Bhagavan dice : "Tutti i nomi sono Miei. Tutte le forme sono le Mie." Se le cose stanno così di cosa si dovrebbe avere paura? Se siete veramente convinti che tutti sono Divini, che ogni Forma è Divina, e che voi stessi siete Divini, di cosa si deve avere paura? Non esisterà più alcuna paura!!
La lista dei 'NON SI DEVE'
Questa seconda categoria di religioni, basate esclusivamente sulla paura, è totalmente negativa. In Esse esiste una lunghissima lista di 'Non si deve!' "Non fare questo! Non fare quello! Se dici una bugia andrai all'inferno per sei mesi!" Oh, capisco! C.P.D. Codice Penale Divino!!! Un altro esempio: "Se vai avanti così e non ti prendi cura dei tuoi genitori andrai all'inferno per un anno."
"Oh!! perfetto ma come fate a sapere tutte queste cose? Qualcuno di voi c'è forse stato? Qualcuno è ritornato dicendo che c'era stato per un certo periodo e aggiungendo poi: 'vi prego ditelo a tutti." No, no, no, no, non è così! Le religioni basate sulla paura giocano sui sentimenti e sulle nostre paure, e per questo sono un approccio di tipo politico.
Quindi una religione che sia basata sulla paura è puramente politica, capitalizzando sui timori, sui sentimenti e sulle debolezze della natura umana. Il motivo base è sempre: "Non farlo, non farlo, non farlo!" Ma più qualcuno dice 'non farlo ' più noi vorremmo farlo di nuovo. Se qualcuno dice: "Non andare da quella parte" oggi io non ci andrò, ma state pur certi che domani, quando sarò da solo, prenderò quella direzione. Perché? Perché io voglio andare in quella direzione, e perché così è la natura umana! Provate questa cosa con chiunque! Il risultato sarà sempre lo stesso per tutti e non si tratta solo di un nostro momentaneo errore perché è un errore che si ripete dai tempi di Adamo ed Eva, i quali avevano una speciale predilezione per il 'frutto proibito '. Pertanto, questa religione basata sui "non farlo" è onorata e seguita più per violazioni che per osservanza. Quindi "non farlo" è un approccio molto negativo.
Un'altra cosa è reprimere o soffocare. Supponete che io dica a qualche mio studente: "Non parlare, se vuoi parlare vai fuori!" Va bene. Egli non parlerà, ma starà costantemente pensando: "Cosa potrebbe accadere se parlo?" "Dopotutto se io parlo verrò cacciato fuori e allora potrò parlare di più!" "Ma se io parlo ancora, non mi permetteranno di tornare indietro di nuovo! Okay, allora devo cercare di fare in modo che anche gli altri parlino!"
Quindi, più reprimete o più soffocate tanto più nascerà la voglia di esprimersi. La repressione o la soppressione portano all'ossessione che è molto più pericolosa di qualsiasi espressione. Il metodo é facile. "Ok! Su, parla ancora per un po' di tempo e finisci ciò che devi dire." Un approccio del genere chiude l'argomento. Ma se invece dite: "Non parlare" è come riempire un cilindro di gas; può esplodere in ogni momento!"
Questo tipo di approccio negativo farà sì che la gente ricerchi qualche piega nella legge o nelle regole allo scopo di uscirne fuori. Le regole e la disciplina di Bhagavan non sono di questo tipo. Non c'è niente di imposto. Non è una sorta di regime militare. Bhagavan spiega sempre l'efficacia di qualche suo "non devi" o i vantaggi che ne conseguono".
Cosa significa "non parlare"
Quando Swami dice: "Non parlare" non significa soltanto che devi solo 'cessare di parlare'.
"Non parlare!" va bene, ma anche quando smetto di parlare il dialogo interiore continua ad andare avanti e il dialogo interiore è molto più pericoloso del dialogo esteriore! Il dialogo interiore è sempre il responsabile dei visi lunghi della gente.
Alcune volte, improvvisamente alcune persone assumono atteggiamenti seriosi e il loro viso si fa pensieroso. Mi accorgo di questo molte volte anche quando non mi sembra di avere detto niente di sbagliato. Non ho parlato affrettatamente, non ho messo nessuno dietro le sbarre di una cella e non ho preso nessun prestito né sto cercando una scappatoia per non pagare, non ho fatto nulla di queste cose. Ma allora, perché alcune persone mettono un viso così lungo? Perché diventate improvvisamente così seri? Il motivo è che il dialogo interiore nel frattempo sta andando avanti e lavora determinando una manifestazione esteriore (il muso lungo). Difficilmente si è portati a pensare che quel 'muso lungo' dipenda dal dialogo interiore. Si è sempre più propensi a credere di avere fatto qualcosa di sbagliato. Così facendo le persone perdono una ottima occasione di apprendere qualcosa di positivo da Bhagavan. Per esempio... il dialogo interiore dice: "Perché dovrebbe parlare a me piuttosto che all'altro amico? Se quell'amico perde la sua possibilità allora potrebbe essere il mio turno ". Questo è un tipico dialogo interiore.
Quando Baba dice: "non parlare" non significa semplicemente 'smettere di parlare' ma significa inserire una specie di silenziatore interiore e rimanere in uno stato di calma, compostezza ed equilibrio. Pace, compostezza, equilibrio e silenzio, questo è il reale significato del "non parlare" detto da Bhagavan. Successivamente Egli ci spiega qual'è il pericolo per chi continua a parlare ancora. "Se parlate ancora c'è la possibilità di esasperare le cose".
Ecco un esempio di che significa 'esasperare ' le cose. Quando vi piace qualcuno lo descriverete a qualche altro dicendo: "Tu non sai...non è una persona comune. E' un santo!" Oh! Ma sapete chi è un santo? O credete che il vostro interlocutore non sappia chi è un santo? Quindi ogni persona che vi piace è per voi 'un santo'. E' cosi che, parlando troppo, si possono esagerare le cose.
Analogamente se non mi piace qualcuno, parlando troppo avrò la tendenza a sminuirlo. Facciamo il caso che voi abbiate fatto un ottimo lavoro. Se io lo vengo a sapere, potrei dire: "Dov' è tutta questa meraviglia? In fondo chiunque potrebbe farlo." Questo è ciò che si dice 'sottostimare ' una persona.
Ricapitolando, se si parla troppo si può correre il rischio di esagerare, sottostimare o addirittura cadere in qualche evidente bugia.
Ci sono inoltre alcune persone che dicono il falso raccontando bugie, scandali, pettegolezzi e chiacchiere. Sono tutti peccati ai quali possiamo andare incontro se parliamo troppo.
Quando Swami specifica una disciplina (come ad esempio 'non parlare') c'è sempre dietro un profondo significato filosofico. State pur certi che c'è sempre qualche valida ragione.
Al contrario le religioni basate sulla paura non danno troppe spiegazioni. Semplicemente dicono: "Non farlo perché altrimenti ti aspetta l'inferno!" e aggiungono: "L'inferno è governato da una persona con enormi baffi. Ha una carnagione molto scura e cavalca un toro. I suoi occhi sono di fuoco!" Udendo queste cose, il minimo che ci può capitare è svenire dalla paura. L'idea è quindi di spaventare la gente e renderla schiava della paura.
Tutto questo è un fatto fortemente negativo, e quindi non può chiamarsi religione perché al contrario religione significa comprensione.
In conclusione è molto meglio tenersi lontani da questa prima categoria di religioni che si basano sulla ignoranza. La religione è comprensione. La religione è consapevolezza e vigilanza.
Per quanto riguarda poi la seconda categoria di religioni, basate sulla paura, è meglio non pensarci neppure se vogliamo vivere sereni, lontani dalla paura.
La paura è sempre un elemento negativo. Nella Bhagavad Gita Krishna dice ad Arjuna, "Alzati, orsù alzati, Mio caro ragazzo, alzati! La paura che tu stai provando è un chiaro segno di debolezza. Ti stai scordando di essere un guerriero? Su dunque, alzati! Abbandona ogni paura!" Questo è ciò che Krishna dice vedendo la depressione e l'abbattimento di Arjuna all'inizio della guerra del Mahabharata.
In conclusione anche questa seconda categoria di religioni, che si basano sulla 'paura', non va bene per noi.
3 - Religioni basate sul desiderio
La terza categoria sono le religioni che si basano sui desideri. Questa categoria ha come fondamenta il: 'Se Fai questo....'. Il motivo che si ripete sempre è: 'Se fai questo andrai in Paradiso. Fai questo o quello e in Paradiso avrai l'opportunità di vedere i migliori danzatori!" Oh! Questa religione si basa sulla promessa e sulla speranza del 'niente oggi', ma 'tutto più tardi in Paradiso' !
Esiste un 'profeta' di una certa religione (Come ho promesso non farò nomi) che ripete in continuazione: "Non bere vino . No, no, no! Se non berrai vino adesso nel corso della tua vita, poi in Paradiso ne avrai fiumi e fiumi, un fiume continuo di vino!"
In altre parole: "Non dare fastidio adesso e poi in Paradiso sarai abbondantemente ricompensato!" Sì, un Profeta dice esattamente così, giusto? Quindi la filosofia di fondo è: se rinunci a questo adesso (se tu non bevi adesso), poi avrai tutto ciò che vuoi (fiumi di vino) nella vita dopo la morte! Questa è l'idea. Rendetevi conto di come stanno le cose!
Sfruttando l'ingordigia della gente, viene fatta una promessa di paradiso. L'inferno serviva a spaventare, mentre attraverso il desiderio si parla del Paradiso.
Il senso finale di queste religioni che si basano sulla ingordigia può essere cosi riassunto: non preoccuparti del tuo corpo che è destinato a morire. Non preoccuparti se nella vita non riesci ad appagare qualche desiderio perché poi, oltre la morte, c'é il Paradiso e là tu sarai eternamente giovane e appagato. Sarai un teenager per sempre, per tutti i tempi a venire!"
Che disgusto sarebbe la vita se noi potessimo essere realmente teenager per sempre!! Sarebbe disgustoso essere giovani per l'Eternità. C'è un fascino anche nella vecchiaia. C'è bellezza anche nei capelli grigi. C'è bellezza anche nella maturità!
Quindi, in queste religioni è contenuta una promessa per il futuro, piena di ambizione e piena di desiderio. Ecco perché alcuni dicono: "Se vuoi ottenere una promozione nel tuo ufficio, o se vuoi che tua figlia si sposi, fai tredici giri intorno a Ganesha." Qualcun altro potrebbe rispondere: "Oh! Solo tredici giri? Ma allora é a buon mercato, non è necessario fare investimenti troppo onerosi? Il mio denaro non sarà toccato e alla fine sarò salvo! In fondo fare tredici giri è anche un buon esercizio; al posto dello jogging posso muovermi intorno a Ganesha per tredici volte." Ci sono persone che girano intorno a Ganesha in modo talmente veloce, in modo talmente impegnato, come se si stessero recando in Sala Operatoria! Non capisco dove sia la emergenza, come se ci fosse un motore in fiamme!
Quindi, amici miei, noi facciamo queste cose per via di una speranza o di una promessa garantita.
Per esempio: "Vai a Tirupati! Se lo farai tuo figlio otterrà l'ammissione a Medicina. Troverà un posto al College di Medicina se vai a Tirupati e scalerai tutte e sette le Sante colline! Si...vai e arrampicati!"
"Oh, molto bene. E' molto facile!"
Oppure: "Fai anche in modo di avere la tua testa ben rasata. Dona a Lord Venkatesha i tuoi capelli, e molto presto diverrai ricco!"
"Ah! Questo si che è un affare vantaggioso. Capelli contro milioni e milioni di rupie! Veramente un buon affare!"
Se riflettete vi rendete conto che si tratta solo di ingordigia. Io non sottostimo nessuno. Io non chiedo a nessuno di smettere le proprie abitudini religiose. No, no, no. Potete fare le cose come più vi piacciono. Ma questo è il modo con il quale generalmente la gente si comporta. Questo è il modo tradizionale con il quale la gente è abituata. Io voglio solo avvertirvi.
Un altro esempio di cosa accade nelle religioni che si basano sull'appagamento dei desideri: " Se fai questo rito o conti i semi del Japa, se lo fai 100 volte per sette giorni...."
"Cosa accadrà?"
"Sarai completamente libero da ogni malattia."
State attenti però perché potreste anche liberarvi completamente dal corpo....chi lo sa?
L'appagamento dei desideri non è il giusto criterio. Baba ha spesso spiegato che la giusta strada sta nella riduzione dei desideri, nel mettere un tetto ai propri desideri, piuttosto che fare quello e questo per avere soddisfatti tutti i nostri desideri e alla fine moltiplicarli. Altrimenti arriverà un momento quando i desideri non potranno più essere soddisfatti in cui subentrerà la frustrazione. Si finisce per passare da un desiderio all'altro e questa non è la strada.
Nelle religioni basate sull'ingordigia, esistono alcune regole: "Fai questo o fai quello e così potrai ottenere tutto ciò che vuoi." Esempio: "Se leggi la Bhagavad Gita, oh, la tua liberazione è sicura!"
"Se farai penitenza per una intera settimana, vedrai soddisfatto il tuo desiderio."
Si tratta quindi di religioni basate sulla promessa di un risultato e la soddisfazione di un bisogno.
E' molto meglio tenersi lontano da queste religioni che ci fanno sperare nel paradiso sfruttando la nostra ingordigia!
Religioni basate sulla assenza di desideri
Bhagavan dice ripetutamente: "Aspirate ad essere senza desideri." Il solo desiderio che bisognerebbe avere è di essere senza desideri perché questa è vera spiritualità. Questo è un vero cammino religioso. Il cammino religioso non deve essere un metodo per moltiplicare i desideri. Non esiste alcun ufficio centralizzato dove vengono ricevute le petizioni e i memorandum e di tanto in tanto viene garantita la soddisfazione dei desideri.
Dal piano terreno a quello celestiale, dal soggiorno terreno alle altezze celesti, l'espansione dell'essere interiore, l'espressione ed il sentimento di vivere nella Realtà è la vera religione, non certamente l'avere l'appagamento di un desiderio dietro l'altro.
La soddisfazione di un desiderio dietro l'altro vi precipiterà in un abisso senza fondo, sempre più in basso. Si, non esiste via di uscita per un tale tipo di vita.
Voglio ricordarvi un esempio fatto da Bhagavan alcuni anni fa.
Esiste un posto di nome 'Gidaluru' dove tutti gli autobus si fermano per dar modo alle persone di prendere un po' di cibo. Una volta una persona stava viaggiando ed era notte fonda. Stava tornando dal suo paese natale. Ad un certo momento l'autobus si è fermato e l'autista ha detto: "Potete scendere per uno spuntino."
Bene, immediatamente il viaggiatore si è precipitato nel primo locale e il cameriere gli ha subito chiesto: "Cosa desidera, signore?" " Vorrei del cibo" "Molto bene! Desidera biriyani, montone o pesce? Cosa posso servire? "
"Hare Rama! Io sono completamente vegetariano. Quindi non voglio né biriyani, né montone, né cose del genere. Mi dispiace" e cosi dicendo è uscito immediatamente dal locale.
Successivamente è entrato in un altro ristorante. Anche lì il cameriere ha chiesto: "Signore, ci sono uova. Cosa posso servire? Pesce? " "Hare Rama! Questo è un altro posto non-vegetariano? " ed è uscito immediatamente.
Finalmente qualcuno gli ha dato un' indicazione: "Vai lì, quello è il posto che fa per te" . Allora é finalmente entrato in un ristorante vegetariano dove gli hanno servito del Sambar
(Zuppa tipica del Sud dell'India) e altri piatti vegetariani che voi ben conoscete. (Se volete potete gustarli qui nell'ashram nella cantina Indiana). Poi scegliendo dal loro menu, ha chiesto curry e chutney. Finalmente aveva trovato un posto dove c'erano le cose che voleva.
Poi é tornato qui. Era il momento di Vasara e Bhagavan stava facendo il Suo Discorso. Cosa ha detto? Si é seduto e la sua fila era la 30.ma ( per sette lunghissimi anni ha trovato posto solo tra la 30.ma, la 35.ma e la 40.ma fila e qualche volta anche fuori dal cancello!). Per ben sette lunghissimi anni non era mai stato in qualche posto vicino a Lui !
Contemporaneamente però sentiva una forte emozione e per questo ha continuato a venire. C'è sempre una grande emozione a trovarsi in presenza di Baba. L'arte moderna è meglio guardarla da lontano e così si apprezza di più. Non credete? Comunque quella era la situazione.
Allora Swami quel giorno stava facendo il Suo Discorso e diceva: " C'è gente che entra al ristorante senza prima leggere la carta appesa fuori vicino all'ingresso! Essi molto semplicemente entrano e chiedono sambar, rasam e riso. Ma il cameriere dice che c'è soltanto montone e pesce. Essi si sono scordati di guardare l'insegna fuori del ristorante. E' un 'ristorante militare ' (Dove vengono regolarmente serviti piatti di carne). Si sono scordati di guardare l'insegna. Allo stesso modo c'è gente che entra in un ristorante chiedendo pesce e montone senza rendersi conto di essere entrati in un ristorante vegetariano."
Insomma prima di entrare in un posto leggete sull'insegna dove state entrando"
Poi Bhagavan ha detto:" Questo mondo ha un insegna di fronte a lui. Dove è scritto 'questo mondo è temporaneo '. Qui non esistono il dolore o la gioia eterni."
Questa è l'insegna che si trova davanti a quell'albergo chiamato mondo. Ma voi non la leggete, entrate senza guardare nell'albergo del mondo e poi pretendete di essere sempre felici. Come è possibile questo? Ditemelo, com'è possibile?" Questo è l'esempio fatto da Bhagavan.
QUI SI VENDE IL FRUTTO DEL MANGO
Non seguiamo o imitiamo nessuno. Seguiamo solo la nostra coscienza.
Proprio ora mi è venuto in mente un altro esempio. La prima categoria di religioni, quella basata sulla ignoranza, ci spinge a imitare gli altri. Ma Bhagavan non vuole che imitiamo nessuno. Lasciate che vi faccia un esempio. Ringrazio Swami per avermelo fatto venire in mente proprio ora.
Era la stagione estiva ed era il periodo in cui erano disponibili i mango. Si! Questa è la stagione in cui i mango sono dolcissimi. Io penso che tutti amino i mango, amino mangiarli soprattutto in questa stagione perché sono cosi buoni! Un venditore aveva preparato una insegna. "OTTIMI FRUTTI DI MANGO IN VENDITA QUI" . Questa insegna, che era veramente bella, gli era costata 500 rupie.
Un giorno si avvicinò un suo amico e disse: "Perché nell'insegna hai fatto scriverei 'OTTIMI FRUTTI' ? Pensi forse che ci potrebbe essere qualcuno capace di vendere frutti cattivi? Nel mercato si trovano solo frutti ottimi. La parola OTTIMI è quindi superflua nell'insegna. E' una parola in più e non serve. E' molto meglio se la levi".
Il venditore penso tra sè: "E' vero! Perché ho fatto scrivere 'OTTIMI FRUTTI' se qui sono disponibili solo frutti OTTIMI, la parola OTTIMI è veramente inutile."
Chiamò quindi il pittore e gli chiese di cancellare la parola OTTIMI dall'insegna. L'insegna divenne quindi "QUI SI VENDONO FRUTTI DI MANGO"
Lo stesso amico si presentò il giorno dopo e disse: "In questo mercato, in tutto il mercato, in tutte le botteghe si vendono solo i frutti del mango. Perché nella tua insegna dici "FRUTTI DI MANGO'?. Credi forse che qui si vendano anche le uova? O patate? Dovunque vedi solo montagne e montagne di Mango. La parola FRUTTI DI MANGO non è quindi necessaria nella tua insegna e per questi ti consiglio di rimuoverla.
"Oh, capisco, penso che tu abbia ragione." Il venditore chiamò di nuovo il pittore e gli chiese di rimuovere le parole FRUTTI DI MANGO dall'insegna. L'insegna restò così con la sola scritta: "QUI SI VENDE".
Un altro amico vedendo l'insegna gli chiese: "VENDI ????...cosa VENDI?? Stai forse cercando di vendere me o che cosa? O vendi te stesso? QUI cosa significa? Cosa succede qui? Cosa si vende qui? Chi! Chi! 'QUI SI VENDE' non significa nulla. Rimuovi queste inutili parole!"
L'uomo chiamò di nuovo il pittore e gli chiese di cancellare anche quelle parole. Finalmente il pittore presentò il conto.. "Signore, per la prima insegna "QUI SI VENDONO I FRUTTI DI MANGO" il prezzo è 500 rupie. Poi mi avete fatto cancellare le parole una dopo l'altra. Questo le costerà altre 500 rupie. Per cui mi deve 1000 rupie."
Questo è il prezzo che il venditore dovette pagare per avere voluto imitare e per aver voluto seguire i consigli degli altri.
Se avete qualche visione e fate qualche esperienza, o se fate qualche sogno, non potete dargli un valore universale. Non potete generalizzarlo. Non potete aspettarvi che gli altri vi seguano.
Ciascuno ha il suo approccio personale. Questa è la bellezza della religione.
La religione non è una legge scientifica. Nella scienza, volumi uguali di gas alle stesse condizioni di temperatura e pressione contengono un eguale numero di molecole. Questa è la famosa legge di Avogadro. Ma questo non vale per la religione che non ha la caratteristica di essere uniforme. "Potete fare giri intorno a Ganesha, ma potete anche farli intorno a Subrahmanyam oppure recitare le Gayatri""
Voi siete completamente liberi. Siete liberi di seguire ciò che vi pare, secondo la vostra coscienza.
La vera religione non dirà mai: "Segui solo questo." Se questo avviene è un chiaro segno che siamo di fronte ad una religione basata sull'appagamento dei desideri.
4 - Religioni che hanno come base l'intelletto
C'è poi un'altra categoria di religioni - basate sulla logica, sull'intelligenza e sulle discussioni. In esse si pretende di spiegare ogni cosa. Si vuole discutere su ogni argomento. Ci si basa solo su tutto ciò che è razionale, solo sull'intelletto. Miei cari amici, Bhagavan ha dato un esempio molto chiaro di questo tipo di espedienti intellettuali citando Ramakrishna Paramahamsa (Molti di voi lo conosceranno).
Una persona va al mercato. E' il momento in cui le arance sono mature e dolcissime. Questo amico, invece di comprare quel tipo di frutta va in un negozio e chiede al venditore: "Da dove proviene tutta questa frutta? Quanto ci hai impiegato a portarla qui? Quando è stata seminata? Quanto tempo ci ha messo a crescere? In quanto tempo è maturata? Quale è la misura di questi frutti? Quante foglie ha la pianta su cui crescono? Quanti rami ha l'albero?" Il venditore gli ha risposto: "Signore, sia che compriate o no la frutta, vi prego di non darmi ulteriore disturbo."
Le religioni basate sulla logica, sulla discussione, sulle razionalizzazioni e sulla razionalità e sulle interpretazioni sono una sciocchezza, vi creeranno solo confusione. Alcune persone mi chiedono: "Signore, quando è avvenuta la Creazione? Quando terminerà questo Yuga? " Io di solito rispondo loro: "Voi ed io non eravamo certamente qui al momento della creazione, e sicuramente non ne vedremo la fine. Quindi l'unica cosa da fare è godersi il momento presente."
Se devo vivere fino alla fine, devo preoccuparmi di come dovrei essere adesso, di quali sono le mie prospettive da ora alla fine. Ma è certo che né voi né io saremo vivi alla fine di questo Yuga. Sappiamo anche che non eravamo qui all'inizio di questo Yuga. Ma allora perché preoccuparci di questo?. Cerchiamo di capire come dovremmo essere adesso."
Alcune persone mi pongono domande come: " Chi ha creato il mondo?" La mia risposta è: "OK, voi siete già stati creati. Non siete in attesa della Creazione. Cercate quindi di sapere cosa dovreste essere adesso. Invece di chiedere 'Perché o percome' cercate di sapere come dovremmo essere adesso.
Le religioni che si basano sulla logica e sulle discussioni non vi porteranno in nessun posto. Al massimo vi faranno venire il mal di testa.
Ci sono persone capaci di citare dalle Scritture, la Bhagavad Gita, i Brama Sutra, i Veda, e le Upanishads e cosi via.
Molti chiedono: "Secondo voi....vi prego fatemi sapere, spiegatemi!" Fatemi sapere che cosa? se la Verità è 'secondo Voi' non è più secondo quanto dice il Libro.
Allora le religioni che si basano sulla logica e sulle discussioni vanno avanti sulla base di informazioni prese a prestito o di seconda mano. In esse non vi è nulla di originale, nulla di creativo. Nulla che sia basato su una esperienza personale.
Pertanto, amici miei, la logica e la discussione non ci porteranno in nessun posto.
Al massimo potranno essere utili a sviluppare l'organizzazione. Gli aspetti organizzativi di una religione possono essere sicuramente più curati se siete più logici e più aperti alla discussione. Ma non è questo ciò che stiamo cercando adesso!
Questo è ciò che ha detto Bhagavan: "Con la conoscenza che avete acquisito, basandovi sul vostro senso logico, non siete stati capaci di liberarvi neanche di una cattiva qualità. La meschinità non vi ha mai lasciato. La vostra ristrettezza mentale è sempre lì, nonostante tutto ciò che conoscete. Ma allora a che vi serve tutto questo?"
Dopo avere acquisito tutta questa conoscenza, potrete essere un esperto in grado di sostenere ogni discussione o nel presentare qualunque argomento. Ma non per questo avrete una personalità esemplare. Perché? Perché la vostra natura non è cambiata.
Allora, la vera conoscenza dovrebbe darvi l'immortalità e non arroganza e sapienza. Il nostro obiettivo non è quello di diventare un Dotto. Il nostro obiettivo è diventare immortali. Dobbiamo scaldarci al sole della Beatitudine, e non recitare versi presi da libri diversi.
Amici miei, queste sono le quattro categorie di religioni che abbiamo esaminato: basate sulla ignoranza, sulla soddisfazione dei desideri, sulla paura e sull'intelletto. Sono tutte basate sulla logica e sono le normali religioni che tutti conosciamo.
Ma ora voglio parlarvi di altre tre religioni, che sono religioni reali nel senso più stretto del termine, qualcosa da seguire, qualcosa da imparare, qualcosa da fare. Cosa ci dice Bhagavan a questo proposito?
5 - Religioni basate sulla intelligenza
Il quinto tipo di religione è basato sull'intelligenza, o come diciamo in Sanscrito - Basata sulla Verità -.
E' bene chiarire subito che intelligenza ha un significato diverso da intelletto. Cosa significa intelletto? L'intelletto è ciò che fa sempre diagnosi, seziona, analizza, divide e critica. L'intelletto è quindi la base di ogni critica.
Ecco un esempio semplice. Qualcuno potrebbe dire: "Questa mattina Bhagavan ha dato un meraviglioso Darshan." Ma l'intelletto di un'altra persona dirà subito: " Secondo me il Darshan di ieri è stato migliore"
Ciascun 'intelletto' è diverso da un altro perché è legato all'Ego. Per questo nessuno sarà mai d'accordo con un altro. Per esempio, se dico: "Il gelato, questa mattina, è buonissimo, ci sarà subito qualche altro che dice: "No, no tu non sai che meraviglia di gelato abbiamo avuto sei mesi fa ."
L'Ego (intelletto) funziona secondo questo meccanismo: 'se accetto ciò che dici, significa che sono inferiore mentre io non voglio essere o apparire inferiore. Voglio essere o apparire superiore." L'intelletto discute su tutto perché è il modo con il quale l'Ego di ognuno si manifesta. L'intelletto è sempre diverso, non è mai d'accordo, analizza, critica . Insomma è sempre critico.
L'intelligenza è uno strumento della religione, mentre l'intelletto è uno strumento della scienza. La religione vuole che voi capiate, siate d'accordo, comprendiate senza stare a perdere tempo analizzando ogni dettaglio. Mentre l'intelletto analizza, l'intelligenza realizza. Mentre l'intelletto divide, l'intelligenza unisce. Mentre l'intelletto cerca la diversità, l'intelligenza cerca ogni ragione per essere d'accordo. Mentre l'intelletto è critico, l'intelligenza vuole la comprensione e la consapevolezza.
Quindi intelletto e intelligenza sono cose diverse. Pensate a qualcuno che voglia spiegare un punto, paragonandolo con il suo. Per esempio: "DIO è QUI" è una posizione intellettuale e "IO NON CREDO IN DIO" è un altra posizione intellettuale. Questi due punti di vista rappresentano due estremi e tra essi si muove l'intelletto. L'intelligenza invece è sintesi. Non ci sarà mai tesi e antitesi. L'intelletto è tesi e antitesi, mentre l'intelligenza è sintesi.
Sintesi significa " mettere le cose insieme", "comprendere" e 'non rompere'. Un semplice esempio dato da Bhagavan è questo: L'intelletto è come un paio di forbici che taglia tutto in pezzi, mentre l'intelligenza è come un ago che riunisce tutti i pezzi, facendo un capolavoro. L'intelletto fa un lavoro dividendo in pezzi, mentre l'intelligenza li rimette insieme facendo un capolavoro.
L'intelletto vi porta sempre verso il basso. Supponete che io dica: "Questo è un bel fiore!" Qualcuno usando il proprio intelletto risponderà: "Quale è il motivo della bellezza? Oh, il suolo è fertile e buono. C'è stato molto sole. E' stato curato bene." Egli comincia a spiegare ciò che si deve fare per ottenere un bel fiore. Chi! Chi! Chi! A questo punto la bellezza del fiore è già sparita. Alcune persone interpretano in modo tanto complesso alcune cose che nel frattempo la loro bellezza è svanita.
Vi sto dicendo queste cose in modo scherzoso e tenero. Generalmente non sono così buono se le cose non vanno per il loro verso. Io vedo la natura ridicola di alcune affermazioni e generalmente lo dico in modo diretto ed ironico alle persone interessate.
Ecco un semplice esempio. Come tutti sapete Swami esce da quella stanza, passa lungo la linea centrale, prima dalle donne, poi dagli uomini e poi si avvia verso la fine del Mandir. Egli si dirige direttamente sul palco e alla fine si dirige verso la stanza delle interviste..
I movimenti di Swami seguono un cerchio e alcuni lo interpretano dicendo: "Questo è pieno. Questo è pieno. La pienezza è spiritualità." A sentire quell'uomo che dava la sua interpretazione io sono letteralmente impazzito. Oh! Altezza della pazzia! C'è un metodo anche nella pazzia. Nessuno può spiegarlo. Poi, lo stesso uomo, dopo un paio di giorni, ci ha spiegato ancora: "Dopo la intervista, Baba è uscito dalla stanza ed è venuto dritto, camminando tra queste due linee, poi è tornato indietro, passeggiando lungo la veranda e alla fine è tornato nella stanza delle interviste. Questo è un triangolo e vuole rappresentare il triguna, i tre periodi di tempo e i tre attributi-ah, ah, ah , ah, ah!"
Non ce l'ho fatta più ed ho detto: "Pensate che io sia tanto sciocco da accettare ogni vostra interpretazione? Se voi siete sciocco, io sarei doppiamente sciocco a seguirvi. Non pensate che io sia cosi stupido!" Ed ho aggiunto: "Alcune volte Swami solleva entrambe le mani in questa maniera (Anil imita il gesto che tutti conosciamo con il quale Swami è solito salutare). Significa che stiamo tutti per andare in paradiso, nell'altro mondo!" Che altro avrei potuto dire a quell'uomo?
Questo è l'intelletto. Questo è lo sporco gioco dell'intelletto. Ci sono persone che dicono:
"Swami mi è apparso in sogno e mi ha detto questo e questo." Se ve l'ha detto in un vostro sogno, perché venite a raccontarmelo? Ci sono persone che vivono eternamente in questo modo. Esse passano molto del loro tempo a raccontare agli altri i loro sogni. Di solito, al di là di ogni cortesia, amicizia, buona educazione ed etichetta, diciamo " si, si, si." Ma non possiamo dire "si, si, si" per anni e anni. Finalmente un giorno ho detto ad uno di questi signori: "Swami mi è apparso in sogno e mi ha detto di non ascoltarti, di non starti più a sentire. Cosa ne dici di questa cosa?"
Cose come queste nascono dall'intelletto. L'intelletto vi spinge a fare le cose che più vi piacciono, mentre l'intelligenza non opera in questo modo. L'intelligenza non cercherà mai di risalire alle cause. L'intelligenza dice: "Godiamoci Prashanti Nilayam. Io mi trovo nella Kulwant Hall. E' tutto così bello. Mi piace questo edificio rotondo, che è stato costruito tanto bene. Io gioisco per tutto questo." Questa è l'intelligenza. Ma l'intelletto interverrà subito chiedendo: "Chi è l'architetto? Qual è l'impresa che ha costruito? Cosa è costato tutto questo?" Perché chiedete tutte queste cose? Dovete forse fabbricarne uno simile per voi stessi? Perché siete interessati a sapere chi ha fatto la costruzione? Perché chiedete il prezzo? Vedete come lavora l'intelletto?
Supponete di uscire per una passeggiata serale. C'è uno spazio aperto vicino agli edifici nord dove la gente spesso si riunisce per passeggiare. Invece di godervi la brezza, qualcuno chiede: "A che serve quest'area in questo luogo? Pensate che prima o poi verrà utilizzata per costruire altre palazzine?" Come riusciamo a rovinarci la vita in continuazione!!! Nessuno ci spinge verso la miseria, siamo solo noi stessi che lo facciamo!
Quando fate la vostra passeggiata, fatela allegramente. Godetevi la brezza che scende dalle montagne, la brezza che soffia tra gli alberi, la brezza che soffia tra i capelli di Bhagavan, i capelli che si muovono come fossero una margherita lungo la Via Lattea!
Quella stessa brezza vi sta toccando!" Che esperienza estatica può essere questa!
'Mi sto movendo sulla stessa terra dove si muove Bhagavan! Questa è l'area nella quale vive Bhagavan. Si, io sto camminando sulla stessa strada! '
Invece l'intelletto vorrà dire: "A cosa dovrebbe servire questa area? Quale può essere il suo costo?" Come è sciocco tutto questo! Chi! Chi! Chi! Questo è il grigio intelletto..
Allora l'intelletto investiga e cerca di risalire alle cause, mentre l'intelligenza vi porta dritti all'obiettivo. Pertanto le religioni che si fondano sull'intelligenza vanno dritte verso l'obbiettivo. Esse non tenteranno mai di risalire alle cause.
Non solo questo. L'intelletto molte volte tenta di risalire al passato. La gente molto spesso esalta il passato. Molte volte alcune persone pensano cose egregie del loro passato.
"Io ero così. Io ero colà. Trenta anni fa, quaranta anni fa, sono venuto a Puttaparthi. Non esistevano assolutamente case. Si dormiva tutti sulla sabbia del Chitravati'
Allora, cosa vuol dire questo? Oggi non dovete più vivere sotto gli alberi. Non dovete più dormire sulla sabbia. No. Questa gente vive nel passato. Questo è una conseguenza del loro intelletto.
D'altronde, l'intelligenza guarda al futuro: "Non perdete il presente. Godetevi il presente in modo che il futuro possa essere migliore." Vedete quindi che l'intelligenza si proietta nel futuro, mentre l'intelletto resta legato al passato.
L'intelletto poi riduce le grandi cose, le cose veramente alte e importanti a cose piccole, basse, a livello veramente basso. Supponete che io dica pensando al progetto Sathya Sai per l'acqua: "com'è dolce l'acqua!" L'intelletto subito vi dice: "Dopo tutto è solo Idrogeno + ossigeno. E' composta da due molecole di idrogeno e da una di ossigeno. Non c'è nulla di dolce in tutto questo."
Ogni grande cosa può essere ridotta al minimo livello dall'intelletto, mentre l'intelligenza rende tutto molto semplice, sublime e grande.
Eccovi un altro esempio: "Swami oggi mi ha guardato! Ah! Grande! Swami mi ha guardato! E' abbastanza! Uno sguardo è abbastanza!." Questo è ciò che vi proporrà l'intelligenza, mentre l'intelletto vi suggerirà: "Mi ha guardato? Ma chi mi assicura che abbia guardato proprio me? Ci sono migliaia di persone sedute la!" Questo è l'intelletto mentre l'intelligenza vi suggerirà: "Mi ha guardato! Sono felice, per oggi è sufficiente !" .
Allora, le religioni basate sull'intelligenza guardano al futuro. Esse rendono deliziosa e sublime ogni più piccola cosa, grande...grandissima. L'intelligenza inoltre dà una visione unica delle cose. Questo è SAT, cioè 'religione basata sull'esistenza e sulla consapevolezza'. E' qualcosa di totale, mentre l'intelletto è solo qualcosa di frammentario.
Di Chit e Ananda parleremo la prossima volta. Uno di questi giorni spero di incontrarvi ancora. Grazie per avermi ascoltato.
Per chiudere Anil Kumar conduce il Bhajan: "Hari Hara Om Shankara Om..."